Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Lasciarlo o non lasciarlo?

04/02/2011: di Vita incasinata, 16 anni

Domanda

Ciao sono una ragazza che non sa più se è innamorata o no. Sto insieme al mio ragazzo da 2 anni e mezzo e per tutto questo tempo ho perso amicizie e le rimanenti (solo un'amica)le vedo una volta ogni 2 mesi. Appena messi insieme ero felice innamorata persa scrivevo il suo nome dappertutto gli facevo regali lo riempivo di belle parole e tal punto che tutte le volte che cervava di mollarmi lo costringevo a stare insieme perchè non volevo perderlo ma tutto questo senza essere ricambiata almeno fino a quanto facevo io per lui.Dopo il primo anno e mezzo non ne potevo più di fare tanto per lui e non avere niente in cambio e cosi ho iniziato a distaccarmi non fare e dire più niente anche rispondere:non ti giuro che staremo insieme per sempre perchè non si sa mai che succederà. Questo lo ha portato ad attaccarsi di più a me avendo capito che mi poteva perdere ma io non riuscivo più ad essere quella persona innamorata di prima. Successivamente si è allontanato anche lui fino ad arrivare ad adesso. Mi sono stancata della solita vita di non fare niente insieme di fare le solite cose di non avere quelle grani attenzioni che dovrebbe darti un ragazzo piango davanti a film romantici perchè vedo che se continuo con lui non succederà mai..lo stesso vale per il sesso ora ogni volta che ce l'opportunità non mi va di farlo e infine ora ogni cosa mi da fastidio di lui...A me ora mi vien da dire che non voglio stare insieme a lui per sempre ma non riesco a lasciarlo sono 2 mesi che rimando mi vengono in mente i bei momenti la sua famiglia...perderei la mia vita che senza di lui non mi rimane nessuno però non ce la faccio ad andare avanti cosi...voglio l'amore voglio la dolcezza voglio una persona che mi dice che bella che 6 vestita e truccata cosi non una che ti dice dove vai conciata cosi oppure quanto fondo tinta ti 6 messa...aiutatemi...

Risposta

Cara "Vita incasinata": più che essere nel dubbio se lasciare o no il tuo ragazzo, ho l'impressione che tu stia chiedendo come fare...
Se riassumo bene quel che dici, mi pare di capire che: nel tempo il tuo innamoramento è andato via via perdendosi, anche perchè lui non mostrava di tenerci altrettanto; vi siete allontanati parecchio; tu non sei più attratta da lui e la vita con lui ora non ti piace, non è il rapporto di coppia che desidereresti e non immagini in futuro le cose possano migliorare. Mi verrebbe da chiederti cosa ti tiene con lui al presente: i ricordi? l'affetto e l'abitudine di due anni e mezzo di rapporto? la paura di trovarti sola?
Certo, questi possono essere aspetti che fanno un pò paura e che rappresentano un bel cambiamento, ma mi pare anche che tu dica che ne hai proprio bisogno!
Forse sarebbe più facile se cercassi di ricucire intanto delle amicizie, di coltivare degli interessi...insomma di creare nella tua vita spazi tuoi che non c'entrino con lui e che ti rendano più facile pensare che se lo lasci la tua vita continua..e magari anche meglio di ora!
In bocca al lupo!!

Youngmail

Lui è tornato...ma non so se è convinto

20/01/2011: di niki, 18 anni

Domanda

Ciao youngmail, sono niki, sono in un brutto periodo con il mio ragazzo..siamo assieme da tre anni, lui un mese fa mi ha lasciata perchè aveva preso un sbandata per un altra ragazza. Ora lui è tornato da me per un rifiuto dell'altra. io mi sento come una ruota di scorta, ma a volte penso che alla fine è tornato da me, perchè poco ci voleva per trovarne un'altra.
Il problema è che non so come reagire.. lui ha ancora bisogno di tempo.. devo farmi desiderare?
per poter capire che prova e se vuole veramente me?? se si come fare??

Risposta

Carissima Niki, che vuol dire "lui ha ancora bisogno di tempo"? Le riflessioni che fai mi sembrano molto opportune: lui torna perchè è stato rifiutato dall'altra e non vuole star solo o torna perchè comunque, al di là del rifiuto, sente di voler stare con te?
Credo che dal modo in cui sta con te tu possa capire se hai il ruolo di "riserva" o di "titolare": quante attenzioni ti dedica? Ti cerca lui o sei più spesso tu che devi farti viva? Cerca di farti capire/sentire che sta con te perchè l'ha scelto o hai la sensazione che la vostra storia "sopravviva" in attesa di un nuovo evento?
E tu? Che mi dici di te? Se capissi che per lui sei solo una "riserva" pensi avresti la forza di concludere una storia comunque lunga e importante o staresti comunque con lui?
Il consiglio che mi sentirei di darti in questa situazione è che non puoi riempire tu lo spazio del suo amore: se lui non sta con te perchè è convinto o innamorato cercare di convincerlo facendosi in 4 non solo non fa bene alla tua autostima, ma può essere anche meno efficace che dirgli apertamente che pensi valga la pena stare insieme solo se si è in 2 ad essere convinti della storia. Di cuore, in bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

