Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Gelosia e...le altre

22/04/2007: di tigre, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail, sto con il mio ragazzo da sei mesi e i miei sentimenti per lui non sono cambiati da quando è iniziata la nostra storia. Ultimamente però lui frequenta altre ragazze, con cui dice di avere solo un grande rapporto di amicizia, però quando gli chiedo di uscire con loro non sembra molto felice. Dice che non vuole che sia triste vedendo che scherza con altre, sapendo che sono molto gelosa. Io sto cercando di convincermi che è giusto dargli delle libertà, perché non si stufi di me perché sono ossessiva: lui è troppo importante per me, e non sopporto l'idea di perderlo, anche se so che probabilmente non potrò averlo per me per sempre. Ma è giusto davvero? Cosa dovrei fare?

Risposta

Cara Tigre, a mio avviso più che valutare ciò che sta accadendo come giusto (e allora semaforo verde al tuo lui con le sue amiche) o sbagliato (semaforo rosso con ammonizione), forse dovreste tracciare insieme un confine accettabile. Ogni coppia ha dei propri criteri per stabilire cos'è accettabile che ognuno dei due faccia e cosa no, e si tratta di criteri tutt'altro che universali: si va dalle cosiddette 'coppie aperte', che si concedono cioè delle scappatelle reciprocamente, alle coppie 'due in uno', dove anche rivolgere la parola a qualcuno dell'altro sesso o uscire con gli amici del proprio è visto come una minaccia. Tra questi due estremi ci sono molteplici vie di mezzo, che costituiscono il punto di equilibrio di una data coppia, considerando le due persone che ne fanno parte... Ora, tu e il tuo ragazzo sembrate avere esigenze diverse: lui sembra dirti che ha bisogno di altre amicizie al femminile, oltre a te; tu invece sembri aver bisogno di essere rassicurata tenendo queste amiche a debita distanza. Sono due bisogni diversi, ma hanno entrambi 'diritto di cittadinanza' nel rapporto di coppia, diritto cioè di venir ascoltati e almeno in parte soddisfatti. Questo penso sia l'elemento chiave: 'almeno in parte'. È evidente che se ognuno dei due vuole che il proprio bisogno venga accontentato per primo e totalmente si creerà un conflitto: volete due cose inconciliabili al 100%. Ma se ognuno di voi accetta che il suo bisogno venga soddisfatto in parte, e in parte va incontro a quello dell'altro perchè vi volete bene e desiderate che anche lui/lei possa star bene, allora diventa più facile. Non ti so dire io quale sarà il vostro equilibrio, questo dipende solo da voi: potrebbe essere che lui esce con le amiche 1 volta ogni tot, ma che ti dà delle garanzie al riguardo, oppure potrebbe essere che esce solo con ragazze 'morosate'.. o ancora che esce solo se ci sei anche tu, cosa che comporterebbe per te sforzarti di accettare alcune modalità scherzose sue,... Forse, sarebbe per te più facile se capissi come mai ha bisogno di avere delle amiche, che cerca in queste amiche...
Di solito sulla capacità di trovare un compromesso ai bisogni reciproci si gioca la possibilità e la modalità di stare insieme. Ovviamente parto dal presupposto che tu abbia fiducia nel tuo ragazzo e ritieni che lui tenga al vostro rapporto, e che quindi escludi l'eventualità di un tradimento. Se così non fosse forse vale la pena ripartire da lì: dalla fiducia e dai motivi per cui vacilla tra voi. In bocca al lupo!! Ciao!

Youngmail

Bugie e paure

09/03/2007: di bimbana, 21 anni

Domanda

Salve youngmail, è la prima volta ke vi scrivo ma ho bisogno di un consiglio spassionato da voi.Da qualke mese sto cn un ragazzo..cn lui è stato amore a prima vista...nn sn mai stata cosi bene.Il punto è ke so bene ke a lui da fastidio sapere il mio passato sessuale..e probabilmente è anke una cosa logica. Ovviamente io cmq gliene ho parlato xke credo sian giusto ke lui mi ami cn i miei pregi e i miei difetti..e x il mio passato.Il problema è ke all'inizio della nostra stroia gli dissi ke c'era stato qualcosa cn un ragazzo ke lui conosce(ma nn sn amici,è giusto una conoscenza superficiale).Lui subito mi fece "ma mica ci sei stata a letto?"...e io,x paura d rovinare la nst storia sul nascere,gli dissi di no. E ho mentito...E ora mi sento terribilmente in colpa..e ho un'immpensa paura ke lui lo venga a sapere(anke se è un'ipotesi alquanto remota). Ke devo fare?parlargliene signifikerebbe dirgli addio..uffa!!!!spero ke voi sappiate trovarmi una soluzione.Grazie

Risposta

Cara Bimbana, parlargliene significherebbe perderlo e non parlargliene? Non credo ci siano altre alternative di scelta: o glielo dici o non glielo dici e rischi. Per cui, l'unica cosa che puoi fare è prendere una decisione sulla base delle cose importanti per te. Una prima cosa importante potrebbe essere quanto e perchè questo rapporto passato dovrebbe incidere sul vostro rapporto. Tra le righe ci dici che avevi già fatto altre esperienze sessuali prima: perchè quelle il tuo lui le ha digerite mentre pensi che questa non riuscirebbe ad accettarla? Si arrabbierebbe per i rapporti con quel ragazzo o per la bugia che gli hai detto? Perchè, in quest'ultimo caso ciò significa che per lui la sincerità, sapere è importante..e magari dovresti chiederti cosa pensi tu al riguardo. Se, cioè, a ruoli invertiti preferiresti sapere o no; se per te la sincerità su quel che è stato in passato è importante o trascurabile. Se ti accorgi che per te è poco rilevante il passato - tuo come suo - dovresti trovare il modo di dirglielo..in modo che sappia che non necessariamente gli hai detto tutto sulla tua vita passata e che non lo fai perchè non lo consideri rilevante per il presente. Potresti anche decidere di non dire nulla, valutando e accettando i rischi che lui venga a saperlo da qualcun altro e il peso di doversi tener dentro una bugia..non posso essere io a dirti cos'è meglio fare, perchè ognuno di noi compie scelte del tutto personali..che rappresentano l'equilibrio trovato tra il dire tutto di sè e il tenere tutto nascosto. Ovviamente gli estremi non sono positivi..Qualsiasi cosa decidi di fare ti consiglio di ragionare in una prospettiva a lungo termine. Cioè, se pensi all'oggi, l momento in cui potresti dirgli la verità facilmente ti viene voglia di evitare, perchè immagini la reazione. Se pensi però al vostro rapporto a lungo termine, fra 1 mese, 1 anno..o più, cos'è meglio? Non è una scelta facile, ma cresciamo anche scegliendo...CORAGGIO! Ciao!

