Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

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dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
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Paura di perdere anche lui

30/06/2007: di Ele'91, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, ho trovato questo sito per caso..cercando su google...ma leggendo le risposte che dai credo che mi potrai essere d'aiuto. Sono un ragazza di 16 anni...di carattere molto buona e abb socievole anche se un po' timida..
in prima superiore conobbi ale...iniziammo a conoscerci e piano piano ci legammo sempre di più...ed eravamo diventati migliori amici, nonostante alcune litigate eravamo sempre uniti...quest0'anno però ho dovuto affrontare la sua perdita, perchè i litigi erano aumentati e lui ha voluto mettere fine alla nostra amicizia..ne ho sofferto parecchio notti intere a piangere ecc fino alla fine della scuola quando poi non l'ho più visto e quindi sono riuscita a chiudere anche io il capitolo,ma intanto avevo trovato una persona che mi ha saputo consolare..all'inizio la nostra conoscenza era inidirizzata a qualcosa di più ma dopo averci pensato meglio ho deciso che con lui avrei avuto solo un amicizia...mi ha aiutata sempre...
ma da quando è finita la scuola l'ho visto solo una volta...e nonostante ci sentiamo anche per chat non è più come prima..abbiamo già litigato più volte e facciamo fatica a vederci, a volte poi non lo capisco proprio perchè quando gli chiedo di uscire fa lo stupido e non risponde...
è totalmente cambiato da prima che invece mi dimostrava che ci teneva un sacco a me...ora mi sembra che nemmeno mi calcola....
ho tanta paura di soffrire ancora...vorrei che mi dimostrasse che mi vuole bene ma sono solo io che lo faccio...tutto sembra cambiato da quando ha trovato la ragazza....ma poi viene a farmi i discorsi a me che per me l'amore è più importante dell'amicizia..ma forse è così per lui o no??
mi manca e già un giorno ho provato a darci un taglio ma sono troppo debole perchè io voglio bene alle persone che mi stanno accanto in certi momenti ma se dovrò chiuderci con un aiuto ce la farò..però non so proprio cosa fare..ti prego dammi un consiglio...

Risposta

Cara Ele'91, perchè pensare che o siete migliori amici o 'si chiude'? Ci possono essere anche altre strade, no? I rapporti, soprattutto nella fascia d'età che stai vivendo, sono soggetti a rapidi cambiamenti: prova a pensare anche ad altre persone della sua età: si trovano, hanno rapporti anche intensi e poi si perdono di vista..ti sarà capitato magari anche con dei compagni delle elementari o delle medie: grande amicizia, condivisione di esperienze ma poi cambia la fase di vita e, se si è bravi, si riesce a mantenere qualche contatto..Spesso nella vita ci si trova e ci si perde di vista: ognuno ha la sua strada da percorrere e a volte i binari si separano: questo sta nella normalità della vita, anche se a volte, mentre lo si vive, è accompagnato da sofferenza. Queste separazioni non significano che l'altro si è allontanato perchè non ci vuole più bene, ma che magari siamo cambiati entrambi, vogliamo o crediamo in cose diverse e l'intesa iniziale viene perduta (litigi,..). A volte questo porta ad allontanarsi e a perdere i contatti, altre volte può essere l'occasione per impostare il rapporto su basi diverse. Se ora il tuo amico ha trovato la ragazza, è comprensibile che non abbia lo stesso rapporto complice di prima con te...forse potresti diventare amica della coppia, accettare un livello minore di confidenza per non perdere il tuo amico. Quindi, far durare 'una vita' un rapporto di amicizia è possibile, a patto che si sia disposti a modificare il tipo di rapporto sulla base delle reciproche esigenze e fasi di vita e che entrambi ci si tenga... Ti lascio con una curiosità: i migliori amici di cui ci parli nella lettera sono maschi: cerchi un rapporto di confidenza con loro anche se poi restate solo amici...perchè? Non è che forse la vicinanza e la confidenza che stai cercando sono più tipiche di un rapporto di coppia? Può darsi che sia di questo che senti il bisogno!! Pensaci! Ciao!

Youngmail

Come dimenticare il tradimento di un amica !

