Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Gravi tensioni in casa

07/06/2017: di Anonima, 17 anni

Domanda

Ciao ym,
mio fratello è violento in casa, tutti devono essere sotto i suoi comandi.
E' dipendente da eroina e dai farmaci, ma non vuole curarsi...è scappato dalla casa di cura.
Chiede in continuazioni soldi...e pensa di rimanere mantenuto a vita dai genitori.
Non ne posso più, io e i miei genitori siamo disperati e oppressi , è così ormai da 7 anni, adesso però è peggiorato e ha una certa età.
Vorrei andarmene di casa con mia mamma, ma purtroppo non abbiamo abbastanza soldi.

Risposta

Carissima Anonima,
la situazione che racconti è grave, sicuramente di grande disagio per tutti. C'è davvero bisogno, come dici tu, di fare qualcosa per cambiarla, per farvi vivere tutti un pò meglio. Ti consiglieremmo di rivolgerti con i tuoi genitori all'assistente sociale del comune dove abiti e raccontare come stanno le cose in casa. Insieme a lei potrete pensare ad un progetto di aiuto per voi ed eventualmente anche per tuo fratello, magari coinvolgendo anche i servizi più adatti. Non ti arrendere! Ciao!

Youngmail

Ansia pre esame guida

08/04/2016: di Deni, 19 anni

Domanda

Come superare la paura al esame di teoria di scuola guida ?

Risposta

Caro Deni, l'esame di teoria è un pò come una verifica a scuola...il fatto che faccia un po' paura mi pare assolutamente fisiologico: c'è in gioco una libertà importante, quella di potersi muovere in autonomia! Quindi, andare all'esame con nessuna ansia è un pò difficile, l'importante è che non sia troppo intensa, così intensa da mandarti in tilt di fronte alle domande... Il consiglio è di fare più "prove generali" possibili, sia perchè più senti di padroneggiare i quesiti più puoi rassicurare la paura con la consapevolezza di essere preparato, sia perchè immaginando di essere all'esame, ti alleni a lasciare meno spazio possibile all'ansia.
Può essere poi utile relativizzare quest'esame...è importante, certo, ma se anche mai non andasse, non è la fine del mondo: sono certa che se ci pensi ti verranno in mente al volo almeno 10 cose peggiori che potrebbero capitarti!
...e poi, con il nostro IN BOCCA AL LUPO, potrà mai non andare?!
Ciao!

Youngmail

Conseguenze di una violenza sessuale?

15/05/2010: di Embra, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, quando una ragazza viene stuprata ks succede??

Risposta

Carissima Embra, tocchi un argomento davvero molto delicato, ponendomi una domanda piuttosto generale: non so nello specifico cosa ti interessi sapere..perciò è difficile risponderti!
Le conseguenze di una violenza sessuale possono essere molte e diverse, a seconda della situazione, dell'età della donna, che si tratti di un unico episodio o di un fatto ripetuto,...
In generale, possiamo dire che si tratta di una ferita che lascia sempre qualche cicatrice. A volte sono cicatrici profonde, che segnano la personalità e la qualità di vita della donna; altre volte ci possono essere conseguenze in termini di sintomi o disagi nel vivere quotidiano (ansia, scarsa stima di sè, difficoltà nelle relazioni, problemi legati alla sfera della sessualità, ...); altre volte ancora vere e proprie situazioni di patologia (disturbi dell'alimentazione, depressione,...).
Di fatto, il consiglio che mi sentirei di dare sempre ad una donna che ha subito violenza è di farsi aiutare, di raccontare a qualcuno di fiducia cos'è accaduto e possibilmente di accedere ad un sostegno psicologico o ad un percorso terapeutico che aiuti a superare almeno in parte il vissuto traumatico e di violazione di sè...
Questo generalmente richiede tempi lunghi...a volte anche anni, perchè alcune ferite richiedono davvero tanto tempo e pazienza per rimarginare...
Spero la domanda non riguardi una tua esperienza personale. Se così fosse ed ancora non ne hai parlato, ti consiglierei di chiedere aiuto quanto prima...
Ciao!

Youngmail

Perchè certi raga nascono handicappati?

23/04/2009: di K, 17 anni

Domanda

Ciao a tutti, è la prima volta ke scrivo e penso ke mi potrete risp...perchè certi raga nascono handicappati? è molto importante...vi ringrazio in anticipo...