Lui sta male...e io per lui

29/04/2010: di L., 18 anni

Domanda

Gentile psicologo,
ho davvero bisogno di avere delle risposte ad alcuni interrogativi molto importanti per me. ho un ragazzo di 21 anni.credo che lui soffra di depressione.vorrei chiederle,come si fa a diagnosticare una tale malattia?ci sono dei sintomi particolari?quando può risultare particolarmente grave?le vorrei raccontare il perché di queste domande.io sono l'unica persona con cui lui si confidi seriamente,intendo per cose che riguardano la sfera più profonda di se stesso.è un ragazzo dall'eccezionale sensibilità,maturo e molto intelligente,ha una bella famiglia,ha molto successo all'università e tra noi le cose vanno bene.capita a volte,non so dirle di preciso ogni quanto (forse ogni 2 mesi) che lui mi parli di un suo malessere profondo,dettato da molte paure.si sente inutile,proprio dal punto di vista della sua esistenza,dice esattamente di "non essere fatto per vivere".dice che la vita non ha senso e che quindi se non ci fossi stata io,tra qualche anno,forse l'avrebbe fatta finita,ieri sera ha aggiunto che ha paura di perdermi e descrive paure anche nei riguardi del nostro rapporto che assolutamente non stanno né in cielo né in terra,sono solo nella sua testa.ci tengo a precisare che il suicidio è un argomento che lui cita quelle poche volte in cui mi parla in questi termini.noto i suoi sbalzi d'umore,è felice ed improvvisamente triste,e quando lo diventa inizia a fare questi discorsi che mi preoccupano molto come lei può immaginare.le scrivo con il cuore in mano,la nostra relazione chiaramente passa in secondo piano,infatti non le scrivo per questo...vorrei sapere come posso aiutarlo,come mi devo comportare.ho paura perché non so in che termini giudicare la cosa.mi dica lei se mi sto esageratamente preoccupando,alla fine le sue sono solo parole,è molto stressato per via del lavoro e degli studi impegnativi,ma siccome non posso saperlo,mi rivolgo a lei.sto molto male a vederlo così perché è un ragazzo incredibile,ha la profondità di un poeta,mi creda.una persona del genere è un miracolo in questo mondo,e io mi sento inutile,non trovo più il senso nel fare le cose,come posso continuare gli studi,andare all'università,condurre una vita normale cm qualsiasi persona ed impegnarmi se nono riesco nemmeno ad aiutare il mio ragazzo?questo mio comportamento è determinato anche dal fatto che a me,la depressione,fa paura.mio padre è malato da anni,soffre di attacchi di panico e ho pessimi ricordi di lui nella mia infanzia.sono scoraggiata perché mia mamma non ha mai saputo gestire la situazione e mi ha fatto percepire il fatto di convivere con un depresso come una dannazione.ora loro sono separati ma non a causa di questo.è un anno e mezzo che sento parlare il mio ragazzo di queste cose anche se saltuariamente,non voglio essere classificata come la classica ragazza che soffre della sindrome della "crocerossina",non pretendo di salvare tutti,ma mi sentirei una vigliacca a lasciare da solo il mio ragazzo con il suo problema.ripeto che la relazione passa in secondo piano,non sto cercando di non soffrire e di cercare che questo suo problema non rovini quello che abbiamo costruito,almeno,si anche questo ma non solo,l'unica cosa veramente importante è che stia bene lui.ho paura di non riuscire a supportarlo senza degli accorgimenti adeguati;i suoi consigli mi sarebbero davvero molto preziosi non potendo riferirmi a nessun altro...spero nella sua risposta.
Grazie.

Risposta

Cara L., è difficile dire se le parole del tuo ragazzo rivelino un disagio sottostante importante o siano una tendenza a "vedere nero" in certi momenti...mi pare in ogni caso che non sia il caso che tu ti "carichi sulle spalle" la sua sofferenza. In primo luogo, perchè se lui sta male è più probabile che lui tiri "giù" te, piuttosto che viceversa e in secondo luogo perchè, per quanto tu possa essere preziosa per lui, non puoi essere la sua cura, per cui rischi di stare male senza vedere risultati.
Comprendere ed eventualmente diagnosticare le difficoltà che il tuo lui incontra è un compito complesso...non si tratta semplicemente di rintracciare una serie di "sintomi standard", ma di capire il funzionamento di una persona all'interno dei suoi contesti di vita e il perchè degli eventuali "intoppi". Considera, ad esempio, che ci sono tanti tipi di depressione ed ognuno richiede di essere affrontato in modo specifico, a seconda delle cause e della forma...e in tutto questo non è detto che lui abbia una forma di depressione..
Quindi, una diagnosi e l'eventuale cura di ciò che fa soffrire il tuo ragazzo dovrebbe essere fatta da specialisti esperti e sensibili, specialmente considerando che è un ragazzo così giovane. È molto importante che trovi l'aiuto giusto al più presto.
Tu giochi un ruolo fondamentale: il tuo affetto, la tua presenza, la vostra storia importante e l'idea di un futuro insieme possono essere una buona motivazione per il tuo lui per affrontare le sue difficoltà e ricercare un aiuto. Potrebbe parlarne anzitutto con uno psicologo...e tu potresti offrirgli di accompagnarlo al primo appuntamento..
Ciò che ti sconsiglio di fare è invece assumerti un ruolo terapeutico nei suoi riguardi. Se riesci a convincerlo a fare un colloquio psicologico hai già fatto molto per lui.
Gli ultimi due accenni di questa risposta vorrei dedicarli a te:
- cerca di non basare il senso della tua vita su come sta lui e su quanto ti percepisci utile nei suoi riguardi. Per quanto importante possa essere per te, la tua vita è fatta di tante parti, alcune condivise con lui, alcune tutte tue. Èimportante che queste ultime non perdano il loro "sapore" e che tu non perda la tua possibilità di sentirti bene, per quanto dispiaciuta del suo star male...non sei lui, ricordatene!
- anche se potrebbe essere buona cosa per te riflettere sulla tua storia familiare e sull'influenza di questa sulla tua vita presente (se senti che è importante approfondire, puoi venire a fare qualche colloquio in consultorio familiare), credo non dovresti sovrapporre le vicende di coppia e i vissuti dei tuoi genitori con quelli della "tua" coppia: tu sei una persona diversa da tua madre, lui è una persona diversa da tuo padre e così il vostro legame di coppia, mi auguro. Se senti che fare queste distinzioni è piuttosto difficile, ti invito davvero a chiedere uno spazio di riflessione per te.
In bocca al lupo!