22/06/2007: di Gattina, 24 anni

Domanda

Cara youngmail, da un po di tempo mi pesa una cosa e non so come risolverla. Nel 2000 ho conosciuto una ragazza che divento la mia migliore amica. Lei aveva un'amicizia morbosa nei miei confronti, era invidiosa per certe cose e siccome era sempre stata viziata (figlia unica con soldi) voleva sempre "vincere" lei. Dopo ca. 2 anni di amicizia, molto stress e un brutto litigio decisi di rompere con lei. Lei mi mancava tanto perche comunque eravamo quasi come sorelle, e questa cosa mi pesava tanto finche ca. 3 anni dopo, ho sentito che era morto il nonno. Mi dispiaceva tanto e decisi di scriverle e dirglielo. Lei fu molto felice di questo nostro riavvicinamento e cosi siamo diventate di nuovo migliori amiche. Vacanze insieme, tutti giorni a parlare al tel. finche abbiamo deciso di convivere. In quel periodo eravamo tutte e due single e felici di esserlo. Ma poco dopo che sono andata a vivere da lei, ho conosciuto un ragazzo con cui la cosa stava diventando seria. Dopo ca. 4 mesi di convivenza lei ha iniziato a dare ai numeri, essere gelosa del mio rapporto, a dirmi che per lui faccio tutto ecc. finche non c'e l'ho fatta piu e sono andata a vivere dal mio ragazzo. Abbiamo rotto alla brutta, lei mi ha accusato di cose che non ho mai fatto e io ero molto ferita dal suo comportamento che non potevo neanche ragionare in grazia di Dio. Altre due mie amiche del cuore si sono messe contro di me, e insieme a lei e io sono rimasta con niente. Niente amiche, niente casa - e una delusione dentro che ancora oggi, dopo 2 anni fa tanto male. Nel frattempo mi sono sposata ;-) e vivo a Toronto, in Canada e sono la donna piu felice del mondo. Mio marito e io abbiamo trovato il coraggio di rifarci una vita in un'altro paese ma purtroppo, tramite internet, ogni tanto vado a vedere i siti di queste 3 ragazze che raccontano la loro vita e che sono amiche del cuore.
Questa ragazza mi manca tanto - mi mancano le giornate passate insieme, le risate e i pianti e anche se adesso sono sposata, felice e dall'altra parte del mondo non riesco a dimenticare quello che avevamo ma anche quello che mi hanno fatto. Non so che cosa fare. Vorrei proprio dimenticare questa parte del mio passato pero c'erano dei momenti cosi belli tra noi che e difficile dimenticarli. E vero, che nell'amicizia e nell'amore alla fine ti ricordi solo le cose belle..... Lo so che un'amicizia come l'avevamo noi e rara e mi fa male sapere di averla persa in un modo cosi brutto. Potresti darmi un consiglio di cosa fare per rassegnarmi senza piu soffrire ?
Vi ringrazio tanto. Saluti

Risposta

Cara Gattina, purtroppo non abbiamo 'soluzioni magiche' rispetto alla sofferenza..anche perchè spesso la sofferenza ci parla di quello che pensiamo e desideriamo..per cui vale la pena ascoltare cosa ci dice. Mi pare che a te stia dicendo che hai nostalgia delle tue amiche e di quei periodi, per quanto vi siano stati anche episodi spiacevoli di rottura! Ora sei felice, hai una vita oltreoceano..perchè andresti altrimenti a guardare quei siti? Se ritieni di doverti rassegnare, forse dovresti evitare di cercare altre informazioni che riportino lì il pensiero. Se invece di fondo pensi che vorresti ricontattare la tua ex migliore amica dovresti smettere ad un certo punto di pensare e provare a buttarti. Non è detto che farsi vivi coincida con il dichiararsi in torto..tu puoi semplicemente dire che, malgrado ritieni di aver avuto le tue ragioni, vorresti provare a tenere qualche contatto...può darsi che a distanza siate costrette a impostare un rapporto con equilibri diversi, magari più duraturi! Ciao!

Youngmail

Ho perso il mio migliore amico

21/06/2007: di Angioletto triste, 15 anni

Domanda

Caro youngmail,sono una ragazza di 15 ke a settembre x la sua prima volta ha conosciuto una ragazzo ke con il passare del tempo è diventato il mio migliore amico...il nostro rapporto è nato in chat, ci vedavamo spesso anke perchè le nostre scuole sono vicine..eravamo trp legati..poi cs un giorno di punto in bianco lui ha cominciato ad essere freddo nei miei confronti. siamo andati a forza di litigare per 3 mesi,facevamo pace,litigavamo o nn ci parlavamo a volte direttamente...ora si parliamo,ci scambiamo ancora idee siamo amici ma io voglio ke lui sia il mio migliore amico xkè lo vedo cm tale...ho anke provato + di una volta a parlargli ma sempre in chat e nn credo ke la situazione serva...che devo fare per far si ke tutto torni cm prima? grazie

Risposta

Cara Angioletto triste, perchè le cose tornino come prima è necessario siate in 2 a volerlo: sei certa che anche lui voglia questo? È possibile che aveste aspettative diverse rispetto alla vostra amicizia, che magari uno di voi si aspettasse magari qualcosa di diverso dall'amicizia e l'altro invece no..o che semplicemente l'intensità fosse data dalla novità, mentre ora le cose si sono ridimensionate. Potrà sembrarti forse una risposta deludente, lo so che a 15 anni il desiderio è di vivere tutto con una forte intensità ed è un desiderio bellissimo, ma non sempre funziona così...forse varrebbe la pena che tu ti chiedessi cosa desideri da questo rapporto, quale evoluzione immagini: un'amicizia consolidata o un rapporto di coppia? Perchè nel primo caso, che è quello per cui tu sembri propendere in questa lettera, può essere anche normale che dopo un pò i toni si abbassino: l'amicizia diventa quotidianità e si ridimensiona..non vuol dire che non possa arricchirsi, crescere, ricevere nuovi stimoli di confronto, ma è normale che nel tempo diventi anche abitudine...In bocca al lupo!

Youngmail

Lei è sempre nel mio cuore

12/06/2007: di laura, 22 anni

Domanda

Cara youngmail, bella questa vostra iniziativa complimenti!!!Torniamo a noi-...ho avuto un'amicizia importante per 10 anni ma soprattutto dopo il suo ritorno dal canada ci siamo unite più che mai..passavamo giornate insieme, guai se almeno una volta non ci vedavamo...era un'amicizia troppo morbosa ma profonda lei era tutto per me non era un'amica ,neanche una sorella,qualcosa di troppo forte che non esiste una definizione.poi un giorno abbiamo discusso per delle scelte di vita mie(tipo lasciare l'università)la litigata è degenerata si è intromessa la madre, sono uscite troppe cose brutte da entrambi e ci siamo perse.lei premetto abita sotto di me quindi purtroppo io la vedo sempre ma tra noi non c'è più nulla neanche un semplice ciao ,anche nei confronti della madre. spesso quando mi incontra comincia a cantare (atteggiamento infantile)io faccio l'indifferente ma dentro di me, anche se sono passati 3 anni,ci penso sempre e a volte ho le crisi di pianto)ora ho saputo che tornerà in canada o comunque andrà via da qui e questo mi distrugge. secondo voi il fatto che lei vada via da qui ,mi può servire per prendere quel coraggio per parlarle? spesso c'ho provato ma sapevo che un suo rifiuto avrebbe significato fare una brutta figura e magari essere presa in giro visto che ce l'ho sempre sotto gli occhi. secondo voi la lontananza mi servirà a dimenticarla definitivamente? o mi farà prendere coraggio per ricercarla?