Risposta

Cara K., non sono certa di aver compreso la domanda. Comunque, se la risposta non dovesse essere quella che chiedevi eventualmente riscrivici, spiegando più nel dettaglio ciò che vuoi sapere. Dunque, perchè certe persone nascono con un handicap? Le ragioni possono essere molteplici: possono esserci malformazioni genetiche, oppure malformazioni o difetti legati a particolari eventi avvenuti in gravidanza, come ad esempio un assunzione non controllata di certi farmaci o l'esposizione ad alcune malattie (come la rosolia o la toxoplasmosi). In altri casi, per fortuna abbastanza rari, il problema si presenta alla nascita: ad esempio con un parto difficile. Fortunatamente oggi la ricerca sta facendo grossi passi in avanti rispetto alla diagnosi precoce di difetti genetici. In futuro forse si riuscirà anche a correggere alcuni di questi difetti. Per quanto riguarda le malattie "rischiose" in gravidanza vi sono degli accorgimenti che le donne possono seguire per ridurre il rischio di contrarle. Per ora, le possibilità di intervento maggiori sono preventive, tipo con indagini pre-concepimento ai genitori per vedere se sono portatori di alcune possibili patologie o con accorgimenti particolari per la donna in gravidanza (alcuni vaccini (rosolia), estrema cautela nell'assunzione di farmaci, attenzione ad alcuni alimenti). Nel futuro, probabilmente ci saranno delle possibilità in più anche nella cura precoce di alcuni di questi problemi. Ciao!

Youngmail

Lo fa ancora...

06/06/2007: di Bimba, 16 anni

Domanda

Caro youngmail! Ti avevo scritto già un pò di tempo fa descrivendoti il problema di mia sorella con la bulimia. Dopo averti scritto ho trovato il coraggio,anche con l'aiuto del mio ragazzo,di affrontare la situazione parlandone con mia mamma. Mia mamma successivamente ne ha parlato con mia sorella ma la situazione non è cambiata per niente,anzi adesso finge ancora pù di prima e tutto ciò mi dà un nervoso...non so più che fare...avresti un buon consiglio?
Ti ringrazio già x la risp!!ciao!

Risposta

Cara Bimba, quando una persona si ammala di un disturbo alimentare trovare la forza per volerne uscire è difficile. Talvolta i tempi sono lunghi, talvolta è necessario che la persona 'tocchi il fondo' per dirsi "Ora basta, devo fare qualcosa"..e intanto chi le sta attorno soffre e si sente arrabbiato perche non capisce..non potete fare voi al suo posto, nè, evidentemente, costringerla...ciò che forse in più i tuoi genitori potrebbero sarebbe provare a consultarsi con uno specialista del settore - psichiatra o psicoterapeuta o nutrizionista - che lavora cioè con persone che hanno questo tipo di problemi e farsi dare delle indicazioni su come comportarsi. Per quanto ti riguarda, credo che tu debba cercare di vivere la tua vita, la tua adolscenza..ne hai tutti i diritti, magari lasciando la 'porta socchiusa' se mai tua sorella volesse venire a confidarsi con te o a chiederti aiuto... Ciao!

Youngmail

Rapporti dolorosi da un pò

26/04/2007: di Ale, 24 anni

Domanda

Ciao Youngmail, da un po' di tempo ho un problema. circa un anno e mezzo fa ho iniziato a prendere la pillol Gracial. Da allora ho notato che sono cambiate le mucose vaginali. In concomitanza ho iniziato ad avere problemi durante il rapporto sessuale, praticamente nonostante coccole e sollecitazioni varie da parte del mio partner, non riesco a lubrificarmi pertanto la penetrazione diventa dolorosa.. inizialmente ho pensato ad un periodo di stress, ora a distanza di un anno capisco che non e' cosi.. mi chiedo, cosa posso fare affinche' io possa riavere dei rapporti normali! Grazie mille!