Youngmail

Gelosia ossessiva

24/02/2007: di nitaka, 37 anni

Domanda

Salve youngmail . Sto con una ragazza di 31 anni da circa sei mesi , dopo i primi mesi passati benissimo assieme , in lei è comparsa una gelosia molto accentuata , io per dimostrarle che si potesse fidare di me , ho iniziato un po' alla volta ad eliminare da prima le amiche , poi ho dovuto lasciare gli amici con le rispettive mogli o fidanzate , perchè in loro lei vede eventuali concorrenti , per di più noto un tentativo da parte sua di staccarmi anche da i miei famigliari ... forse io ho un carattere molto aperto con tutti , e questo a volte può provocare qualche diffidenza , ma le ho ripetuto più volte che lei è esagerata e che questo porterà inevitabilmente alla fine del rapporto ...premetto che le voglio molto bene , ma io ho pure vissuto molti anni da solo e quindi libero di fare e stare con chi volevo , e questo suo modo di comportarsi attualmente mi fa vivere male , ma nonostante continue discussioni e scuse da parte sua , continua a ricascarcare nelle solite paranoie , io a lei ci tengo molto ma ho paura che il tempo non migliori le cose anzi , e un futuro così mi fa paura ... non so più che fare , ma so che se la lascio soffrirà moltissimo e questo mi fa stare male ...

Risposta

Caro Nitaka, perchè una storia funzioni bisogna starci bene in due...in realtà mi pare che invece questo problema della gelosia non faccia stare bene nessuno dei due: lei perchè ha il costante timore di perderti e tu perchè non puoi vivere liberamente le relazioni con altre persone. Considera che la gelosia è una sofferenza e talvolta è molto difficile, pur desiderandolo, non esserlo. Forse però, se il livello di gelosia è così estremo come lo descrivi sarebbe utile per la tua lei poter capire le ragioni di una insicurezza così forte e dolorosa attraverso una consulenza psicologica esperta..penso potrebbe aiutare sia lei che il rapporto... Auguri!!

Youngmail

Paura di un tradimento

13/02/2007: di nastos, 19 anni

Domanda

Cara youngmail..intanto complimenti per il sito è davvero bello e molto utile. Sto con una ragazza ormai da piu di un anno e diciamo che ne abbiamo passate di tutti i colori; io per natura sono abastanza geloso ma da un po di tempo ho sempre paura che magari la mia lei mi possa tradire, quando esce da sola o magari anche quei pomeriggi che nn possiamo stare insieme mi viene da pernsare che possa essere con un altro... Non capisco davvero il perche di questo, una volta era tutto diverso ed ero molto piu tranquillo, e parlare con lei di questa cosa farebbe solo male, perche sarebbe come manifestare una totale mancanza di fiducia.. sono un po confuso..secondo lei cosa dovrei fare? Già grazie per la risposta

Risposta

Caro Nastos, che fare? È proprio vero quel che dici sulla gelosia: ha spesso alla base una mancanza di fiducia. Solo che questa sfiducia è molto spesso rivolta prima a se stessi e alla propria importanza che al partner...in altre parole, spesso una persona gelosa non pensa "Sto insieme ad un/a ragazzo/a facile che facilmente mi tradirà", ma piuttosto "Il/la mio/a partner facilmente troverà qualcuno di migliore di me, che gli/le piacerà più di me..." "Che fare?" mi chiedi. Se una volta non eri così, anzitutto, forse potresti provare a capire come mai lo sei diventato..se le ragioni hanno a che fare con te, con qualche insicurezza tua, o con qualche comportamento della tua ragazza che ti crea difficoltà. Nel primo caso, avresti ragione: lei c'entra poco, è su di te che devi lavorare; nel secondo, invece, vale la pena parlarne. Non è detto che lei modifichi i comportamenti che ti danno fastidio, ma potrebbe spiegarti il significato che lei attribuisce a quei comportamenti. Un altro consiglio che potrei darti è che la gelosia si nutre di dubbi...e i dubbi sovente non sono realtà. A volte quindi può essere utile contrapporre ai pensieri poco obiettivi che la gelosia porta a fare dei dati di realtà..Ciao e auguri!!

Youngmail

È cambiato con il rapporto a distanza: che fare?

27/12/2006: di sara, 18 anni

Domanda

Risalve carissima youngmail(se non ci foste voi..:) )ho già scritto diverse volte ma in ambiti diversi..ora però mi sono decisa a parlarvi di sta cosa che è da un po di tempo che sta succedendo..non so se darci peso oppure no..se esagero o se devo insistere e farmi dare una spiegazione.o ancora..NON LO SO!! dunque: io, da + di due anni(due anni e 2 mesi fra poco) sto assieme a un ragazzo..abbiamo litigato pochissimo e andiamo sempre d'accordo quasi in tutto.
Da quest anno lui frequenta il politecnico di zurigo e chiaramente è assillato dallo studio e ha poco tempo libero..poco tempo per me se vogliamo dire anche..o almeno la penso così.
Quando ci vediamo..è semrpe tutto bellissimo e mi riempie di sempre di attenzioni ..non esageratamente (anche se non mi dispiacerebbe..sono fatta così:)..mi piace e sto benissimo con lui:) ma..appena ci separiamo..tutto cambia..io la penso così ma lui no(da quel che mi dice)..cioè in altre parole: sono io quella che deve scrivere il primo sms..sono io che devo fare il primo squillo..sono IO che devo chiamarlo..insomma..se io non mi facessi avanti, a volte mi sembra quasi che si dimentichi di me: e questo può durare per due-3 giorni..(alla peggio!) e io sto malissimo ..già sono gelosa di mio e cmq a lui ci tengo veramente e ci sto male quando mi tratta così..
quando questo succede..ovviamente io me la prendo..cerco di resistere per un po ..ma dopo glielo dico e no in maniera carina logicamente..e lui si arrabbia dice che non è vero; è soprattutto che non ha TEMPO e che sono paranoica o cose giù di li...!!ma dico io.....non ha tempo NEANKE PER MANDARMI UNO STUPIDO SMS OGNI TANTO ANCHE CON SU SOLO "MI MANCHI..." O "BUONA NOTTE AMORE MIO.."(mi farebbero così tantissimissimo piacere...se solo lo capisse..) no..niente..sono sempre io che lo faccio e ultimamente non ottengo neanke la risposta..BASTA..cosa devo fare??faccio bene a reagire così?esagero? poi..cioè..quando lui reagisce così..trovando sempre una scusa..mi fa passare per una che se la prende per niente e sembro una paranoica doc..eppure appena ci vediamo..non è così..mi dice quanto gli sono mancata..e che non vedeva l'ora del weekend..mi dice mille volte quando gli piaccio..eccetera. bah...a questo punto...non so..
sarà anche vero per l'amor di dio che deve fare tantissimo per la scuola e che a volte si dimentica che magari gli ho scritto un sms o che l'avevo chiamato e lui non ha risposto..ma almeno..ogni tanto essere lui a cercare me quando siamo lontani..
è così praticamente da quando ha iniziato la scuola..cioè da novembre..non so se faccio bene a cercarlo sempre io..ma non riesco a farne a meno a volte..ci provo a trattenermi finchè non sia lui a cercarmi ma..non mi pare che stia dando molti risultati..
(sono paranoica vero?...)..mmm..ho riletto la lettera e ho notato che è leggermente infinita...scusaaaaate davvero..ma dovevo tirare fuori proprio tutto tutto..(le mie amiche non sapevano cosa dirmi..o mi davano mille consigli diversi....e non capivo + niente eheh)..
mi servirebbe davvero un parere diverso..da qualcuno che se ne intende di ste cose..magari è un problemuccio da niente e lo sto amplificando in maniera terrificante..ma il fatto è che non lo so!!
grazie per essere riusciti a leggere fino all'ultimo:)

