Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Vorrei trovare una persona giusta per me...

28/09/2006: di barcollo ma non mollo, 17 anni

Domanda

Caro youngmail...innanzitutto vorrei dire quanto sia carino questo sito!è bello poter scrivere a qualcuno qualcosa che ci turba e ci galleggia nella testa in ogni momento....un momento...un attimo della vita che è unico e solo...questo è quello che mi tormenta....vorrei almeno per un momento trovare un ragazzo che mi capisca veramente in profondità!!è brutto svegliarsi la mattina senza entusiasmo o senza quello stato di effervescienza che si ha quando si sta con qualcuno!io proprio non riesco a trovare un ragazzo giusto per me....non è un problema esteriore...perchè devo dire che piaccio abbastanza....e neanche interiore...perchè comunque sono una persona apposto con me stessa...ma o ci sono periodi in cui non mi piace particolarmente nessuno o il ragazzo che mi piace ha scritto in faccia faccia che si vuole solo divertire...... a volte mi sfiora un pensiero che proprio mi butta giu senza che ci siano modi per rialzarmi:ai ragazzi fighi che piacciono a me non importa il sentimento...loro si vogliono solo divertire....allora io non troverò mai un ragazzo che mi piace (e per piacermi deve avere determinate caratteristiche) innamorato di me?

Risposta

Cara 'barcollo ma non mollo': dipende...Se le 'caratteristiche richieste' rappresentano un pò l'identikit del principe azzurro, credo sia difficile che tu lo trovi. Se invece questo ideale tiene conto del fatto che coppia 'non si nasce ma si diventa', direi che puoi nutrire speranze. In altri termini, quel che cerco di dirti è che forse tu chiedi profondità ad un ragazzo perchè possa diventare il tuo lui, ma non è detto che questo possa avvenire all'inizio di un rapporto, quando ancora la conoscenza è piuttosto superficiale. Diversa è la situazione in cui frequenti un amico e vi conoscete gradualmente e poi inizia un rapporto di coppia. In quel caso puoi puntare ad una comprensione più profonda fin dall'inizio...deve capitarti però di innamorarti di un amico...
Se le persone si trovano, si frequentano e poi decidono di vivere insieme significa che hanno trovato con l'altro un'intesa che va oltre il divertimento. Vedrai, se non nutri aspettative troppo elevate capiterà anche a te... Intanto potresti lavorare un pò sul non puntar troppo sull'altro e riuscire a star bene anche con te stessa: questo è un traguardo che può far sentire davvero bene! Ciao e auguri per la tua ricerca!

Youngmail

Amare e non capire

24/09/2006: di B.......!!!!!!!!!!!!, 34 anni

Domanda

Ciao youngmail, sono 4 mesi che la mia ragazza mi ha lasciato, ultimamente litigavamo spesso ma lei diceva sempre di amarmi ero la sua anima e anche sessualmente era molto passionale anzi il suo tepore sessuale era anche aumentato. Facemmo l'amore forse come non l'avevamo mai fatto prima, bellissimo, poi dopo una settimana lei mi lasciò dopo un litigio. Da quel giorno non la ho capita piu; era come se fossi un estraneo non diceva di non amarmi ma se pensava ad un rapporto con me vedeva nero. Sono incominciati gli alti e bassi, prima mi mandava a fare in culo, poi era dolce, poi si arrabbiava e mi diceva non ti amo, ma sempre per telefono. Così andammo avanti, poi l'ultima volta dopo due settimane che non ci sentivamo lei mi chiamò era molto dolce e mi disse che voleva vedermi e se volevo prestargli anche dei soldi. Lei venne dove abito rimanemmo insieme ed io gli chiesi a cosa era dovuta quella visita, lei mi disse che voleva vedermi per sapere come stavo ma per 2 settimane non mi aveva proprio pensato, ed io stavo cercando di mettermi l'anima in pace per dimenticarla. Mi arrabbiai un pò perchè gli chiesi il motivo vero dopo che lei mi aveva lasciato e andava dicendo a tutti che non mi amava e che non voleva stare più con me e poi chiama per vedermi. Io le dissi che non mi stava bene questo, un amicizia a fatti suoi una sorta di coperchio. Da lì non ci siamo sentiti piu poi, a distanza di un mese e mezzo ho saputo che l'avevano vista nella macchina di un altro e li andai in paranoia, il giorno dopo la chiamai e lei gia sapeva tutto di quello che avevo detto quando ho sentito la notizia. Mi attaccò in maniera esagerata disse che non erano fatti miei se lei usciva con un altro perche io in quel periodo che non ci siamo visti ero uscito con altre donne mi fece una schifezza e mi attacco il telefono in faccia. La chiamai verso l'una e mezza di notte e lei mi rispose come se aspettase la mia chiamata strano, era molto dolce anche se stava molto sulle sue parlammo di noi era come se fossimo tornati ai tempi che eravamo insieme io finivo di lavoravo e poi la chiamavo. Lei mi voleva lasciare il numero del cell della mamma che ogni tanto usava anche lei, ma io dissi che non volevo disturbare e rimanemmo che lei mi faceva uno squillo ed io la chiamavo.il giorno dopo io raccontai ad una nostra amica in comune la telefonata molto felicemente, lei la vide e le disse che le faceva piacere che ci eravamo sentiti e poteva rinascere qualcosa, lei rispose che era stato una sorte di piacere che mi aveva fatto e che io per lei non ero cambiato. La richiamai verso l'una di nuovo ma non rispondeva e dopo un pò il tel era fuori posto. Andai a casa sua a citofonare e mi trattarono come se fossi un criminale, bussai alla porta e mi dissero di andare via in quel momento ebbi un piccolo scatto e diedi un paio di schiaffi vicino alla porta dicendo che la dovevano finire di trattarmi cosi, durò pochi secondi e poi mi calmai. Chiamarono i carabinieri e quando vennero gli spiegai la cosa ed anche loro rimasero di stucco, era un gesto che poteva accadere ad una persona un po confusa. Finito lì, ho saputo che è stata lei che li ha chiamati facendomi anche una diffida, poi tramite voci e anche da sua madre vengo a sapere che lei sta con un altro addirittura già in casa, ma detto piu per farmi una cattiveria non perche fosse vero. Il punto è dice di amarmi nonostante i nostri litigi, sessualmente era sempre piu sciolta e caliente, poi mi lascia mi chiama e non mi chiama, viene da me, non ci sentiamo più, so che sta con un altro ragazzo, la chiamo prima è dura poi e dolce il giorno dopo chiama i carabinieri e va dicendo che io sapevo che lei per me non prova piu niente, una confusione totale, adesso ho tagliato la presa ho lasciato stare , ma in tutto questo lei in faccia e negli occhi non mi ha mai detto che non mi ama, ha raccontato alla famiglia che io avevo fatto degli sbagli percio mi aveva lasciato e che ha 30 anni e vuole fare la sua vita. Il fatto che lei è una ragazza molto psicolabile ed io per conquistarla ci ho messo 4 mesi perche lei aveva paura di riniziare un rapporto perche era da 3 anni che si era lasciata col suo ex ed era andata anche in mano a psichiatri per una depressione molto forte. È come se fosse cambiata da un momento all'altro un altra persona non piu quella ingenua e dolce ragazza. È possibile che l'amore non sia finito, ma lei ha avuto una forma di rigetto nei miei confronti cancellandolo solo apparentemente per questo suo stato mentale, e provando odio e indifferenza nei mie confronti?? cosa devo fare?? e se realmente non mi ama più perchè tramite altre persone vuole sapere quello che faccio e va in paranoia sapendo che esco con altre donne?? grazie