Risposta

Cara Ale, il Gracial è un'ottima pillola, usata anche nella fase di allattamento. Ed è raro, anche se non impossibile, che la pillola - questa come le altre - possa contribuire al disagio che lamenti. Potresti comunque provare a fare una pausa di 2 - 3 mesi. Se si tratta di un effetto della pillola, in quest'arco di tempo il problema dovrebbe sparire. Se così fosse, alla ripresa, prova a cambiare prodotto, anche se sono dell'idea che è più probabile che si tratti di un problema determinato da fattori psicologici più che farmacologici. Se si trattasse di questo, un sessuologo o uno psicoterapeuta che tratti problemi legati alla sfera della sessualità potranno aiutarti a superare la difficoltà. Il messaggio che ti voglio dare è che qualsiasi siano le cause del disagio che stai provando nei rapporti sessuali, è possibile trovare una soluzione.. Ciao!

Youngmail

Rabbia...

27/03/2007: di bimba, 16 anni

Domanda

Ciao youngmail, grazie per la tua risposta! Stanne sicuro,non entrerò mai in quel tunnel così scuro che è la bulimia! Secondo te dovrei sforzarmi di parlare con lei? Falle sentire che le sono vicina? Molte volte quando la vedo mangiare o quando ha appena finito di vomitare ho tanta rabbia dentro e me la prendo con lei,rispondendole male. A volte mi verrebbe anche da mettermi davanti alla porta del bagno per non farla entrare o per dirle:"Ehi..ti prego,non vomitare". Secondo te è stupida questa cosa?Perchè ho tutta questa reabbia nei suoi confronti?

Risposta

Cara bimba, è normale avere tutta questa rabbia. Probabilmente anche tua sorella a volte ce l'ha con se stessa per questo..Spesso sembra una cosa con poco senso e dà l'idea che lei possa avere una scelta...
Serve parlarci? Probabilmente è utile parlare, ma a mio avviso se decidi di farlo devi avere chiare 2 cose: la prima è che non smetterà di fare le abbuffate e vomitare sulla base di ciò che tu potrai dirle, anche se trovassi le parole migliori, quelle più giuste. E questo non perchè tu non sia una brava sorella, ma perchè non dipende da te... E la seconda cosa è che forse puoi aprire un dialogo se cerchi di capire cosa la fa star male dentro, qul'è il suo disagio. Probabilmente se cerchi di parlare dei sintomi si chiuderà, un pò come un riccio per difendersi...chiederle di non vomitare, 'estorcerle' delle promesse, farle capire che quando fa così vi fa star male, a mio avviso è poco efficace...sortisce spesso l'effetto di aggiungere senso di colpa al disagio del disturbo.
Se vuoi parlare con lei, meglio mettersi in un atteggiamento di ascolto della sofferenza che sta sotto quel che fa... È un pò come aprire una porta e lasciare che tua sorella decida se e quando entrare...possibilmente quando tu ti senti tranquilla, non arrabbiata. La cosa più importante sarebbe che accettasse di chiedere un aiuto esperto per questo suo star male.. In bocca al lupo, cara bimba!

Youngmail

Solitudine

26/03/2007: di volley6, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una ragazza di 15 anni...ho un problema: tante volte mi ritrovo sola, anche se so che di amici ne ho molti, ma non so come spiegarlo bene. Praticando uno sport, il sabato sera non riesco a uscire molto, e più delle volte, se riesco a finire la partita entro le 10.30, comunque mi ritrovo sola...e la cosa che mi intristisce ancora di più è vedere le altre ragazze (che hanno 19-20 anni, o anche quelle nell'altra squadra più piccola dove gioco che hanno 15-16 anni) che si preparano per uscire, mentre io me ne ritorno a casa da sola. Qualche volta i miei amici (maschi) mi vengono a vedere, ma la mia migliore amica per esempio mi dice sempre che non può, un po perche i suoi genitori non le lasciano uscire da casa..ma molte volte la usa come scusa, e più delle volte è capitato che ho scoperto che ha passato la serata a casa anche se poteva uscire...e questo non è capitato una volta..ma ben 5-6 volte..! mi trovo benissimo con il resto della squadra,siamo molto in sintonia..anche con le più grandi, anche se ho molti anni di età...e per fortuna, almeno qualche sera in pizzeria con loro riesco a dimenticare il fatto che non ho nessuno. Non ne ho mai parlato con nessuno.. e neppure la mia famiglia,(con cui io adoro stare) ha mai notato niente..ma è un problema che ogni giorno mi tengo dentro e che continua a tormentarmi. Questo problema si è "allargato" ancora di più per il fatto della mia convinzione di essere brutta e non piacere a nessuno..cosa che influisce tanto nel mio modo di comportarmi, per esempio in corriera ho sempre paura di alzarmi a suonare il campanello perchè ho il terrore che le persone mi guardino e dicano "mamma che brutta", oppure mi blocca molto nei rapporti, anche solo di amicizia con i maschi..ma poi so che non sono abbastanza carina...ma continuo a fare confronti con le altre, cosa che mi distrugge ogni giorno di più, perchè so che non potrò mai diventare come certe ragazze. tutto questo insieme di cose si è allargato andando alle superiori..peggiorando sempre di più.
La cosa strana è che se voglio avrei qualcuno con cui uscire..ma non riesco a stare con quasi nessuno, perchè li vedo diversi...e non ho mai trovato qualcuno con cui somo veramente in sintonia! poi..abito in un posto sperduto..per cui per muoversi ci vuole sempre la macchina e il "centro" più vicino è a 15 km di distanza...per cui è ancora più difficile trovare amici... . ciao e grazie per l'aiuto e la vostra attenzione nei confronti dei giovani!