Risposta

Cara Laura, credo che le domande che mi poni vadano in realtà indirizzate a te stessa. Devi capire che cosa vuoi. Certo, dato che definisci "troppo morbosa" l'amicizia di prima, non credo tu possa augurarti che le cose tornino così. Anche perchè il tempo è passato e voi siete cresciute, per cui casomai il rapporto potrebbe impostarsi su basi diverse! Ma torniamo a te: cerca di capire se quello che cerchi è di riallacciare un qualche rapporto con lei o semplicemente il chiarimento di una questione rimasta ancora aperta. Capire questo ti aiuterà a decidere come muoverti. Se contattarla direttamente, se scriverle una lettera, se darle un appuntamento lontane da altre persone che potrebbero interferire,... Hai paura di fare una brutta figura, se ti 'butti': ma la figura di che? Di quella che cerca di chiarirsi? Di quella che allunga una mano o apre una porta? Di quella che cerca di far pace? Beh, non mi sembra una brutta figura..se proprio una 'figura' ci dev'essere casomai sarà la sua in caso di rifiuto! Perciò, cara Laura, chiarisciti le idee, e quando lo avrai fatto agisci, non stare a rimuginare a vuoto! Auguri!!

Youngmail

Ho perso un amico...

16/05/2007: di Manuel, 19 anni

Domanda

Cara Y.M., frequentando la mia classe di liceo avevo da subito trovato un ragazzo che mi stava particolarmente simpatico; ridevamo, scherzavamo, uscivamo insieme... insomma siamo subito diventati migliori amici e tutti e due ci divertivamo un sacco. Purtroppo io venni bocciato in 3^ ma decisi di rimanere a scuola, nonostante in classi diverse ci vedevamo ancora e molto, non cambiò poi tanto. L'anno scorso però lui era in 5^ e io in 4^ e venni a sapere che era entrato in un gruppo di persone che lo stavano deviando abbastanza; fumava canne, a scuola era irascibile ed era diventato anche arrogante, con me lo era più raramente, ma iniziò a mettere molta rivalità e aggressione tra se e gli altri. Insomma gli parlai molto, gli feci notare che gli ero vicino e che questo cambiamento lo stava logorando, ma lui non mi ascoltava e mi cacciava spesso... un giorno mi incazzai così tanto che gli dissi che non gli avrei parlato per un mese e così feci! Poi dopo un mese lui mi chiese scusa e che non si sarebbe fatto le canne più... ma mentii. Io gli sono rimasto vicino, ma con gli impegni per la maturità finimmo per staccarci un po'... lui però era davvero cambiato e a me preoccupava questo, ero preoccupato per lui. D' estate lo chiamavo spesso non potendo vederci, lui però non si faceva mai sentire... da luglio a novembre non seppì piu niente di lui, andando in Università mi aveva completamente dimenticato, non mi chiamò più perchè ho saputo da un' amica che diceva che io non condividevo le sue scelte ed ero pedante. Era venuto anche un paio di volte a scuola, ma non passò mai a salutarmi... Io sono rimasto molto male di ciò, e mi manca un casino la sua amicizia, ma se ripenso a lui, mi da troppo fastidio il modo in cui si è dimenticato di 5 anni di amicizia, e mi da anche fastidio pensare di rivederlo nonostante sia io che lui abbiamo le possibilità di farlo... cosa mi consigli? dovrei considerarla un amicizia finita, o si può in un qualche modo salvare? Grazie

Risposta

Carissimo Manuel, le scelte di vita possono dividere? Io penso che dipenda dall'importanza che rivestono..inoltre, generalmente un'amicizia, per essere definita tale, dev'essere un rapporto a doppio senso, dove cioè si è in due a cercarsi, a tenerci, a valutarlo come importante. Allora forse, più che il non essere in classe insieme, nella vostra amicizia sembrano aver pesato dei 'cambiamenti di rotta', in particolare del tuo amico. Ha fatto scelte che non condividi e ha preso 'giri' che per questo motivo a fatica possono diventare i tuoi. E talvolta - vuoi i diversi giri, vuoi la diversa prospettiva delle cose nel non vedervi più quotidianamente - forse lui ha perso di vista l'importanza di ciò che vi legava. Mi pare che tu gli abbia dato molte chance, di aiuto ma anche di essere presente nonostante tutto, ma di fondo, anche se si è convinti che uno sbagli, non gli ci si può sostituire, non si possono fare le scelte per due,...tu ci tieni e questo rende più difficile mollare. Ma paragonando l'amicizia ad una partita a scacchi, non funziona se muovi sempre tu... Che fare quindi a questo punto? A volte chiudere con un bel chiarimento è un modo per dare una speranza futura ad un rapporto ritenuto comunque importante. Un chiarimento del tipo: "Io a te ci tengo, vorrei tanto fossimo ancora amici, ma mi pare che ora le premesse non ci siano più... Se un giorno cambiassi idea, sai dove trovarmi." È come dire: ci sono, ma non così, non in questo modo,... So che è difficile, doloroso anche, ma mettere le cose in chiaro non è meglio che perdersi per strada così?

