Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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autostima o rendimento a scuola?

04/06/2010: di luisiana, 38 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una mamma di due SPLENDIDI RAGAZZI, IL SECONDO HA 12 ANNI,e frequenta la prima media. Vorrei un consiglio su come potrei fare poichè non è mai stato un campione a scuola! Alle elementari aveva una maestra che lo ha fatto penare non poco,infatti non ha mai avuto grandi soddisfazioni nel senso che lei non lo ha mai fatto sentire gratificato. Quando aveva lezione con lei dormiva sempre con me! Mi ha persino consigliata di rivolgermi a una psicologa, non so ancora bene il motivo ma con mio figlio ci siamo andati. Non è stato facile per lui,si è sentito umiliato, sbagliato. Comunque l'esito è stato positivo,lei ha detto che tutto era a posto e che si trattava di una incompatibilità tra la maestra e mio figlio, anche se poi la maestra non ha più avuto il minimo interessamento o un confronto con la psicologa. Ora alle medie ha qualche difficoltà in grammatica e matematica,ma la prof.di storia con la quale ho avuto un colloquio mi ha detto che secondo lei è un ragazzino in gamba anche se talvolta nota la sua insicurezza, paura, quasi vergogna ad essere al centro dell'attenzione,insomma ha poca autostima di se stesso! Io non nascondo di mettere la scuola al primo posto,e aiutarlo ma se non mi preoccupo rischio che alle 10 di sera si è dimenticato di ripassare per la verifica o di fare qualche esercizio. Se lo aiuto raggiunge buoni risultati. Ora vorrei sapere come posso fare per farlo sentire sicuro, per non essere d'intralcio e per non stare male. Spesso provo, durante i così detti visitoni,un senso di oppressione perchè certe mamme escono fiere dei propri figli e gridano ai quattro venti ah invece dell'8 in italiano potresti avere il 9! E mio figlio appena arriva al 6. Grazie della risposta che vorrete accordarmi.

Risposta

Cara Luisiana, capisco che anche le mamme avrebbero bisogno di uno spazio di confronto e - credi - hai tutta la mia solidarietà per la tua voglia di metterti in discussione e capire, ma questo sito è dedicato in esclusiva ai ragazzi a partire dall'età della scuola superiore, mi dispiace.
Ti lascio solo due brevi spunti di riflessione, che spero possano esserti utili.
Credo che tu sia di fronte ad una scelta di priorità: autostima o rendimento scolastico? Pedalare e inciampare o sicurezza che arrivi a mèta...ma con le rotelline?
In altri termini, l'autostima per svilupparsi richiede necessariamente 2 cose: nutrimento ed esercizio.
Il primo viene da familiari, insegnanti, amici,.. e se nei primi anni di vita il bimbo pesa molto le conferme derivanti dai genitori, successivamente necessita anche (e a partire dalla preadolescenza direi soprattutto) delle conferme dei compagni e delle figure esterne alla famiglia.
E con questo veniamo al secondo punto. Per poter capire che valgo e quanto valgo ho bisogno di "vederlo sul campo", di provare a fare delle cose da solo e vedere i risultati e confrontarli con quelli dei miei amici...solo così acquisisco in prima persona un senso del mio valore...se mi baso solo su quello che mi dicono gli altri resto sempre fragile e vulnerabile...
E, se ci pensi, anche tu stessa che ami molto tuo figlio e che faresti probabilmente l'impossibile per vederlo felice, in buona fede, ma gli passi dei messaggi svalutanti. Quando ti metti a fare i compiti con lui, oltre alla tua presenza, ciò che passa è anche "tu da solo non saresti in grado"...magari è vero all'inizio, ma tutti in un modo o nell'altro abbiamo imparato ad assumerci le nostre responsabilità, specialmente quando i nostri genitori hanno fatto un passo indietro...
Un passo indietro, non un'uscita di campo: resta come supporto, come incoraggiamento, come fiducia nelle sue possibilità, come mamma saggia che spinge a riprovare e a far tesoro anche degli errori e degli insuccessi senza incolparsene troppo, ma vinci la tentazione tutta materna di pedalare in tandem con lui! Non fare a volte è più faticoso che fare...ma se pensiamo faccia meglio... Questa è la tua avventura di questa fase di vita: lasciar andare e tollerare l'ansia, la paura per lui.
In bocca al lupo per te e i tuoi ragazzi, ciao!

Youngmail

Lui "sta alle regole" ma i miei non lo accettano

27/05/2010: di la dolce, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, grazie per avermi risposto al messaggio..comunque lui accetta le regole dei miei...lei viene a casa mia...e se dobbiamo uscire lui viene via con le mie amiche. cioè lui accetta pienamente le regole dei miei....perchè lo sa che abbiamo abbastanza anni di differenza....e lui sa aspettare....alla fine è un bravo ragazzo....mi sono informata prima di mettermi con lui...e lui ci comporta bene con i miei....

Risposta

Cara La Dolce, se le cose stan proprio così, forse devi dare tempo ai tuoi di potersi fidare...forse temono che passato un primo periodo di "tranquillità" e dato il loro ok le cose cambino...so che è un pò faticoso ma se cerchi di scorgere l'affetto per te dietro le loro preoccupazioni e intrusioni e se accanto alla richiesta di libertà offri la disponibilità a renderti responsabile del tuo agire, sono certa che riuscirete a parlarvi... In bocca al lupo, ciao!