Risposta

Caro B, quando una storia termina, difficilmente i sentimenti che si provano vanno in un'unica direzione! Voglio dire che provare rabbia, poi nostalgia, poi voglia di riprovarci, poi l'idea che non ha senso e così via, possono essere emozioni e pensieri che creano un'altalena nelle persone che si lasciano. Tanto più se la storia è stata importante, intensa, come dici che è stata la vostra. Questo, ovviamente complica le cose, perchè quando non c'è chiarezza è più difficile capire che direzione prendere. Nelle 'separazioni' di solito c'è una regola: mentre si deve essere in due per mettersi insieme, basta che uno non voglia più starci, perchè il rapporto termini. Certo, in questo caso per l'altro è molto dura farsene una ragione, tanto più se non ha delle spiegazioni precise al riguardo, come nel tuo caso. Al di là della mancanza di chiare motivazioni e nonostante l'altalena di atteggiamenti che hai percepito dalla tua ex ragazza, un elemento mi sembra comunque chiaro e costante: lei non vuole tornare indietro. Frequenta un altro ragazzo, si è esposta con la sua famiglia, è arrivata addirittura a chiamare i carabinieri e a farti una diffida. So che può essere doloroso, caro B., ma tutti questi comportamenti mi sembrano un messaggio chiaro...
Tu dici di aver deciso di lasciar perdere, di cercare di metterti l'animo in pace. Mi pare che a questo punto forse sia la cosa meno dolorosa da fare...ma se è questa la tua decisione, prendi coraggio e portala fino in fondo: evita di parlare di lei con gli amici in comune, non la sentire più, prendi almeno per un pò le distanze da lei. Hai bisogno di ripensare a te e alla tua vita senza di lei e per farlo devi avere il 'campo sgombro'...Sgombro anche dal continuo interrogarsi di cosa le passerà per la testa, di come starà psicologicamente e di 'perchè' a cui lei probabilmente non riesce a rispondere come tu vorresti. In altre parole, sforzati di accettare che sia finita senza che ai tuoi occhi ci siano delle ragioni chiare e condivisibili. So che è difficile allontanarsi da una persona a cui tieni, ma questo lei ti chiede e tu non puoi che rispettare questa sua richiesta, anche perchè non farlo ti porta a stare davvero male, senza risultati. Forza! Lo so che ora ti sembrerà impossibile, ma credi, fortunatamente il tempo è dalla tua parte e silenziosamente e in modo invisibile ricucisce e cura le ferite...solo che è un pò lento perchè è un lavoro molto delicato. Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

Ma quando??

21/09/2006: di elysa, 22 anni

Domanda

Caro youngmail, esco ormai da 9 mesi con un ragazzo che ha due anni in più di me. Io gli voglio molto bene e sarei pronta già da tempo a fare il grande passo, a vivere insieme a lui una storia seria. Purtroppo però lui non la VEDE COME ME. Mi ha detto che tra noi due deve ancora scattare qualcosa, e che quando scatterà lui sarà pronto a compiere il grande passo. Ma io comincio a essere stanca, usciamo molto poco insieme, circa una volta ogni 30 giorni, poi tra allenamenti (io volley, lui calcio) e poi le partite il tempo è limitato. Ma quella poche volte che si potrebbe uscire lui mi dice spesso che è stanco e preferisce restare a casa sua. Non so più cosa fare, a volte si fa sentire ed dolcissimo, altre volte invece mi devo accontentare di un semplice squillo per tutto il giorno.
Che devo fare??

Risposta

Cara elysa, forse ciò di cui hai bisogno in questo momento è avere maggiore chiarezza sulla vostra situazione. Lui ti dice che per lui non è ancora scattato quel qualcosa..ma chi ti dice che scatterà? e cosa dovrebbe accadere secondo lui perchè scatti? La sua posizione mi sembra molto di comodo: ti ha disponibile quando vuole e può godersi i 'vantaggi' del single quando gli va...tutto questo senza che il vostro rapporto abbia confini o futuro un pò chiari.. Mi pare che tu finisci per essere un pò in funzione sua e delle sue voglie..e tutto questo perchè? Perchè tu ti senti innamorata mentre lui ancora non te lo sa dire dopo quasi un anno? Forse avrai paura di metterlo un pò alle strette, di fare un discorso chiaro: potrebbe chiudersi anche quel poco che c'è...però credo dovrebbe spaventarti molto di più l'idea di investire tempo e affetti su una persona che dopo 9 mesi ancora non si sente di sbilanciarsi con te. Se sei importante per lui non accetterà di perderti, se invece non lo sei così tanto, non ti dare colpe: può darsi che lui non si senta pronto ad una storia seria e non mi pare il caso che tu resti ulteriormente in attesa di una cosa che potrebbe non realizzarsi mai, mentre magari l'uomo giusto per te ti passa davanti e tu non te ne accorgi! In bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

ma sono normale?

07/05/2006: di sorriso, 25 anni

Domanda

Ciao a tutti! Sono una ragazza di quasi 25 anni e ultimamente mi sento un pò...in imbarazzo. All mia "veneranda" età non ho mai avuto un ragazzo, nè una storia d'amore. Ovviamente sono vergine. E se di questa ultima cosa, scusate se sono un pò retrograda, vado comunque fiera, mi preoccupa il fatto di non essere mai stata innamorata, di non essere mai stata vicina ad un uomo. Mi chiedo, sono normale? Ho qualcosa dal punto di vista fisico che non va? Ciao

Risposta

Carissima sorriso: capisco che tu possa vivere con un pò di preoccupazione il fatto di non esserti mai innamorata...ma a mio avviso chiedersi se c'è qualcosa che non va è diverso che chiedersi se si è normali. Cos'è NORMALE? E a che serve porsi questa domanda? Trovo sia molto più proficuo - se il non essere innamorata è per te un problema - chiedersi come mai e come eventualmente superare la difficoltà. Dalla tua lettera mi pare di cogliere due aspetti. Uno è quello della verginità, di cui vai fiera. L'altro è quello di non esserti mai innamorata, che se ho capito, ti preoccupa. Poi però concludi la lettera chiedendo se c'è qualcosa che non va dal punto di vista fisico in te. Mi chiedo come siano per te intrecciati questi due aspetti: innamoramento e sessualità.
Forse varrebbe la pena cercare di capire, appunto, perchè non ti sei mai innamorata: se perchè, pur conoscendo diversi ragazzi, non ti è mai scattato nulla per nessuno di loro; se perchè non hai avuto occasione di conoscere ragazzi; se perchè magari senti che i ragazzi non ti interessano; o se invece il tuo innamorarti è 'bloccato' da qualche timore legato alla sessualità o al rischio di restare ferita o altro.
Ci possono essere tante ragioni per cui una persona non si innamora. A volte perchè non è ancora arrivato 'quello giusto', altre volte perchè le paure che bloccano i sentimenti. Non so quale possa essere il tuo caso.
Se senti che c'è qualcosa che ti spaventa o ti infastidisce forse varrebbe la pena provare a fare qualche colloquio con un esperto che ti possa aiutare a riflettere, a leggere meglio dentro te stessa, mettendo a fuoco le ragioni per cui ti è difficile stare accanto ad un uomo. Penso tu possa giudicare positivamente il fatto di porti delle domande, di avere la voglia di capirti meglio. Ma vivere con angoscia questa situazione non ti aiuta: non ti aiuta a vivere serena, nè a cambiare le cose, anche perchè sentirsi non normali porta a spaventarsi e a chiudersi ancor più. Molto meglio mantenere un atteggiamento di curiosità verso se stessi e di disponibilità a farsi aiutare a capirsi meglio. Ciao e in bocca al lupo!

Youngmail

Seduzioni e rischi delle chat

01/01/2005: di D.