Youngmail

Il mio migliore amico

05/05/2007: di kiocciolina, 20 anni

Domanda

Salve youngmail, è la prima volta che mi trovo su questo sito e ho piacere di scrivere finalmente a qualcuno che può aiutarmi a risolvere il mio problema. Sono una ragazza semplice di 20 anni, che ha avuto in passato molte delusioni in amicizia per colpa anche del mio carattere ingenuo e buono. Ho conosciuto però un ragazzo speciale di 11 anni più grande e si è mostrato subito con me in modo diverso, mi ha fatto trovare quell'amicizia che tanto desideravo, mi dà piccole attenzioni,stò bene con lui..lui è il mio migliore amico e gli voglio molto bene, ma ho paura che possa ferirmi anche lui che non mi vuole bene ho paura di soffrire di nuovo..io non voglio perderlo per me è importante, il mio è un attaccamento quasi morboso e a volte non so se pensare che sia anche qualcosa in più..oltre a voler capire se realmente ci tiene a me. Scusate la lettera un pò lunga ho cercato di spiegare le cose essenziali. Mi piacerebbe avere una risposta...Grazie

Risposta

Cara Kiocciolina, credo ci sia poco da fare: quando ci si butta in un rapporto, che si tratti di amicizia o di rapporto di coppia, bisogna accettare un margine di rischio: è come un investimento. Se vuoi molto devi rischiare molto: se vuoi un rapporto intenso e su quello ti butti anima e corpo, ovviamente se poi le cose non vanno come speri soffrirai di più. Penso che perciò gli investimenti vadano valutati nel tempo. Se ho 100, investirei all'inizio 5, poi se vedo che va bene 10 e così via, senza però mai dare tutto, perchè se dai tutto all'altro è un pò come diventare dipendente e questa è difficilmente una buona cosa..Anche se nella testa del tuo amico non c'è la minima intenzione di ferirti e magari ti vuole un bene dell'anima, è possibile che finisca comunque, senza volerlo, per fare delle cose che ti deludono. Immagina, per esempio, che tu scopri di provare qualcosa di più per lui rispetto all'amicizia e lui, pur volendoti bene, invece no: soffriresti..o magari che scopriate entrambi di provare di più e decidiate di mettervi insieme: potrebbe andare bene come no.. Insomma, cara kiocciolina, quando si decide di approfondire un rapporto il rischio di soffrire c'è, ma non si soffre comunque se per evitare questo rischio ci si tiene a distanza dai rapporti profondi? Forse, ciò su cui puoi 'lavorare' è quanto investire su questi rapporti.. Ciao!

Youngmail

Di nuovo amici

12/02/2007: di Paolo Siù, 17 anni

Domanda

Ciao Youngmail! ekkomi qui di nuovo a scriverti. bhe,kosa dire... sn quel ragazzo ke nn aveva + un migliore amico da + di un mese ecc ecc.. Cmq ti riscrivo x dirti ke le cose da fine gennaio sn ricominciate ad andare x il verso giusto. Abbiamo parlato, ci siamo kiariti e da quel giorno qualkosa è cambiato. ci sentiamo e vediamo letteralmente tutti i giorni stiamo sempre insieme (x farti un esempio io x 2 giorni nn mi sn fatto sentire ne vedere e lui mi ha kiamato e mi ha cercato xò io nn c'ero mai) xò appena gli kiedo se vogliamo tornare ad essere migliori amici lui mi risp: "poi ti darò la risp" io già sn contento così xò preferirei ke tornassimo ad essere migliori amici xò ho cmq la paura di essere illuso di nuovo. tu ora km ora ke pensi? io cmq ti ripeto sn già contento ke il nostro rapporto stia andando benissimo. cmq aspetto una tua risp nel + breve tempo possibile. ciao

Risposta

Caro Paolo Siù, mi pare che i segnali siano incoraggianti! Le amicizie che si incrinano e poi si ritrovano dovrebbero a mio avviso cercare un nuovo equilibrio su cui appoggiarsi. In altre parole, il malinteso o il problema che ha portato alla rottura dovrebbe diventare motivo di riflessione per far crescere la vostra amicizia in modo che, se si ripresentasse una situazione difficile questa volta poteste reagire diversamente. Capisco che per te l'amicizia con questo coetaneo conti molto, tuttavia, ti consiglierei, anche per non correre il rischio di soffrire molto, di circondarti da più amici, piuttosto che 'puntare' tutto su uno...ci sarà quello 'preferito', ma dovrebbero esserci anche altri punti di riferimento..frequentare diverse persone arricchisce anche l'amicizia 'privilegiata'. Auguri!!

Youngmail

Ho perso il mio migliore amico...