Youngmail

Liti con i miei genitori per il mio ragazzo

26/05/2010: di la dolce, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una ragazza di 15 anni...e da due settimane sono assieme con una ragazzo di 22 anni...a me piace molto...e anche lui è innamorato di me...perchè mi faceva la corte da gennaio.
Lui è venuto a casa mia: a mia mamma è piaciuto il ragazzo..però a mio padre non è piaciuto perchè mi ha detto che è troppo grande e così lo devo mollare...però io lo amo lui,..e provo veramente qualcosa...non so che fare...mi potete aiutare perfavore...
perchè non riesco a mollarlo..se lo amo...

Risposta

Carissima La Dolce, situazione complicata! Nella lettera non è chiaro il tipo di aiuto che chiedi...come stare con lui? come lasciarlo? come farti passare l'innamoramento?
Sembri confusa anche tu sul da farsi. E in qualsiasi di queste direzioni è piuttosto difficile darti un consiglio: risolvere le situazioni di conflitto tra cuore e ragione è sempre una bella sfida!
Ciò che ti posso dire è che capisco che tu possa essere innamorata del tuo ragazzo con un'intensità che ti rende molto dolorosa l'idea di perderlo e rinunciarci, ma capisco anche le motivazioni di tuo padre: il tuo ragazzo è in una fase di vita più avanti rispetto a te...7 anni di differenza alla vostra età non sono pochi..e questo potrebbe portarti a "bruciare delle tappe". Pensa ad esempio alla diversa libertà che si può avere a 15 o a 22 anni: le uscite serali, gli orari, le vacanze, ... Stare con lui potrebbe comportare una continua tensione per cercare di ottenere il permesso dai tuoi di una libertà maggiore e per far capire a lui che non puoi fare le cose da 22enne se di anni ne hai 15.
Credo che in questo l'intento di tuo padre sia quello di proteggerti. Tu ora sei innamorata e fai fatica a vedere i rischi della sofferenza che questo rapporto ti potrebbe portare, ma non significa che non ci siano. E i tuoi genitori, finchè sei minorenne hanno la responsabilità di te.
D'altro canto, per te non dev'essere facile "mettere le briglie al cuore"..
Perciò, anche se non è il consiglio che probabilmente scrivendo speravi di sentirti dire, a mio avviso la soluzione a questo problema va discussa e trovata con i tuoi genitori.
A volte, quando si smette di fare il "braccio di ferro" tra due idee opposte e si cerca di focalizzarsi sulle esigenze reciproche, sforzandosi di garantire un pò di tutte e due, si possono trovare soluzioni insperate! Magari un compromesso...un'idea potrebbe essere, ad esempio, che rimanete insieme, ma che lui accetta di adattarsi alle regole "di sicurezza" poste dai tuoi..
In bocca al lupo!

Youngmail

Vorrei più libertà con il mio ragazzo

26/05/2010: di W., 16 anni

Domanda

Cara yougmail, allora sono fidanzata da un sakko di tempo e mia madre continua a intromettersi con il mio ragazzo.

Risposta

Cara W., crescere e lasciar crescere sono due facce impegnative di una stessa medaglia. Da un lato, tu che cresci vorresti la tua libertà...di fare le cose.
D'altro canto i tuoi genitori, che fino a qualche anno fa hanno fatto la mamma e il papà di una bambina, si trovano ora a dover rivedere il loro ruolo nei tuoi riguardi, trovando un complicato equilibrio tra lasciarti fare esperienza e mantenere un controllo e una protezione sul tuo benessere. Spesso i genitori temono (non sempre a torto!) che il desiderio di libertà dei figli e il loro senso di responsabilità per le proprie scelte e per le proprie azioni non vada di pari passo e questo li può portare a "dosare" la libertà.
Perciò, se dovessi darti un consiglio rispetto alla situazione che tu riporti, sarebbe di parlare con tua mamma non tanto delle scelte (se uscire o no, fino a che ora star fuori, dove puoi andare con il tuo ragazzo, ...) ma delle preoccupazioni che la portano a intervenire. Cosa teme succeda? Se, rispetto ai suoi timori, tu riesci a dimostrarle di essere disposta e in grado di assumerti la responsabilità di ciò che fai (detto in altri termini, agire con la testa) è possibile che sia disponibile a lasciarti un pò più di spazio...proponile tu di metterti alla prova! Dico "un pò più" perchè comunque devi considerare che a tutti gli effetti almeno fino ai 18 anni sei sotto la loro tutela...
Ciao!

Youngmail

Parlare con i genitori di sesso?

17/05/2010: di BlackSoc, 16 anni

Domanda

Cara ym, mia mamma mi ha fatto il fatidico discorso che prima o poi tutte le figlie si sentono fare: sesso..
In poche parole mi ha dato la sua disponibilità per portarmi da un ginecologo per farmi prescrivere la pillola, perchè, giustamente, vuole che sia protetta..
Mi ha detto che quando sentirò che il momento giusto è arrivato glielo dirò e lei non commenterà, si assicurerà solo che io abbia tutti i mezzi per essere protetta..chiaramente ha detto che per lei sarebbe sempre meglio aspettare..
Ora: so di essere fortunata ad avere una mamma disponibile, e non è da tutti...ma..quando sarà il momento (e non manca molto) io sarò in un imbarazzo assurdo..davvero..nn saprò come fare...quindi...se sento tutto questo imbarazzo è meglio che faccia le cose da sola, per esempio venendo in consultorio? davvero, io nn riuscirei ad avere un rapporto come prima con mia mamma, sapendo che lei è a conoscenza della mia attività sessuale..ma dall'altro canto mi sembra di "tradirla", nn so come definire..