Risposta

Cara Volley6, l'ostacolo più grande che mi pare di vedere in questa situazione sono le tue convinzioni. È evidente che se uno pensa di essere una specie di brutto anatroccolo e dedica a questi pensieri molto tempo, piano piano si chiude nel timore di ricevere conferme dall'esterno a queste paure. Ma chiudendosi si sente e probabilmente resta solo e questo va a confermare l'idea di essere diverso, di avere delle 'chance' in meno degli altri. È vero che la tua organizzazione non ti facilita le uscite del sabato sera, ma se guardi bene questo non sembra essere un ostacolo per alcune delle tue compagne di squadra. Forse, anzichè metterti alla ricerca di una compagnia stabile con cui uscire tutti i sabato sera, potresti cominciare col cercare delle occasioni, cioè provare a chiedere alle compagne con cui hai più confidenza di poter uscire insieme a loro ogni tanto; altre volte saranno le uscite di squadra, che ogni tanto già fate; altre volte ancora potresti essere tu propositiva e lanciare delle iniziative (tipo un cinema o qualcos'altro)...alla lunga credo che darsi da fare premi...e strada facendo potresti trovare un gruppo di amici di riferimento abbastanza stabili. Certo, potersi 'proporre' è più facile se riesci a stoppare i pensieri del tipo "Non ho nessuno", "Non c'è nessuno con cui riesco ad entrare in sintonia", "Se mi vedono gli altri pensano che sono brutta", "Non sarò mai come le altre" e così via...immagina questi pensieri come dei continui autogol che alla fine fanno sentire molto rassegnati sulla possibilità di vincere la partita. Togliere spazio a questi pensieri significa invece darsi la possibilità di sospendere (almeno per un pò) i pregiudizi che bloccano prima ancora di partire. A questo proposito vorrei raccontarti sinteticamente una storiella che ti aiuti a capire il potere dei pregiudizi..C'era un ragazzo che aveva bisogno di una bicicletta per andare in un posto troppo distante da raggiungere a piedi, ma, ahimè, la sua bici aveva il freno rotto. Così decide di chiedere all'amico che abitava poco distante di prestargli la sua e, mentre si avvia verso casa dell'amico, pensa: "Certo, chiedergliela così, senza preavviso...io mi scoccerei al suo posto. E poi effettivamente lui è un tipo piuttosto geloso delle sue cose..me lo immagino già che mi dirà 'ma sta attento a questo, guarda che quello'...ora che ci penso anche l'ultima volta che gli avevo chiesto il lettore cd ha fatto un mucchio di storie...s'è inventato che improvvisamente gli serviva..vabbè che era nuovo..però, anche la bici non ce l'ha da molto. Vedrai che mi dirà di no. E mi toccherà pure sentirmi in imbarazzo per avergliela chiesta. Bell'amico..." Così pensando suona il campanello dell'amico e quando lui s'affaccia alla porta, senza pensarci dice "Ehi, sai che ti dico: tientela pure la tua preziosa bici!"
Il consiglio è: chiedi, prima di dare per scontato che non funzioni! Ciao e in bocca al lupo!