Domanda

Cara youngmail, stavolta scrive una mamma, spero mi rispondiate lo stesso. Sono divorziata da diversi anni e vivo con due dei miei tre figli, due ragazze di cui la più grande sta studiando fuori dalla mia città, per cui adesso divido la mia vita con L., 13 anni. È una ragazza molto matura e sicuramente più avanti delle sue coetanee, finora non ho avuto un gran che di problemi se non i soliti che riguardano la scuola, le sue amicizie. Da qualche mese L. ha conosciuto in chat un ragazzo di 16 anni che vive a 750 Km da lei. Lei crede di essere fidanzata con lui, non sono riuscita a farle capire che un rapporto virtuale non è un vero rapporto, quindi tutte le sere passa interminabili ore al telefono con lui, perdendo anche abbastanza sonno.
Alcune settimane fa ha coniusciuto un ragazzino di qui, ha cominciato ad uscire con lui ed una sera, tornata a casa, mi ha dato ragione, il rapporto di amicizia con il ragazzo della chat non era nulla di soddisfacente, io ne ero contentissima, ma purtroppo è durato tutto troppo poco, alcuni giorni dopo Laura mi ha detto che quel ragazzino era troppo stupido ed ha ripreso le telefonate con l'altro. Da quel momento ho capito che ci doveva essere qualcosa di più grande, qualcosa che avrei dovuto scoprire, ma non trovo il modo.
Per adesso sono solo in ansia, non so chi sia questo ragazzo e che danno psicologico potrà portare alla mia ragazza, nè cosa posso fare! Aiutatemi, se possibile

Risposta

Cara D., e perchè mai non dovremmo rispondere ad una mamma? Certo che c'è posto anche per te nella nostra rubrica, tanto più che la tua lettera apre certamente un capitolo importante sul fenomeno 'chat'. Quindi, benvenuta in youngmail! La tua preoccupazione è più che comprensibile, tanto più che spesso, dietro lo scritto della chat, si cela l'immagine di qualcuno che non sappiamo se è autentico e ben intenzionato... Certamente entrare in una chat è un modo rapido per instaurare rapporti apparentemente molto intensi e positivi, ma che nella realtà spesso si rivelano deludenti. Sì, perchè mentre due ragazzi chattano effettivamente si scambiano idee, opinioni, confidenze, complimenti, ma tutto questo viene fatto avendo in testa un'immagine dell'altro in cui vengono proiettati aspetti desiderabili. È un pò come se la chat avesse permesso a tua figlia di accorciare rapidamente le distanze con un coetaneo dell'altro sesso, attribuendo a lui alcuni aspetti probabilmente per lei importanti in un ragazzo e alla loro cyber-storia un'intensità che fuori dalla rete probabilmente perderebbe della magia e della complicità da cui tua figlia si sente così attratta... In altre parole: è molto più facile e 'magico' avere un ragazzo on-line che nella realtà. Nella realtà tua figlia si deve scontrare anche con i difetti, i limiti, le aspettative deluse che i rapporti con i coetanei (non certo prìncipi azzurri) le riservano. On line può continuare a cullarsi nelle sue fantasie e sognare che al di là del terminale, a 750 km di distanza, ma nello stesso tempo nell'intimità di un epistolario in diretta c'è l'uomo dei suoi sogni...forse questo è uno dei modi in cui le ragazze d'oggi tentano di illudersi che esista il principe azzurro, il grande amore perfetto...
Ma, purtroppo o perfortuna, anche la chat ha un tallone d'Achille: l'essere umano è fatto per contatti diretti, di persona...nessuno può portare avanti a lungo una relazione significativa indiretta, tutti noi abbiamo bisogno di stringere relazioni con esseri umani in carne ed ossa. Questo significa che con tutta probabilità o così com'è iniziata questa storia perderà nel tempo di interesse, lasciando nella mente di L. spazio per qualche altro ragazzo...più concreto, o L. e il suo 'cavaliere on line' spingeranno prima o poi per incontrarsi. Non ho una risposta 'giusta' su quale dovrebbe essere il tuo comportamento e concordo con te che la questione è delicata e difficile da gestire, ma credo che più tu li ostacoli, più loro - da bravi adolescenti - si sentiranno Giulietta e Romeo costretti e uniti dalla clandestinità. Forse la via migliore è quella di dire sinceramente a L. che desidereresti molto che lei trovasse un ragazzo di cui innamorarsi, ma che sei molto preoccupata per lei perchè sai che spesso i rapporti intensi intrecciati on line si rivelano nel concreto delle bolle di sapone, che comunque lei ha il diritto di provare a vivere le sue esperienze, ma che per evitare inutili rischi ti piacerebbe che si confidasse con te per ogni eventuale dubbio. Qualora poi decidessero di trovarsi, forse sarebbe più opportuno pensare di essere ospitali con il ragazzo mettendo a disposizione la casa, o almeno raccomandando a L. di incontrarlo in un posto affollato e di giorno e cercando di vivere con lei l'apprensione e l'entusiasmo cosicchè sia anche più disposta poi a confidarsi con te su com'è andata...la paura del 'te l'avevo detto' spesso blocca i ragazzi nel raccontare le loro delusioni. Sei una brava mamma, per questo vorresti evitare che L. abbia esperienze spiacevoli o poco positive, ma a volte bisogna anche ricordare che un figlio è un essere umano libero, che vuole imparare anche facendo lui le proprie esperienze in prima persona e più si cerca di ostacolarlo più la ribellione lo porterà ad agire di nascosto piuttosto che vivere il genitore come un punto di riferimento che è lì a braccia aperte anche di fronte alle disillusioni della vita! Non so se sono riuscita ad esserti utile, cara D....sappi in ogni caso che hai tutta la nostra solidarietà. Ciao!

Youngmail

Sono in gamba, sto crescendo..ma non trovo la mia lei

01/01/2005:lettera non firmata, 17 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un 17enne e mi considero un ragazzo molto fortunato, prima di tutto perché ho la salute, poi perché ho degli amici veri e una famiglia che mi vuole un casino di bene e, in ultimo, vado bene a scuola (questo è l'aspetto che considero meno interessante anche se rimane una cosa positiva).

Un qualsiasi adulto inconscio dei suoi problemi adolescenziali mi direbbe: ragazzino, di che cosa ti puoi lamentare?I veri problemi alla tua età non esistono.

Quest' affermazione (o meglio dire sentenza) è vera solo in parte.

Infatti, io, fortunatamente, non fumo e bevo solo birra (ma non mi ubriaco) e soprattutto non mi faccio le canne (anche se quasi tutti i miei compagni di classe ne fanno un uso assiduo) perché credo che esistano altri modi per divertirsi e evito volentieri di distruggere fegato e cellule cerebrali.

Ma il mio vero problema è questo: non ho mai avuto una vera ragazza, solo qualche storiella estiva stupida. A dir la verità l'anno scorso sono stato innamorato di una ragazza che ai miei occhi sembrava quasi una dea, non tanto per la bellezza ma piuttosto per il suo carattere e la sua intelligenza, speravo almeno di piacerle, le ho espresso i miei sentimenti (anche se non del tutto perché non ne avevo il coraggio) ma non sono stato ricambiato, questo fatto mi ha portato a una crisi che ho superato solo quest'estate; ma la cosa più brutta è che questa ragazza ora è la morosa (già da qualche mese) di un mio compagno di classe che è mezzo drogato e non molto sveglio (dico così perché non voglio offendere nessuno...); quando l'ho scoperto ci sono rimasto male perché mi considero (evidentemente erroneamente) migliore di lui e non riesco ancora a concepire che questi due stiano insieme anche se me sono ormai fatto una ragione, non sono un tipo invidioso di natura.

Eppure non penso di essere così brutto e nemmeno di avere un caratteraccio, è che le ragazze sembrano non capirmi, rimangono sempre e solo amiche,sarà perché sono un emerito imbranato con le donne (forse alla mia età è troppo presto per definirle così) ma ci sono altre persone che conosco che sono stupide e maschiliste e che hanno la morosa, è un'ingiustizia! Non sono uno stronzo e nemmeno vorrei esserlo,eppure...così va la vita! Mi considero un pò selettivo, questo sicuramente.

Quando c'è da conoscere una persona nuova sono molto timido, poi mi "sciolgo" e comincio a parlare come una persona normale.