26/12/2006: di Paolo Siù, 17 anni

Domanda

Cara Youngmail, ho quasi 17 anni, quest'ultimo anno è stato x me molto bello e importante xò si sta concludendo in un modo ke nn mi sarei mai aspettato fosse questo. È quasi un mese ke nn ho + un migliore amico. E sto male molto male. Tt è iniziato a ottobre quando le cose tra di noi nn andavano+ bn e io ho cercato in tutti i modi di fare qualkosa ma alla fine siamo finiti a litigare. Nn ci siamo parlati x circa 15 giorni ma alla fine abbiamo fatto pace xò lui mi ha detto ke nn sarebbe stato + tt km prima fino ad arrivare al punto,un giorno, di dirmi ke io nn ero + il suo migliore amico. ormai è passato quasi un mese da quel giorno e io ci penso ankora e ci sto molto male xkè ci tengo moltissimo a lui e anke xkè lo vedo quasi tutti i giorni e anke se ci parliamo nn cambia niente. Nn so + ke fare, io voglio ke tutto ritorni km prima ma anke se lui mi ha detto di aspettare xkè la possibilità c'è ho qualke dubbio. Tu kosa mi consigli? grazie ciao

Risposta

Caro Paolo Siù, anzitutto trovo sia molto bello vivere un'amicizia così profonda. In realtà faccio un pò fatica a darti un'opinione perchè nella tua lettera mancano i motivi che hanno portato la vostra amicizia alla rottura: su che avete litigato? Cos'è accaduto che ha portato alla rottura? Se non ho idea di questi aspetti come posso provare a capire cos'è successo?
In linea generale, mi verrebbero 2 cose: la prima è che il tuo amico abbia chiaro in testa quanto il vostro rapporto è importante per te e questo si può vedere anche dalla capacità di attendere i suoi tempi. La seconda è che la vera amicizia si nutre anche di rispetto e se lui al momento non se la sente, le tue insistenze, fatte anche a fin di bene, possono essere vissute da lui come una pressione che non rispetta i suoi modi di sentire e la sua volontà...In altri termini, il messaggio di fondo potrebbe essere "Capisco che tu ora non te la senta, ma sappi che sono qui, ad aspettare perchè penso che la nostra amicizia ne valga la pena!" Se vuoi, riscrivimi. Ciao!

Youngmail

Ritornare amici: si può?

02/02/2004: di M, 17 anni

Domanda

Cara youngmail, sono M. e ho 18 anni... quasi. Li compio il mese prossimo. Non ho grossi problemi, ma un dubbio legato al rapporto con il mio ex migliore amico. Io e questo ragazzo abbiamo molti anni di amicizia fortissima alle spalle. Circa sei mesi fa l'amicizia si è rotta burrascosamente perché ad entrambi piaceva la stessa ragazza e ci siamo detti "Vinca il migliore." Il 'migliore' sono stato io, nel senso che appunto sei mesi fa mi sono messo con questa ragazza e lui da allora non mi ha più rivolto la parola evitandomi. Ora, alla soglia dei miei 18 anni, voglio dare una grande festa e non so se invitarlo. Io vorrei perché mi piacerebbe risolvere le cose e tornare amici, ma temo che lui non verrebbe...io tengo moltissimo a lui e sto male all'idea di averlo perso, ma che fare?

Risposta

Caro M., io sono dell'idea che le grandi amicizie non muoiono. Possono subire delle ferite, come quelle vecchie tazzine che anche crepate durano più delle nuove e sono quelle a cui sei più affezionato, o possono congelarsi, come nel tuo caso, e a volte le persone lottano per un disgelo, altre volte, sfiduciate, si rassegnano e gettano la spugna. Tu vorresti provare un disgelo, ma non sei molto fiducioso che il tuo amico ne abbia voglia. E forse è anche comprensibile il perché. Prova a immaginare un passato diverso da quel che è stato o, se preferisci, proviamo a metterci nei panni del tuo amico. Si sa, le grandi amicizie sono un po' una pietra di paragone, cioè confrontandoti con una persona della tua età, a cui vuoi bene e che stimi ne ricavi un'idea di te. Immaginiamo te e il tuo amico a confronto da innamorati con la stessa ragazza. Malgrado l'amicizia più solida, avere interesse per la stessa persona pone inevitabilmente in competizione. Tu 'hai vinto' o, come vi siete detti, tu sei il 'migliore'. Dal momento in cui avete tratto queste conclusioni è plausibile pensare che il tuo amico abbia pensato di sé in confronto a te che non è poi così in gamba con le ragazze e che tra lui e te lui è il perdente. Fardello pesante da portare ogni volta che guardi il tuo migliore amico! È immaginabile che allontanarsi da te sia stato un modo per non fare i conti con un'idea di sé non positiva. Non pensi che lo avresti fatto anche tu?
Allora, che fare a questo punto?
Forse potreste provare a ridiscutere come sono andate le cose. Potresti dire che non è andata che 'ha vinto il migliore', che tu non sei per questo 'migliore' di lui. Potreste constatare insieme che in amore non c'è un migliore o un peggiore, ma un 'più adatto'. È solo che tu sei stato 'il tipo giusto' per la ragazza in questione, mentre il tuo amico no. Fosse stata un'altra ragazza magari sarebbe andata viceversa!
Penso che se poi aggiungessi quello che hai scritto a me, e cioè quanto il vostro rapporto è importante per te e ti manca, hai buone probabilità di avviare il 'disgelo'. In bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

A chi credo: al mio lui o all'amica del cuore?