Risposta

Cara Sara, è davvero difficile mantenere 'saldo' un rapporto a distanza e molto si gioca sugli equilibri che riuscite a trovare nella fase iniziale di questa 'separazione', cioè in questi mesi. Effettivamente tra le tue parole è un pò difficile capire le 'ragioni' del tuo ragazzo...probabilmente perchè nemmeno a te sono chiare.. Mi pare che dentro di te giochino in realtà due bisogni legati al sentirvi: uno è quello della 'nostalgia' (del tipo "mi manchi così tanto che ho bisogno che ci telefoniamo o ci messaggiamo"), l'altro è un bisogno di controllo (del tipo: "ma che cavolo farai tutto il giorno per non avere nemmeno il tempo di mandarmi un sms?") Per quanto riguarda il primo bisogno, non possiamo non considerare un dato di fatto: per qualsiasi ragione sia così assente durante la settimana, non è possibile 'costringerlo' a farsi vivo per primo spontaneamente..e credo sarebbe controproducente per il vostro rapporto se lui ti cercasse perchè costretto.. D'altro canto capisco bene che il secondo bisogno, quello di controllo, smuova in te dubbi, sospetti, interrogativi e che se da un lato le sue rassicurazioni nel weekend ti tranquillizzano, i suoi comportamenti in settimana non fanno altrettanto. Del resto lui ha una parte di vita di cui tu non fai parte e questa è spesso una prova difficile per una coppia! Come si fa in questi casi? Credo che un amore a distanza non possa che basarsi sulla fiducia reciproca..anche perchè mi pare davvero difficile avere un controllo a distanza su ciò che lui fa a Zurigo. Anche se lui (peggiore delle ipotesi) avesse una morosa svizzera e vi sentiste tutti i giorni...potresti non renderti conto di niente, no? Come fare allora ad avere fiducia? Considera che parlo di fiducia reciproca, cioè del fatto che da un lato dovreste arrivare a credere che la forza del vostro legame porterà l'altro a non tradirvi, dall'altro lato però ognuno dei due dovrebbe trovare il modo di alimentare questa fiducia nel partner. Il tuo modo di alimentare la fiducia nel tuo ragazzo è quello di farti sentire, di scrivergli, di esprimergli la tua sofferenza per questa distanza...forse lui ha bisogno di trovare il SUO modo di starti vicino e alimentare la tua fiducia. Se la fiducia non è nutrita di rassicurazioni e di amore reciproco rischia di barcollare...e di far 'scricchiolare' un rapporto a distanza, anche se buono. Però, carissima Sara, mi pare importante che sia lui a trovare il tipo di 'nutrimento' per la tua fiducia. Intendo dire che così come mi pare poco sensato 'obbligarlo' a mandarti sms, mi pare anche difficilmente proponibile che vi sentiate solo durante i weekend...perchè non provi a parlargli nuovamente di questo tuo bisogno (di rassicurazione "strada facendo" e di sentirvi anche durante la settimana), ma questa volta chiedendo a lui di trovare un modo per lui possibile di venirti incontro anzichè cercare di convincerlo ad utilizzare le modalità che vorresti tu? In bocca al lupo davvero!!

Youngmail

Pillola giorno dopo e nuova storia che decolla

02/11/2006: di ruspetta, 19 anni

Domanda

Ciao youngmail, sono una ragazza di 19 anni. Inanzitutto vi ringrazio anticipatamente e vi facccio i miei complimenti per come riuscite a stare vicino a noi giovani..
L'1 ottobre mi sono venute le mestruazioni e mi sono terminate il 7 ottobre. Il mio ciclo è un pò irregolare.. Non troppo però capita che ogni tanto ritardi di una settimana...10 ottobre ho avuto un rapporto con il mio ragazzo e il preservativo si è rotto. Quando l'ho tolto lo sperma era rimasto dentro il preservativo ma presa dall'ansia dopo un ora dal rapporto ho assunto le due compresse di norlevo una di seguito all'altra perchè così mi è stato detto di fare. Circa 5/6 giorni dall'assunzione di norlevo ho avuto delle perdite simili per durata(6 giorni) ed intensità alle regolari mestruazioni..Alcuni mi dicono che queste perdite non erano le normali mestruazioni ma delle perdite causate dall'assunzione della pillola..
Stando così le cose mi si sarebbero dovute ripresentare l'1 novembre.. Oggi 4 novembre non ci sono ancora però ho dolori al seno che di solito ho prima del ciclo mestruale..
Ultimamente ho sentito che si possono avere perdite di sangue anche in gravidanza e quindi io sono un pò preoccupata...
Perchè non riesco a capire se quelle perdite erano perdite per l'assunzione della pillola, se era il vero ciclo anticipato per effetti ormonali dovuti alla pillola o se perdite di gravidanza...Da quel rapporto non ho più avuto altri rapporti... so che per voi può non essere facile darmi risposte sicure, io non mi sto appellando a voi come se foste dei veri e propri medici, semplicemente sto cercando un consiglio da persone che effettivamente su questo campo se ne intendono più di me...Vi ringrazio davvero molto..
Secondo problema che ho è legato alla mia storia con il mio ragazzo..Prima di lui ho avuto una stria di due anni con un ragazzo al quale tenevo moltissomo e per il quale nutrivo enorme fiducia..
Mi ero accorta che era diverso dal solito con me, freddo e parlando è emerso che si era accorto di non amarmi più..
La nostra storia è finita così e poco dopo ho saputo da amici, e pèoi confermato da lui che mi tradiva...
Sono passati sei mesi e pensavo che non sarei più satta capaca ad amare...
Ora sembra che abbia trovato una persona eccezionale..
Mi adora e io lo stesso. però non sono sempre serena..
Ho un pò di paura quando facciamo l'amore, quando esce da solo, sono piena di fobie perchè ho paura di soffrire ancora..
sono tormentata da continui ricordi e vorrei tanto riuscire a vivere questa storia con più serenità ma mi accorgo che non riesco.. Ora vi saluto... NON SO SE MI RISPONDERETE MA COMUNQUE VI RINGRAZIO E VI APREZZO PER QUELLO CHE FATE.