Youngmail

Mia sorella è bulimica

21/03/2007: di bimba, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, non so come iniziare, quindi parto in quarta. Mia sorella ha 28 anni ed è bulimica; vive con me e spesso la vedo mangiare e poi sento che vomita. L'ho detto a mia mamma, lei lo sapeva già, mi ha detto che il problema era già sorto in passato. Mia mamma gliene ha parlato, mia sorella ha confermato la cosa e ha detto che non ricapiterà più. È ricapitato,vedo quando esagera,ormai riesco a capire perfino quando ha finito di vomitare.
Non riesco a parlarne con lei, mi blocco.
Secondo lei se riunissi tutta la mia famiglia per parlarne insieme(anche insieme a mia sorella)e farle capire una volta per tutte che ha bisogno di un aiuto servirebbe?
La ringrazio in anticipo.

Risposta

Cara Bimba, capisco la grande fatica di vedere un familiare che sta male, non capire bene che succede e non sapere come poterlo aiutare. Non so se un approccio così diretto (riunione di famiglia) potrebbe essere utile: potrebbe essere percepito come un attacco, un giudizio, anche se non lo è affatto nelle intenzioni! È vero che le persone che soffrono di bulimia spesso stanno molto male, ma accade anche che sia per loro difficile far entrare qualcuno in questo loro disagio. Immagina il mangiare e il vomito un pò come una valvola di sfogo di una sofferenza grande..ecco, la paura probabilmente è che se togli questa valvola la sofferenza resterà dentro. Se tua sorella promette di non farlo più, probabilmente è perchè vorrebbe che andasse così, ma nella mia esperienza molto difficilmente potrà smettere da sola con uno sforzo di volontà. Perchè non è solo questione di volontà. Se tu avessi una broncopolmonite e volessi tanto stare meglio, comunque non potresti senza i medici e i farmaci. Così per tua sorella: sono d'accordo con te. È necessario che abbia un aiuto esperto che le permetta di lavorare non solo sulle abbuffate e sul vomito, ma anche sulla sofferenza che li mantiene. È molto difficile convincere una persona a farsi curare, se è spaventata..probabilmente, se è una cosa che dura da tempo, anche i tuoi ci hanno provato. Spesso le persone con il problema di tua sorella arrivano ad un punto che non ne possono più e solo allora accettano un aiuto. Un alternativa che potreste provare è a dire quanto siete preoccupati per lei e che le chiedete di fare una visita, anche solo per capire bene che succede. Potete assicurarle la vostra vicinanza...
Altre volte un aiuto è dato dal medico di famiglia che può far effettuare degli esami specifici e valutare le condizioni fisiche (mangiare in eccesso e vomitare spesso può dare delle alterazioni anche importanti)...
Se lei non accettasse alcuna cura, potreste cominciare voi a frequentare un centro specialistico chiedendo aiuto come familiari: potrebbero spiegarvi come comportarvi e darvi un sostegno.
Un'ultima cosa, cara bimba, ultima ma importantissima. Sei una ragazza sensibile e intelligente: prendi il più possibile le distanze da questi comportamenti!! A volte i modi di espressione del disagio sono "contagiosi": cerca di vedere il peso e il dolore di quei comportamenti e trova la forza di non percorrere mai quella strada, nemmeno una volta, nemmeno per prova! Un abbraccio.

Youngmail

Desiderio di un figlio

17/03/2007: di TRISTE 80, 27 anni

Domanda

Ciao dolce youngmail....ti scrivo perchè sono triste...tanto triste...ho lasciato la pillola da qualche mese perchè io e il mio compagno stiamo provando ad avere un bimbo...ma questo bimbo non arriva...forse è "colpa" mia visto che ho le ovaie entrambe micropolicistiche...il mio ciclo è abbastanza regolare...quindi ti assicuro che i rapporti avvengono nei giorni "giusti"...ogni volta è frustrante andare in bagno e scoprire che il ciclo è arrivato...ogni volta al minimo giorno di ritardo è deprimente fare il test e vedere quell'unica linea colorarsi...spesso rimango col test in mano sperando che ne appaia una seconda ma non succede...ed ogni volta piango,piango,piango....tremo al pensiero di non avere un bambino e quando vedo le mamme a spasso coi loro passeggini divento triste...forse questo non è il luogo adatto per sfogarsi ma...spero che il mio dolore convinca tante ragazze e donne che si rivolgono a te del fatto che un figlio è la cosa piu' bella ed emozionante del mondo. La mia vita è vuota e certi giorni mi immagino vecchia, senza figli e con un cane che tratto come un figlio....mio padre è morto tempo fa e sono figlia unica...la mia vita l'ho trascorsa in solitudine...so che l'ansia non aiuta ad avere figli ma...non credo sia poi cosi' rilevante...se un ovulo ed uno spermatozoo si incontrano, si incontrano e basta...almeno credo...ho tanta paura, sono tanto triste...e tanto sola.