In realtà ho un altro problema (connesso in parte al primo): io sono molto bravo nelle materie scientifiche e "da grande" vorrei fare il ricercatore matematico ma vivo con un dubbio che continua a ossessionarmi: ce la farò? Ho degli sbalzi d'umore incredibili anche se non lo do a vedere e forse è proprio questo che mi fa star male, il non poter esprimere questi dubbi che mi affliggono ogni giorno, credo che mi serva una brava ragazza che mi dia equilibrio e aiuto psicologico perché amici e genitori a volte non bastano.

Questa "santa" ragazza non la trovo e penso che il motivo sia perché sono troppo impegnato, ho moltissime passioni e hobby: gioco a tennis a livello agonistico, tifo milan(anche se ogni tanto mi chiedo perché esulto o mi dispero solo per il motivo che una sfera è entrata in una rete), suono il clarinetto nella banda, amo leggere libri di storia e fare giochetti di logica matematica e studio almeno due ore la giorno(week end compresi).E allora dove lo trovo il tempo?

La sera sono sempre stanchissimo e infatti non esco quasi mai(in questo periodo a maggior ragione perché fa freddo e piove).Se dovessi dare un giudizio alla mia vita gli darei un 7 che potrebbe diventare un 9 se trovassi una brava ragazza (lo so, sono ripetitivo, ma è questo il mio reale problema), anche se sono sicuro che in quel momento mi troverei altri problemi esistenziali. Infatti studiare filosofia anche solo a livello elementare mi ha aperto la mente ma mi ha anche sconvolto tutte le poche certezze che avevo acquisito in 16 anni di vita, per esempio non mi ero mai chiesto da dove veniamo o perché esistiamo, ma queste sono solo le prime domande che mi sono posto, adesso sono nel periodo in cui vorrei divenire immortale ma non come uomo ma come personaggio matematico come Gauss o Galois(anche se non voglio esser alcolizzato e morire a 20anni ucciso in duello), cioè esser ricordato in futuro per una risoluzione elegantissima di un nuovo teorema. Altrimenti mi considererei una persona normale che è vissuta solo in vista della salvezza spirituale senza aver dato nulla di importante all'umanità. Sono solo speranze? Forse, ma mi piace sognare...e finché non sarò sicuro di non aver compiuto qualcosa di grande mi considererò un semplice e inutile fallito.

Vedi, anche in queste piccole e brevi riflessioni sono molto discontinuo, ora sono ambizioso e prima mi sentivo sfigato e senza speranze.

Probabilmente sono il classico adolescente con troppi sogni, ma io mi sento dentro che ce la posso fare, che nulla è impossibile se ci si crede davvero.

Troverò le risposte ai miei dubbi prima di iniziare l'università? Solo il Fato lo può sapere, ma molto dipende da me.

PS Sto scrivendo proprio nel giorno in cui sono tornato (distrutto) dalla gita con i miei compagni di classe.

La mia classe non mi piace molto poiché è piena di gente falsa e ipocrita ma la gita mi è servita a migliorare i rapporti di amicizia, con le ragazze in particolare. Sono quasi tutte persone piuttosto simpatiche, ma con nessuna vorrei avere una storia seria solo perché hanno un bel seno o un bel culo (oltre a eccitarmi non provo nient'altro e ciò è abbastanza triste almeno dal mio punto di vista), ho ogni tanto discusso con loro dei miei problemi, ma, come immaginavo, le risposte non le ho trovate molto soddisfacenti; per questo mi rivolgo a te, cosa posso fare?

Risposta

Carissimo 17enne: benvenuto nella rubrica. Vorrei anzitutto farti i complimenti: la tua lettera mi è piaciuta molto sia perché racconta anche a chi se ne fosse dimenticato cosa significa attraversare quella fase di vita bella, piena di possibilità, ma anche estremamente complicata e faticosa che chiamiamo adolescenza, sia perché mi parla di una persona molto ricca interiormente. Eppure, nonostante la tua bella autodescrizione ti trovi a chiedere: perché non riesco a trovare una ragazza? O meglio, perché non riesco a trovare la ragazza giusta? Penso sia questa la domanda che tra le righe la tua lettera propone.

E devo dire che mi rendi un pò difficile risponderti: non ti manca certo l'intelligenza - sia quella che riguarda il conoscere e ragionare sulle informazioni (la tua 'mente scientificà), sia quella delle scelte di vita (come trascorrere il tuo tempo, l'importanza data al carattere delle persone piuttosto che all'apparenza, il progetto dell'università,..) - non hai vizi costosi per il benessere fisico e per il portafogli (fumo, alcool,...), coltivi diversi interessi e sei uno sportivo, ti appassioni a cose nuove (la filosofia). Cosa ti manca?

Vedi, forse è un pò come fare un dolce. Hai la ricetta di un dolce veramente buono. E hai gli ingredienti...anzi ne hai più che in abbondanza...e tuttavia il dolce non si fa. Che manca? Forse il mettere le 'mani in pastà. Il provare, sperimentare, rischiare che esca una 'ciambella senza bucò...e forse un pò di lievito che renda un dolce molto ricco di ingredienti più leggero!

Penso che non ci sia niente che ti manca come persona, anzi! Forse le ragazze che ti avvicinano ti vedono come troppo: troppo intelligente e in gamba, sempre impegnato, maturo...dov'è la parte leggera e ribelle? Dov'è la voglia di divertirsi? Dove sono le battute sceme che fanno tanto ridere e non si sa perché? Dove il 'buttarsi fuorì dalla timidezza facendo delle sane figuracce che da adulto ricorderai con tenerezza e sorriso?

Sai, quando penso al termine 'adolescentè mi viene per associazione subito in mente 'tempesta di emozionì. Quanto tempo, in una vita impegnata come la tua, hai per goderti un pò di sana crisi adolescenziale, alternata ai momenti di gioia, ai momenti 'stranì, difficili da definire, ai momenti euforici e a quelli depressi?

Mi viene in mente quel brano del libro del Quoelet che racconta come per tutto ci sia un tempo. Così c'è un tempo per ridere e uno per piangere, uno per fare e uno per riposarsi, uno per divertirsi e uno per impegnarsi,... uno per maturare e uno per concedersi di essere in una fase di transizione. Essere troppo in gamba e precocemente è una cosa molto apprezzata, ma anche un tale peso!

Allora, per rispondere alla tua domanda "Cosa posso fare?", ti consiglio di ritagliarti tra i tuoi molti impegni uno spazio in cui 'mettere le mani in pastà, cioè uscire con amici e amiche, sentire le emozioni concedendoti di mettere la razionalità in secondo piano per un pò, sperimentarti nelle relazioni come hai fatto in gita, avere dei momenti leggeri, non impegnati in cui si può scherzare sulle stupidaggini (il famoso lievito del dolce!), sorridere, ché un sorriso non resta mai da solo: ottiene sicuramente risposte! E ultimo, ma non meno importante, credere un pò di più in te stesso. Non sei speciale perché sei intelligente e maturo e fai molte cose in cui riesci bene, o meglio, non solo per questo. Sei speciale anzitutto perché sei tu, un essere umano unico senza copie o cloni, con un bagaglio di esperienze ed emozioni tue che puoi decidere di condividere e con pregi e difetti, che ti rendono da un lato in gamba e dall'altro umano. E vedrai che il coraggio di essere autentico porterà presto nella tua vita la ragazza che fa per te!! Auguri!

Youngmail

Attendo il mio uomo da due anni..per quanto ancora?

10/11/2003:lettera non firmata, 24 anni

Domanda

Cara youngmail,
sono una ragazza di 24 anni, innamorata di un uomo sposato da due anni. Da altrettanto tempo attendo che lui lasci la moglie. Quando ci siamo incontrati lui mi ha garantito (o forse fatto credere) che era in procinto di separarsi, ma poi subentra sempre un problema: la suocera che sta male, la moglie depressa, il litigio tra loro che non permette a lui di parlarle serenamente, ... E intanto io sono in attesa di avere un posto al sole nella sua vita e ogni giorno che passa ho paura che in realtà non arriverà mai il momento giusto in cui lasciarla...che fare?

