Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Lui sta male...e io per lui

29/04/2010: di L., 18 anni

Domanda

Gentile psicologo,
ho davvero bisogno di avere delle risposte ad alcuni interrogativi molto importanti per me. ho un ragazzo di 21 anni.credo che lui soffra di depressione.vorrei chiederle,come si fa a diagnosticare una tale malattia?ci sono dei sintomi particolari?quando può risultare particolarmente grave?le vorrei raccontare il perché di queste domande.io sono l'unica persona con cui lui si confidi seriamente,intendo per cose che riguardano la sfera più profonda di se stesso.è un ragazzo dall'eccezionale sensibilità,maturo e molto intelligente,ha una bella famiglia,ha molto successo all'università e tra noi le cose vanno bene.capita a volte,non so dirle di preciso ogni quanto (forse ogni 2 mesi) che lui mi parli di un suo malessere profondo,dettato da molte paure.si sente inutile,proprio dal punto di vista della sua esistenza,dice esattamente di "non essere fatto per vivere".dice che la vita non ha senso e che quindi se non ci fossi stata io,tra qualche anno,forse l'avrebbe fatta finita,ieri sera ha aggiunto che ha paura di perdermi e descrive paure anche nei riguardi del nostro rapporto che assolutamente non stanno né in cielo né in terra,sono solo nella sua testa.ci tengo a precisare che il suicidio è un argomento che lui cita quelle poche volte in cui mi parla in questi termini.noto i suoi sbalzi d'umore,è felice ed improvvisamente triste,e quando lo diventa inizia a fare questi discorsi che mi preoccupano molto come lei può immaginare.le scrivo con il cuore in mano,la nostra relazione chiaramente passa in secondo piano,infatti non le scrivo per questo...vorrei sapere come posso aiutarlo,come mi devo comportare.ho paura perché non so in che termini giudicare la cosa.mi dica lei se mi sto esageratamente preoccupando,alla fine le sue sono solo parole,è molto stressato per via del lavoro e degli studi impegnativi,ma siccome non posso saperlo,mi rivolgo a lei.sto molto male a vederlo così perché è un ragazzo incredibile,ha la profondità di un poeta,mi creda.una persona del genere è un miracolo in questo mondo,e io mi sento inutile,non trovo più il senso nel fare le cose,come posso continuare gli studi,andare all'università,condurre una vita normale cm qualsiasi persona ed impegnarmi se nono riesco nemmeno ad aiutare il mio ragazzo?questo mio comportamento è determinato anche dal fatto che a me,la depressione,fa paura.mio padre è malato da anni,soffre di attacchi di panico e ho pessimi ricordi di lui nella mia infanzia.sono scoraggiata perché mia mamma non ha mai saputo gestire la situazione e mi ha fatto percepire il fatto di convivere con un depresso come una dannazione.ora loro sono separati ma non a causa di questo.è un anno e mezzo che sento parlare il mio ragazzo di queste cose anche se saltuariamente,non voglio essere classificata come la classica ragazza che soffre della sindrome della "crocerossina",non pretendo di salvare tutti,ma mi sentirei una vigliacca a lasciare da solo il mio ragazzo con il suo problema.ripeto che la relazione passa in secondo piano,non sto cercando di non soffrire e di cercare che questo suo problema non rovini quello che abbiamo costruito,almeno,si anche questo ma non solo,l'unica cosa veramente importante è che stia bene lui.ho paura di non riuscire a supportarlo senza degli accorgimenti adeguati;i suoi consigli mi sarebbero davvero molto preziosi non potendo riferirmi a nessun altro...spero nella sua risposta.
Grazie.

Risposta

Cara L., è difficile dire se le parole del tuo ragazzo rivelino un disagio sottostante importante o siano una tendenza a "vedere nero" in certi momenti...mi pare in ogni caso che non sia il caso che tu ti "carichi sulle spalle" la sua sofferenza. In primo luogo, perchè se lui sta male è più probabile che lui tiri "giù" te, piuttosto che viceversa e in secondo luogo perchè, per quanto tu possa essere preziosa per lui, non puoi essere la sua cura, per cui rischi di stare male senza vedere risultati.
Comprendere ed eventualmente diagnosticare le difficoltà che il tuo lui incontra è un compito complesso...non si tratta semplicemente di rintracciare una serie di "sintomi standard", ma di capire il funzionamento di una persona all'interno dei suoi contesti di vita e il perchè degli eventuali "intoppi". Considera, ad esempio, che ci sono tanti tipi di depressione ed ognuno richiede di essere affrontato in modo specifico, a seconda delle cause e della forma...e in tutto questo non è detto che lui abbia una forma di depressione..
Quindi, una diagnosi e l'eventuale cura di ciò che fa soffrire il tuo ragazzo dovrebbe essere fatta da specialisti esperti e sensibili, specialmente considerando che è un ragazzo così giovane. È molto importante che trovi l'aiuto giusto al più presto.
Tu giochi un ruolo fondamentale: il tuo affetto, la tua presenza, la vostra storia importante e l'idea di un futuro insieme possono essere una buona motivazione per il tuo lui per affrontare le sue difficoltà e ricercare un aiuto. Potrebbe parlarne anzitutto con uno psicologo...e tu potresti offrirgli di accompagnarlo al primo appuntamento..
Ciò che ti sconsiglio di fare è invece assumerti un ruolo terapeutico nei suoi riguardi. Se riesci a convincerlo a fare un colloquio psicologico hai già fatto molto per lui.
Gli ultimi due accenni di questa risposta vorrei dedicarli a te:
- cerca di non basare il senso della tua vita su come sta lui e su quanto ti percepisci utile nei suoi riguardi. Per quanto importante possa essere per te, la tua vita è fatta di tante parti, alcune condivise con lui, alcune tutte tue. Èimportante che queste ultime non perdano il loro "sapore" e che tu non perda la tua possibilità di sentirti bene, per quanto dispiaciuta del suo star male...non sei lui, ricordatene!
- anche se potrebbe essere buona cosa per te riflettere sulla tua storia familiare e sull'influenza di questa sulla tua vita presente (se senti che è importante approfondire, puoi venire a fare qualche colloquio in consultorio familiare), credo non dovresti sovrapporre le vicende di coppia e i vissuti dei tuoi genitori con quelli della "tua" coppia: tu sei una persona diversa da tua madre, lui è una persona diversa da tuo padre e così il vostro legame di coppia, mi auguro. Se senti che fare queste distinzioni è piuttosto difficile, ti invito davvero a chiedere uno spazio di riflessione per te.
In bocca al lupo!