Youngmail

Primi baci

16/04/2010: di Fonfa, 17 anni

Domanda

Ciao...Ho un problema: da qualche tempo ho finalmente superato un momento molto buio (e ne sono felice!!) anche e soprattutto grazie al mio ragazzo..diciamo che, però, per la maggior parte era colpa sua, o quasi..:)il punto è che ora, dopo ANNI di incomprensioni finalmente ci siamo parlati col cuore in mano e ci siamo chiariti e da allora stiamo insieme. Il vero problema è che io, però, ho paura di ogni gesto fisico che una relazione comporta. Anche solo il fatto di baciarlo mi mette soggezione (non perchè io non voglia, anzi!!): è il mio primo ragazzo, diciamolo, e non ho avuto mai altre esperienze..ho paura di non esserne capace e continuo a domandarmi se e come sia possibile sbagliare. Lui ha 21 anni, ulteriore disagio, visto che ormai ci è navigato su 'ste cose, e ogni giorno che passa è peggio: più lui freme, più io mi terrorizzo; non è tantissimo che siamo insieme, quindi ancora è plausibile che io non voglia ancora baci, però ormai comincia a diventare una situazione imbarazzante. Ovviamente con lui ne ho parlato e ho chiarito che si tratta di paura,però non posso neanche pretendere che aspetti in eterno per questo!! Ora, la questione è se è normale avere tutte queste titubanze, se le mie paure sono fondate e se ci sia un modo per risolvere la situazione. Grazie per avermi ascoltata!!

Risposta

Cara Fonfa, da quel che racconti a me sembra che il tuo problema non sia tanto la mancanza di esperienza nelle manifestazioni dell'amore, quanto la paura delle conseguenze se per caso sbagli o "non sei abbastanza brava" agli occhi del tuo ragazzo.
Sono d'accordo con te: rimandare non solo non risolve il problema, ma aumenta l'imbarazzo e le paure!
Se hai detto a lui le tue paure e lui è ancora lì, significa che è disposto a stare con una persona...per usare i tuoi termini..meno "navigata"!
E magari per lui il fatto che siano le tue prime volte è tutt'altro che un problema, anzi! Forse non hai considerato la prospettiva che essere il primo amore di qualcuno può essere estremamente gratificante!
E poi, che vuoi, perdonami se ti sembrerò un pò all'antica, ma io credo che il bello di un bacio non stia nell'essere una baciatrice da "medaglia d'oro" ma nei sentimenti e nelle sensazioni che passano tra due persone attraverso il bacio..cioè in quello che quel bacio comunica. Prova a concentrarti sul sentimento più che sulla tecnica o sulla prestazione e vedrai che andrà tutto bene!
In bocca al lupo! Se ti va, facci sapere. Ciao!

Youngmail

Non sto bene con il mio lui: come dirglielo?

01/09/2008: di B., 17 anni

Domanda

Cara youngmail, sto con un ragazzo da 1 anno e ormai ci conosciamo bene..ci sono molte cose che non mi piacciono di lui e mi fanno ricordare il mio ex..molte volte persino mi infastidisco a stare con lui e non lo sopporto! Sono troppo giovane x pensare ad un futuro con qualcuno ma lui non lo capisce..Vorrei lasciarlo ma non ci riesco xke si è affezionato troppo, dice persino che mi ama..so che è sincero e non voglio farlo stare male! Non so proprio come dirglielo..potete aiutarmi?

Risposta

Cara B., forse è vero che sei troppo giovane per pensare al futuro..o forse è che non riesci a pensare al futuro con questo ragazzo perchè in fondo senti che non è quello giusto per te. Voglio dire che se ti innamorassi perdutamente di qualcuno, magari troveresti naturale pensarti con lui in futuro. Se le cose stanno così e senti che lui sta legandosi a te più di quel che tu sia disposta a fare con lui, credo essere chiara significhi rispettarlo. Più lui si lega a te, più sarà doloroso lasciarti..e più passa il tempo, più c'è il rischio che quando tu gli dici quel che senti lui si senta preso in giro perchè non sei stata sincera sin da subito. È vero, hai ragione, è difficile parlare di queste cose, anche perchè non c'è un modo indolore di dirle, ma dato che tu in questo rapporto non stai bene e lui si sta illudendo di una storia lunga fra voi non ha senso fingere. Potresti dirgli solo che senti che non siete fatti per stare insieme, risparmiandogli magari il senso di fastidio che provi o il fatto che ti ricordi il tuo ex. Punta piuttosto sul fatto che è meglio per tutti e due non tirare avanti una storia che senti non funzionerebbe.. E poi lasciagli il tempo di sbollire: difficilmente apprezzerà a breve termine la tua sincerità, ma magari nel tempo, quando si sarà ripreso e avrà trovato un'altra persona ti ringrazierà per la tua schiettezza. Se ti va, facci sapere come è andata! In bocca al lupo!

Youngmail

Stancarsi di fare l'amore?

30/06/2008: di bimba92, 16 anni

Domanda

Salveyoungmail, io e il mio ragazzo siamo insieme da un anno e mezzo. Da pochissimo abbiamo iniziato ad avere rapporti completi. Premetto che fare l'amore è stato ed è una cosa davvero bellissima. Lui ha paura però che se lo facciamo troppo spesso io mi possa stancare...è possibile amare una persona ma stancarsi di fare l'amore se non c'è fantasia sotto le lenzuola? Grazie

Risposta

Cara Bimba92, allargherei il discorso non solo ai rapporti sessuali, ma alla relazione più in generale: se diventa una routine senza sorprese è possibile stancarsi...ecco perchè è importante non darsi per scontati, continuare - per così dire - a corteggiarsi un pò sempre.. Così anche nella sessualità: non è di per sè il far l'amore spesso che può stancare, anzi! È più il fatto che diventi quasi un'abitudine fatta sempre degli stessi gesti, che magari alla lunga diventano automatismi, che crea la noia.. Non dico che dovete inventare ogni volta posizioni sempre più bizzarre, anche perchè nel tempo il vostro rapporto cambierà, attraverserà varie fasi, si trasformerà e la sessualità seguirà questi cambiamenti: a volte la sessualità esprimerà desiderio, altre volte amore, altre volte tenerezza, altre volte complicità,... Si tratta quindi di cercare di non vivere mai la sessualità in modo meccanico, quanto di continuare a pensarla come un modo di comunicare e ricevere amore e desiderio...e sarà tanto più facile quanto più coltiverete la vostra relazione: se nella relazione state bene, la sessualità esprimerà questo...
Ciao!