Risposta

Cara amica, dalla tua lettera mi sembra emerga una consapevolezza che, per quanto chiara, è molto doloroso accettare. Due anni di malattie, inconvenienti, litigi; due anni di proroga per separarsi dalla moglie 'serenamente': ma si può decidere di terminare un matrimonio 'serenamente'? C'è un momento giusto per farlo. A me sembra piuttosto difficile che un uomo che ragiona così ponga termine a questa situazione di ambiguità. Non sto sostenendo che lui ti mente. Probabilmente è innamorato di te e nel contempo si sente legato alla moglie e questo duplice legame lo porta più o meno consapevolmente a rimandare un qualsiasi cambiamento: questa situazione in fondo, seppure lo tiene sulle spine, è una situazione comoda. E, secondo me, tu non puoi fare molto per spingere l'uomo di cui sei innamorata a lasciare la moglie...dev'essere una convinzione sua! Puoi però chiedere a te stessa se vuoi restare ancora in un rapporto di coppia non esclusivo, se ritieni di meritare un uomo che non sa sceglierti come sua unica compagna. Quanto sei disposta ancora a soffrire e ad arrabbiarti? Per quanto tempo puoi reggere questa situazione? E soprattutto, come incide sulla tua considerazione di te, sulla tua autostima tutto questo? Essere innamorate è una cosa bellissima, ma questo non dovrebbe mai permettere compromessi sulla propria dignità. Mi chiedi che fare. Non ho la risposta giusta da darti, perché solo tu puoi decidere per la tua vita, ma vorrei darti uno spunto: se sei davvero importante per lui non ti lascerà andar via, comprenderà le tue ragioni e riuscirà a fare una scelta; se così non fosse, immagina il tuo futuro in questa situazione. Sono certa che capirai cos'è meglio per te. Auguri!!

Youngmail

Vorrei più di un'avventura..ma lei

10/11/2003:lettera non firmata, 18 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 18 anni. Vi scrivo perché sono innamorato di una ragazza da cui credevo di essere corrisposto e invece ora non riesco più a capirci niente. Ci siamo conosciuti in discoteca e secondo me è scattato qualcosa...e infatti poi abbiamo fatto sesso, ma subito non abbiamo commentato la cosa perché lei è dovuta andar via. Ci siamo dati appuntamento per la settimana successiva. Io ho atteso con ansia, ma lei è stata molto fredda. Le ho chiesto il suo numero di cellulare per poterci incontrare e parlare e lei mi ha detto che era meglio se le davo il mio, che mi avrebbe chiamato lei. Mi ha chiamato il sabato dopo dicendomi che domenica sarebbe stata in discoteca e chiedendomi se ci sarei andato anch'io. Accetto, ci vado e si ripete tutto come la prima volta: forte feeling, sesso e lei che non ha voglia di parlarne. Io avrei voluto proprio chiarire le cose, ma temevo di metterla alle strette e che lei interrompesse i rapporti così le ho solo chiesto quando potevamo vederci. La sua risposta? "Non so". Che posso fare? Io a lei ci tengo e vorrei che la nostra fosse più di un'avventura, ma se cerco di dirmi la verità mi devo dire che lei è troppo instabile per tenerci a me!

Risposta

Caro diciottenne, parli di verità: forse sarebbe più appropriato dire 'la tua verità', cioè quella che dal tuo punto di vista può essere una spiegazione plausibile del comportamento di questa ragazza. Certo, potrebbe essere proprio così, ma, in realtà 'la verità', ossia cosa questa ragazza pensi e provi verso di te, non lo puoi sapere se non da lei. Tu dici che hai la sensazione che un chiarimento in questo momento potrebbe allontanarvi definitivamente prima che tu possa aver giocato tutte le tue carte. Se pensi di poter giocare altre carte allora vale la pena che ci provi, senza però attendere troppo. L'alternativa di lasciar passare un po' di tempo, sperando che in lei nasca una convinzione o un affetto che al momento presente non vedi o che le cose si chiariscano da sole, difficilmente è un'alternativa felice. Non dico che sicuramente in questo caso andrà a finire male, ma che devi mettere in conto di prolungare ancora lo stato di disagio e sofferenza in cui sei, senza alcuna garanzia che le cose si sistemino. Forse vale la pena provare altre strade e tenere questa come ultima possibilità. Che dici? Magari ti starai chiedendo "E che altre strade ho?" Beh, per esempio potresti 'rosicchiare' gradualmente delle concessioni. Mi spiego: fino ad ora quello che voi condividete sono dei momenti di sesso, quindi un'intimità fisica, ma niente dialogo o confidenze. Tu lo desidereresti, lei sembra cercare di evitarlo. Perché? Può essere che non stia cercando un rapporto personale profondo, oppure che lo tema, o ancora che lei ritenga che tu non sei il tipo con cui vorrebbe iniziare una storia. Capire quale di queste (o altre) cose lei stia pensando ed eventualmente provare a farle cambiare idea richiede di accorciare le distanze tra voi. Tu ci hai provato, ma lei ha rifiutato. Allora forse puoi pensare di fare delle richieste più piccole, che lei può accettare e in questo modo conoscerla (perché in fondo anche tu devi capire se lei fa per te) e farti conoscere.
Che so, potrebbe essere che quando vi trovate in discoteca tu la possa invitare a bere qualcosa con te, così magari potete fare due chiacchiere, oppure potresti chiederle l'e-mail e provare a rompere il ghiaccio via pc... Se nessuna delle idee che ti vengono dovesse funzionare, ti consiglio di usare il classico vecchio metodo. Richiede coraggio, ma non ti fa correre il rischio di perdere tempo e soffrire inutilmente. Sto parlando del chiarimento diretto, del dire quel che provi e pensi tu, dando a lei la possibilità di spiegarti la sua parte. Un grosso in bocca al lupo!

Youngmail

Una storia 'fulminante' ma...coi giorni contati!

16/06/2003:lettera non firmata, 22 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 22 anni. Sono in ferie in un luogo di villeggiatura dell'Emilia Romagna e per puro caso (in realtà non so neanche bene come mi si è aperto) sono arrivato al vostro sito e ho letto un po' di lettere. Così mi è venuta voglia di scrivere per una situazione che sto vivendo in questi giorni. Ho conosciuto una ragazza australiana. Lei è poco più giovane di me. Entrambi liberi, colpo di fulmine e così stiamo insieme. All'inizio pensavo fosse l'avventura estiva (lei è bellissima!!) ma poi abbiamo cominciato a parlare...io mi arrangio in inglese (che lei parla benissimo) e lei parla qualcosa in italiano e ho capito che mi piace davvero, che sono innamorato...finora sono state due settimane stupende e più ci conosciamo, più ci piacciamo, ma non riesco a non essere tormentato dall'idea di cosa accadrà quando ognuno di noi dovrà far rientro a casa propria. Nessuno di noi due ha intenzione di cambiare paese: tutti e due siamo realizzati nel nostro ambiente di vita, con lo studio o il lavoro, gli amici, le famiglie, e nessuno di noi due crede alle storie a distanza. Perciò, in poche parole, il nostro rapporto è destinato a finire...sembra una telenovelas (programmi che da bravo maschietto ho sempre odiato), ma tanto sto bene quando sto con lei, tanto l'idea di perderla mi angoscia! Forse non avrei mai dovuto iniziare questa storia! È folle!

Risposta

Innamorarsi di una persona che non si vedrà più nella vita? Può essere una bella follia, basta però che sia una follia lucida, ossia che ognuno di voi due sia sempre consapevole che, per quanto la storia vada bene, è destinata a terminare, salvo miracoli! Ciò che voglio dire è che stare insieme implica un coinvolgimento che fa battere il cuore come una batteria in questi giorni, ma rischia di spezzartelo alla fine della vacanza. Sicuramente gli effetti collaterali ci saranno. Tu non parli di avventura, parli di innamoramento...quella cosa che dopo cinque minuti che non vedi l'innamorata faresti carte false per raggiungerla... D'altro canto non ha senso dirsi: "Vivo questo amore senza lasciarmi coinvolgere troppo", perché l'amore difficilmente si lascia imbrigliare dalla ragione... Forse l'unica cosa che puoi fare ora che 'sei in ballo' è continuare a ballare, sperando di poter mantenere alfine almeno un'amicizia epistolare... internet non conosce distanze! E poi...chissà... a volte un'insopportabile nostalgia può fare anche miracoli! Auguri!