Risposta

Cara BlackSoc, se e quanto condividere della propria vita sessuale con i genitori può essere effettivamente motivo di imbarazzo o sensi di colpa. C'è chi decide che questi sono solo affari suoi e l'argomento è tabù con i genitori (direi i più..), chi racconta tutto (direi una minoranza..) e poi ci sono infinite vie di mezzo.
Direi che la prima cosa che puoi fare è capire se il discorso di tua mamma aveva uno o due significati. Mi spiego meglio: qual'era il suo obiettivo parlandoti in quel modo? Voleva che tu fossi protetta da rischi vivendo la tua sessualità e ti offriva di pensarci insieme, oppure oltre e dietro a questo il messaggio era: "Vivi pure la tua vita sessuale, purchè io ne sia al corrente"?
Se il discorso era finalizzato solamente a raccomandarti una sessualità responsabile le puoi tranquillamente rispondere che la ringrazi per l'apertura e la disponibilità con cui ti ha parlato e che quando sarà il momento sicuramente seguirai i suoi consigli, ma che preferisci provare a cavartela da sola.
Diverso è se dietro la raccomandazione c'era un implicita richiesta di sapere sulla tua sessualità.
In questo secondo caso, una volta che hai deciso se e cosa condividere, hai tre alternative. O dirle tutto e viverti l'imbarazzo - quantomeno iniziale - del condividere una cosa così personale con lei...con il vantaggio però che puoi eventualmente parlarle più liberamente dei dubbi...
O, al contrario, ritenerla una cosa tua, troppo personale per poterla condividere con i genitori e fare le cose "di nascosto". In questo caso, probabilmente dovrai gestirti il "senso del tradimento" (come lo chiami tu) del non dire e il timore di essere scoperta, ma potrai vivere un aspetto importante della tua vita in autonomia (e responsabilità).
Oppure, terza strada è "giocare a carte scoperte", spiegando a mamma che capisci la sua posizione, il suo desiderio di sapere, ma che non te la senti di parlare di questa cosa, che ritieni debba essere solo tua, rassicurandola però sul fatto che hai capito bene le sue ragioni e che se dovessi avere dubbi o difficoltà gliene parlerai....
A te la scelta!
Auguri!

Youngmail

Lui ha 21 anni, io 14: i miei non vogliono che usciamo

11/05/2010: di anonima, 14 anni

Domanda

Buongiorno youngmail, è la prima volta che scrivo e volevo fare una domanda: ho conosciuto un ragazzo da poco, 2 settimane lui mi ha chiesto di uscire io volevo uscire con lui ma i miei hanno detto no.
lo so lui ne ha 21 e io 14. volevo solo conoscerlo ma i miei mi hanno detto no. sono abbastanza preocupata. aiutatemi

Risposta

Cara Anonima, tu e i tuoi genitori portate avanti due esigenze entrambe molto importanti. Tu senti il bisogno di crescere e cominciare a "guardarti intorno". I tuoi genitori cercano probabilmente di proteggerti, facendo le scelte che sembrano loro più sicure per te.
È possibile che il ragazzo in questione sia una brava persona e che, come te, abbia voglia di approfondire una conoscenza che gli interessa. Ma potrebbe anche non essere così.
Forse anche tu puoi capire le ragioni che spingono i tuoi genitori a dirti di no...tu sei ai primi anni delle superiori, lui lavora o studia all'università: è più grande di te di un pò! E poi vi conoscete solo da due settimane...
Forse potresti proporre ai tuoi genitori delle occasioni per conoscere questo ragazzo in situazioni più sicure che un'uscita a due, almeno fino a che non lo conosci meglio. Puoi invitarlo a casa un pomeriggio, ad esempio...o concordare un'altra modalità con i tuoi...
Ciao!

Youngmail

Ai ferri corti con mamma..

09/05/2010: di Anonima95, 14 anni

Domanda

Buongiorno ym, sn una 14enne che nn ce l'ha fa + a sopportare la mia mamma. Allora, sn fidanzata da un sakko di tempo e lei continua a intromettersi cn il mio ragazzo. l'altro giorno lui mi ha lasciata e mi ha ftt stare mlt male xò poi alla mattina ci siamo rimessi ins. lei nn capisce che nn deve intromettersi. cn lei nn mi sent tranquilla e urla sempre insomma mi rompe prp le balle. ne ho le scatole piene xk ho capito di avere 14 anni e ke sn ank cn loro e di stare alle loro regole xò vorrei almeno ke mi lasciasse un pò ragionare da sola e che mi lasciasse fare cm vorrei io certe vlt.
attendo la risp grazie arrivederci.