Risposta

Cara Triste80, vorrei raccontarti una cosa: qualche anno fa sono capitata ad una giornata studio che raccontava della preparazione psicologica degli atleti. I loro trainer psicologici parlavano di come fosse importante, centrale, aiutarli a immaginarsi il momento della vittoria e a mantenersi concentrati su quello lungo tutta la gara. Perchè? Perchè questo li aiutava a mantenere l'obiettivo prioritario, prioritario sulla stanchezza o sul dolore, prioritario sullo scoraggiamento. E perchè vivere in anticipo le emozioni positive legate al raggiungimento dello scopo è molto motivante. Ricordo che qualcuno commentò "Sì, ma se poi perde sai che delusione!" E il relatore rispose che comunque, anche partendo disillusi, alla fine una perdita avrebbe comportato una delusione, e che partire motivati aiutava a mettersi nell'ottica di combattere, cosa che spingeva a tirar fuori tutte le risorse disponibili e quindi dava più chance di vittoria.
Ecco, penso che una parte di quel discorso possa valere anche per te. La tristezza che provi ti fa partire un pò sconfitta, cara Triste80, e chi parte demoralizzato, non tira fuori tutte le sue risorse, il suo entusiasmo, perchè non ha nella testa una previsione delle cose che vanno bene, anzi, il contrario. Tu e il tuo compagno state provando da qualche mese..ci sono persone che tentano anni senza arrendersi e alla fine ci riescono!! Capisco che quando si desidera tanto una cosa i tempi sembrano interminabili, ma, volendo essere obiettivi, qualche mese non è tanto...Quindi, amica, il consiglio che vorrei darti è davvero di non perdere la speranza...ci sono studi scientifici che dimostrano proprio come l'atteggiamento della donna sia un fattore che facilita il concepimento. Il fatto che tu in questo momento non ci creda non cambia questo dato ...quindi: forza!!

Youngmail

Se il barbiere non cambia lama?

13/03/2007: di Zetina, 21 anni

Domanda

Salve youngmail, sono un ragazzo di 21 anni ogni volta ke vado dal barbiere ho la sensazione ke tra un cliente e l'altro non cambi la lama del rasoio...Non ho la conferma xke di solito sono girato dalla parte opposta allo specchio e non riesco a vedere se la cambia...
Ci sono rischi di contagio di gravi malattie x questo motivo????
Grazie x il meraviglioso e utilissimo servizio offerto....

Risposta

Caro Zetina, il barbiere compie una grave scorrettezza se non cambia la lama del rasoio! Effettivamente sono segnalati rari casi di contagio se vengono in contatto il sangue della persona infetta con quello del ricevente, ma stai tranquillo: sono eventi rarissimi!! Ciao!

Youngmail

Gravidanza o no?

01/03/2007: di carla, 23 anni

Domanda

Ciao youngmail, vorrei un consiglio. Da circa un mese sono stata operata per endometriosi tramite laparoscopia; i medici mi hanno detto che avevo una cisti endometriosica di 10 cm sull'ovaio sn. e una di 5cm su quello dx, inoltre avevo l'intestino, le ovaie e le tube tutte appiccicate tra di loro. Dopo l'operazione ho parlato con più di un ginecologo e mi hanno detto che l'endometriosi tornerà sicuramente, quindi per ora mi hanno bloccato il ciclo con degli ormoni xchè dicono che anche se è una cosa naturale, nel mio caso viene contro di me!!! inoltre questa è una malattia che porta alla sterilità, quindi mi hanno detto che non posso aspettare molto per avere dei figli, anzi che questo sarebbe stato il momento ideale visto che mi avevano pulita per bene all'interno. premetto che ho solo 23 anni però convivo di già da 2. Sicuramente in futuro avrei voluto avere dei figli xchè penso che siano il completamento di una famiglia ma adesso non mi sento pronta al 100%, il mio ragazzo dice che dopo tutto si tratta solo di affrettare un po' i tempi, quindi lui lo vuole. Cosa devo fare? la ginecologa mi ha detto che posso aspettare al max 1 anno, non di più xchè tutto si riformerà, anzi, mi ha detto che gli ormoni di un'eventuale gravidanza potrebbero migliorare lo stato della malattia. Vi prego datemi un consiglio!!!