Youngmail

Ritorno di fiamma

12/05/2003: di D, 21 anni

Domanda

Cara Youngmail: sono D. una ragazza di 21 anni. Vi scrivo per una cosa che penso di poter chiamare 'ritorno di fiamma'. Parto dall'inizio: un paio di anni fa sono stata assieme ad un ragazzo mio coetaneo. Entrambi frequentavamo il primo anno di università e tutto a ripensarci adesso mi sembrava bellissimo...siamo stati insieme un po' ed eravamo davvero molto innamorati. Poi, non saprei spiegare bene perché, la storia è finita. Ci amavamo ancora, ma non sapevamo come andare avanti: ognuno di noi era combattuto tra l'avere la libertà da single per farsi un po' d'esperienza (eravamo entrambi alla prima storia seria) e il divertirsi un po' e il legarci definitivamente... forse ha prevalso la prima. L'ho lasciato o eravamo tutti e due d'accordo, ma con l'idea che un giorno forse saremmo potuti tornare insieme. Circa un mese fa ci siamo rivisti per caso e ci siamo fermati per un caffè. Dovevano essere 10 minuti e siamo rimasti a parlare per più di un'ora...e sembrava non fossero passati quei due anni di separazione. Ci siamo raccontati molto liberamente le nostre vicissitudini e ci siamo messi d'accordo di reincontrarci dopo un viaggio che lui doveva fare. Da quel giorno non faccio che pensare a lui, a noi, al fatto che siamo liberi, ad un futuro insieme allora lasciato aperto e penso che il nostro incontro possa essere un segno del destino che mi dice la strada da prendere. Che ne pensi tu? Credi nell'amore della vita? Quell'unica metà al mondo in grado di completarti? Mi sento un po' confusa e vorrei capire che fare!

Risposta

Cara amica, a volte è difficile capire i 'segni del destino', come tu li chiami. Certo, ci sono delle circostanze che ci colpiscono e ci fanno riflettere e a cui noi stessi, a seconda dei nostri desideri e pensieri attribuiamo un dato significato, regolando in conseguenza il nostro comportamento e quindi influenzando l'andamento successivo delle cose, ma attribuendone magari l'esito nuovamente al destino. Mi spiego meglio con un esempio: se tu ti fossi trovata a vivere le stesse circostanze con un ex di cui non ti importava più nulla, saresti qui a pensarci e a sognarci su? Certamente questi incontri sono un po' come un trampolino che ti viene offerto, ma poi sta a te la decisione di tuffarti o meno...così come gli eventuali 'rischi'. Tu mi chiedi se credo nell'amore della vita. Beh, credo che la vita abbia sicuramente bisogno di amore per essere vissuta fino in fondo, credo che ci siano coppie di persone che riescono a vivere il loro amore con più pienezza di altre, credo che ci siano coppie che 'funzionano' meglio di altre, ma credo che ci siano anche tanti modi diversi di amare...anche in una stessa persona a seconda del partner con cui sta o in diverse fasi di uno stesso rapporto. Se tu pensi che il ragazzo che ti sei trovata di fronte, nonostante il tempo e le esperienze intercorse, sia la persona con cui senti di poter avere un rapporto più autentico...forse sai già cosa vuoi fare, non hai bisogno di consigli....solo, permettimi di metterti in guardia da un rischio: quello di idealizzare l'altro, di pensare che lui sia tutto ciò che tu puoi desiderare, di ricordare solo le cose belle che vivevate insieme, dimenticando le ragioni che vi hanno portato a lasciarvi. Inoltre, tieni conto che nella nostra riflessione stiamo considerando solo i tuoi sentimenti. È importante non perdere di vista la realtà oggettiva dei fatti: che prova lui? Avrà le tue stesse sensazioni e intenzioni? In bocca al lupo!

Youngmail

Come so se lui vuole una storia o un'avventura?

17/03/2003: di L

Domanda

Cara youngmail, mi chiamo L e vi scrivo per questo motivo: due mesi fa ho conosciuto un ragazzo, amico di un amico della compagnia con cui esco e ci siamo subito stati simpatici. Ci siamo frequentati per un po' e lui mi ha chiesto di metterci insieme. Ma i miei genitori sono vecchio stampo e dicono che non ho l'età per avere una storia e che a quest'età i ragazzi cercano solo sesso... Io non so cosa pensare...il ragazzo in questione mi piace, ma di lui so anche che ha avuto altre ragazze prima di me. Come faccio a sapere se è veramente interessato a me o se vuole solo farsi un'avventura?

Risposta

Cara L, mi poni una questione importante...a volte è difficile comprendere le intenzioni degli altri, soprattutto quando non li conosciamo bene e quando le emozioni che proviamo sono intense. Nella lettera tu non mi dici la tua età e quella del ragazzo che ti piace, in ogni caso ci sono alcune cose importanti da considerare nell'iniziare un rapporto: partire parlando chiaramente con l'altra persona, non fare o dire cose che non ci si sente, anche se l'altro sembra aspettarselo da noi e rispettare i propri tempi e quelli della reciproca conoscenza. In altre parole, cara Laura, quel che puoi fare è chiedere al ragazzo in questione cosa si aspetta dal vostro rapporto e dire a lui come desidereresti che le cose andassero tra voi. La sessualità è una dimensione molto bella e intensa del rapporto di coppia, se vissuta quando ci si sente entrambi pronti e in una relazione in cui ci si conosce bene e c'è affetto e rispetto reciproco. Potresti proporre al ragazzo che ti piace di conoscervi gradualmente e vedere come va... Auguri!!

Youngmail

'Bigamia': che fatica!! Devo scegliere!

13/01/2003: di B, 21 anni

Domanda

Cara youngmail, sono B., ho 21 anni e ... una mezza storia appena iniziata che non so come portare avanti. Sono infatti di ritorno dalle vacanze fatte in montagna. C'ero andata un po' malvolentieri per accompagnare mia nonna. Io volevo restare in città con il mio ragazzo e gli amici, ma mia nonna non poteva andare via da sola e i miei genitori lavoravano... così ho dovuto andare io. Mi ero già messa il cuore in pace di passarmi una settimana di noia assurda... e invece una volta là ho conosciuto in modo del tutto inatteso un ragazzo meraviglioso. Ci siamo frequentati e siamo usciti insieme tutta la settimana (ovviamente mentendo a mia nonna in continuazione) e l'ultimo giorno ci siamo salutati lasciando le cose un po' in sospeso. Io gli ho detto che non credo tanto alle storie a distanza e che quindi volevo pensare cosa fare del nostro rapporto, in realtà so che questa specie di bigamia non può continuare a lungo. Il problema è che pensavo di avere un po' più di tempo per rifletterci su e invece appena tornata ho rivisto il mio ragazzo (quello di città), con cui sto da diversi mesi, e mi sono sentita così in colpa che gli ho chiesto di non vederci per un po' perché ero in crisi personale. Ma non è finita perché poi, qualche giorno dopo, mi telefona il ragazzo della montagna e mi dice che era in città per un colloquio di lavoro. Mi ha detto che stava pensando di cambiare lavoro e trasferirsi in città durante la settimana. Mi ha chiesto di vederci, ma io gli ho raccontato che stavo male e avevo la febbre. Non so più che fare veramente e devo prendere una decisione in fretta. Con uno ho un rapporto stabile da ormai più di un anno, stiamo bene, abbiamo gli amici in comune, con l'altro sono scintille ogni volta che ci vediamo... Come posso comportarmi?