Youngmail

Omosessualità e genitori

28/04/2010: di bibbone69, 18 anni

Domanda

Buon giorno, sono un diciottenne liceale residente nella provincia di Vicenza. Volevo chiedere dei chiarimenti riguardo alla mia attuale situazione. Sarò diretto: fin dalla quinta elementare ho saputo che c'era qualcosa di diverso in me. Successivamente, questa percezione di Diversità si è circoscritta in una sorta di consapevolezza di essere Omosessuale. I miei genitori, divorziati, venendo a saperlo hanno reagito in due modi differenti: mio padre emarginandomi dalla società, proibendomi qualsiasi contatto sociale (compresi i miei amici) e negandomi l'accesso a siti o mezzi di comunicazioni come il pc o il cellulare. Mia madre, invece, ha reagito in maniera meno esasperata, si è presa un momento di "riflessione", per poi, in qualche modo, accettarmi. Sono consapevole che vivo in un periodo di transizione e formazione della mia persona, ma sono ormai certo di essere nella strada dell'omosessualità. Ho avuto qualche esperienza con il Gentil sesso, ci ho provato, ma ho riscosso solo risultati negativi sia per quanto riguarda la sfera sessuale sia per quella sentimentale. Caso contrario con i maschi, con loro mi trovo davvero bene, riesco a entrare in empatia, a conoscere la serenità interiore.
Ho avuto diverse storie con il sesso maschile. Ora ho una storia con un milanese che dura da parecchio tempo. Mia madre sa di questa persona, è entusiasta perché finalmente mi vede sereno e con il sorriso. Mio padre non ne è a conoscenza, per il semplice fatto che c'è una buona probabilità che si possa impuntare e quindi darmi contro. Con mio padre ho davvero paura, sto male perché so che sarebbe giusto avvisarlo della situazione ma ho troppo timore che mi metta i bastoni tra le ruote. Cosa posso fare?

Risposta

Carissimo bibbone69, se questo è davvero il tuo orientamento sessuale, credo che la cosa essenziale sia che tu lo accetti come parte di te, prevedendo anche come possibile che alcuni altri non riescano a fare altrettanto.
Hai cercato di spiegare ai tuoi come ti senti e probabilmente le due diverse reazioni sono due manifestazioni opposte di un bene che però entrambi i tuoi genitori ti vogliono: l'uno accetta che tu possa percorrere strade diverse da quelle che aveva immaginato per te, l'altro pensa sia suo dovere riportarti sulla strada che presumibilmente ritiene come la più giusta. Nonostante il loro amore, i genitori possono talvolta sbagliare o non riuscire ad accettare scelte o propensioni dei figli che non comprendono..a volte può scattare un senso di responsabilità o colpa difficile da tollerare...
Credo che ciò che stai cercando di far accettare a tuo padre non sia tanto la tua storia attuale, ma te stesso, il tuo orientamento sessuale, come parte di te. Non so se e come questo sarà possibile, ma ritengo che sia più importante poter trovare dei tempi, degli spazi con tuo padre per permettergli di "conoscerti", di avvicinarsi ai tuoi modi d'essere, piuttosto che necessariamente dirgli della tua storia di coppia, specialmente quando su questa rivelazione tu vorresti puntare ad un accettazione della tua omosessualità. Rischi di mettere in mezzo il tuo ragazzo in una situazione che riguarda principalmente te e tuo padre. Non puntare all'accettazione di lui perchè accetti te, impegnati direttamente nell'obiettivo più importante: il rapporto tra te e lui.
Considera che, se vivi in prevalenza con mamma, per papà potrebbe essere più difficile: potrebbe avere la sensazione che sei un'altra persona, potrebbe sentirsi imbarazzato nel rapportarsi a te, potrebbe pensare che il divorzio ti abbia "danneggiato"..insomma, non condividere la quotidianità non agevola.
Ma tu sei sempre tu, suo figlio, sia che tu sia omosessuale sia che tu sia etero. Prova a dargli il tempo di riconoscerti, di vedere in te il figlio che da sempre conosce con degli aspetti in più che scopre ora...
Non stancarti di fargli capire che gli vuoi bene, che ci tieni a lui e alle sue opinioni e che se anche fatica ad accettare questo aspetto di te (che per quanto importante è un aspetto di tutta la tua persona), tu non ti arrenderai e non smetterai di volergli bene e di cercarlo.
Rassicuralo rispetto alle sue paure, prova a spiegargli (come immagino che sia) che anche tu hai provato paura, sofferenza, che sentirsi diversi e accettarsi non è facile in primis per te...che - come lui cerca di fare con te - anche tu hai cercato di orientare diversamente i tuoi interessi frequentando ragazze, ma che non funziona..
Ti auguro un grosso IN BOCCA AL LUPO!

Youngmail

Un amore lontano..quale progetto?