Risposta

Cara Carla, non ho alternative che tu non abbia già valutato... effettivamente l'endometriosi può essere causa di difficoltà di concepimento, per cui dal punto di vista medico il consiglio è di programmare una gravidanza in tempi non troppo lunghi. Per quanto riguarda la parte psicologica - posto che questa decisione non può che essere tua e del tuo compagno - capisco che se non ti senti ancora pronta sia difficile mettere 'in cantiere' un bimbo. D'altro canto credo che, per quanto desiderato, nessuna donna si senta pronta e sicura nel diventare mamma. Potresti forse cercare di 'accellerare' un pò i tempi psicologici di una scelta frequentando amiche che hanno bimbi piccoli o andando al reparto di ostetricia del tuo ospedale e osservando i neonati...lo so, l'ideale sarebbe poterci arrivare per tappe, con i tuoi tempi, ma in alcuni casi, com'è il tuo, ma com'è anche quello di tantissime altre donne, questo non è possibile e bisogna decidere tra il diventare mamma in un momento non proprio ideale o correre il rischio di non avere dei figli tuoi. La risposta è dentro di te cara amica, e qualunque cosa deciderete, sarà una decisione da rispettare da parte di chi vi sta intorno, perchè è vostra la vita... ciao.

Youngmail

Sesso a 13 anni..brutta nomea

21/02/2007:lettera non firmata, 19 anni

Domanda

Ciao youngmail!! Ho un problema,che poi vero problema non è!inizio a non sopportare più tutte quelle dall'età di 13 fino ai 15! ormai dalla loro bocca esce solo: HO PAURA DI ESSERE INCINTA,IERI L'HO FATTO CON IL MIO AMICO,STASERA DEVO FARE IL TEST!!!! (queste cose le sento dire dalle amiche di mia cognata (compresa lei) che hanno tutte più o meno dai 13 ai 15 anni! e sinceramente mi fanno veramente schifo,hanno un modo di porsi con le altre persone di SAPUTELLE,sanno tutto loro,sono già delle grandi esperte e quando mi chiedono dei consigli e io GIUSTAMENTE rispondo CHE DEVONO ASSOLUTAMENTE STARE ATTENTE A QUELLO CHE FANNO loro mi ridono in faccia e mi chiamano SUORA!!! questa cosa mi fa veramente incazzare... e a causa loro ogni volta che incontro qualcuna più piccola di me non riesco a instaurare neanche un discorso,rimango fredda e superficiale,senza dare molta confidenza e senza guardarla neanche negli occhi. Mi da fastidio il fatto che ormai le ragazzine si danno a tutti per andare a dire in giro che loro ormai hanno fatto tutto,e mi dispiace per loro,perchè quelle bimbe che conosco non hanno una bella NOMEA nel paese in cui vivono,e io un pò mi "vergogno" del fatto che quando esco con le mie amiche mi dicano : e La tua cognata DArLA come sta?? oppure cose molto più sporche di queste. Sono presa da paronoie che forse non dovrei neanche farmi GRAZIE MILLE PER LA RISPOSTA!! UN BACIO :*

Risposta

Cara amica, non conosco il contesto dal quale ci scrivi. Certo è che la tua impressione coincide con alcuni dati statistici: l'età della prima volta si sta abbassando..per fortuna, in generale, non ci risulta così tanto come tu ci racconti..anche se penso che ci siano diversi casi così.
Per risponderti, credo che il problema sia quando la sessualità viene vissuta (o anche solo raccontata..) come modo per esibirsi, più che attendere il momento e la persona giusta con cui vivere l'amore. Quello che in alcuni casi accade è che ciò che viene percepito come piacevole è avere attenzioni e un senso di importanza dato dal dipingersi esperte in una cosa che attira tanto gli uomini, senza comprendere che dietro a questo talvolta si possa dare un'idea poco lusinghiera di loro come persone..è un'età in cui il giudizio critico non è ben sviluppato e questo le rende particolarmente vulnerabili..ma anche particolarmente restie a 'credere sulla parola' a qualcun altro, specialmente se vicino d'età. Certo, una situazione così le pone a rischio: a rischio di rapporti non voluti, a rischio di gravidanze indesiderate o di malattie a trasmissione sessuale, a rischio di sofferenze affettive nel sentirsi a volte sessualmente usate ma poco amate.. A volte può essere d'aiuto l'intervento di un adulto stimato e al di fuori del contesto quotidiano..altre volte un gruppetto di coetanee che condivide queste modalità è più forte di qualsiasi altra voce anche 'per il loro bene'. Tu fai bene a provarci, ma poi, di fronte al commento delle tue amiche sei anche libera di dire che non approvi quel comportamento e che ne hai parlato a tua cognata..evidentemente con risultati deludenti. Sarà il tempo e - ahimè - talvolta le ferite che permetterà loro di rivedere il proprio comportamento.. Per quanto ci riguarda, fatto tutto il possibile, dobbiamo a volte constatare l'inutilità dei nostri sforzi al presente, sperando che servano per il futuro... Ciao!