Risposta

Cara B., una situazione complessa come la tua merita sicuramente una riflessione attenta, che va ben oltre una semplice risposta alla lettera. Tu hai 'nelle tue mani' i sentimenti di tre persone: i tuoi e quelli di due ragazzi innamorati, che si attendono di essere corrisposti, ovviamente in modo esclusivo. E proprio perché le ferite del cuore sono dolorose, è importante che ti chiarisca le idee e cerchi di essere il più onesta possibile nei loro confronti. Certo, potresti continuare a temporeggiare, ma aspettare che le circostanze decidano per te difficilmente è una soluzione utile, anche perché corri il rischio che la verità venga a galla non per bocca tua e questo renderebbe la situazione ancor più difficile. Dicevo, dunque, che la prima cosa importante da fare è che tu faccia chiarezza rispetto ai tuoi sentimenti: indubbiamente nutri dei sentimenti per entrambi questi ragazzi, ma scegliere significa capire a chi non pensi che potresti rinunciare. Con chi ti senti più te stessa? Chi, se guardi in prospettiva, ti sembra essere la persona che potrebbe condividere più cose, modi di pensare, valori in cui credere con te? Con chi si crea un 'feeling', un'intesa più forte? Con chi senti di star meglio? Nel rispondere a queste domande è importante che tu tenga presente almeno due aspetti: nessun ragazzo, nessun uomo potrà essere 'il principe azzurro', cioè incarnare l'uomo ideale per te. Ciascuno di questi due ragazzi avrà probabilmente degli aspetti che ti piacciono e degli altri che consideri difetti. E allora può essere utile chiederti: a quali aspetti non sono disposta a rinunciare? E, all'opposto, quali difetti faccio più fatica a tollerare? L'altro aspetto da considerare è il tempo: ovviamente la conoscenza che tu hai dei due ragazzi è molto diversa. Uno lo conosci da una settimana, l'altro da 'diversi mesi'. Tra 'diversi mesi' pensi che ci saranno ancora le 'scintille' tra te e il ragazzo 'della montagna'... e 'diversi mesi' fa c'erano le scintille tra te e il ragazzo 'di città'? Quello che sto cercando di dirti, cara B., è che forse nelle tue emozioni attuali un ruolo gioca anche la novità di questa storia inattesa! È possibile che dopo il periodo iniziale le cose andrebbero un po' diversamente! Una volta affrontato questo primo 'scoglio' del fare chiarezza dentro te, ti resta la seconda difficoltà, cioè fare chiarezza 'fuori'. So che non sarà facile, ma forse quando avrai fatto una scelta e sarai stata sincera, comunque vadano le cose ti sentirai meglio con te stessa e penso che dopo tutti i tormenti che stai attraversando la sensazione di essere in pace con te stessa e di aver agito in modo corretto sarà comunque impagabile. Se posso darti un consiglio, cerca di far capire al ragazzo che deciderai di lasciare che è una persona speciale, che se hai scelto di stare con lui è perché hai visto delle cose belle e che proprio per questo cerchi di essere sincera: perché lo stimi e non lo vuoi prendere in giro. Non penso sarà più facile per il 'prescelto' accettare che ci sia stato un altro... ti troverai a scegliere se tenere segreto questo difficile periodo che tu definisci di 'bigamia' oppure essere sincera: entrambe le scelte prevedono un rischio e un prezzo da pagare, ma penso che in questo caso l'unica che può decidere sul da farsi sei tu. In ogni caso, in bocca al lupo!!

Youngmail

Non riesco + a innamorarmi, continuo a pensare al mio ex

01/07/2002: di Maddy, 21 anni

Domanda

Salve, sono una ragazza di 21 anni. Tempo fa ho avuto una relazione con T., un ragazzo più grande di me, aveva 27 anni.
Il nostro è stato un rapporto molto travagliato. Lui non mi ha mai tradito, né tantomeno ufficialmente lasciata, ma la nostra relazione era vissuta molto sul piano fisico. Lui viveva da solo e io andavo a casa sua tre pomeriggi a settimana: mangiavamo insieme quando lui poteva (lavorava a casa), parlavo solo quando lui mi chiedeva qualcosa e facevamo l'amore quando voleva lui. Per il resto era assente: nessuna telefonata, nessuna uscita extra, pochissimo dialogo. A scrivere così mi rendo conto che può sembrare un rapporto un po' strano, perché indifferente a tutto, di poche parole, pochi fatti e tanta presenza fisica, ma per me era veramente importante...era il mio chiodo fisso.
A volte mi domandava se ero innamorata di qualcuno, pur sapendo che lo ero molto di lui. Questo era il suo modo di avvertirmi di non legarmi troppo a lui. Poi da un giorno all'altro è sparito e non si è fatto più vivo.
Sono passati 4 anni, ma da allora non riesco più ad innamorarmi e ad avere un rapporto duraturo. Non mi va di vedere troppo spesso i ragazzi che frequento, la vicinanza fisica del mio partner mi infastidisce, non sopporto una presenza fedele e continua. Penso ancora a T. come all'uomo che amo e che rivorrei al mio fianco se tornasse. Che mi è accaduto? Forse quel rapporto mi ha segnato?

Risposta

Cara Maddy,
è difficile dare una risposta alla tua domanda. Nella tua lettera non dici nulla del tuo passato prima di T. che mi possa far capire i cambiamenti intercorsi tra prima e dopo questa storia. Certamente la vostra relazione era molto particolare e il fatto che tu la vivessi bene, tanto da sentirne la nostalgia può farci riflettere. T. era un partner 'assente', come tu mi dici, vicino a te solo sul piano fisico e solo 'part time' (i tre pomeriggi a settimana). Ti ha sempre spinta a non fare troppo affidamento sul vostro rapporto, quasi preannunciandoti che non sarebbe durata, che lui non era fatto per storie stabili e 'calde'. Nonostante tu fossi consapevole di tutto questo, lui costituiva per te quasi un'ossessione: era il tuo 'chiodo fisso', gli hai dato un posto importante nel tuo cuore sebbene lui ti facesse capire di lasciarlo fuori, lo assecondavi nei suoi tempi e nelle sue esigenze mettendo da parte le tue. E anche quando lui è sparito senza nemmeno una spiegazione, né un addio tu hai continuato a pensare a lui, ricordandolo come la 'storia importante' nella tua vita fino ad ora. Cosa, cara Maddy, fa sì che nonostante tutte queste difficoltà, nonostante le delusioni, il dichiarato egoismo, l'incostanza di T. e il suo abbandono tu ancora lo scelga con il cuore? La tua testa mi dice che sai quanto difficile e incerto fosse stare con quel ragazzo, ma il tuo cuore sembra ricercarne ancora la presenza. Penso potrebbe esserti utile riflettere sul perché una relazione di questo tipo ti attira così tanto. Magari (ed è solo un'ipotesi) non è lui, tipo inaffidabile e 'uomo che non deve chiedere mai' ad attirarti, quanto il tipo di rapporto: una relazione non troppo stabile, basata sull'intesa e sulla vicinanza fisica più che sul dialogo e sulla comprensione reciproca. Un rapporto che non ti permetta mai di rilassarti (= annoiarti?) e sentirti sicura, perché sempre presa a 'rincorrere' l'altro. Insomma, un relazione sentimentale basata più sull'attrazione che sulla sicurezza. E probabilmente non hai ancora trovato nessuno che come T. riesca a creare questo tipo di rapporto per te pregnante. Forse, però, non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti, se le cose stanno così come le abbiamo ipotizzate, questo periodo potrebbe rivelarsi come l'occasione per chiederti se è veramente questo il tipo di rapporto che desideri per il tuo futuro o se può valere la pena sviluppare maggiormente la parte affettiva, il dialogo e la condivisione di pensieri ed emozioni.... Ciao!

Youngmail

Perchè non ho ancora una ragazza?