Risposta

Cara Anonima95, sei in attesa di risposta ad una domanda che non poni..almeno esplicitamente!
Non credo la domanda sia se esiste la possibilità di avere una mamma nuova e spero non sia come fare a cambiare tua madre...quindi, per esclusione immagino che tu possa chiederti come "sopravvivere" in questa situazione.
Credo che un punto di partenza molto importante sia capire e accettare reciprocamente la bontà delle intenzioni alla base delle vostre azioni. Anzichè attaccarvi, lei perchè ritiene che tu sbagli o non ragioni in un certo modo, tu perchè lei è invadente e non ti lascia respirare, cominciate a riconoscervi i bisogni che spingono a questi comportamenti. Lei è preoccupata per te e probabilmente cerca di preservarti - con i suoi modi e la sua testa - da eventuali sofferenze. Tu desideri cominciare a "camminare" e a ragionare "con le tue gambe" e poterti anche sbucciare qualche ginocchio in santa pace, senza essere "bombardata" di istruzioni per l'uso altrui.
L'obiettivo non diventa allora "come poter fare tutto quello che voglio senza che mia mamma 'rompa'", ma come mettere insieme le vostre due esigenze, ossia come puoi sperimentarti con maggiore autonomia nelle tue vicende di vita, aiutando tua madre ad aver fiducia nelle tue risorse e permettendole di esserti d'aiuto e consiglio nelle cose importanti..
Non ho un "pacchetto pronto del come" da suggerirti, penso sia una formula che tu e mamma dovete trovare insieme, ma credo che se fai una battaglia per "esiliarla" dalle tue cose e poter essere più libera, senza tener conto anche di lei e delle sue preoccupazioni sarà una battaglia frustrante e a perdere. È solo quando tutte e due vi sentirete ascoltate e capite nelle vostre esigenze e nei vostri ruoli che potrete trovare delle soluzioni per venirvi incontro!
Potreste decidere, ad esempio, che su alcune cose ti arrangi, dandole però delle sicurezze di fondo che possano rassicurarla che non farai stupidaggini. Oppure potrebbe essere che di alcune cose parlate insieme, che tu cerchi di tenere in considerazione il suo punto di vista, ma che valuti e scegli per conto tuo che fare, assumendoti però poi la responsabilità e le conseguenze della tua scelta...
In ogni caso, i due passaggi fondamentali per modificare la situazione in cui siete sono a mio avviso il dialogo - cioè la possibilità di spiegarsi ma soprattutto la capacità di ascoltare e considerare anche le ragioni dell'altro - e la fiducia - che oltre che concessa deve essere dimostrata come ben riposta. In caso contrario, il rischio è di dovervi rapportare sulla base di controllo e regole imposte da una parte e rifiutate dall'altra...risultato: grandi arrabbiature e ostilità. Io penso che tu possa provare a far girare questo disco in una direzione diversa! In bocca al lupo!

Youngmail

Omosessualità e genitori

28/04/2010: di bibbone69, 18 anni

Domanda

Buon giorno, sono un diciottenne liceale residente nella provincia di Vicenza. Volevo chiedere dei chiarimenti riguardo alla mia attuale situazione. Sarò diretto: fin dalla quinta elementare ho saputo che c'era qualcosa di diverso in me. Successivamente, questa percezione di Diversità si è circoscritta in una sorta di consapevolezza di essere Omosessuale. I miei genitori, divorziati, venendo a saperlo hanno reagito in due modi differenti: mio padre emarginandomi dalla società, proibendomi qualsiasi contatto sociale (compresi i miei amici) e negandomi l'accesso a siti o mezzi di comunicazioni come il pc o il cellulare. Mia madre, invece, ha reagito in maniera meno esasperata, si è presa un momento di "riflessione", per poi, in qualche modo, accettarmi. Sono consapevole che vivo in un periodo di transizione e formazione della mia persona, ma sono ormai certo di essere nella strada dell'omosessualità. Ho avuto qualche esperienza con il Gentil sesso, ci ho provato, ma ho riscosso solo risultati negativi sia per quanto riguarda la sfera sessuale sia per quella sentimentale. Caso contrario con i maschi, con loro mi trovo davvero bene, riesco a entrare in empatia, a conoscere la serenità interiore.
Ho avuto diverse storie con il sesso maschile. Ora ho una storia con un milanese che dura da parecchio tempo. Mia madre sa di questa persona, è entusiasta perché finalmente mi vede sereno e con il sorriso. Mio padre non ne è a conoscenza, per il semplice fatto che c'è una buona probabilità che si possa impuntare e quindi darmi contro. Con mio padre ho davvero paura, sto male perché so che sarebbe giusto avvisarlo della situazione ma ho troppo timore che mi metta i bastoni tra le ruote. Cosa posso fare?