Youngmail

Belle novità: lui sembra interessato..ma non so se fidarmi

26/05/2008: di smianouel, 17 anni

Domanda

Ciao carissimo youngmail!!!ho delle belle notizie!!inanzitutto vi ringrazio tanto di avermi risp al mio 'problema'ancora gg fà...ora invece ci sn delle belle notizie,si insomma,carine dai.!!il mio fortunato si sta facendo sentire anche spesso e nn è tutto quà,mi ha detto anche delle cose belle che nn mi aspettavo certamente..il punto è che io lo credo però nn abbastanza,nel senso che visto nn mi và + di star male o altro x l'ennesima volta,ora sn un pò fredda nel senso un pò stronzetta,cioè nn voglio sembrare quella che cade hai suoi piedi o cmq dirgli cose già scontate che lui può quindi già immaginare..voglio in poche parole farmi desiderare,se veramente mi vuole cm mi fa capire lui..faccio bene vero??accetto consigli!!graziee..aspetterò cn ansia la vostra risposta!!a presto..baci baci

Risposta

Cara Smianouel, una bella notizia! Visti i trascorsi, forse dare fiducia un pò alla volta e stare a vedere come va è la cosa migliore..Ciao!

Youngmail

Sesso e autostima

25/05/2008: di Incompresa2008, 18 anni

Domanda

Ciao youngmail, è la prima volta che scrivo perchè mi vergogno un po'. Ho 18 anni e ho il ragazzo da 3 anni e mezzo, e gli voglio un bene dell'anima. Da circa 3 anni abbiamo rapporti completi con regolarità, ma per quanto bene gli voglia, non riesco ad accettare il fatto che lui guardi dei film porno. Ammetto che qualche volta anche io mi masturbo guardando dei film, ma non riesco ad accettare che lui lo faccia. Ho sempre imputato come causa di questa intollerranza la totale assenza di autostima che ho. Molti mi dicono che sono una bella ragazza, e a volte riesco anche a crederci, ma poi guardando le altre ragazze mi sembra di essere veramente brutta. La mia paura più grande è quella di perdere il mio ragazzo, e oltre ad esserre super gelosa, a volte mi rendo conto di essere addirittura possessiva, troppo... Molte volte ho trattato questo argomento con lui, ma il risultato è sempre stato lo stesso: mi dice che non sono normale, che sono pazza, perchè è normale per un ragazzo avere certi bisogni improvvisi, e questo lo posso capire, ma proprio non riesco ad accettare il fatto che lui si masturbi!
Cosa devo fare? Sono io il problema, o di cosa si tratta? Vi prego aiutatemi che questo problema ormai mi sta logorando dentro da troppo tempo! Grazie per l'attenzione! A presto!

Risposta

Cara Incompresa2008, mi chiedo perchè lui debba venirti a raccontare della sua sessualità in solitudine, tra l'altro sapendo che la cosa ti dà fastidio..
La masturbazione, soprattutto alla vostra età è frequente e risponde ad una fase di vita in cui gli ormoni 'premono' davvero molto...è possibile quindi che lui senta quest'esigenza e che ciò abbia poco a che fare con quanto tu sei carina o vali ai suoi occhi. Nella tua lettera rischi di mettere insieme cose che non necessariamente sono collegate. Forse se cominci a separare la masturbazione del tuo ragazzo dal tuo valore, puoi ragionare meglio sulle due cose..e trattarle come due distinte questioni, in modo che l'una non pesi sull'altra.
Per quanto riguarda l'autostima, dovresti provare a 'coltivarla' da dentro piuttosto che basarti sulle conferme altrui che possono esserci come no, mentre - d'altro canto - se ti dà così fastidio la masturbazione del tuo ragazzo, ma tu stessa ne senti a volte l'esigenza, forse potreste rivedere i tempi (o i modi) della vostra sessualità o concordare che la sessualità vissuta in solitudine, resti una cosa personale. Ciao!