Risposta

Carissima Ruspetta, anzitutto due chiarimenti:
1. chi risponde alle domande che ci arrivano sono sempre specialisti (psicologo e ginecologo); il fatto che non possiamo dare risposte certe a domande del tipo 'sono incinta?' o 'che cos'ho?' deriva dal tipo di servizio: non vi conosciamo di persona, non vi possiamo visitare, parlare direttamente, avere i referti di esami o analisi,...
2. generalmente rispondiamo a tutti nell'arco di una - due settimane al massimo..
Quindi eccoci a rispondere anche a te: per quanto riguarda la pillola del giorno dopo, ti consiglierei di attendere ancora qualche giorno e poi di effettuare per sicurezza un test di gravidanza. Comunque, da ciò che racconti non mi sembra ci siano rischi elevati. Capita a volte che dopo l'assunzione della pillola del giorno dopo ci siano delle perdite più o meno abbondanti e che il ciclo possa venirne un pò alterato. Cerca di stare tranquilla!
Per quanto riguarda invece la tua nuova storia, capisco che facilmente portiamo avanti 'vecchie ferite' non ancora guarite e che temiamo si riaprano, ma credo anche che, una volta 'leccate' le ferite e imparato tutto ciò che si può ricavare dalle situazioni andate male, sia importante per vivere bene avere un pò di fiducia e di speranza...altrimenti il passato rischia di ripercuotersi anche sul presente e sul futuro! In bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

Tradimento fa rima con sofferenza

26/10/2006: di Chicca, 22 anni

Domanda

Cara Youngmail, trovo estremamente bello poter scrivere un problema che mi fa stare tanto male, e sperare in una risposta, in quanto avevo deciso invece di non dirlo mai a nessuno. quindi, grazie in anticipo...quattro anni fa mi sono fidanzata con l'uomo della mia vita, sono innamorata pazza di lui. mi e' capitato di tradirlo... non e' così semplice da spiegare. ero lontana per lavoro, non vedevo il Mio da tanto tempo. Ho conosciuto un altro ragazzo, che era molto bello e chiaramente voleva solo sesso. Ho praticamente lasciato fare... non so nemmeno io come. Ho pianto lacrime amare quasi ogni notte; il mio pentimento e' colossale. Ho preso anche la solenne decisione di non dirlo A NESSUNO... non voglio distruggere la mia vita, la mia vita con il mio amore, e la sua vita. Abbiamo costruito gia' così tanto, e ci amiamo da impazzire. Ecco, proprio questo e' il punto: mai avrei creduto di poter cedere, perchè ero convinta che un'attrazione e' possibile solo se col tuo ragazzo non ci stai bene. eppure.... mi sbagliavo! secondo voi, portarsi un segreto del genere fino alla tomba può essere fattibile? mi distruggerà dentro? riuscirò a guardarlo di nuovo negli occhi? io adesso non mi sento troppo in colpa, forse perchè ho passato un mese orribile in cui ho pianto tanto e ho chiesto scusa nella mia mente, a me stessa e a lui, mille volte. Approfitto del suo amore, se resto con lui e non glielo dico? tenete presente che, se lo sapesse, io verrei IMMEDIATAMENTE cancellata dalla sua esistenza. aspetto un consiglio, ... siete mitici

Risposta

Cara Chicca, le scelte conseguenti ad un tradimento sono davvero tante e diverse, particolari come particolari sono le situazioni di coppia e le idee di ciascuno. Perciò non possiamo essere noi a fare questa scelta per te. Possiamo però rifletterci insieme...Anzitutto: è idealistico, forse anche utopico pensare che quando si incontra "quello giusto" non si provi attrazione per nessun altro. È come dire che solo quell'uomo lì in tutto il mondo fa per noi...romantico, ma poco realistico, no? Il problema allora è da porsi su un altro livello: posto che prima o poi è possibile incontrare sulla propria strada qualcun altro che susciti in noi attrazione e che sia disponibile, c'è un buon motivo per non seguire quella strada? È abbastanza evidente che se uno segue ciò che gli viene naturale, si lascia trasportare (e si sa verso dove) dall'attrazione. Quindi, non farlo implica un grosso sforzo per 'remare contro corrente'. E per andare contro corrente bisogna avere una buona motivazione. Allora, a mio avviso, il problema che si pone non è perchè sto provando attrazione, ma cosa voglio fare rispetto a quest'attrazione: seguirla?, lasciarla cadere?,... È come se tu fossi stata presa alla sprovvista, con la 'guardia abbassata' nell'idea che siccome stavi con un uomo di cui eri e sei innamorata, questa cosa non ti poteva succedere. Così quando ti è successa ti sei un pò lasciata trasportare. Ma ora dalla tua hai l'esperienza: sai che può succedere, nonostante si ami il partner, di essere attratti da un altro, così come conosci il pentimento che ha seguito quell'esperienza. Questo ti potrà aiutare in futuro. Tu mi chiedevi però che fare del tuo presente. Se tacere o dire (cosa che mi pare tu comunque abbia già deciso) e se si può sopravvivere ai sensi di colpa. A me verrebbe da risponderti che - sia che tu scegli di dirlo sia che scegli di tacerlo - dipende comunque da come elabori questo tradimento, cioè da che 'uso' fai di questa esperienza: se diventa un modo per essere più consapevole della fragilità dei legami e della natura umana e un'occasione per proteggerlo meglio in futuro potrebbe essere che sia una sofferenza che nel tempo si affievolisce. Può essere utile capire il perchè è successo: dare un senso a volte rassicura e permette di dirsi che si è sbagliato, ma anche di perdonarsi. Alcuni trovano liberatorio parlarne con il partner e ritengono che la sincerità vada messa al primo posto, altri diversamente persano che 'confessare' il tradimento, se occasionale, sia una tortura inutile inflitta al partner fatta per egoismo. Come vedi le opinioni sono molto diverse...a volte può aiutare mettersi nei panni del partner e pensarsi nella situazione del sapere (come starei dopo? mi sarebbe più d'aiuto o di danno?) e del non sapere (se potessi scegliere, preferirei ignorare un tradimento?). In ogni caso, mi rendo conto che non sei in una posizione facile e che qualunque scelta porta dei costi...se così deve essere, almeno fa in modo di ricavarne qualcosa di utile da quest'esperienza! In bocca al lupo!

Youngmail

che caos....

02/10/2006: di tata, 26 anni

Domanda

Ciao youngmail...aiuto!!! Dopo 3 anni di storia sto tradendo il mio ragazzo da un po' di tempo, questo tradimento pero' non la vedo solo una sbandata....cosi' ho preso il classico periodo di pausa per pensare un po'! Sono passate ormai 3 settimane e ovviamente il mio ragazzo vuole una decisione, il problema è che nemmeno io so cosa voglio ma quando capisco che posso perderlo mi fa stare male..penso e ripenso ma non capisco se lo amo o se mi manca l'abitudine con lui!! Ieri mi ha praticamente lasciato perché vede in me poca sicurezza riguardo ai sentimenti che provo e non so se voglio questo..non so se voglio perderlo!!!!!! Si può tradire se si è ancora innamorati o è impossibile quindi significherebbe che non lo amo piu'??? grazie ciao