22/09/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail, da quando ho ricordi della mia esistenza, lei c'è sempre stata: la mia migliore amica. Abbiamo condiviso tanto insieme, forse più che due sorelle. Ci sono stati momenti difficili, sì, ma la voglia di tornare amiche era sempre più grande. Ora però c'è una cosa che non possiamo condividere e che è motivo di rischio per il nostro rapporto. Circa due mesi fa ho cominciato a frequentare un ragazzo, amico di entrambe. Eravamo solo amici e lui si confidava con me per una storia che era appena finita male. Questo lo avevo detto alla mia amica. Poi, direi da pochissimo, ci siamo resi conto che l'interesse reciproco andava oltre l'amicizia e una sera ci siamo baciati..io ero (e sono) innamoratissima e, come ho sempre fatto, ho raccontato tutto alla mia amica. Lei ha reagito in un modo per me del tutto imprevedibile: mi ha detto che non solo quel ragazzo piace anche a lei, ma che lui le ha dato chiari segnali che loro due potrebbero mettersi insieme. Ne ho parlato con il ragazzo, l'ho quasi perso perché credevo alle parole della mia amica, ma lui ha detto che non è vero, che se si sono trovati talvolta loro due a parlare era perché lui voleva capire da lei se io provavo dei sentimenti per lui. Ho provato a parlare con la mia amica ma lei si è molto arrabbiata e mi ha detto: "A chi vuoi credere? All'amica di una vita o a uno che ci sta prendendo entrambe in giro?" Io non capisco più se è lei gelosa che vede le cose come non sono o lui che mi prende in giro...vorrei che non fosse nessuna delle due cose ma ad uno dei due sarò costretta a non credere e allora mi chiedo: chi scegliere? L'amicizia o l'amore?

Risposta

Cara amica, la tua posizione è davvero difficile! Posto che nessuno può rispondere al tuo posto se vale più l'amicizia o l'amore, né è possibile stabilire sulla base dell'affetto che ritieni più importante dove sta la verità, possiamo però se vuoi riflettere insieme. Quali ragioni avrebbe la tua amica per sostenere la sua posizione ad oltranza anche se non vera? E il ragazzo? "Forse lei è gelosa" ti rispondi. E mi sembra una risposta plausibile. E lui?
In secondo luogo: perché scegliere uno tra due affetti? È vero: le versioni dei fatti che ti danno sono incompatibili, ma questo non significa necessariamente che uno dei due stia deliberatamente mentendo: potrebbe essere che ognuno dei due abbia un punto di vista di cui è convinto, anche se non corrisponde alla realtà. La tua amica potrebbe essere convinta che il ragazzo le fa il filo perché magari l'ha cercata, si sono trovati insieme a parlare e, dato che sono due persone che tu apprezzi, è possibile che si apprezzino anche tra loro...e un apprezzamento talvolta può essere frainteso. D'altro canto, il ragazzo può provare simpatia per la tua amica (e quindi lanciarle questi segnali) ma essere innamorato di te... Insomma, è possibile che ognuno dei due abbia la sua verità e tu rischi di cadere in una trappola se pensi che dimostrerai il tuo affetto solo alla persona alla cui versione crederai...ed ecco allora un'altra domanda che può aiutarti a capire che fare.
Perché decidere sulla verità, sentendo le tue due fonti in modo indipendente? Perché non trovarvi tutti insieme e provare a mettere insieme le cose, esplicitando tu per prima il presupposto che non ritieni che uno dei due deliberatamente menta e che vuoi bene entrambi, ma che sei molto confusa e che vorresti provare a fare un po' di chiarezza...Certo, corri il rischio che si scateni un litigio, ma se tu per prima parti dal presupposto che non c'è nessun bugiardo patentato da smascherare, ma che ci sono diversi punti di vista, forse un po' distorti per guadagnarsi il tuo affetto, riuscirai ad instaurare un clima che vi darà la possibilità di uscirne senza risentimento. Auguri!!
cosa giusta da fare in questa circostanza, perché posto che ci sia una scelta giusta, per comprenderla dovremmo conoscere le conseguenze future di ogni tuo possibile comportamento in questa situazione...sarebbe bello, ma purtroppo non è realizzabile. Il tuo cuore è diviso tra due affetti entrambi grandi, anche se di diverso tipo, e ti pare inaccettabile perderne uno, ma d'altro canto non si può stare nemmeno in bilico

Youngmail

Ho paura che il mio migliore amico e la mia lei si piacciano troppo...

26/05/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail: mi chiamo Michele, se volete scrivete pure il mio nome, anzi spero che le persone interessate alla mia lettera, la leggano perché non so come spiegar loro il mio star male...Sono con una ragazza che mi piace molto da due anni. Stiamo bene insieme, non litighiamo quasi mai e abbiamo interessi e amici in comune...e proprio quest'ultimo è il tasto dolente. Prima di conoscere lei io passavo il mio tempo libero con il mio migliore amico, amico sin dall'infanzia e confidente. Quando io mi sono morosato lei ha subito socializzato con il mio miglior amico e io all'inizio ero contento di questo ma poi ha cominciato a tormentarmi l'idea che tra loro ci sia qualcosa di più di un'amicizia...io stimo molto il mio amico e a volte vedo che la mia ragazza si confida con lui o ci parla quando usciamo in compagnia. Ed è più forte di me: poi divento rabbioso, immagino le cose che si possono essere detti e faccio dispetti e scenate senza mai svelarne il vero motivo...e poi penso e ripenso alla possibilità che loro due abbiano una storia e la mia ragazza mi lasci...ma poi mi dico che tra loro le cose sono sempre state così sin dall'inizio, che non c'è stato una maggior avvicinamento nel corso di questi due anni.. non so cosa pensare e soprattutto cosa fare: ho paura che si mettano insieme e mi mollino entrambi!