Youngmail

Amore a distanza in crisi..non so che fare

22/04/2008: di follemente_innamorata, 18 anni

Domanda

Cara youngmail.. da quasi sei mesi sto con un ragazzo che vive in un altra città (un po' lontana da qui). eravamo entrambi in cerca dell'amore della nostra vita. e lo avevamo trovato. Anche se ci vedavamo ogni 2 settimane le cose andavano benissimo (sia in coppia che con le rispettive famiglie), si faceva progetti x il futuro (pensavo di trasfermi li finiti gli esami e lui ne era contentissimo), era follemente innamorato di me e la distanza non era un problema. purtroppo un mesetto fa si è ammalato (malattia contagiosa) e quindi è stato costretto a stare a casa per un paio di settimane; non poteva uscire, era spesso a casa da solo durante il giorno, non poteva vedere ne amici ne tanto meno me. mentre era ammalato, da un giorno all'altro mi ha detto che non era più sicuro della nostra relazione ed io ci sono stata malissimo. per me lui è tutto, la mia vita, e anch'io per lui lo ero (e secondo me lo è ancora). sono convinta che lo pensi ancora e che sia ancora innamorato di me e che questo cambiamento sia dovuto soltanto alla malattia (è ovvio che non facendo niente durante al giorno abbia sentito di più la distanza); ho parlato con sua sorella e la sua migliore amica e sono entrambe d'accordo con me. Siamo ancora assieme, intanto è guarito e si sta rimettendo.. anche "emotivamente". non mi dice più "ti amo" o "sei la mia vita" come prima, ma si intuisce che ci tiene ancora a me, dato che ogni tanto mi scrive che gli manco e si dava da fare per organizzare come passare assieme queste prossime vacanze (e poi se voleva lasciarmi l'avrebbe già fatto). parlando con sua sorella siamo arrivate alla conclusione che si stia autoconvincendo che quello che pensa sia giusto e che non c'è una soluzione al problema. più cerco di farlo ragionare e più inventa scuse (o autoconvinzioni, come le considero io), arrivando a dire che non è pronto per una relazione seria (se non la voleva, non ci saremmo mai messi insieme!)e che non è più felice come prima. ho cercato di ascoltare le sue opinioni e ho cercato di comprenderlo, ma lui non vuole ascoltare le mie e dice che non c'è una soluzione al nostro problema (purtroppo è testardissimo). sono convinta che è solo un momento passeggero dovuto, lo ripeto, alla malattia (che lo ha buttato giù da morire) e purtroppo anche ad un miscuglio di cose come il fatto che è pessimista, ha poca fiducia in se stesso, la scuola e la maturità (pensa di non farcela a superare l'anno). fra pochi giorni lo rivedrò (non lo vedevo da settimane a causa della malattia) e sua sorella mi ha consigliato di far finta che non sia successo nulla e a fargli provare quelle emozioni che provava ogni volta che ci vedavamo, così da riscoprire la felicità e forse sperare in un ripensamento. ripeto per me la soluzione c'è, dato che sono disposta a trasferirmi a settembre, non ci sarebbe più la distanza, ci vedremmo ogni giorno come vorremmo entrambe. voi che ne pensate? che cosa dovrei fare? vorrei parlare faccia a faccia con un esperto di questa cosa (ho sentito delle consultazioni gratuite negli ambulatori, ma non so dove sono ubicati), anche perchè la situazione mi sta facendo soffrire molto, non mangio più e se continuo così sono in rischio di compromettere il mio fisico (sono a rischio anoressia) e anche il mio discreto andamento scolastico.
grazie d'anticipo per la risposta.

Risposta

Cara Follemente_innamorata, mi chiedi un parere...quindi spero potrai accettere un punto di vista esterno che si differenzia in parte dal tuo. Dalla tua lettera traspare un senso di disperazione, come se ti sentissi mancare la terra da sotto...e quando ci si sente così è difficile prendere decisioni razionali sul da farsi: facilmente ci si lascia guidare dall'ansia o dalla paura dell'abbandono che di rado sono buone consigliere.
A me dà da pensare il fatto che il tuo ragazzo abbia così improvvisamente cambiato idea..e ho l'impressione che più tu tenti di aprirgli gli occhi alla visione precedente, più lui si intestardisca sul suo punto di vista perchè non si sente compreso. Forse, anzichè cercare di persuaderlo che il virus gli è arrivato alla testa (o al cuore), dovresti ascoltare e cercare di capire. Lo so, hai già ascoltato quello che lui ti ha detto...ma è possibile che le sue parole, tanto ti ferissero che si sono fermate alle orecchie. Quando parlo di ascoltare, non mi riferisco solo al sentire ciò che lui ha da dire, ma al capire com'è arrivato a maturare questa idea, cos'è cambiato, quali ragionamenti ha fatto, a cosa ha pensato. Tu sei spaventata e questo ti porta a catalogare come 'sbagliati' i suoi pensieri di questo periodo. Ma se invece si trattasse di riflessioni fondate? Se lui, pur innamorato di te, considerasse la vostra giovane età, considerasse il fatto che trasferirti comporta farti lasciare la tua famiglia, la tua città o magari che ancora non si sente pronto per una cosa così impegnativa, pur nutrendo sentimenti veri verso di te? Ora tu sei follemente innamorata e forse considererai le cose che ti sto scrivendo difficoltà di poco conto, ma sognare una cosa e viverla nella realtà possono essere due esperienze diverse. E ignorare i sentimenti del tuo ragazzo, considerandoli frutto deviato di malattia o prolungata solitudine, rischia davvero di mettere in discussione il vostro rapporto, perchè lui potrebbe sentire che tu non cerchi di capirlo, ma solo di 'imporgli' di vedere le cose come prima. Magari è una crisi passeggera o magari è una crisi che vi porterà a definire meglio il vostro rapporto. In ogni caso, fingere che non esista temo non sia una buona idea. Mi chiedi un consiglio sul da farsi: credo che fargli capire che sei così innamorata sia una cosa bellissima, che potrà sentire molto di più quando vi vedrete, ma che sia anche importante che questo amore ti renda disponibile all'ascolto dei problemi che lui vede. Forse, sentendosi ascoltato dovrà difendere con meno forza la sua posizione e potrete pensare insieme alle soluzioni! Se vuoi venire a trovarci, a parlare con uno di noi, lo puoi fare liberamente, senza appuntamento nè costi nella fascia spazio giovani del consultorio. Alla voce 'indirizzi utili' del sito troverai gli indirizzi di tutti i consultori e gli orari degli spazi giovani. Se vuoi, ti aspettiamo! Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo!