30/04/2009: di pisylenuza, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail, sono una ragazza di 17 anni e sono innamorata di uno che purtroppo non vedo quasi mai perchè abitiamo distanti..però anche lui mi ama e siamo insieme da un anno e la nostra storia è sempre un tira e molla. lui vorrebbe convivere con me, ma io ho da finire la scuola e mia mamma non vuole che abbia una relazione con qualcuno..forse perchè ha paura che poi soffra o ci stia male? vorrei tanto una convivenza con lui ma ho paura di mia mamma. anche se lei mi lascerebbe. Io qua ho anche un lavoro però...sono un pò confusa! conosco questo ragazzo da quando ero bambina e ha 21 anni, è un bravo ragazzo e anche i suoi genitori vogliono che abitiamo insieme. ma perchè ci molliamo sempre..forse per la distanza e per la gelosia? Ogni volta che litighiamo al massimo dura un giorno..aiutatemi..ho bisogno di consigli! grazie aspetto con ansia una vostra risposta.

Risposta

Cara pisylenuza, partire con una convivenza richiede generalmente alcune premesse. Tra queste il fatto che il rapporto sia stabile e che ci siano le condizioni concrete (tipo la possibilità di avere una casa, la capacità di gestirla e di arrangiarsi per la quotidianità) ed economiche per diventare autonomi. Se non ci sono queste premesse, il rischio è di partire con il piede sbagliato o traballanti e tutto diventa molto più complicato... Forse questi sono anche i timori e le perplessità di tua mamma..
Se pensi perciò che in questo momento non siete ancora pronti per partire con il piede giusto (dici che litigate e vi lasciate, che tu ancora studi,...) forse sarebbe meglio aspettare...e progettare. Voglio dire che decidere di convivere e farlo effettivamente non necessariamente coincidono nei tempi: potreste decidere di convivere non appena sia possibile e intanto cominciare a pensare come realizzare la convivenza: dove andare a vivere, come mantenervi, come organizzarvi. Come se questi fossero i preparativi. Vi permettono di fare un passo avanti nel rapporto se pensate che possa diventare una cosa importante, ma senza fare il passo più lungo della gamba.
Considera che abitare distanti a volte non aiuta a conoscere la quotidianità, le abitudini, i modi di vivere. Forse è importante vi confrontiate un pò prima anche su questi aspetti... Penso che se tua madre vedrà che fai delle scelte pensate, meditate, con la testa e con senso pratico, oltre che con il cuore, sarà più facile dialogare su questo.
Ciao!

Youngmail

..ma il disagio continua ad esserci

04/06/2008: di titti, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail!!!Finalmente ho trovato il ragazzo! è dolcissimo con me e sono felicissima....il problema però è che non riesco a fidarmi di lui...dopo le mie disastrose storie passate ogni cosa per me è difficile...e lui ne soffre anche se non me l dice,ma io lo vedo.Mi accorgo quanto sta male vedermi titubante e indecisa e a volte molto molto triste..il passato mi sta rovinando il presente, non riesco più a essere spontanea,a lasciarmi andare..stamattina mi ha detto anche che 'Ti amo'...il mio amore...mi sento in colpa a essere cosi triste in questi momenti che dovrebbero essere i più felici nella vita di una coppia!!!e lui continua a dirmi che vuole fare l'amore con me,che non mi resiste più,che vuole farmi felice...io sono ancora vergine e ho paura...sarei anche pronta ma il problema è un altro...odio il mio corpo con tutta me stessa,lo rifiuto categoricamente,non esiste cosa che disprezzi di più...non voglio che lui mi veda...sono orribile.Non voglio che lui senta quanto sono grassa,quanto sono imperfetta...e ho ricominciato a tagliarmi i polsi come l'anno scorso,quando stavo passando momenti davero difficili,é l'unica cosa che mi fa calmare in questi momenti...non voglio che lui conosca questa parte di me...l'esatto contrario di quella che conosce e ama lui...e ho paura che sia ancora legato alla sua ex...lui dice di no,ma io non ci credo...lei era cosi...bella...simpatica..dolce...e io ogni volta sbaglio xkè quando cerco di fare qualcosa di dolce lo faccio esattamente come lo faceva lei....non voglio essere la BRUTTA COPIA di un amore finito...no.lui l'ha anche tradita...se lo ha fatto una volta può benissimo rifarlo,no? non voglio più soffrire,stare male...non voglio essere abbandonata anche da lui,non riuscirei più ad andare avanti....aiutatemi...un bacio

Risposta

Cara Titti, mi pare che le emozioni che provi siano sempre molto intense: la tristezza, la paura, la vergogna rispetto al corpo. Il rischio è che tu non riesca a vivere le cose belle che ti capitano, perchè troppo immersa nelle paure e nella tristezza. Così come, sebbene capisca che nella tua idea farti dei tagli possa alleggerire il disagio interiore, non mi pare affatto una soluzione buona doversi fare dell'altro male per cercare di tollerare quello emotivo. Anche nella precedente risposta ti consigliavo di trovare uno spazio per elaborare queste cose...sei giovane, hai tutto il diritto di poter vivere una vita serena, godendo quel che di bello ti capita, ma così non mi pare tu ci riesca: sei troppo turbata, troppo tormentata da tante cose... Nella precedente lettera mi sembrava tu facessi riferimento a persone qualificate che ti hanno aiutata nel passato: perchè non pensare di riprendere i contatti per lavorare su un'altra tappa avanti? O perchè non trovare uno spazio di terapia, uno spazio che sia tutto tuo, dove puoi parlare di te e di quello che vivi e provare a capire perchè e in che modo affrontare la sofferenza che senti, uno spazio cioè, che ti permetta di affrontare il disagio che hai dentro in modo più costruttivo e più risolutivo? ..non è che tagliandoti risolvi un problema, e infatti poi torni a farlo di nuovo.. Oggi, forse diversamente dal passato, hai anche una ragione forte per provare a stare meglio: questo nuovo amore, che sembra essere importante per te. Pensaci!