Risposta

Caro Michele, se così fosse non pensi che le cose avrebbero già avuto una svolta nella direzione che temi? Invece la tua ragazza sta ancora con te. Certo, può dare fastidio vedere che lei talvolta sembra preferire confidarsi con il tuo migliore amico piuttosto che con te, ma perché non chiedere alla tua lei la ragione di ciò, anziché covare rancori, gelosie e pensieri di vendetta? Magari l'argomento che accomuna la tua lei e il tuo migliore amico è proprio il tuo strano comportamento nei loro confronti in certe circostanze, o magari la tua ragazza ha capito l'importanza che ha per te il tuo migliore amico e viceversa... Ci possono essere altre chiavi di lettura possibili per la situazione, ma la chiave 'che apre la porta' della risposta è quella della chiarezza. Insomma, il mio è un invito a parlare chiaro, affrontando la paura di scoprire eventualmente che i tuoi dubbi hanno un qualche fondamento, piuttosto che pensarci e ripensarci continuamente, facendoli diventare veri nella tua testa senza alcun riscontro concreto! Tanto più che, se ci pensi, ti rendi conto che fare scenate, dispetti, musi o altri comportamenti analoghi finiscono per aumentare la probabilità di rendere concreti alcuni tuoi timori, ovvero di allontanare da te le persone che ami! Quindi, coraggio, affronta la paura di esporre i tuoi timori e, in ogni caso, potrai dire che hai fatto un passo avanti rispetto alla situazione di disagio attuale. Se vuoi, scrivici per farci sapere come è andata!

Youngmail

Faccio di tutto x quest'amicizia...tranne essere me stessa

19/05/2003: di 'Amica'

Domanda

Cara youngmail: sono una ragazza di 19 anni e faccio la quinta superiore. Vi scrivo perché ultimamente ho una difficoltà che sento marcata: io ho un'amica per la pelle. Lei ha la mia stessa età ed è in un'altra sezione della mia scuola. Io la conoscevo di vista sin dall'inizio delle superiori: lei è molto popolare perché è una vivace ed estroversa e mi sono messa in testa di diventare la sua migliore amica...e ora ci sono riuscita, ma spesso questo ha un prezzo elevato: se lei vuole andare in un posto e a me non va, ci vado per non contrariarla per paura che mi 'scarichi'. Lo stesso vale se lei fa un discorso con me e mi chiede cosa ne penso: immancabilmente io sono d'accordo (anche quando magari siamo in compagnia di qualcun altro che sa che io non sono d'accordo per niente e sgrana due occhi)! Insomma, farei di tutto per quest'amicizia ma sempre più spesso sento di dover aderire a idee e iniziative che non mi vedono d'accordo e lo faccio con un entusiasmo e un sorriso che sono falsi! Tutto questo mi fa sentire confusa...e non so perché.. Cosa ne pensate?

Risposta

Cara amica, se dici sempre di sì con entusiasmo a tutto, anche quando in realtà dentro di te una vocina urla "No, non voglio!" come fa la tua amica a conoscerti e ad essere la tua migliore amica?
Non sa cosa ti piace e cosa no, non può rispettarti perché non sa dove sta violando o forzando la tua volontà, non può aiutarti nelle tue difficoltà e soprattutto non c'è tra voi uno scambio autentico di idee e convinzioni perché sei così spaventata dal perderla che concorderesti con lei in tutto pur di non contrariarla provando la minaccia di essere da lei abbandonata. Quando in un rapporto si vive l'emozione prevalente della paura di perdere l'altro, si instaura una sorta di dipendenza che porta la persona che dipende dall'altra a perdere di vista la propria identità per adeguarsi a - o modellarsi su - l'altra. E questo ha conseguenze sia su di te che sul vostro rapporto. Su di te perché rischia di farti sentire confusa su chi sei e cosa vuoi per te stessa, progettando una tua strada, un tuo progetto di vita personale e sul rapporto perché alla lunga la tua amica potrebbe stancarsi o provare noia all'interno di un rapporto in cui si trova con una sorta di "gemella" o specchio di sé. Invece, un'amicizia autentica è fatta di condivisione raggiunta, che vuol dire passare anche attraverso differenti punti di vista, screzi, dissapori e litigi, diversità, ma anche arricchimento reciproco...e questo tipo di rapporto dà anche molta più libertà di essere coerenti con quello che si sente! Perché non provi ad essere te stessa, dicendo quello che pensi, ciò che non ti va, le tue emozioni e idee di fronte a ciò che capita, partendo magari dalle cose più piccole e stando a vedere cosa accade al vostro rapporto? Proverai un po' d'ansia nel farlo, ma probabilmente gli esiti saranno sorprendenti! Se questi passaggi graduali di affermazione di te stessa fossero troppo difficili, forse sarebbe utile chiederti come mai tu non riesca ad uscire da un rapporto di dipendenza, quali siano le paure che affermare la tua identità e i tuoi diritti ti suscita! In bocca al lupo!

Youngmail

Pensavo l'amicizia facesse sempre rima con lealtà, invece...

10/03/2003: di K, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, ho 16 anni e sono un ragazzo adottato. Il mio aspetto fisico sicuramente parla del mio paese d'origine, anche se io sono in Italia da quando ero piccolissimo e mi sento a tutti gli effetti italiano. Vi scrivo perché da circa uno o due mesi io e il mio migliore amico ci siamo innamorati della stessa ragazza e, se prima per lui non era importante la diversità delle nostre origini, ora ne fa un vanto a suo vantaggio. La ragazza ovviamente è italiana e sembra avere simpatia per entrambi, anche se a nessuno di noi ha mai dato segnali inequivocabili...non è tanto questo, quanto il fatto che ho sempre pensato che lui fosse un amico vero, che il nostro rapporto sarebbe sempre stato leale e venuto al primo posto...