Youngmail

Passione

27/06/2007: di Figolatino, 28 anni

Domanda

Cara youngmail, io e la mia ragazza, coetanea, siamo insieme da 4anni, ci amiamo alla follia e siamo pervasi dalla passione! Facciamo l'amore più volte al giorno in tutti i modi, in tutti i luoghi ed in tutte le situazioni. Adoriamo l'odore ed il sapore dei nostri corpi. Non usiamo precauzioni "esterne" (preservativo, pillola, spirale, ecc..), in quanto un bebè sarebbe il benvenuto. La domanda è: secondo te siamo, tra virgolette, normali? Sono giustificati i miei timori nel caso venga a calare la passione?

Risposta

Caro Figolatino, se le cose vanno così bene, perchè preoccuparsi? Godi di questo amore! Non sai cosa sarà in futuro, forse la passione resterà, probabilmente andrà a periodi, è possibile anche che muti lasciando spazio ad altri sentimenti e sensazioni. È vero, c'è la possibilità che cambi e se è così bello capisco che tu viva questa eventualità con paura, ma rischi così di non goderti la fortuna che hai al presente...ciò che puoi fare per il tuo futuro è non dar per scontato ciò che hai, continuare a coltivare questa passione e quest'amore in modo che mentre raccogli frutti oggi, semini qualcosa anche per il futuro (corteggiamento, cercare un'intesa anche su altri piani, coltivare interessi in comune, fare cose insieme, condividere le emozioni,...)...Ciao!

Youngmail

Candida..e le cure per lui?

21/06/2007: di Paperotta, 22 anni

Domanda

Cara youngmail, ho avuto la candida e vi ho scritto per questo motivo chiedendovi consigli che sono stati molto esaurienti sl nn capisco una cs: mi avete detto che probabilmente sarebbe meglio trattare anke il mio ragazzo anke se lui nn ha sintomi. ma se nn ha sintomi perkè trattarlo? cioè cosa comporta la candida nell'uomo? inoltre io per me sn andata al consultorio della mia zona dove ho trovato la gine che m ha prescritto la terapia....ma per lui dove andiamo? nn mi pare che al consultorio ci siano spazi per gli uomini!
aiuto!!!!!!!!!!!!!!!il probl è:io nn ho mai detto al mio raga di avere o aver avuto la candida!!!me ne vergogno nn so perkè!!!cm faccio a dirglielo???e pure devo farlo se anke lui deve curarsi!!!!!!!!!!!!!aiutatemi a dirglielo vi prego!!! mi sembra assurdo abbiamo molta confidenza ci diciamo tutto....

Risposta

Cara Paperotta, è necessario che tu comunichi questa cosa al tuo ragazzo: puoi dirgli semplicemente che hai preso un'infezione vaginale e che temi che nella vostra sessualità possa essere passata anche a lui e che siccome non vuoi che lui stia male per sicurezza è meglio effettuare una terapia entrambi. In fin dei conti come fai a sapere chi l'ha contratta per primo? Comunque, dicevo che è necessario, perchè, anche se può essere asintomatica nell'uomo è comunque un'infezione presente e in più c'è sempre il rischio di ritrasmissione a te (in una sorta di effetto 'ping-pong', l'infezione, come la pallina, rischia di passare continuamente da te a lui e viceversa) causando continue recidive.. Nei consultori è possibile prescrivere la terapia anche a lui. Come avrai visto ci sono gli spazi giovani che sono ad accesso gratuito per i ragazzi. L'unica cosa che si paga è, eventualmente, il ticket per gli esami. E comunque c'è sempre anche il medico di famiglia che può fare la prescrizione al tuo lui! Mi raccomando: curatevi entrambi! Ciao!

Youngmail

Pillola e rapporti forzati: è giusto?

07/05/2007: di P.J., 26 anni

Domanda

Carissimi, avrei una questione da porvi, che non riguarda me ma la mia migliore amica. Dopo 10 mesi che stavano assieme, il suo ragazzo le ha rivelato di essere stufo di aspettare di avere rapporti. Lei non ne ha mai avuti, per svariati motivi: una cultura fortemente cattolica, la paura di una gravidanza al momento non opportuno (fuori dal matrimonio), l'assenza di desiderio - probabilmente causata dai motivi precedenti. Dopo una lunga e difficile discussione con lui, che non si sentiva desiderato e aveva quindi una specie di senso di frustrazione, lei ha deciso di provarci. Nonostante tutto. Ma anche qui si è aperta una discussione: il metodo contraccettivo - anche se lei è un po' contraria al loro uso. Lui le ha detto che gli dà fastidio il preservativo, ma a lei, da sempre regolarissima nel ciclo e senza alcun problema, l'idea di farsi prescrivere la pillola, che è comunque è un farmaco, per poi magari provarci chissà quando, non piaceva. Ciononostante, per amor suo, è andata dal ginecologo e se l'è fatta dare (anche se a oggi, da quanto ne so, non hanno ancora avuto rapporti). A me questo non sembra giusto: anch'io prendo la pillola ma è stata una mia scelta, dettata anche da problemi di irregolarità del ciclo e di microcisti ovariche e quindi l'avrei presa comunque. Senza contare che con il mio ragazzo ho rapporti regolari, perciò ha un senso. E che io questi rapporti li ho sempre, fortemente, voluti. Vorrei sapere che cosa ne pensate e che cosa posso consigliare alla mia amica, che non vedo convinta. Io la capisco perché credo sia giusto rispettare le convinzioni di ciascuno, in fondo si tratta solo di aspettare un po' (a ottobre vogliono cercare casa per sposarsi) ma so anche che gli uomini hanno "esigenze diverse". Ciao e grazie per il preziosissimo servizio, a volte non è facile parlare di questioni così intime con chi ci sta intorno.