Risposta

Carissimo bibbone69, se questo è davvero il tuo orientamento sessuale, credo che la cosa essenziale sia che tu lo accetti come parte di te, prevedendo anche come possibile che alcuni altri non riescano a fare altrettanto.
Hai cercato di spiegare ai tuoi come ti senti e probabilmente le due diverse reazioni sono due manifestazioni opposte di un bene che però entrambi i tuoi genitori ti vogliono: l'uno accetta che tu possa percorrere strade diverse da quelle che aveva immaginato per te, l'altro pensa sia suo dovere riportarti sulla strada che presumibilmente ritiene come la più giusta. Nonostante il loro amore, i genitori possono talvolta sbagliare o non riuscire ad accettare scelte o propensioni dei figli che non comprendono..a volte può scattare un senso di responsabilità o colpa difficile da tollerare...
Credo che ciò che stai cercando di far accettare a tuo padre non sia tanto la tua storia attuale, ma te stesso, il tuo orientamento sessuale, come parte di te. Non so se e come questo sarà possibile, ma ritengo che sia più importante poter trovare dei tempi, degli spazi con tuo padre per permettergli di "conoscerti", di avvicinarsi ai tuoi modi d'essere, piuttosto che necessariamente dirgli della tua storia di coppia, specialmente quando su questa rivelazione tu vorresti puntare ad un accettazione della tua omosessualità. Rischi di mettere in mezzo il tuo ragazzo in una situazione che riguarda principalmente te e tuo padre. Non puntare all'accettazione di lui perchè accetti te, impegnati direttamente nell'obiettivo più importante: il rapporto tra te e lui.
Considera che, se vivi in prevalenza con mamma, per papà potrebbe essere più difficile: potrebbe avere la sensazione che sei un'altra persona, potrebbe sentirsi imbarazzato nel rapportarsi a te, potrebbe pensare che il divorzio ti abbia "danneggiato"..insomma, non condividere la quotidianità non agevola.
Ma tu sei sempre tu, suo figlio, sia che tu sia omosessuale sia che tu sia etero. Prova a dargli il tempo di riconoscerti, di vedere in te il figlio che da sempre conosce con degli aspetti in più che scopre ora...
Non stancarti di fargli capire che gli vuoi bene, che ci tieni a lui e alle sue opinioni e che se anche fatica ad accettare questo aspetto di te (che per quanto importante è un aspetto di tutta la tua persona), tu non ti arrenderai e non smetterai di volergli bene e di cercarlo.
Rassicuralo rispetto alle sue paure, prova a spiegargli (come immagino che sia) che anche tu hai provato paura, sofferenza, che sentirsi diversi e accettarsi non è facile in primis per te...che - come lui cerca di fare con te - anche tu hai cercato di orientare diversamente i tuoi interessi frequentando ragazze, ma che non funziona..
Ti auguro un grosso IN BOCCA AL LUPO!

Youngmail

Parlare con i genitori di contraccezione?

18/04/2010: di Sarah, 17 anni

Domanda

ciao youngmail. ti scrivo perchè nell'ultimo mese mi sono messa assieme ad un ragazzo e abbiamo già avuto un rapporto. lui soprattutto dà molta importanza all'intimità e quindi, col tempo, i nostri rapporti saranno più frequenti. Tra poco sarò maggiorenne e in vista che questa storia possa durare (spero) non voglio più vivere nell'ansia di aspettare il ciclo ( dato che anche solo con il petting io sono preoccupata anche sapendo che non ci sono rischi se non ci sono contatti)! Vorrei quindi prendere in considerazione l'idea di prendere la pillola o il cerotto. Il problema è... COME DIRLO AI GENITORI? Se lo dico solo a mia mamma, poi lei lo dirà a mio papà ( e questo non mi rassicura molto). Anche se ho un buon rapporto con mia mamma nn so come dirglielo. Potrei aspettare un mese per essere maggiorenne e tener nascosto tutto ma non è da me. Sono proprio confusa, secondo te che posso fare?

Risposta

Cara Sarah, sta solo a te decidere se condividere questa scelta con i tuoi genitori oppure no. Ormai sei quasi maggiorenne e ciò comporta anche assumersi le responsabilità di alcune scelte, tra cui vivere la sessualità e preoccuparsi per la contraccezione. Posto il fatto che per avere la prescrizione del contraccettivo ormonale prescelto non è comunque necessaria l'autorizzazione dei genitori nemmeno ora, mi pare che però tu la metta anche su una questione di dialogo tra voi. Il tema della sessualità e soprattutto della TUA sessualità è uno di quegli argomenti su cui ci si può confrontare apertamente con i tuoi oppure no? Qualunque sia la risposta, credo comunque che un atteggiamento maturo sia considerare che questo genere di scelte - contraccezione ma anche sessualità - che riguardano te e coinvolgono il tuo corpo e la tua persona, sono di tua competenza e responsabilità..tutt'al più loro potranno dirsi d'accordo oppure no e spiegarti le loro ragioni come tu le tue, ma poi starà a te valutare.
Lo stesso vale nel rapporto con il tuo ragazzo: che significa "lui soprattutto dà molta importanza all'intimità e quindi, col tempo, i nostri rapporti saranno più frequenti"? Tu cosa ne pensi? Tu cosa vuoi? Un'intimità di coppia, per definizione, dovrebbe rispecchiare il desiderio e la decisione di due persone!
Quindi, rispondendo alla domanda che poni alla fine della tua lettera, mi verrebbe da consigliarti, come prima cosa, di ascoltarti e capire cosa vuoi tu..per poter poi fare scelte sentite e responsabili. Ciao!

Youngmail

Prima visita e ... sensi di colpa

05/04/2010: di Skyisover, 16 anni

Domanda

cara youngmail, grazie x la risposta che ho ricevuto=). È stata molto chiara ed esaustiva! Abuso della tua gentilezza e disponibilità per porti un'altra domanda..
Vorrei venire in consultorio x fare una visita ginecologica al fine di farmi prescrivere la pillola...in sostanza, in cosa consiste questa visita? Cosa mi verrà fatto? poi...quest'ultimo dubbio è più di carattere "psicologico"...come avevo detto non voglio che i miei vengano a sapere della mia scelta di prendere la pillola e quindi di avere rapporti..la reazione sarebbe veramente troppo dura...però nel contempo mi sento in colpa, mi sembra che fare tutte queste cose di nascosto sia quasi un crimine!cosa mi consigliate? come devo vivere quest'esperienza? Grazie ancora per la disponibilità=)