Youngmail

Da 'grande' vorrei fare l'ostetrica...

15/05/2008: di sere, 19 anni

Domanda

Salve youngmail, io l'anno prossimo vorrei tentare il test d'ingresso per la laurea triennale in ostetricia, ma volevo chiarire alcuni dubbi cercando se possibile di parlare con un'ostetrica o qualcuno che frequenta questo indirizzo. Mi potete aiutare o mettendomo in contatto con la persona o procurandomi un appuntamento?Grazie per l'attenzione.

Risposta

Cara Sere, ecco esaudita la tua richiesta: se vieni lunedì 19 maggio alle 14.30 al Consultorio Familiare di Vicenza potrai parlare con una delle nostre ostetriche (Marisa). Per quanto riguarda l'indirizzo del consultorio della città, lo puoi trovare nella pagina del sito 'Indirizzi utili'. Se non fosse per te possibile quell'appuntamento, puoi telefonare e chiedere di parlare con l'ostetrica Marisa, fissandone un altro. In bocca al lupo per il tuo futuro professionale!! Ciao!

Youngmail

Sto così male da tagliarmi...

29/04/2008: di acidaaaa, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail! Ultimamente sono molto triste, dentro di me c'è un vuoto inspiegabile(non mi manca assolutamente niente)!!!. Questo "vortice interiore" mi porta alla solitudine e a pianti amari, per evitare tutto ciò ho iniziato a tagliarmi le vene! Secondo voi è una soluzione giusta?? Grazie dell'attenzione

Risposta

Cara Acidaaaa, immagino tu non chieda davvero una risposta alla tua domanda, che interpreto come una specie di provocazione, come se ci chiedessi: "Che altro posso fare?" Se stai male, perchè fartene di più? Sembra quasi una punizione quella che ti fai. Allora, mi verrebbe da suggerirti di scoprire di cos'è fatto quel 'vortice interiore' di cui parli: se è disperazione o se invece è rabbia..o cos'altro. Forse potrà non mancarti niente di materiale che giustifichi un malessere così forte, ma evidentemente se stai così una ragione c'è e capirla è il primo e più importante passo per trovarne 'l'antidoto'. Capiamoci, penso che nella fase di vita in cui sei l'inquietudine, l'essere in crisi, il faticare a star bene dentro se stessi, facciano parte 'del gioco': sono fisiologici. È come quando decidi di riordinare a fondo la tua stanza: c'è un momento in cui hai tirato fuori tutto, che se ti guardi intorno è un pò sconfortante. Ma sai anche che quello è l'inizio di un nuovo ordine, di un nuovo modo di sistemare le cose che corrisponde a come sei in quel momento. Le crisi alla tua età io le vedo un pò così: hanno la grande potenzialità di chi sta guardando i vari aspetti di sè e sta cercando di ricomporli diventando - un pò per tentativi ed errori - la persona che vorrebbe essere 'da grande'. Ma se questo disagio è troppo forte, significa che c'è qualcosa sotto che sta disturbandoti in questo processo di crescita. Forse vale la pena che tu ne parli con qualcuno di fiducia, con qualcuno che ti può ascoltare e guidare a capire come mai ti senti così e a trovare delle modalità più utili per gestire questo disagio e prenderti cura di te. Se ti va, puoi venire in consultorio e parlarne con uno psicologo. L'accesso è libero e gratuito (puoi trovare tutte le informazioni del caso nel menu 'indirizzi utili' del sito). Se vuoi, ti aspettiamo. E se ti va, riscrivici!! Ciao!

Youngmail

In crisi

11/04/2008: di pometta93, 15 anni

Domanda

Cara youngmail...sono pometta93..ho il ragazzo da 1 anno e ci amiamo ma in questo periodo non mi va di stargli vicino..ma ho paura a dirglielo perchè sono sicura che soffrirà..cosa mi consigli??grazie in anticipo.

Risposta

Carissima Pometta, benvenuta nella rubrica. Sono d'accordo con te: se e quando dirai al tuo ragazzo che vuoi prendere tempo soffrirà...ma se non te la senti di continuare la storia così in questo momento non mi sembra ci siano alternative: far finta non solo lo farebbe prima o poi ugualmente soffire, ma farebbe star male anche te! Ciò che puoi fare, accettando che sia inevitabile che lui stia male per questa tua scelta, è cercare di dargli delle motivazioni: spiegargli perchè hai bisogno di prendere le distanze in questo periodo e darvi dei tempi precisi, in modo da non tenerlo 'in ballo' a tempo indefinito. Per quanto difficili da vivere, le crisi sono un'occasione di crescita: speriamo che questa ti porti cose buone alla fine! Auguri!

Youngmail

Crisi...

10/04/2008: di amorino, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail, ho 17 anni...sono al terzo anno di superiori e quest'anno lo sento come uno tra i più difficili...non so cosa mi stia succedendo...tutto è iniziato all'inizio dell'anno...ho cominciato con voti negativi (cosa che non è da me...perchè a scuola vado abbastanza bene) e non riuscivo a recuperare le materie nelle quali avevo difficoltà...verso dicembre ho avuto un crollo...per qualsiasi cosa iniziavo a piangere e non mi fermavo più...a scuola ero acida con le mie compagne e come tornavo a casa mi consolavo con il cibo o stando tutto il giorno davanti la televisione o il computer...ero come depressa...non riuscivo più a divertirmi...e meno che meno cercavo di reagire a quello che mi stava succedendo...avevo persino pensato di abbandonare gli studi perchè troppo difficili...poi con l'aiuto di mia mamma sono ritornata sui miei passi...e fino a 2 settimane fa sembrava andare tutto bene...
poi però c'è stata l'interrogazione di diritto...avevo studiato come una dannata...sapevo anche le virgole che c'erano nel libro...e quando ha iniziato a farmi le domande...BUIO TOTALE...non mi ricordavo più niente...ho cercato di tranquillizzarmi, di respirare...ma niente da fare...sono scoppiata a piangere e sono corsa fuori dall'aula...in famiglia mi dicono che devo studiare di più...ma io sto dando già il massimo...cioè proprio non ci riesco a dare di più...e adesso...per alcuni risultati negativi ho lo stesso pensiero di alcuni mesi fa...cambio scuola perchè è troppo impegnativa...cosa posso fare?