Risposta

Cara tata, a volte può capitare che un rapporto consolidato diventi più un rapporto di affetto e che si possa provare invece attrazione o innamoramento verso un altro ragazzo, che rappresenta una novità adrenalinica rispetto alla tranquilla sicurezza del rapporto 'ufficiale'. In questi casi arriva prima o poi il momento di dover capire cos'è più importante per noi. E tu hai capito che così, con due amori, non può funzionare a lungo e molto coerentemente hai preso le distanze dal tuo lui per cercare di fare chiarezza sulla situazione. È solo rassicurante abitudine quella che vivi con lui o è anche amore? Il punto è che non lo puoi capire confrontando ciò che provi per lui con ciò che provi per l'altro...sono due cose diverse. Con l'altro non hai vissuto tre anni di storia, per cui come fai a comparare? Forse dovresti chiederti come sarebbe vivere una storia nel quotidiano con l'altro. Se potrebbe, anche nel tempo, darti più di quanto tu vivi con il tuo attuale ragazzo. So che non è una scelta facile, comunque, che tu ami ancora il tuo lui o che fra voi ci sia solo affetto, se decidi di lasciarlo sarà uno strappo, così come se scegli di chiudere con l'altro sarà difficile. In più spesso queste non sono decisioni che si prendono con la certezza di fare la cosa giusta: bisogna accettare un margine di rischio. Credo che anche questo ti renda difficile capire che fare. Ti faccio notare però che nella tua lettera mi parli solo del tuo ragazzo attuale e della sofferenza di un eventuale distacco. Non dici nulla dell'altro.. Che significato ha per te questo? In bocca al lupo, ciao!

Youngmail

Confusione mentale....

27/09/2006: di sarina 26, 26 anni

Domanda

Ciao youngmail! Da 3anni sto con un ragazzo e da 6 mesi lo sto tradendo il problema è che tra noi non vedo piu' affiatamento gia' da un po' in piu' spesso aveva la capacita' di non farmi sentire apprezzata, di questo affiatamento lui dice che è normale dopo 3 anni e che il suo carattere è così (ma se è cosi dopo solo 3 anni come faccio a pensare a un futuro?) la mia confusione è arrivata quando mi sono accorta che il ragazzo con cui lo sto tradendo mi piace, ma non riesco a buttarmi ho paura di interrompere una storia di 3 anni, ho paura che mi manchi, ho paura che l'altro poi non faccia per me...aiuto sono veramente in crisi non so cosa fare!! In piu' l'amante è cotto di me e ovviamente sta pulsando perche io lo lasci e mi dice che dopo 6 mesi che tradisco il mio ragazzo non dovrei neanche pensarci a rimanerci....lo so ma ho tante paure e non riesco a decidermi!!!!!! cosa devo fare? grazie

Risposta

Cara Sarina26, mi sembra che una cosa ti sia chiara: che il tradimento del tuo ragazzo non è una 'sbandata', del tipo "cos'ho fatto, sono innamorata di lui e ho commesso un errore", ma che si tratti piuttosto di una specie di storia parallela che hai iniziato proprio perchè sentivi che non funzionava più con lui ma non riuscivi a prendere una decisione al riguardo. Ora, a sei mesi di distanza, il problema si ripropone, ma in forma più complicata: c'è un altro nel tuo cuore, ma non sei certa che possa sostituire il tuo ragazzo. Temi di fare la scelta sbagliata, forse temi di ritrovarti alla fine sola. D'altro canto non riesci nemmeno a vederci un futuro alla tua storia attuale, nè nella lettera manifesti dubbi circa il continuare o interrompere la storia con quello che definisci 'l'amante'...e mi sembra che la situazione non possa continuare così a lungo! È necessario che tu faccia una scelta. E hai ragione, ogni scelta contiene in sè una possibilità di rischio: il rischio di passare ad una situazione che poi si rivela meno buona della presente...ma ci può bloccare questo dal crescere? Può essere che la paura ti faccia mantenere in una situazione che senti che non va più bene per te? E la paura può anche farci un pò chiudere nel nostro egoismo: non scegliendo tu rischi di far soffrire due persone a cui vuoi bene! Quindi, cara Sarina26, se posso darti un consiglio, ti direi di provare a chiarirti le idee separando temporaneamente nella tua testa i due rapporti: chiarisciti con il tuo ragazzo, cerca di capire se dentro te senti che è una storia finita o se c'è ancora un legame importante, se lo ami, e però tu ti senti un pò trascurata: se il problema fosse questo, forse dovresti parlargli chiaramente, dirgli che questa situazione sta facendoti mettere in discussione il rapporto.. Se invece capisci che è un legame a cui non credi più, ma che ti rassicura perchè ormai dura da molto, forse dovresti trovare il coraggio di dare a te e a lui la possibilità di cercare qualcun altro..e a questo punto dovresti chiarirti se quest'altro potrebbe essere l'altro ragazzo che frequenti, se cioè, pensi che questo rapporto diventando 'ufficiale' e alla luce del sole possa andare per voi. Certo, in questo caso non hai garanzie, tranne quella di aver agito in modo coerente (e corretto) rispetto a ciò che sentivi. Ciao!

Youngmail

Un bimbo: io lo desidero, lui rimanda

20/03/2006: di delfinofelice, 21 anni

Domanda

Cara youngmail, anni fa stavo con una persona più grande di me, di 22 anni, ma dopo circa 2 anni è finito tutto proprio perchè ero piccola. Siamo stati 3 anni lontani e non l'ho mai dimenticato, anzi l'ho sempre pensato e ho sempre cercato le sue sembianze in altri uomini ma senza nessun risultato...di lui ne esiste solo uno. Oggi stiamo di nuovo insieme con la differenza che oggi posso dire di amarlo e rispettarlo veramente. Senza di lui non posso stare, è tutta la mia vita. L'idea di stare senza di lui mi fa stare male..ma grazie a Dio non ci sono i presupposti x far si che ciò accada: conviviamo. Il mese scorso avevo qualche giorno di ritardo e ho pensato di essere rimasta incinta..ma purtroppo dopo qualche giorno ecco arrivate le mestruazioni. Sia io che lui già ci eravamo abituati all'idea. Eravamo pronti e felici ma purtroppo non è stato possibile. Oggi ne parliamo e riparliamo e i nostri discorsi sai quali sono? Se capita ben venga ma a farlo apposta no. Dobbiamo aspettare ancora mi ha detto max 6 mesi. Io accetto, ok....ma perchè fra 6 mesi si e ora no?

Risposta

Cara delfinofelice, forse la domanda che tu rivolgi a noi andrebbe rivolta al tuo lui, che dici? Da quel che racconti di voi mi pare di capire che tu sei molto innamorata e, se siete tornati insieme dopo tanto tempo, immagino che per lui sia lo stesso. Quindi è probabile che questo tempo di attesa che lui pone non c'entri con il fatto di volervi bene, ma sia legato ad altri fattori. Ad esempio, tu non dici da quanto tempo convivete: se è da poco, magari lui preferisce abituarsi un pò alla convivenza con te prima di mettere in cantiere una 'convivenza più allargata'. Oppure è possibile che lui faccia considerazioni di ordine economico.. Vivere una cosa che capita è davvero molto diverso che scegliere di vivere quella stessa cosa. È possibile che se succede, lui accetta di essere papà, ma magari se lo deve scegliere non si sente ancora pronto e ti chiede un pò di tempo. Le ragioni potrebbero essere davvero molte, cara delfinofelice, e pensarci e ripensarci può moltiplicare le ipotesi senza però darti una risposta certa, che solo un confronto diretto ti può dare. Ciao!