Risposta

Cara P.J. che dire? Che la tua amica sta scegliendo: per ragioni che magari noi ignoriamo sta scegliendo di dare più importanza ai desideri del suo fidanzato che al suo sentire. Forse penserà che "è ora" o che teme altrimenti di perderlo o chissà che altro. Certo che avere il primo rapporto in una situazione non desiderata non è sempre semplice, come non lo è decidere di andare contro le proprie idee per qualcun altro, per quanto lo si ami. Ma lei è libera di scegliere anche questo, di scegliere cioè anche situazioni che non desidera..forse pensa che altrimenti il prezzo da pagare sarebbe più alto di questo..non so. Dato che prevedono di sposarsi a breve, forse potrebbero tentare un compromesso del tipo di 'intensificare' le coccole, ossia andare sempre più verso un'intimità completa ma in modo graduale, non forzando troppo i tempi della tua amica.. Potrà essere vero che i maschietti vivono in parte diversamente la sessualità dalle donne, ma stiamo parlando di 10 mesi, non di 10 anni ed è sul rispetto reciproco che a mio avviso si gioca una buona intimità. E, sempre secondo me, quando l'altro non ci dà il rispetto che desidereremmo spetta a noi fargli capire dove sta il limite..farci rispettare... Farlo "controvoglia" non farà certo sentire il suo ragazzo più desiderato, così come non farà vivere a lei un senso di rispetto e bellezza rispetto alla propria sessualità. Malgrado tutte queste considerazioni, la scelta resta comunque alla tua amica: solo lei è dentro alla situazione e sa una serie di cose che noi non sappiamo. Tu puoi solo invitarla a rifletterci. Ciao!

Youngmail

Non ci capisco niente: dice cose contraddittorie

06/05/2007: di saretta, 26 anni

Domanda

Ciao a tutti..sono Sara sono in una situazione veramente strana che mi porta gran ansia e tristezza, nn ci capisco niente!!ho avuto una storia di 3 anni poi gli ultimi 8 mesi ho conosciuto e iniziato a frequentare un altro ragazzo clandestinamente..tira e molla sono poi riuscita a mollare il mio ragazzo per questa nuova storia, ma nn sta andando come speravo!! Il problema è che io sono perdutamente innamorata, lui nn capisco cosa vuole premetto che da un anno è stato lasciato dopo una storia lunga nella quale è stato veramente male..dunque, iniziamo ad uscire per qualche mese e sembrava tutto a posto fintanto che un sabato ha iniziato a dirmene di ogni del tipo che lui nn è innamorato, che probabilmente nn si innamorera' di me per il fatto che lui va molto a colpo di fulmine io avendolo fatto aspettare troppo la sua scintilla si sarebbe spenta e sicuramente difficilmente si riaccendera', si sente freddo, poi ha iniziato a dirmi che io merito di piu' un ragazzo piu' grande di eta' che mi sposi (abbiamo 26anni nn avrei quella fretta), ha iniziato a dire che lui è pieno di difetti..insomma dice che per lui io sono anche troppo!! dopo questo,ha deciso di prendersi la solita pausa..nei giorni che nn ci siamo sentiti gli ho scritto un'e-mail dove gli confermavo e lo rassicuravo riguardo i miei sentimenti infatti dopo 3 giorni è tornato!! da li abbiamo continuato da dio..week-end via, serate insieme, andavo a dormire da lui, pranzavo con i suoi, lui veniva da me..insomma come una coppia!! premettendo che lui continuavo a dirmi che nn era innamorato pero' stava da dio con me...arriva il giorno che mi dice TI AMO cosa????? da li ancora meglio sempre piu' preso bei messaggi..sei la mia vita, sei una meraviglia, sei unica ecc..è bastata poi una litigata per farlo ricadere come quella volta precedente, quindi dice ancora di nn essere innamorato nonostante il ti amo (ha detto che si ' sentito di dirmelo in quel momento perche lo ha provato), che l'ho fatto aspettare troppo e quindi è convinto che nn andremmo avanti molto perche' si sente freddo...e ripete sempra la storia che io mi voglio sistemare con casa e famiglia mentre lui no per questo lui nn è adatto a me!!in camera ha appeso tutte le nostre foto, è sempre stato carino e ha sempre detto che nn è mai stato con una persona cosi speciale come me, che con me sta veramente bene e che sarei da sposare...e allora perche adesso siamo ricaduti in questa cosa e lui di nuovo mi ha chiesto la pausa?? cosa gli succede...mi ha solo illuso o ha paura di me dei miei sentimenti, ha paura di stare male ancora? o probabilmente nn sono quella che vuole...(lui dice che un giorno trovera' la donna della sua vita e mi lascerà..penso pero' che ogni giorno a una coppia possa succedere questo,il destino nn si conosce)boh grazie

Risposta

Cara Saretta, mi pare che la persona con cui stai dia dei messaggi davvero molto contraddittori, che non ti permettono mai di contare sulla stabilità del rapporto. Rapporto bello, ma che può andare in crisi con una litigata. Mi pare di capire che lui non se la sente di darti garanzie. Dice che sta molto bene con te, ma che pensa anche che la vostra storia non durerà e che tu non sei la donna della sua vita. Allora forse puoi cominciare a capire in cosa ti discosti dalla donna della sua vita: se è una questione di scintille, di carattere, di idee o che altro. Se vedi che è un rapporto che si può costruire, bene, altrimenti con una tale instabilità, credo tu debba interrogarti su ciò che vuoi: se ti va bene vivere alla giornata, sapendo che potrebbe anche finire un giorno forse ci puoi stare, ma se sei alla ricerca di qualcosa di più stabile e siete insieme da un pò (non dici da quanto tempo siete 'coppia ufficiale') varrebbe magari la pena mettere le carte in tavola e magari prendersi del tempo, per dargli il tempo di capire cosa sente verso te e cosa significa per lui stare senza di te. Non capisco invece a che serva nei momenti di 'crisi' dargli tue garanzie sui tuoi sentimenti: a meno che i suoi momenti 'no' non siano alimentati dalla paura che tu lo lasci, è lui che in quel momento deve far chiarezza su ciò che prova ed eventualmente rassicurare te. Dargli rassicurazioni è un pò come dirgli: "Non importa, io ci sono comunque".. Ciao!