Youngmail

Perchè non riusciamo ad avere un bimbo?

12/01/2007: di lulu, 34 anni

Domanda

Cara youngmail, io e mio marito è da quasi tre anni che proviamo ad avere un bimbo, ma non ci riusciamo. Abbiamo fatto lui lo spermiogramma da cui risultava solo una lieve astenospermia, gli esami ormonali erano a posto. Per quel che riguarda me ho fatto tutti gli esami da quelli ormonali, all'isterosalpingografia alla istroscopia dove risultava tutto ok. Il ginecologo mi ha fatto prendere il clomid ed avere rapporti mirati. ma niente...allora abbiamo optato per le iui (al momento ne ho fatte 2) ma niente....io non so pu' cosa fare mi consigli lei.....ormai siamo super demoralizzati e pensiamo che non avremmo mai questa creatura...

Risposta

Cara lulù, capisco che tu e tuo marito siate un pò demoralizzati. Purtroppo però non possiamo esservi d'aiuto. Questo è un sito che si occupa di tematiche adolescenziali..perciò la tua richiesta non riguarda gli ambiti che noi trattiamo. Se avete dei medici che vi seguono affidatevi alle 'loro mani' con fiducia. Certamente sapranno aiutarvi a percorrere tutte le strade possibili...da parte nostra vi auguriamo tanti in bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

Nessun Legame

03/01/2007: di nunzia, 23 anni

Domanda

Ciao youngmail, io vorrei capire una cosa... perchè non esistono + i ragazzi seri??? ti faccio questa domanda perchè mi sono accorta che più si va avanti e più la gente non ha voglia di legarsi a nessuno... mi sono lasciata da un ragazzo a luglio con cui sono stata 2 anni... da luglio ad oggi ho avuto 2 storielle con 2 ragazzi... e con nessuno dei 2 è uscito fuori niente!!! l'ultimo mi ha piantata ieri sera dicendo che non vuole legami, che non se la sente di continuare così (ci si vedeva una o al max due volte a settimana ultimamente!!!), che pensava che fossi diversa etc etc... secondo me sono tutte scuse... si è divertito un po' e adesso ne ha trovata un'altra con cui divertirsi... ke devo pensare? un bacione...

Risposta

Cara Nunzia, a 23 anni è possibile imbattersi in persone (e non so se farei distinzione di sesso) che sono ancora in una fase di vita in cui desiderano fare esperienze poco vincolanti: tante esperienze con poco investimento nel rapporto. Per qualcuno questo diventa uno stile di vita, per i più (almeno spero) un periodo in cui la libertà consente di sperimentare per poi fare scelte più impegnate. È anche vero che la cultura in cui viviamo spesso non facilita questo passaggio di maturazione, così che il risultato può essere un impegno 'a singhiozzo': mi coinvolgo in una storia, ma lascio la porta 'di servizio' aperta... Lo capisco, è dura per te che avresti voglia di un rapporto più duraturo, più stabile, in cui si costruiscono legami che crescono nel tempo. Credo che prima o poi troverai una persona che condivide questo tuo modo di vedere le cose..con la pazienza e cercando nei contesti giusti...e forse un pò prestando attenzione a come ti poni: cosa proponi all'inizio di un rapporto? Emerge il fatto che sei alla ricerca di qualcosa di più serio di un'avventura? A volte esplicitarlo ci protegge dall'iniziare storie destinate a ferirci... Ti faccio un grosso grossissimo in bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

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