Youngmail

Non mi eccito più

28/12/2005: di F., 25 anni

Domanda

Salve youngmail, ho un problema che mi atterrisce ogni giorno di più...
Non riesco più ad eccitarmi, nè quando faccio sesso con il mio partner, nè se provo a masturbarmi. Quindi non mi lubrifico e la cosa è fastidiosa...
Il mio problema è cominciato da quando ho avuto il nostro primo bimbo che ora ha 16 mesi, poi ci sono stati problemi. Lui mi ha lasciata per andare a vivere con un'altra, ma poi è ritornato.
Io mi sento in continuo paragone, anche se lui dice che preferisce me sia a letto sia di bellezza, ma io non riesco più a lasciarmi andare, sono fredda e quindi non mi lascio trasportare. Conseguenza niente lubrificazione e niente orgasmo..
Ho provato con la masturbazione ma dopo un pò mi annoio e smetto ,con film porno ma zero....
Proprio sono diventata fredda al massimo e non so più come affrontare il problema...
Mi sento strana e anormale..
Perchè questo??

Risposta

Cara F., la situazione che tu descrivi mi pare aver a che fare più con il cuore e con la mente che con la vagina!
Se pure è possibile che per una neo-mamma riprendere la sessualità non sia sempre facile (tu dici che i problemi sono nati dopo il parto), ho comunque la sensazione che al momento attuale giochino e siano predominanti altri fattori. Cosa può accadere ad una donna, che sta affrontando un'esperienza bella ma anche impegnativa e delicata come il diventare mamma, se viene lasciata dal compagno? Penso tu debba aver sofferto molto e forse potresti sentire dentro te della rabbia, dell'amarezza per questo compagno che, anche se poi è tornato, ti ha lasciata in un momento così importante, preferendoti un'altra! Tu dici che lui ora è tornato e si dice innamorato di te più di quanto possa essere stato dell'altra, ma io credo che certi bocconi amari siano difficili da digerire. Non so come tu lo hai riaccolto, quali sono state le premesse alla base di questa nuova chance che avete dato al vostro rapporto, ma è possibile che dentro tu ti sia 'raffreddata' come una specie di difesa per soffrire meno. Purtroppo questo genere di difese non sono 'a comando'...però spesso vanno a tempo e a chiarezza. Che intendo dire? La sessualità è come una 'spia' di come vanno gli affetti. Fare l'amore con il tuo compagno lasciandoti andare ti richiederebbe fidarti di lui e della stabilità del vostro rapporto, ma forse in quest'ambito la ferita è ancora aperta e richiede tempi più lunghi per rimarginarsi. Oltretutto è facile che si inneschi un meccanismo legato all'ansia da prestazione per cui ogni volta che cerchi di vivere la sessualità temi di non raggiungere l'orgasmo, questo fa sì che le tue aspettative influiscano sul lasciarsi andare e alla fine si verifica ciò che temi. Che fare? Consiglierei a te e al tuo compagno di ricominciare, nel senso di farti corteggiare, farti riconquistare. Potrebbe esserti utile ricominciare un pò anche nella sessualità, cioè farvi delle coccole senza necessariamente avere rapporti completi o dover raggiungere l'orgasmo, ma solo per riavvicinarvi gradualmente, ritrovare un'intesa. Se ti va, puoi riscrivermi, raccontandomi un pò meglio la tua storia e possiamo rifletterci ancora insieme, magari in modo più approfondito. Se il problema non si dovesse risolvere nel tempo potresti magari pensare ad una consulenza psicologica, cioè a qualche colloquio con uno psicologo con cui poter parlare faccia a faccia delle tue difficoltà, tirando fuori tutte le emozioni che provi..
Auguri!

Youngmail

Sesso & altro

31/08/2005: di E., 18 anni

Domanda

Cara youngmail innanzitutto complimenti per questa rubrica.
È la seconda volta che scrivo e avrei un po di domande da fare.
Mi chiamo E., ho quasi 18 anni e ho una storia con un ragazzo da 15 mesi e da un anno abbiamo iniziato la nostra vita sessuale. Lui è molto dolce e prima di venire dura abbastanza.
Il problema sono io: mi eccito e basta, non so cosa sia l'orgasmo perché penso di non averlo mai avuto. A volte capita che durante il rapporto e dopo per circa dieci minuti, ho un formicolio alla pancia, al seno, alle braccia, al viso e riesco con difficoltà a parlare e a muovermi. Cosa significa questo formicolio? E siccome non so quando ho l'orgasmo, come faccio a saperlo? Mi hanno detto che è il massimo del piacere, ma io non so quand'è perché a me sembra sia sempre uguale.
Secondo voi, dovrei dire al mio ragazzo che non ne ho mai avuto uno? Alcune volte ho finto, ora vorrei dirgli la verità, ma temo che dicendogliela lui si demoralizzi, come è successo quando finito il rapporto, io gli dicevo che non ero venuta e lui diceva: "sono una cacca, faccio schifo". Allora io come posso fare?

Un'altra cosa, io di carattere sono molto permalosa, ad esempio mi da fastidio se lui esce con i suoi amici, forse sono invidiosa di lui, perché io non ho amici. Comunque, io trovo giusto che lui esca con i suoi amici, ma poi quando lo fa, involontariamente io mi arrabbio e ogni volta finiamo per litigare. Per questo lato del mio carattere rischio di perderlo e io non voglio perché lo amo. Questo amore è corrisposto ma lui ci sta pensando sulla storia perché ha portato gia troppa pazienza. Allora mi chiedo, come posso diventare meno permalosa?

E poi, io di carattere sono anche molto timida e questo mi impedisce di avere delle relazioni con le altre persone. Ad esempio, quando sono con i miei coetanei, parlo poco perché ho sempre paura di dire la cosa sbagliata o ho paura dei giudizi degli altri. Quando ero alla scuola media, ricordo che i miei compagni mi prendevano in giro perché ero brutta o non ero alla moda. Penso che sia da allora che io parlo poco ed evito sempre i luoghi affollati. Vorrei cambiare ma come faccio a superare questa paura così da avere delle relazioni e superare tutti i problemi che mi faccio inutilmente e rapportarmi con gli altri?

Un'ultima domanda: ho quasi 18 anni e non ho ancora avuto le mestruazioni. Ho fatto delle visite e i dottori mi hanno detto che è tutto a posto, ma io ho paura che queste mestruazioni non arrivino più. Può essere possibile? Una dottoressa poi, mi ha detto che se voglio posso iniziare una cura oppure aspettare. Secondo voi, cos'è meglio?

Aspettando delle risposte, vi ringrazio molto per le informazioni che mi darete.