Risposta

Caro K., nell'età che stai attraversando a volte si crea un "conflitto di interessi" tra due valori che sono entrambi molto importanti: l'amicizia, che spesso è vissuta con intensità ed esclusività e i primi amori, che portano a uno stravolgimento improvviso. A volte, proprio per questa ragione, le prime cotte portano a comportamenti oggettivamente discutibili e apparentemente poco sensati, anche a scapito di quello che è stato fino al giorno prima "l'amico per la pelle". Sicuramente il tuo amico non ha fatto un bel gesto cercando di screditarti sulla base del paese di nascita (anche perché dove sta scritto che questo sia un requisito a suo vantaggio e non al tuo?), ma penso che questo dovrebbe farti pensare a due cose: da un lato lui non ti ha colpito su una tua caratteristica di personalità, ma su una cosa di scarso valore nel giudizio di una persona; dall'altro lato il fatto che abbia bisogno di "gettare fango" su di te indica che ti sente come un "concorrente" temibile nei confronti della ragazza che vi piace e questo significa che lui ti considera una persona in gamba. Oltre che delle grandi amicizie e dei primi amori, di questa fase della vita fanno parte anche delle scoperte meno belle, quale qualche delusione rispetto alle persone in cui crediamo e che gli altri vanno accettati anche per i loro difetti e nonostante non sempre approviamo ciò che fanno. A volte è dura passare attraverso queste esperienze, ma ti assicuro che fanno crescere e ti permettono di accettare con più serenità il bello della vita se credi che un amico può restare tale anche se talvolta sbaglia e ci fa un torto, perché anche lui, come noi, è un essere umano... "Sì, ma come mi comporto con lui" mi chiederai. Ti consiglio di lasciar sbollire un po' la rabbia e poi di usare un po' di humor: una battuta ben pensata in risposta alle sue allusioni sulla vostra diversa origine potrebbe fargli capire quanto sia stato sciocco il suo comportamento senza dovervi per forza confrontare in un litigio. E in amore...vinca il più adatto alla lei che corteggiate! Auguri!!

Youngmail

Sono preoccupata per la mia amica

25/02/2002: di M, 18 anni

Domanda

Salve! Sono M., ho 18 anni e vi scrivo perché sono molto preoccupata per la mia amica del cuore. Da qualche mese si comporta in modo strano. È convinta di essere grassa e si è messa in testa di aver bisogno di una dieta ferrea. Da un po' a scuola arriva senza aver fatto colazione e non fa più merenda. Beve spesso thé o camomilla non zuccherate anche durante le ore di lezione e va tutti i giorni a correre. All'inizio ha tentato di coinvolgermi in queste sue nuove abitudini, ma quando ha visto che io non ci stavo si è chiusa in se stessa. Secondo me sta dimagrendo a vista d'occhio. Io non so che fare. Ho provato a chiederle cosa c'è, ma lei dice che va tutto bene e che è semplicemente un po' a dieta perché è un pachiderma. Cosa posso fare per aiutarla?

Risposta

Cara M., anzitutto hai fatto bene a scriverci. Da come ci descrivi la situazione, la tua amica sembra avere un problema con il corpo e l'alimentazione. Quando accanto a un'insoddisfazione per il proprio peso e per l'aspetto fisico c'è anche un forte disagio psicologico che non trova voce, capita di frequente di cadere nel tranello di pensare che perdendo peso si starà meglio, si sarà più contenti e soddisfatti di se stessi e si starà meglio anche a livello psicologico ed emotivo. Il guaio è che all'inizio le cose sembrano andare proprio così, ma a lungo andare c'è il forte rischio di cadere in quelle malattie che probabilmente hai sentito spesso nominare, che si chiamano anoressia e bulimia. Si tratta di disturbi del comportamento alimentare che portano ad un'incapacità di vedersi in modo obiettivo e di alimentarsi in modo equilibrato. Spesso si ha una notevole perdita di peso e si entra in un circolo vizioso da cui è molto difficile uscire. Cosa fare allora per non arrivare a questo punto? La cosa migliore sarebbe quella di rivolgersi ad un esperto tempestivamente. Uno psicologo, nello specifico, potrebbe essere molto d'aiuto nel comprendere e affrontare il disagio. L'aspetto problematico sta nel fatto che, come accade per la tua amica, molto spesso c'è poca consapevolezza del disagio e, anzi, c'è una tendenza ostinata a negare di star male. È perciò difficile dirti cosa puoi fare più di quel che già ti sforzi di fare. Cercare di parlare con la tua amica e offrirle una mano da afferrare liberamente per esprimere il malessere è già un buon inizio. Un'altra cosa che potresti fare è quella di metterla di fronte alle cose che vedi e che ti preoccupano, facendole capire che le cose che fa possono portarla a situazioni pericolose per la salute. Se lei accetta, potreste rivolgervi ad un adulto di cui avete fiducia (come ad esempio un professore che stimate e con cui avete più confidenza). Se ti sembra possibile, potresti proporle di andare a fare due chiacchiere con uno psicologo
(al Consultorio Familiare ci sono spazi appositi per l'accoglienza ai giovani che sono gratuiti e garantiscono il segreto professionale), magari offrendoti di accompagnarla. È probabile che in questi tuoi tentativi tu trovi molta resistenza da parte sua. Non scoraggiarti. Sappi che in genere in queste circostanze è molto difficile ammettere di avere un disagio psicologico. Perciò se riuscirai a conquistarti la sua fiducia e a far sì che si apra e si confronti un po' con te avrai ottenuto già un buon risultato. Se vedi, infine che la situazione si aggrava è opportuno che tu coinvolga un adulto che possa prendere dei provvedimenti anche di tipo medico: dimagrire troppo infatti può avere delle conseguenze di tipo fisico! Coraggio e in bocca al lupo!!

Youngmail

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