Risposta

Cara Amorino, certo sarebbe un peccato lasciare che sei oltre la metà del tuo percorso, soprattutto perchè gli anni scorsi andavi bene! Hai pensato che forse il 'troppo difficile' non è nel tuo caso una questione di intelligenza o capacità, ma piuttosto di un momento di crisi, che assorbe molte delle tue energie, rendendo più faticoso lo studio? Ti consiglierei di non precipitare. Anche se immagino che vivere questo momento di crisi sia dura, non è detto che questa sia una fase di vita da cestinare, o che richiede una ritirata..forse vuol dire che stai crescendo, non solo sui libri, ma anche emotivamente. L'adolescenza è un pò come un vulcano: ricca di idee, di possibilità e potenzialità, di emozioni, di aspetti che maturano e si definiscono..ma quando il vulcano è in eruzione..che paura!! In questo momento dentro il tuo 'vulcano' si sta giocando la 'partita' dell'autostima, della fiducia in te, con momenti in cui prevale l'idea di non farcela e momenti in cui riesci a rimboccarti le maniche e dire "Andiamo". Probabilmente sei in un momento di grande fragilità, tale per cui un'interrogazione andata male a causa di un 'black out' può rimettere in discussione l'idea di valere e farcela..ma prova a pensare a questo: quante interrogazioni, compiti, prove, colloqui, esami hai già affrontato finora nella tua vita? Probabilmente diversi..probabilmente con andamenti diversi. Allora non cadere nel tranello di pensare che una singola interrogazione andata male 'sentenzi' che non ce la fai con gli studi...succedeva anche ad Einstein e a molti altri che oggi definiremmo geni. L'importante è non arrendersi e sapere che i momenti di crisi fanno parte del 'gioco' nel crescere, che - anche se con sofferenza - sono momenti in cui le cose (esperienze, valori, scelte, idee su noi) dentro di noi cercano di trovare un senso personale che pian piano definirà l'identità adulta. Probabilmene anche un bocciolo che fiorisce sente che gli sta capitando qualcosa di strano, che sta cambiando qualcosa, che non è più lo stesso, ma poi il risultato è un bel fiore! Se questa fase dovesse durare ancora a lungo o fosse particolarmente pesante, perchè non pensare di andare a parlarne un pò con lo psicologo del consultorio della tua zona: gli spazi giovani (vedi 'indirizzi utili' nel sito) servono anche a questo! In bocca al lupo!

Youngmail

...andare via: ma di corsa??

15/06/2007: di AAAndrea88, 19 anni

Domanda

Ciao, sn in crisi...sto cn il mio raga da 5 mesi ci amiamo molto anzi tanto...ma qnd lo dissi a mia madre si mise a fare tante storie, dicendo ke dovevo lasciarlo xdere, premettendo ke neanke lo conosce, xkè io andavo all'università e dovevo frequentare xsone della mia stessa altezza, no xsone ke hanno a stento un diploma nn potrebbero mai capire ecc....aggiungo ke lei è diplomata al classico mio padre ha una licenza media....da allora nn le dissi +nulla xevitare discussioni...nn ci vediamo molto poikè lui lavora, ed io nn esco spesso....quindi qnd ci vediamo è solo di nascosto....quindi è difficile...vorrei andare via cn lui, abbiamo tentato anke di avere un bimbo (a prescindere da qst situazione) xkè lo vogliamo davvero tanto,ma xmancati rapporti freq nn è arrivato, cm convincerlo ad andare via? lui nn vuole xkè vorrebbe fare le cose cm si suol dire pulite....ma lo amo tanto e soprattutto voglio qst figlio...rispondi presto.

Risposta

Cara AAAndrea88, quella che ora ti può sembrare ora l'unica soluzione potrebbe trasformarsi poi in una situazione difficile...lo so che con mamma è già una situazione difficile, ma appunto per questo non ti pare importante partire con il piede giusto a crearti una tua famiglia? E il piede giusto difficilmente è quello della fuga... Considera che per godersi la maternità e la paternità è importante avere una situazione serena e almeno un pò stabile: un rapporto di coppia vissuto nella quotidianità un pò consolidato, una casa, un lavoro, risorse economiche per potercela fare in tre.. I tuoi desideri diventeranno realtà, vedrai, e tu potrai vivere con il tuo lui, ma non rischiare, per la fretta, di trasformarli in incubi futuri...Sei maggiorenne, hai il diritto di fare le tue scelte ed assumertene la responsabilità, per cui comincerei con il far uscire questa storia dalla clandestinità e cercare di dedicarle un pò più tempo, un pò più di progetti insieme fatti alla luce del sole..i tuoi potranno non essere d'accordo e darti le loro opinioni ma non potranno costringerti...E se il tuo lui vuol fare le 'cose pulite' questo probabilmente significa che ti ama davvero...Ciao!

Youngmail

I ragazzi...