Risposta

Cara E., bentornata! Quante domande! Partiamo dai dubbi sulla sessualità: l'orgasmo. Che fare? Inizierei da cosa non fare: tenere all'oscuro il tuo lui. A parte la sua iniziale reazione di demoralizzazione, infatti, vedo solo svantaggi a non essere sincera. Intanto non puoi pensare di continuare a vivere così la sessualità..non la vivi serenamente e non è una sessualità di coppia se non cercate insieme di 'sintonizzarvi'. Poi, da sola è difficile che trovi una soluzione soddisfacente. E ancora, non penso tu ti possa sentire bene mentendo o fingendo, cosa che alla lunga potrebbe portarti a vivere la sessualità come qualcosa di sgradevole. Allora che fare? Ti consiglierei di spiegare al tuo ragazzo che succede e provare insieme a creare delle fantasie che possano essere eccitanti per te e per lui. Ancora, potreste concentrarvi sui preliminari, non necessariamente arrivando sempre ad un rapporto sessuale. Le coccole hanno il vantaggio che possono farvi conoscere i tuoi 'punti sensibili', scoprendo nuove fonti di eccitazione che poi potrete utilizzare anche nei rapporti completi. Inoltre, i preliminari, non necessariamente seguiti da un rapporto sessuale, possono abbassare l'ansia da prestazione "vediamo se questa volta arrivo all'orgasmo!" I formicolii che senti potrebbero essere il tuo modo di sentire un rilassamento muscolare. Considera comunque che l'eccitamento è un buon inizio, necessario ma non sufficiente. La cosa più importante, infatti, è la vostra relazione di coppia: se funziona bene, se c'è una buona intesa e un buon dialogo, si possono affrontare insieme anche le difficoltà. E questo vale non solo per la sessualità, ma anche per gli altri problemi che porti. La gelosia che provi nel vedere il tuo ragazzo uscire con gli amici, mi sembra il rovescio della medaglia rispetto all'altra difficoltà, cioè il fatto che tu invece non hai amici con cui uscire e divertirti. E se lui in questo modo è tutto il tuo mondo di relazioni, come puoi accettare che non sia viceversa? Sia la gelosia o 'permalosità', come la definisci tu, sia il non aver amici e temere di uscire per le possibili prese in giro mi pare sottolineino una tua insicurezza personale, che può essere affrontata solo sfidando le tue paure e vivendo le situazioni che tanto temi, accorgendoti che i terribili timori che immagini nella tua testa non si avverano nella realtà. Se anche dovessi ricevere una presa in giro, che mai accadrebbe? E se mai anche uno ti prendesse in giro, cosa ti fa credere che stia dicendo una cosa vera di te? Anche se qualcuno ti dicesse che sei brutta con convinzione (più spesso si tratta di battute di cattivo gusto, senza una vera convinzione di ciò che si dice), perchè credergli? Quella è la sua opinione, ed evidentemente non rappresenta un giudizio universale di valore, dato che c'è qualcuno (il tuo ragazzo) che ti trova così gradevole non solo da interessarsi a te, ma anche da decidere di scegliere te al resto del mondo femminile!
Nella misura in cui riuscirai a crearti un tuo giro di amicizie (potresti partire dalle amicizie femminili magari) penso ti sarà più facile accettare che il tuo lui abbia anche dei suoi spazi.
Per quanto riguarda infine il ciclo mestruale, l'amenorrea (cioè il fatto che non siano ancora arrivate le mestruazioni) a 18 anni va studiata attentamente ed eventualmente trattata. Tale valutazione deve essere legata al tuo quadro di sviluppo complessivo e allo stile di vita. Ecco perchè non posso dirti in assoluto che cos'è meglio per te. Ti consiglierei di scegliere un medico e farti seguire da quello.
Ciao! E tanti in bocca al lupo!

Youngmail

Compromessi per amore: fino a che punto?

02/05/2005: di M, 20 anni

Domanda

Salve a tutti. Innanzi tutto voglio congratularmi con voi x il meraviglioso servizio che offrite a tutti i giovani!!! Bè veniamo a me... io ho avuto una relazione meravigliosa con una ragazza durata circa 1 anno e mezzo... dopo vari litigi e incomprensioni è finita... fin qui tutto normale... una storia finita come tante... il problema viene dopo... di fatto io e la mia ex ci eravamo lasciati ma ci continuavamo a sentire e.... qualche volta ad avere rapporti come se non ci fossimo mai lasciati... a me la situazione non andava bene ma se dovevo decidere tra non avere + la mia ragazza ed averla in questo modo... preferivo andare avanti cosi! sembrava che tutto tornasse ad andare bene come una volta ma tutto un tratto tra me e lei si è inserito un altro ragazzo... la mia ex voleva avere sia me che lui... io non potendo accettare la situazione ho troncato di netto la nostra storia... dopo circa un mese senza sentirci ne trovarci la mia ex ha ricominciato a chiamarmi e a dirmi che voleva solo me che l'altro ragazzo non esisteva +.... io fidandomi come uno scemo gli ho dato un altra possibilità risultato... il sabato sera successivo è andata a letto con sto tipo e il bello è che me lo è venuta a dire e a chiedermi aiuto x prendere la pillola del giorno dopo dato che gli si era sfilato il preservativo!!!!! Mi sono sentito umiliato e rabbioso nei suoi confronti!!!! Dopo tutto il tempo passato assieme come poteva farmi questo!!! io avrei bisogno di un consiglio non so come fare... non riesco + a vivere... tutto il giorno mi vedo la scena di lei che va con lui... sto diventando pazzo... i miei amici mi consigliano di lasciarla perdere e di fregarmene ma io non ci riesco...io sento di amarla ancora ma mi ha fatto troppo male.... gli ho perdonato di tutto ma questa volta no!!! spero di avere presto una vostra risposta...

Risposta

Caro amico, quante cose si possono accettare per amore? Quanti compromessi si è disposti a concedere? In modo molto romantico potremmo ritenere che più uno è innamorato, più è disposto a tollerare. In realtà penso che in situazioni come la tua, accanto all'innamoramento verso il partner, dovremmo tenere in altrettanta considerazione un altro fattore: l'amore per noi stessi. È chiaro che la scelta di che fare non può essere che tua. Perciò penso che l'aiuto che posso darti in risposta alla tua richiesta sia aiutarti a fare qualche riflessione su quel che ti sta accadendo.
Tu hai fatto tutto il possibile per salvare un rapporto duraturo in cui credevi, perché per un anno e mezzo era stato `meraviglioso'. Ma si può lottare da soli per `rianimare' una relazione? È comprensibile che tu abbia accettato situazioni che non ti andavano per cercare di non perdere la tua ex ragazza, così come che tu ti sia fidato di lei nonostante i suoi precedenti comportamenti. Purtroppo però in amore la regola: "Ci metto io anche la parte dell'altro" non funziona, alla lunga. Bisogna essere sempre in due a `investirci'. E l'impressione che ho è che gli `investimenti' della tua ex ragazza siano piuttosto instabili... So che può sembrarti paradossale ma più tu resti e sei disponibile, meno l'aiuti a chiarirsi le idee. Infatti, potendo contare sulla tua presenza, rischia più di appoggiarsi al rassicurante affetto che provi per lei, che eventualmente sceglierti per davvero una seconda volta. E che tipo di relazione rischia di diventare quella in cui tu accetti di stare in una rapporto dove lei può mancarti di rispetto, tradirti, tenerti sulla corda e trovarti ancora lì, disponibile a stare con lei nonostante la rabbia? Se non prendi le distanze come puoi permetterle di capire se vuole davvero stare con te e sceglierti? Se non poni anche tu delle regole per stare insieme, come puoi pensare che un rapporto tra voi sia anche su misura tua?
Mi pare di capire, poi, che non avete più ripreso in mano le incomprensioni che vi avevano portato a separarvi...quelli sono i punti su cui non vi trovavate, che vi hanno allontanati e probabilmente rispecchiano idee diverse circa il rapporto di coppia. Fino a che non trovate un accordo su quei punti, mi pare difficile pensare che possiate ricominciare per davvero con la speranza di un rapporto stabile! E quando parlo di accordo, parlo di rispetto di entrambi. "Sto con te anche se non siamo insieme, senza prospettive" non è un accordo, è cedere. "Per me in un rapporto di coppia è fondamentale che... e per te?" questo è l'inizio di un accordo.
Separarsi da chi si ama è sempre difficile, doloroso e talvolta richiede dei tempi di `guarigione' più lunghi di quel che si vorrebbe, ma questa è una ragione sufficiente per restare in un rapporto in cui non siamo soddisfatti e non ci sentiamo rispettati? Caro amico, a te la risposta e i miei migliori auguri!