21/01/2002: di P.R., 20 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 20 anni e oltre a essere vergine, non ho mai avuto una ragazza. Sono un tipo piuttosto timido e autoironico, per cui spesso sono preso in giro. Io cerco di lasciar correre, ma mi sembra che questo ruolo mi renda ancor più difficile avere una chance con le ragazze: è come se loro mi vedessero sempre come lo "sfigato" del gruppo.
Ho preso diverse cotte e ho tentato più volte di approfondire la conoscenza, ma le ragazze mi hanno sempre rifiutato, così ora mi sento un po' scoraggiato. Secondo voi, per superare la mia timidezza e la scarsa fiducia in me, e riuscire a avere una ragazza è il caso che mi rivolga ad uno psicologo? O può considerarsi normale non avere ancora una ragazza a 20 anni? Devo aspettare fiducioso che arrivino? Grazie per il lavoro che fate!

Risposta

Caro P., chi l'ha detto che timidezza e ironia siano da annoverarsi tra i difetti? Molto spesso le persone timide sono molto ricche interiormente, ma faticano ad esprimersi e a farsi conoscere per ciò che sono per la paura di essere giudicati o non compresi. Un ruolo importante hanno spesso anche una bassa autostima (l'idea cioè di non valere molto) e una scarsa fiducia nelle proprie capacità. Non c'è però da disperare. Infatti, la timidezza può essere affrontata un po' alla volta, in parte cercando di vedere in te gli aspetti positivi che sicuramente hai, in parte cercando di "esporti" gradualmente un po' di più con le persone - e in special modo con le ragazze - che ti mettono più a tuo agio, non ponendoti subito come obiettivo quello di far colpo, ma semplicemente di riuscire a star bene e goderti la compagnia. Questo potrebbe aiutarti a "scioglierti", togliendoti l'ansia del giudizio o la paura del rifiuto. Una volta che avrai visto che risulti una compagnia piacevole riuscirai ad avere più fiducia in te e il corteggiare una ragazza ti sembrerà meno un'impresa! Tieni conto che se è vero che i ragazzi timidi tendenzialmente colpiscono meno "al primo impatto", è anche vero che, una volta conosciuti un po' meglio, vengono in realtà spesso apprezzati dalle ragazze sensibili e intelligenti. Inoltre tu hai una carta vincente: l'ironia. Uno spiccato senso dello humor, se ben "dosato", può suscitare intorno a te allegria e simpatia. Basta che la tua ironia non sia sempre autoironia! Se riesci a reagire scherzando agli scherzi altrui "acquisterai punti", mostrando il lato divertente di te.
Scoraggiarsi è una reazione naturale, ma di poco aiuto. Tutti i ragazzi vanno incontro a qualche delusione nei rapporti con l'altro sesso...comincia tu per primo a toglierti di dosso la scomoda e non veritiera etichetta di "sfigato" del gruppo! Ti auguro di trovare presto una ragazza che ti sappia apprezzare per quello che sei! Se vuoi scrivimi ancora. In bocca al lupo!

Youngmail

Si è infatuato di me: non so come farlo desistere

07/01/2002: di L

Domanda

Ciao youngmail, sono una ragazza adolescente, ho una situazione un pò complicata da spiegare, spero di riuscire a spiegarla in maniera chiara! Sono stata fidanzata con un ragazzo estremamente possessivo e dopo un anno e mezzo di storia ho deciso di lasciarlo: Poco dopo la fine della storia ho conosciuto un ragazzo e abbiamo instaurato un'ottima amicizia o per lo meno così credevo. Lui mi ha chiesto di uscire con lui e la sua compagnia, mi sono trovata benissimo anche
perché nel posto di ritrovo, c'é anche un'altra compagnia, che ho conosciuto. Tutto procedeva bene, fino a quando uno dei ragazzi di questa seconda compagnia si é infatuato di me.
x me é un carissimo ragazzo ma gli ho detto che ora non me la sento di avere una storia.
Lui però si é messo in testa che mi vuole aspettare e non so come fare per fargli cambiare
idea. Per non far torto a lui, infatti, ora tutti si tengono a debita distanza da me. Ho provato a parlargli ma non vuole sentire ragioni. Non so come fare anche perché ho litigato con il mio amico e ho il mio ex ragazzo continua a stressarmi dicendo che la compagnia con cui sto uscendo mi sta prendendo in giro non so più come fare sono ormai disperata non mi sento più la ragazza solare e simpatica che sono sempre stata....... vi prego aiutatemi voi non so più che fare. Confido in voi grazie in anticipo!!!!

Risposta

Cara L., intanto benvenuta nella nostra rubrica! Effettivamente la situazione che tu ci descrivi è piuttosto complicata. È difficile poterti rispondere in modo esauriente in poche righe, ma cercherò comunque di darti qualche indicazione che spero ti possa essere utile. Anzitutto mi sembra di cogliere un "filo rosso", un elemento ricorrente nella tua lettera: la possessività. Chiudi una storia di un anno e mezzo con un ragazzo che per te è troppo possessivo e poco dopo ti ritrovi in una situazione in cui la possessività di un'amico innamorato di te ti isola dagli altri....
Sembra che tu, in un modo o nell'altro, non sia mai completamente libera di intrecciare più amicizie.
Ma prendiamo la situazione attuale. Se ho ben capito, ti trovi in un periodo in cui il tuo desiderio sembra essere proprio quello di essere libera, di avere diversi amici da conoscere e frequentare senza per ora instaurare un rapporto di coppia stabile. Non così però sembra vederla il ragazzo che, innamorato di te, pare averti contrassegnata con un "proprietà privata - tenersi a debita distanza", che gli altri ragazzi delle due compagnie rispettano.
La tua domanda è: "Cosa posso fare?" Devo dire che rileggendo con attenzione la tua lettera effettivamente ho trovato uno spunto di risposta interessante. Ho provato a mettermi nei panni del tuo "innamorato" per qualche secondo e mi sono chiesta come avrei preso un "Sei un carissimo ragazzo, ma per ora non me la sento di avere una storia".... Se tu fossi lui non interpreteresti le tue parole come un "non per ora perché non è il momento"? E, innamorata, non attenderesti il momento in cui il no potrebbe diventare sì, magari cercando di facilitare la cosa tenendo alla larga la possibile concorrenza? Quel che sto cercando di dirti è che forse un "no" detto da parte tua con sensibilità per non ferire, è stato recepito dall'altra parte come "ripassa in un altro momento perché ora non cerco un rapporto di coppia". Forse dovresti anzitutto chiarire a te stessa i sentimenti che provi verso questo "carissimo ragazzo" e poi parlare nuovamente con lui dimostrandoti, se è il caso, più risoluta e schietta rispetto a ciò che provi per lui e al futuro del vostro rapporto. Potresti anche dirgli con molta onestà che il suo atteggiamento ti crea difficoltà nelle relazioni con gli altri, i quali hanno forse frainteso i vostri rapporti e non vogliono fargli torto socializzando con te.
Per quanto riguarda il tuo ex-ragazzo mi verrebbe da pensare che le sue parole siano motivate, più che dal desiderio di aprirti gli occhi su una realtà non visibile, dalla gelosia di una persona che ti ha voluto bene (e forse ancora te ne vuole) in modo possessivo ed esclusivo, tanto da non tollerare che tu esprima la tua solarità e simpatia con altri ragazzi. Quindi: non scoraggiarti! Manda segnali più chiari e diretti sui tuoi sentimenti e sulle tue intenzioni e se gli altri non prendono l'iniziativa di avvicinarsi a te.....beh, sai come si dice, no? Talvolta può essere anche la montagna che va da Maometto se desidera incontrarlo! Sono convinta che se cercherai di vedere le cose con più ottimismo, sforzandoti di cogliere anche i segnali di simpatia che gli altri ti possono inviare e lanciandone a tua volta, la situazione migliorerà presto.
Sperando di averti dato una mano, resto eventualmente in attesa di tue nuove notizie, disponibile ad ascoltarti e a darti risposta. Ciao e ... in bocca al lupo!

Youngmail

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