13/06/2007: di Gee, 17 anni

Domanda

Ciao a tutti!!! volevo chiedervi una cosa...se un ragazzo, che non mi interessa più di tanto e che considero solo un amico o addirittura un conoscente, vuole impegnarsi in una storia con me..io devo assecondarlo o devo dirgli di no? xk ho già avuto esperienze con ragazzi che non mi piacevano molto, ma ero insicura e ho accettato...senza essere presa da niente! e le storie si sono rivelate un fallimento...ora io non sento il bisogno di stare con nessuno anche perchè ho troppa voglia di divertirmi...e c'è un ragazzo che ho conoscuto tempo fa che preme x uscire con me, ma io non me la sento proprio...per intenderci proprio non voglio vederlo! ho provato a spiegarglielo e lui è stato gentile, ma dopo un po' di tempo riparte all'attacco...io sono una ragazza indipendente, voglio essere libera di amare chi voglio, uscire con chi mi piace..ma ho anche paura di restare sola un domani se faccio così! Tutt'ora a me "interessa" un altro ragazzo...ma comunque vorrei solo divertirmi...sbaglio facendo così??? grazie per l'ascolto...e per l'eventuale risposta! bacio!

Risposta

Cara Gee, mi pare che tu abbia le idee ben chiare su cosa vuoi fare. Tanto più che mettersi insieme ad uno che non ti piace può diventare motivo di disagio sia per te che per lui. Hai 17 anni e credo che - con un pò di buon senso e sempre in un'idea di rispetto - tu debba ascoltare ciò che senti...ci sarà tempo per trovare la persona giusta, un domani, e non è certo dicendo dei 'sì' controvoglia oggi che ti garantisci di non essere sola un domani! Ciao!

Youngmail

Posso restare incinta?? E lo vorrei?

31/05/2007: di bee-girl, 20 anni

Domanda

Salve youngmail, sono Federica, ho 20 anni e sabato scorso ho avuto un rapporto col coito interrotto col mio ragazzo. Lui non è venuto (ha delle difficoltà). Il giorno dopo mi ha chiamato tutto preoccupato dicendo che aveva avuto delle perdite strane nel rapporto. Ora da parte di uno che altre volte ha praticato questo metodo (peraltro ammetto sbagliatissimo), questa sua preoccupazione mi fa venire qualche dubbio: possibile che invece di liquido pre-eiaculatorio si trattasse di schizzi di sperma che possono uscire anche se un ragazzo non raggiunge l'orgasmo dato che ha detto di essersi sentito eccitatissimo? Io ero in pien periodo fertile, e alzandomi mi sono sentita "troppo" bagnata. Inoltre oggi ( che sono al 19esimo giorno del ciclo) ho delle perdite bianche. Ma sa quale è il fatto strano?? é sorto in me un forte istinto materno, io lo vorrei davvero questo bambino, e aspetto con molta ansia l'arrivo delle mestruazioni. Lo so è da matti a soli 20 anni ma io mi sento matura e pronta per questo. Ho paura a fare il test, non voglio che dia esito negativo?? ma è normale a 20 anni questa voglia di maternità? un bacio

Risposta

Carissima bee-girl, un dubbio per volta. Per quanto riguarda il rapporto con coito interrotto che avete avuto, sia che si trattasse di perdite pre eiaculatorie, sia che si trattasse di sperma, qualche rischio c'è, soprattutto se pensi di essere stata in fase ovulatoria. Per togliersi i dubbi farei un test di gravidanza a 2 settimane da quell'episodio. Come dici tu, il coito interrotto non è un metodo contraccettivo sicuro, anche se l'avete usato già diverse volte, per cui regolatevi di conseguenza la prossima volta. E questo ci porta al tuo secondo dubbio "E se io un bambino lo volessi? Sento il desiderio di maternità!" È una cosa davvero bellissima, che mette le basi per vivere bene l'esperienza della maternità. Il decidere di avere un bimbo dovrebbe però tenere conto di alcune altre condizioni importanti: il fatto di essere in due a sentire questo desiderio, ovvero che questo possa diventare un progetto di coppia e la fattibilità, cioè quanto in questo momento potreste contare su voi per portare avanti questa scelta (mantenimento economico, avere una casa insieme, la stabilità del rapporto,..) In altre parole, è importante poter dire ad un figlio "Ti ho desiderato, ti ho sognato tanto", ma lo è altrettanto potergli garantire ciò di cui lui ha più bisogno per crescere sufficentemente sereno e sicuro... avere un figlio richiede anche essere disposti a mettere lui e le sue esigenze in primo piano..e non è facile..ecco perchè a volte avrai sentito dire "Sei troppo giovane". Non ti ho dato una risposta, ma ti ho suggerito degli stimoli per trovarla dentro di te..e dentro la tua coppia. Ciao!

Youngmail

Amici.....e 'spine'