Youngmail

Ritornare amici: si può?

02/02/2004: di M, 17 anni

Domanda

Cara youngmail, sono M. e ho 18 anni... quasi. Li compio il mese prossimo. Non ho grossi problemi, ma un dubbio legato al rapporto con il mio ex migliore amico. Io e questo ragazzo abbiamo molti anni di amicizia fortissima alle spalle. Circa sei mesi fa l'amicizia si è rotta burrascosamente perché ad entrambi piaceva la stessa ragazza e ci siamo detti "Vinca il migliore." Il 'migliore' sono stato io, nel senso che appunto sei mesi fa mi sono messo con questa ragazza e lui da allora non mi ha più rivolto la parola evitandomi. Ora, alla soglia dei miei 18 anni, voglio dare una grande festa e non so se invitarlo. Io vorrei perché mi piacerebbe risolvere le cose e tornare amici, ma temo che lui non verrebbe...io tengo moltissimo a lui e sto male all'idea di averlo perso, ma che fare?

Risposta

Caro M., io sono dell'idea che le grandi amicizie non muoiono. Possono subire delle ferite, come quelle vecchie tazzine che anche crepate durano più delle nuove e sono quelle a cui sei più affezionato, o possono congelarsi, come nel tuo caso, e a volte le persone lottano per un disgelo, altre volte, sfiduciate, si rassegnano e gettano la spugna. Tu vorresti provare un disgelo, ma non sei molto fiducioso che il tuo amico ne abbia voglia. E forse è anche comprensibile il perché. Prova a immaginare un passato diverso da quel che è stato o, se preferisci, proviamo a metterci nei panni del tuo amico. Si sa, le grandi amicizie sono un po' una pietra di paragone, cioè confrontandoti con una persona della tua età, a cui vuoi bene e che stimi ne ricavi un'idea di te. Immaginiamo te e il tuo amico a confronto da innamorati con la stessa ragazza. Malgrado l'amicizia più solida, avere interesse per la stessa persona pone inevitabilmente in competizione. Tu 'hai vinto' o, come vi siete detti, tu sei il 'migliore'. Dal momento in cui avete tratto queste conclusioni è plausibile pensare che il tuo amico abbia pensato di sé in confronto a te che non è poi così in gamba con le ragazze e che tra lui e te lui è il perdente. Fardello pesante da portare ogni volta che guardi il tuo migliore amico! È immaginabile che allontanarsi da te sia stato un modo per non fare i conti con un'idea di sé non positiva. Non pensi che lo avresti fatto anche tu?
Allora, che fare a questo punto?
Forse potreste provare a ridiscutere come sono andate le cose. Potresti dire che non è andata che 'ha vinto il migliore', che tu non sei per questo 'migliore' di lui. Potreste constatare insieme che in amore non c'è un migliore o un peggiore, ma un 'più adatto'. È solo che tu sei stato 'il tipo giusto' per la ragazza in questione, mentre il tuo amico no. Fosse stata un'altra ragazza magari sarebbe andata viceversa!
Penso che se poi aggiungessi quello che hai scritto a me, e cioè quanto il vostro rapporto è importante per te e ti manca, hai buone probabilità di avviare il 'disgelo'. In bocca al lupo. Ciao!

Youngmail

Attendo il mio uomo da due anni..per quanto ancora?

10/11/2003:lettera non firmata, 24 anni

Domanda

Cara youngmail,
sono una ragazza di 24 anni, innamorata di un uomo sposato da due anni. Da altrettanto tempo attendo che lui lasci la moglie. Quando ci siamo incontrati lui mi ha garantito (o forse fatto credere) che era in procinto di separarsi, ma poi subentra sempre un problema: la suocera che sta male, la moglie depressa, il litigio tra loro che non permette a lui di parlarle serenamente, ... E intanto io sono in attesa di avere un posto al sole nella sua vita e ogni giorno che passa ho paura che in realtà non arriverà mai il momento giusto in cui lasciarla...che fare?

Risposta

Cara amica, dalla tua lettera mi sembra emerga una consapevolezza che, per quanto chiara, è molto doloroso accettare. Due anni di malattie, inconvenienti, litigi; due anni di proroga per separarsi dalla moglie 'serenamente': ma si può decidere di terminare un matrimonio 'serenamente'? C'è un momento giusto per farlo. A me sembra piuttosto difficile che un uomo che ragiona così ponga termine a questa situazione di ambiguità. Non sto sostenendo che lui ti mente. Probabilmente è innamorato di te e nel contempo si sente legato alla moglie e questo duplice legame lo porta più o meno consapevolmente a rimandare un qualsiasi cambiamento: questa situazione in fondo, seppure lo tiene sulle spine, è una situazione comoda. E, secondo me, tu non puoi fare molto per spingere l'uomo di cui sei innamorata a lasciare la moglie...dev'essere una convinzione sua! Puoi però chiedere a te stessa se vuoi restare ancora in un rapporto di coppia non esclusivo, se ritieni di meritare un uomo che non sa sceglierti come sua unica compagna. Quanto sei disposta ancora a soffrire e ad arrabbiarti? Per quanto tempo puoi reggere questa situazione? E soprattutto, come incide sulla tua considerazione di te, sulla tua autostima tutto questo? Essere innamorate è una cosa bellissima, ma questo non dovrebbe mai permettere compromessi sulla propria dignità. Mi chiedi che fare. Non ho la risposta giusta da darti, perché solo tu puoi decidere per la tua vita, ma vorrei darti uno spunto: se sei davvero importante per lui non ti lascerà andar via, comprenderà le tue ragioni e riuscirà a fare una scelta; se così non fosse, immagina il tuo futuro in questa situazione. Sono certa che capirai cos'è meglio per te. Auguri!!

Youngmail

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