Risposta

Carissima Skyisover, dato che questo è un servizio creato per voi, direi che non abusi della disponibilità, ma usufruisci di una possibilità!
Per quanto riguarda la visita, non avendo ancora avuto rapporti sessuali completi, presumibilmente il primo appuntamento consisterà essenzialmente in un colloquio in cui verranno raccolte le informazioni necessarie, rimandando la visita vera e propria a dopo l'inizio di una sessualità completa.
Per quanto riguarda il rapporto con i tuoi genitori, vorrei condividere brevemente con te tre riflessioni che penso possano aiutarti a valutare la situazione magari da un'altra prospettiva:
1- diventare adulti significa anche cominciare a tenere delle cose per sè, valutando da soli talvolta che fare...cioè, in altri termini, prendendosi la responsabilità delle proprie scelte, accettando di avere un pò le "spalle scoperte" dalla protezione dei genitori

2- quando - e x quanto - è possibile, un buon dialogo in famiglia può aiutare a ragionare e scegliere meglio...a volte questo dialogo viene naturale, altre volte va costruita un pò alla volta la consapevolezza reciproca tra te e i tuoi sul fatto che stai crescendo e che quindi anche il rapporto tra voi deve modificarsi di conseguenza...

3- forse vale la pena che tu ti soffermi un attimo a ragionare sulla tua idea di sessualità, al di là dei tuoi genitori...il senso di colpa proviene solo dalla difficoltà di fare qualcosa da cui loro sono esclusi o anche da come tu vivi la sessualità?

Ciao!

Youngmail

Pillola contraccettiva

18/02/2009: di PikkolaStella, 16 anni

Domanda

Cara youngmail...sono una ragazza di 16 anni e da un anno ho rapporti completi con il mio ragazzo. Entrambi per sicurezza vorremmo k assumessi la pillola solo k nn sò come dirlo a mia mamma.. e ho paura di prenderla di nascosto perchè se lei venisse a saperlo la prenderebbe male.. è da molto tempo che ci penso... ho un altra domanda..la pillola alla mia età potrebbe causare problemi? Grazie in anticipo della vostra risposta..

Risposta

Cara PikkolaStella, è abbastanza normale provare disagio all'idea di parlare di sessualità con i genitori...e non solo per te, ma anche per loro: constatare che la propria figlia è cresciuta e che vive la sessualità può essere motivo di ansia. Ciò nonostante, mi pare saggio da parte vostra vivere la sessualità responsabilmente e perciò pensare ad una contraccezione sicura. Quindi, dato che mi pare di capire che hai fatto la scelta di parlarne con tua mamma, forse partirei dall'idea di trovarti un tempo da sola con lei, un tempo tranquillo, magari davanti ad un caffè ed esordire dicendole che vorresti chiederle di accompagnarti dal ginecologo...
Metti già in conto che la prima reazione non sia buona...così, se reagirà bene, tanto meglio, ma se reagirà male sai che le devi lasciare il tempo di abituarsi all'idea, senza far sfociare quella reazione istintiva iniziale in una lite, ma stando in silenzio e pensando che un giorno, se diventerai mamma, forse reagirai proprio come lei e che questo vuol dire che ti vuol bene. Poi, passata la reazione iniziale potrai spiegarle che le stai parlando e che vuoi andare dal ginecologo per vivere responsabilmente la tua sessualità.
Certo, per far questo non puoi "bleffare", nel senso che puoi avere la tranquillità di portare avanti un'idea o una scelta solo se l'hai maturata seriamente. Mi riferisco, naturalmente, alla scelta di fare l'amore con il tuo ragazzo e all'assumersi le responsabilità che ne derivano...penso che se tua mamma sentirà questa maturità dietro ciò che le stai dicendo, potrete trovare prima o poi una possibilità di dialogo.
Per quanto riguarda la domanda contraccettiva: la pillola viene prescritta solo dopo una visita, un'anamnesi (cioè una raccolta della storia di salute tua e familiare) attenta e delle analisi specifiche che possano verificare che non vi siano controindicazioni all'assunzione. A quel punto il ginecologo che ti seguirà ti prescriverà il prodotto che ritiene per te più adatto. Le attuali pillole in commercio permettono anche dosaggi ormonali molto bassi, quindi senza particolari effetti collaterali, a parte in alcuni casi qualche fastidio nel primo mese di 'assestamento'. Ciao!

Youngmail

Visita ginecologica..con mamma

27/09/2008: di Bimba92, 16 anni

Domanda

Ciao youngmail..sarebbe mia intenzione prendere la pillola. Mia mamma ha detto che vuole portarmi a fare una visita ginecologica.
Volevo sapere se durante la visita resta fuori o dentro?
Inoltre volevo sapere se la ginecologa mi chiede se ho fatto sesso e nel qual caso lo direbbe a mia mamma? Grazie :)

Risposta

Cara Bimba92, l'ingresso o meno di mamma in ambulatorio dipende da te..se pensi che lei di suo entrerebbe e non vuoi che entri è meglio che glielo dici chiaramente prima. Le puoi spiegare che si tratta di una cosa intima e che ti sentiresti in imbarazzo se lei fosse dentro. A 16 anni è uno spazio che può essere tuo personale..mamma probabilmente capirà. Di solito il ginecologo lascia la scelta alla paziente.
Penso invece che quasi sicuramente il ginecologo ti domanderà se hai già avuto rapporti (gli serve anche per capire come fare la visita). A te conviene essere sincera con lui, magari specificandogli che preferisci non lo dica a tua madre. In questo caso dovrebbe mantenere la riservatezza. Considera che per l'assunzione della pillola contraccettiva generalmente sono necessarie delle analisi del sangue per appurare che non vi siano controindicazioni...non so se queste tu riesca a farle autonomamente, nel senso che hanno un costo, così come l'acquisto della pillola, che però generalmente i ginecologi possono prescrivere alla tua età anche direttamente, senza necessità di comunicarlo a mamma. Ciao!