29/05/2007: di MillyCherry, 16 anni

Domanda

Ciao!!!innanzitutto complimenti per il bel sito....sono una ragazza di 16 anni(a luglio 17),e vorrei parlarti un po' dei miei problemi. Frequento il liceo e la mia classe non mi è mai piaciuta. Per vari motivi. Alcuni alunni gia li conoscevo,fin dalle medie e alcuni addirittura dalle elementari!!!! fra l'altro,tranne che con una ragazza,non sono in buoni rapporti con gli altri. Fra questi c'e' una ragazza di cui ero molto amica alle medie, in prima e in seconda, poi in terza, il nostro legame di amicizia si è bruscamente spezzato ed io sono stata parecchio male quell'anno... poi, sfortunatamente, me la sono ritrovata nella mia classe. Nella mia classe non ho legato con nessuno,e mi son sempre trovata a disagio. È come se i compagni che gia conoscevo non mi permettevano di aprirmi. Mi reputo una ragazza intelligente,mi piace la musica,i film, tante cose,e mi reputo estroversa e allegra quando mi trovo bene con gli altri. Quando non mi trovo bene invece, mi chiudo a riccio, e cosi è stato nella mia classe. Ora sono in terzo e ho deciso di cambiare sezione il prossimo anno, anche perchè, come se non bastasse, la mia è la peggiore classe della scuola, c'è sempre un gran caos e non facciamo nessuna attività extra perchè a parte qualcuno, nessuno studia. Anche le prof mi han consigliato di cambiare! quindi in classe non ho amici. Fuori ne ho pochi...e mi sento tanto sola....sono sempre triste e penso sempre a qst cosa. Invidio gli altri che hanno tanti amici, che sorridono....inoltre questa situazione, non ha fatto altro che incupirmi, e ora sono ancora piu' sicura e sfiduciata. Mi piacerebbe tanto avere un ragazzo, solo che a parte dei flirt estivi zero...e tutti dicono che sono una bella ragazza,simpatica....e apprezzano la mia curiosità.Ma io mi sento solo inutile.... (sono una ragazza mlt sensibile)e mi fa rabbia perchè una stupida classe mi ha fatto tanto soffrire...ci sono giorni in cui sto davvero male e piango, perchè non so con chi parlare approfonditamente dei miei problemi....altri che sono felice.....poi ho la fortuna di avere dei bravi genitori, che si fidano di me...sono contenta di andare nella nuova classe il prox anno,voglio fare amicizia con tutti e stare serena...intanto qst estate vado a Oxford per una vacanza studio.....e poi da una mia amica in toscana....cercehero' di divertirmi al massimo.........grazie mille a tutti voi,un abbraccio

Risposta

Carissima MillyCherry, a volte, quando si sta male per qualcosa il nostro modo di guardare il mondo diventa un pò...distorto, poco realistico. È vero che ci sono in giro persone che si godono la vita e hanno diversi amici, ma ti posso garantire che ce ne sono molte altre che se potessero rispondere alla tua lettera ti direbbero che si trovano in situazioni simili alla tua e che ti capiscono..è che viene un pò più facile vedere l'erbetta verde del vicino e invidiarla, ma non pensare di essere circondata da 'prati'. In più direi che la situazione pesante che stai vivendo ha una 'data di scadenza' molto vicina, per cui, per quanto ti è possibile, cerca di evitare di lasciarti troppo abbattere da una classe che molto presto lascerai e cerca di mantenere l'atteggiamento positivo e fiducioso di chi pensa che il cambiamento che sta per fare gli riserverà qualcosa di meglio, qualcosa di buono. Non è detto che nella nuova classe tutti siano simpatici e amichevoli, ma magari avrai possibilità di trovare nuovi amici, di legare con qualche persona in più,... Non so se ti è successo altre volte, ma di frequente succede che quando prendiamo in mano un aspetto della nostra vita che ci crea disagio e abbiamo il coraggio di cambiare qualcosa, poi, un pò 'a cascata', tanti altri piccoli cambiamenti si avviano da quello..che so, magari nella nuova classe fai nuove amicizie, esci con loro e conosci altre persone ancora, tra cui magari un ragazzo con cui scatta qualcosa,... La cosa migliore però sarebbe riuscire a maturare un pò di equilibrio per cui le cose che succedono non abbiano il potere di metterti a k.o. o portarti alle stelle..magari di renderti triste o euforica, ma non di 'invaderti'...magari un pò alla volta, eh? Tanti in bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

grazie, se fossero tutti come voi...

20/05/2007: di Clo, 17 anni

Domanda

Volevo ringraziarti, youngmail,,per avere risposto alla mia lettera. La mia situazione non è migliorata, anzi se devo dire la verità va sempre peggio e non vedo nessuna via d'uscita, non perchè non sappia concretamente che cosa devo fare ma perchè non ho abbastanza forza di volontà per riuscire a chiudere con il passato e ad andare avanti da sola. Ormai non faccio altro che piangere e piangere. Mi chiedo quando ne uscirò e se ne uscirò mai. Però credo che finchè ci sarà qualcuno come voi non crollerò del tutto. Ho saputo di questo sito grazie a mia cugina che abita a Vicenza,vorrei che ci fosse qualcosa di simile anche nel mio paese. Mi sento sempre più sola e più passa il tempo più mi convinco che il mio ex ragazzo era il mio grande amore, la mia unica ragione di vita: senza di lui non sono più in grado di essere felice. Grazie di tutto comunque.

Risposta

Cara Clo, pensi che ognuno di noi sia una mezza mela che può trovarsi solo con la sua metà? Se è così la tua disperazione è comprensibile. Personalmente non penso che siamo come pezzettini di puzzle che si incastrano solo con un altro pezzettino. Penso piuttosto che ci possano essere 'abbinamenti' più o meno giusti, più o meno fortunati. Ma noi esseri umani siamo così complessi, con così tanti aspetti e caratteristiche che ci possiamo incontrare e trovare con tante altre persone...è che in questo momento tu sei bloccata o fissata sugli aspetti belli dell'abbinamento perduto..e questo ti permette di sperare o di vedere che al mondo..e magari nemmeno troppo distante..ci sono tanti altri ragazzi che vale la pena di conoscere e che potrebbero diventare un grande amore. Credere che nella vita esista un solo grande amore è davvero romantico, ma a volte fuorviante..chi lo dice che non ci possano essere seconde o terze occasioni per vivere una storia importante? Ora magari non ti senti pronta..domani chissà..ma fino a quel domani eviterei di chiudermi in casa..meglio uscire, provare a distrarsi, anche se un pò controvoglia: un pò come una medicina, come una terapia. Uscire per distogliere il pensiero, per interagire con altre persone e combattere attivamente la solitudine. Auguri!

Youngmail

Pillola e rapporti forzati: è giusto?