Youngmail

restare incinta

23/04/2007: di Ale, 29 anni

Domanda

Ciao youngmail, sarò breve: ho rapporti con il mio compagno ma non prendo né la pillola né usiamo il preservativo, ma diciamo che siamo sempre stati molto attenti (insomma eiacula fuori), io voglio un figlio ma lui sembra essere indeciso, ci conosciamo da 10 anni e viviamo insieme da già da due, come posso fare per restare incinta? So che è brutto dirlo e magari pensarlo, ma davanti a cosa fatta dovrà accettarla..non voglio far passare ancora troppi anni, per noi donne è molto più complicato avere dei figli..soprattutto al giorno d'oggi. C'è un metodo che posso utilizzare? Ve ne sarei grata e non pensate che io voglia incastrarlo, perchè non è così, voglio coronare il mio sogno con un figlio e poi si è semrpe saputo che per gli uomini è difficile accettare queste realtà..io sono più che pronta..vi prego aiutatemi!

Risposta

Cara Ale, per coronare il tuo sogno di avere un figlio, sei disposta a mettere a rischio la tua relazione di coppia? Avere un bimbo quando lui si dice non ancora pronto e chiede tempo potrebbe portarlo a sentirsi proprio 'incastrato', cosa che peraltro tu non vuoi, e a scappare o a stare ma a prezzo di aspri conflitti. Sinceramente, io ti sconsiglio la strada del "lo metto di fronte al fatto compiuto, lo accetterà", perchè è raro che vada bene così. Perchè non cercate piuttosto di venirvi incontro sui tempi? Di darvi un tempo limite dopo cui cercherete un bimbo...È vero che talvolta uno dei due della coppia fatica di più ad accettare l'avvento di un cambiamento, ma ci sono molti altri modi per cercare di persuaderlo: portarlo in una nursery, immaginare insieme come potrebbe essere avere un figlio vostro, che vi somiglia,...
Se poi scegli l'altra strada, devi anche accettare di correre dei rischi rispetto al rapporto di coppia. Già il coito non è un metodo contraccettivo sicuro, ma se voleste avere un bimbo dovreste concentrare i rapporti nella fase ovulatoria che cade 14 giorni prima della mestruazione. Vi auguro di cercare insieme questo bimbo. Ciao!

Youngmail

Gelosia e...le altre

22/04/2007: di tigre, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail, sto con il mio ragazzo da sei mesi e i miei sentimenti per lui non sono cambiati da quando è iniziata la nostra storia. Ultimamente però lui frequenta altre ragazze, con cui dice di avere solo un grande rapporto di amicizia, però quando gli chiedo di uscire con loro non sembra molto felice. Dice che non vuole che sia triste vedendo che scherza con altre, sapendo che sono molto gelosa. Io sto cercando di convincermi che è giusto dargli delle libertà, perché non si stufi di me perché sono ossessiva: lui è troppo importante per me, e non sopporto l'idea di perderlo, anche se so che probabilmente non potrò averlo per me per sempre. Ma è giusto davvero? Cosa dovrei fare?

Risposta

Cara Tigre, a mio avviso più che valutare ciò che sta accadendo come giusto (e allora semaforo verde al tuo lui con le sue amiche) o sbagliato (semaforo rosso con ammonizione), forse dovreste tracciare insieme un confine accettabile. Ogni coppia ha dei propri criteri per stabilire cos'è accettabile che ognuno dei due faccia e cosa no, e si tratta di criteri tutt'altro che universali: si va dalle cosiddette 'coppie aperte', che si concedono cioè delle scappatelle reciprocamente, alle coppie 'due in uno', dove anche rivolgere la parola a qualcuno dell'altro sesso o uscire con gli amici del proprio è visto come una minaccia. Tra questi due estremi ci sono molteplici vie di mezzo, che costituiscono il punto di equilibrio di una data coppia, considerando le due persone che ne fanno parte... Ora, tu e il tuo ragazzo sembrate avere esigenze diverse: lui sembra dirti che ha bisogno di altre amicizie al femminile, oltre a te; tu invece sembri aver bisogno di essere rassicurata tenendo queste amiche a debita distanza. Sono due bisogni diversi, ma hanno entrambi 'diritto di cittadinanza' nel rapporto di coppia, diritto cioè di venir ascoltati e almeno in parte soddisfatti. Questo penso sia l'elemento chiave: 'almeno in parte'. È evidente che se ognuno dei due vuole che il proprio bisogno venga accontentato per primo e totalmente si creerà un conflitto: volete due cose inconciliabili al 100%. Ma se ognuno di voi accetta che il suo bisogno venga soddisfatto in parte, e in parte va incontro a quello dell'altro perchè vi volete bene e desiderate che anche lui/lei possa star bene, allora diventa più facile. Non ti so dire io quale sarà il vostro equilibrio, questo dipende solo da voi: potrebbe essere che lui esce con le amiche 1 volta ogni tot, ma che ti dà delle garanzie al riguardo, oppure potrebbe essere che esce solo con ragazze 'morosate'.. o ancora che esce solo se ci sei anche tu, cosa che comporterebbe per te sforzarti di accettare alcune modalità scherzose sue,... Forse, sarebbe per te più facile se capissi come mai ha bisogno di avere delle amiche, che cerca in queste amiche...
Di solito sulla capacità di trovare un compromesso ai bisogni reciproci si gioca la possibilità e la modalità di stare insieme. Ovviamente parto dal presupposto che tu abbia fiducia nel tuo ragazzo e ritieni che lui tenga al vostro rapporto, e che quindi escludi l'eventualità di un tradimento. Se così non fosse forse vale la pena ripartire da lì: dalla fiducia e dai motivi per cui vacilla tra voi. In bocca al lupo!! Ciao!

Youngmail

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