Youngmail

Segreto con i miei..

04/06/2008: di Mery-92, 16 anni

Domanda

Ciao youngmail, eccomi qui di nuovo la vostra napoletana stavolta piu incasinata delle altre volte...(non so sembra che capiti tutto a me e che la mia vita sia una continua lotta)...
Allora ricordate sempre quel famoso d.? vi avevo scritto nell'altra lettera che l'avevo lasciato ma quel poco periodo di tempo che nn l ho sentito mi e mancato molto insomma non so come spiegarvi ma i miei sentimenti sono ritornati peggio di prima, cosi l'ho chiamato e lui mi ha "riperdonata" e siamo tornati insieme, e la prima volta dp tanto tempo che con lui mi sento bene, sono felice ma soprattutto di nuovo innamorata e questo mi fa fare i salti di gioia....ma il problema indovinate qual'è? I miei genitori nessuno dei due non vuole perchè mamma dice che mi devo godere la vita, mio papa invece mi ha detto che visto che lui si e comportato male non merita un altra possibilità che ci doveva pensare prima, e che non è il mio tipo... ma io visto che sn una persona che alle persone do tanta fiducia, voglio credere in lui e dargli e rivivere di nuovo questo amore che anche se ne ha passate tante non si e mai "spento" ne da me ne da lui... il problema che io quest'estate nn posso scendere giu 1) perchè i miei non vogliono perchè hanno paura che riveda d. 2) ho i debiti e mi tocca fare l'esame a agosto(ma dico come le fanno ste leggi)ora il problema sapete qual'è? come e soprattutto quando lo vedo? sabato lui vuole salire qui, alloggia in un hotel e ripartirebbe domenica sera, grazie a un'amica di mia mamma mi accompagna a prenderlo alla stazione e io con la scusa che vado a dormire a casa di una mia amica resto sabato e domenica con lui all'hotel...ma per quanto tempo dovrei continuare a vederlo di nascosto e poi quando? lui ha detto che vuole salire 1) per me 2) perchè a Napoli non c'è lavoro e si e stufato di vivere solo con 150 euro a settimana... mi credete sembra una storia incredibile ma allo stesso tempo i miei sentimenti sono cosi forti, e il mio amore perchè veramente provo vero amore per lui, e se ce ne bisogno vado incontro a tutto e a tutti anche se so ke sarà molto difficile...basterebbe solo che mio papa e mia mammma lo riaccetterebbero e poi potremmo vivere finalmente questa storia in modo sereno e felice, ma come dirglielo a mamma e a papà se glielo dico so che si arrabbierebbero e mi ritirerebbero i telefonini per non sentirlo come devo fare! vi prego aiutatemi voi mi sento uscire pazza vi giuro! Aspetto una vostra risposta un bacio dalla vosta napoletana... .

Risposta

Cara Mery-92, hai ragione è una situazione vorticosa..piena di colpi di scena, di chiusure e riaperture..forse proprio per questo vivere questa storia in segreto alla tua età non è per niente l'ideale. Sia per il rischio di prendere decisioni affrettate (vi siete appena rimessi insieme e già parlate di un trasloco di lui!), sia perchè se poi i tuoi per qualche motivo vengono a sapere ti sei giocata tutte le possibilità di fiducia..come faranno a crederti poi se gli menti su una cosa così importante? Capisco la voglia di vederlo, ma forse pensare di passare subito due giorni con lui di nascosto è un pò frettoloso, no? A mio avviso, fare la scelta di tornare con d. comporta essere disposta a fare anche tutto un lavoro di graduale ricucitura..non solo tra i tuoi e lui, ma anche rispetto alla fiducia che i tuoi possono avere in te sapendovi insieme..e temo le bugie non siano un buon punto di partenza. Lo può essere, invece, far capire loro che per quanto innamorata, quella che vi state dando è un'altra occasione per vedere come vanno le cose, quindi che siete 'in prova', che farete un passo alla volta gradualmente, che saprai gestire eventuali nuovi momenti di difficoltà, che capisci il punto di vista e le preoccupazioni dei tuoi genitori, ma che vi confronterete su come andranno le cose (è importante che sappiano che tu parlerai con loro se ci saranno difficoltà, così come se le cose andranno bene). Hai 16 anni, loro hanno una grande responsabilità su di te, non lo dimenticare! Ciao!

Youngmail

Incinta: non è facile con i genitori!

28/05/2008: di gigia, 18 anni

Domanda

Ciao youngmail, io sono insieme dal mio ragazzo quasi 10 mesi,però è successo una cosa...sono rimasta incinta,gliela abbiamo detto a mia mamma,era tranquilla,adesso cè il problema di mio papà,ho paura della sua reazione,ho paura che non mi fa più vedere il mio ragazzo,ho paura e confusa!!!confusa perchè io lo vorrei tenere ma il problema che il mio ragazzo va ancora scuola e mia mamma vuole che almeno lui abbia qualcosa in mano perchè l anno prossimo è in 5^ superiore,non ha un lavoro adesso i suoi non sanno niente perchè sono indiani e non accetterebbero una cosa simile!!!!aiutoooooooo non so che fare!!!!!!!!e se borto so che il nostro rapporto non sarà come prima e anche se ho il bambino perchè lui vuole un futuro migliore per lui...