07/05/2007: di P.J., 26 anni

Domanda

Carissimi, avrei una questione da porvi, che non riguarda me ma la mia migliore amica. Dopo 10 mesi che stavano assieme, il suo ragazzo le ha rivelato di essere stufo di aspettare di avere rapporti. Lei non ne ha mai avuti, per svariati motivi: una cultura fortemente cattolica, la paura di una gravidanza al momento non opportuno (fuori dal matrimonio), l'assenza di desiderio - probabilmente causata dai motivi precedenti. Dopo una lunga e difficile discussione con lui, che non si sentiva desiderato e aveva quindi una specie di senso di frustrazione, lei ha deciso di provarci. Nonostante tutto. Ma anche qui si è aperta una discussione: il metodo contraccettivo - anche se lei è un po' contraria al loro uso. Lui le ha detto che gli dà fastidio il preservativo, ma a lei, da sempre regolarissima nel ciclo e senza alcun problema, l'idea di farsi prescrivere la pillola, che è comunque è un farmaco, per poi magari provarci chissà quando, non piaceva. Ciononostante, per amor suo, è andata dal ginecologo e se l'è fatta dare (anche se a oggi, da quanto ne so, non hanno ancora avuto rapporti). A me questo non sembra giusto: anch'io prendo la pillola ma è stata una mia scelta, dettata anche da problemi di irregolarità del ciclo e di microcisti ovariche e quindi l'avrei presa comunque. Senza contare che con il mio ragazzo ho rapporti regolari, perciò ha un senso. E che io questi rapporti li ho sempre, fortemente, voluti. Vorrei sapere che cosa ne pensate e che cosa posso consigliare alla mia amica, che non vedo convinta. Io la capisco perché credo sia giusto rispettare le convinzioni di ciascuno, in fondo si tratta solo di aspettare un po' (a ottobre vogliono cercare casa per sposarsi) ma so anche che gli uomini hanno "esigenze diverse". Ciao e grazie per il preziosissimo servizio, a volte non è facile parlare di questioni così intime con chi ci sta intorno.

Risposta

Cara P.J. che dire? Che la tua amica sta scegliendo: per ragioni che magari noi ignoriamo sta scegliendo di dare più importanza ai desideri del suo fidanzato che al suo sentire. Forse penserà che "è ora" o che teme altrimenti di perderlo o chissà che altro. Certo che avere il primo rapporto in una situazione non desiderata non è sempre semplice, come non lo è decidere di andare contro le proprie idee per qualcun altro, per quanto lo si ami. Ma lei è libera di scegliere anche questo, di scegliere cioè anche situazioni che non desidera..forse pensa che altrimenti il prezzo da pagare sarebbe più alto di questo..non so. Dato che prevedono di sposarsi a breve, forse potrebbero tentare un compromesso del tipo di 'intensificare' le coccole, ossia andare sempre più verso un'intimità completa ma in modo graduale, non forzando troppo i tempi della tua amica.. Potrà essere vero che i maschietti vivono in parte diversamente la sessualità dalle donne, ma stiamo parlando di 10 mesi, non di 10 anni ed è sul rispetto reciproco che a mio avviso si gioca una buona intimità. E, sempre secondo me, quando l'altro non ci dà il rispetto che desidereremmo spetta a noi fargli capire dove sta il limite..farci rispettare... Farlo "controvoglia" non farà certo sentire il suo ragazzo più desiderato, così come non farà vivere a lei un senso di rispetto e bellezza rispetto alla propria sessualità. Malgrado tutte queste considerazioni, la scelta resta comunque alla tua amica: solo lei è dentro alla situazione e sa una serie di cose che noi non sappiamo. Tu puoi solo invitarla a rifletterci. Ciao!

Youngmail

restare incinta

23/04/2007: di Ale, 29 anni

Domanda

Ciao youngmail, sarò breve: ho rapporti con il mio compagno ma non prendo né la pillola né usiamo il preservativo, ma diciamo che siamo sempre stati molto attenti (insomma eiacula fuori), io voglio un figlio ma lui sembra essere indeciso, ci conosciamo da 10 anni e viviamo insieme da già da due, come posso fare per restare incinta? So che è brutto dirlo e magari pensarlo, ma davanti a cosa fatta dovrà accettarla..non voglio far passare ancora troppi anni, per noi donne è molto più complicato avere dei figli..soprattutto al giorno d'oggi. C'è un metodo che posso utilizzare? Ve ne sarei grata e non pensate che io voglia incastrarlo, perchè non è così, voglio coronare il mio sogno con un figlio e poi si è semrpe saputo che per gli uomini è difficile accettare queste realtà..io sono più che pronta..vi prego aiutatemi!

Risposta

Cara Ale, per coronare il tuo sogno di avere un figlio, sei disposta a mettere a rischio la tua relazione di coppia? Avere un bimbo quando lui si dice non ancora pronto e chiede tempo potrebbe portarlo a sentirsi proprio 'incastrato', cosa che peraltro tu non vuoi, e a scappare o a stare ma a prezzo di aspri conflitti. Sinceramente, io ti sconsiglio la strada del "lo metto di fronte al fatto compiuto, lo accetterà", perchè è raro che vada bene così. Perchè non cercate piuttosto di venirvi incontro sui tempi? Di darvi un tempo limite dopo cui cercherete un bimbo...È vero che talvolta uno dei due della coppia fatica di più ad accettare l'avvento di un cambiamento, ma ci sono molti altri modi per cercare di persuaderlo: portarlo in una nursery, immaginare insieme come potrebbe essere avere un figlio vostro, che vi somiglia,...
Se poi scegli l'altra strada, devi anche accettare di correre dei rischi rispetto al rapporto di coppia. Già il coito non è un metodo contraccettivo sicuro, ma se voleste avere un bimbo dovreste concentrare i rapporti nella fase ovulatoria che cade 14 giorni prima della mestruazione. Vi auguro di cercare insieme questo bimbo. Ciao!

Youngmail

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