Risposta

Carissima Gigia, la situazione mi sembra davvero complessa e delicata. Ti consiglierei di venire quanto prima al consultorio familiare della tua zona, per poter valutare insieme la situazione ed essere aiutata a decidere sul da farsi. Se hai già 18 anni puoi venire intanto anche da sola. Sarà comunque poi opportuno coinvolgere anche i tuoi genitori, dato che per ora vivi con loro. Ti consiglierei di non attendere e di venire subito (se spieghi la situazione vedrai che avrai appuntamento quanto prima)!!
Ciao!

Youngmail

Sto cambiando e mamma non mi capisce

22/05/2008: di confusionaria, 14 anni

Domanda

Carissimo youngmail.. nn so cs fare... sn in crisi... da pc ho litigato cn my mamma k m dice k sn camb da qnd frequento la francesca(la kiamerò così)... xk? lo ammetto m piace il trucco, m piacc le minigonne ank s nn le mtt e guard i ragazzi ma dire k sn suula giusta via x diventare 1 pc d buono m sembra 1 esagerazione o no? my madre lo pensa e inf ultimamente il nostro rapporto nn è + qll d 1 volta... m sento soffocare dalla sua apprensione, ficca sempre il naso nei miei affari ed è diventata + rompiscatole del solito..! prima riuscivo a parl tranq ma adex ho qs paura d parl xk lei riuscirebbe a farmi sent in colpa cn molta facilità x la + piccola cs... inf 1 paio d sett fa sn x lìappunto and in centro cn la frncesca e abb comprato 1 bacardi io m sn tenuta il tappo e lo scontrino e lei li ha trov e ha cominciato a farmi 1 sacco d dom... m ha preso in contro piede e nn sn riuscita neank a dirle k nn è così grave xk ha sl 4 gradi, le ho subito dtt k nn centravo io e ha dt la colpa alla francesca(lo ha ftt implicitamente xò s cap k pensava k fosse colpa sua) k da qnd esco cn lei nn le dico più niente e le dico sl bugie ma nn è vero! io vorrei sl spieg k ho bsgn d aria ma nn c riesc xk diventa più stressante ogni gg k passa..! lei m racc cs molto ma molto peggiori d qll k facc io ma lei riesce a rovesciare tt dicendo k io suxo i limiti..! nn t sembra abbastanza esagerata cm reazione? cs dv fare? io nn m sento camb m sento + k altro cresciuta cn gusti diversi e cn voglia d sperimentare new cs..! cm dv fare x farglielo cap? cm facc a farle avere d new fiducia nel lasciarmi uscire d new cn lei, xk attualmente sn confinata in casa <:(..? grazie dell'aiuto ciao

Risposta

Carissima Confusionaria, mi pare che la tua lettera racconti due storie: quella di una ragazza che sta crescendo e cercando la sua identità, sperimentando un pò per tentativi ed errori, ciò che le piace, ciò che può essere nelle sue 'corde',...e quella di una mamma che vede la sua bambina crescere in fretta secondo modalità difficili da decifrare..perchè diverse dalla sua epoca e perciò disorientata e preoccupata, alla ricerca - come un investigatore - di tutti i frammenti di spiegazione che può trovare, scivolando talvolta in invasioni di privacy. Naturalmente queste due storie si intrecciano..talvolta direi si scontrano, con buone intenzioni, ma non altrettanto buoni risultati. E tua mamma probabilmente 'incolpa' Francesca - che pure magari può avere comportamenti impulsivi che mamma non approva - perchè se così fosse, basterebbe che non vedessi più Francesca per tornare quella di prima.
È comprensibile il tuo desiderio di libertà e di poter provare cose nuove, è altrettanto comprensibile la preoccupazione e il 'guardarti a vista' di tua mamma. Più tu fai cose per lei preoccupanti, più lei si preoccupa e diventa controllante, più lei diventa controllante, più tu sentendoti oppressa ricorri a cose forti per marcare la tua voglia di libertà. Forse è proprio su una migliore combinazione di queste due cose che dovreste lavorare.
Ad esempio, non c'è nulla di male a sperimentare nuovi look alla ricerca del proprio, ad usare i trucchi o provare le minigonne...se però non si arriva al punto di rischiare che quel look possa essere frainteso come segnale di disponibilità sessuale..a volte è difficile rendersi conto di dove sta il confine. In questo, un confronto possibilmente sereno con i tuoi può aiutarti a riflettere e a trovare il tuo punto di equilibrio.
Per quanto riguarda gli alcolici: se provi una volta un alcolico di 4 gradi non è una catastrofe, ma diventa un problema se consideri il fatto che quelle bevande sono state create appositamente per iniziare i ragazzi all'alcool (non sto parlando di opinioni ma di dati di fatto) e spesso sono l'anticamera di un uso più pesante di alcolici. Anche qui, quindi, la voglia di provare va dosata con il rischio di farne una pericolosa abitudine...
Per quanto difficile in questa fase sia dialogare sinceramente (e mi sembra fisiologico dato che stai cercando un tuo spazio che lei teme tu non sappia gestirti), considera che più riuscirai a parlare con lei, meno lei avrà bisogno di ficcare il naso e invadere i tuoi spazi privati, si fiderà di più vedendo che vi ascoltate e ti lascerà più respiro..È una bella sfida, ma in questo sta il crescere! Auguri!

Youngmail

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