Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Inappetente e con nausea

03/04/2013: di Problematica, 21 anni

Domanda

Ciao ym!!! è da circa un anno che ho problemi per mangiare; ma, soprattutto quest'ultimo mese, quando è ora di pranzo e cena, diventa un incubo. in quanto proprio non sento appettito, non sento lo stimolo della fame e ancora meno ho voglia di mangiare. Mi sforzo e mangio lo stesso,anche se per un piatto di pasta ci metto un ora a finirlo, mangio e non è che corro in bagno a vomitarlo fuori, anzi mi sento meglio quando ho la pancia piena, ma ultimamente da circa 2 settimane ho la nausea e a volte mal di stomaco; non vorrei che appunto sforzandomi a mangiare sollecito troppo lo stomaco fino a farmi venire la nausea e i crampi. (incinta no, in quanto uso sempre il preservativo e l'ultimo ciclo l'ho avuto 15 giorni fa copioso e doloroso come sempre); Voglio sottolineare che, io non è che NON voglio mangiare, io VOGLIO mangiare ma, purtroppo non ho mai appettito. E, non è che ho le fisse di diventare magra perchè, questo tipo di problema non l'ho mai avuto; anzi sono stata quasi sempre fin da piccola magra e per periodi anche lunghi in sottopeso, anche, se da piccolina avevo periodi che mangiavo e periodi, come questo, che facevo la difficile. Ero riuscita ad arrivare a 62 kl circa 4 anni fa, e, pian piano, ahimè, sono scesa a 55 kl. (sono alta 1.74) e, sinceramente non mi piaccio magra, mi preferivo quando ero più rotondetta: Premetto che il ciclo c'è l'ho sempre regolare ogni 33 giorni; non perdo capelli e, non sembro deperita nè ammalata esteriormente. Io, do la colpa a questo, in quanto ho periodi di forte stress emotivo, di stati ansiosi e, non mi sento quasi mai motivata a fare nulla; finita la scuola, ossia 2 anni fa, avevo trovato subito lavoro, tipo 3 mesi lavoravo .. 1 mese stavo a casa ... altri 15 giorni lavoravo, fino a quando, non sono più riuscita a trovare un impegno, che mi aiuti a fare una vita più attiva e con orari più normali; (è da dicembre dell anno scorso che sono a casa) premetto che, vivo con i miei, anche se, abbiamo un pò di tensione tra noi 3, non mi fanno mancare nulla, anzi, ma ho sempre questa sensazione di demoralizzazione. Sto bene solo quando sono fuori da casa. soffro di un inizio di ipertiroidismo ma, stando a quello che mi aveva detto il mio endocrinologo, l'appettito doveva aumentare, e non diminuire, quindi non penso proprio questo mio problema sia legato a questa mia disfunzione tiroidea; ritornando al discorso di prima, il punto è che ho paura di dimagrire ancora e, di diventare anoressica. Sto prendendo quella brutta piega li? cosa potrei fare? ho pensato addirittura di fare dei mini pasti ogni ora o ora e mezza. Ho iniziato questa sera con delle pastiglie di fieno greco da prendere prima dei pasti, spero mi aiuti. Sono molto preoccupata ma, risoluta a riprendere i miei 7 kl che voglio! Spero in una risposta. Grazie :)

Risposta

Cara problematica: dalla tua richiesta di aiuto e di confronto è chiara la preoccupazione che provi, non solo per l'alimentazione, ma anche per le cose che vorresti "girassero" diversamente nella tua vita.
Rispetto alle difficoltà con il cibo, come tu già hai compreso, il problema potrebbe essere di natura organica, di natura psicologica o un pò di entrambe. Se già non lo hai fatto ultimamente, ti consiglieremmo di parlare anzitutto con il medico per escludere che ci siano problemi dal punto di vista organico con eventuali accertamenti. Nel contempo, visto che comunque ci racconti anche altri motivi che in questo momento non ti rendono contenta della tua vita attuale, potresti venire in consultorio a fare qualche colloquio psicologico, sia per parlare più approfonditamente della situazione che stai vivendo e che ti toglie un pò di voglia di tutto, non solo quella di cibo, un pò per capire quali cose puoi fare per rendere la tua vita più soddisfacente, per sentirti un pò più realizzata. Se vuoi venire a trovarci nella sede a te più vicina, trovi tutte le indicazioni nel link "Indirizzi utili" del sito: puoi telefonarci e fissare un appuntamento o venire anche liberamente nello "Spazio Giovani", fascia oraria settimanale dedicata ai ragazzi. Ti aspettiamo!

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Perdita di interesse per i rapporti sessuali

01/04/2012: di fede, 17 anni

Domanda

Ciao ym,
da tre mesi prendo la pillola yaz e da 1 e mezzo un antidepressivo(zoloft) poichè ho sofferto di depressione un pò di tempo fa...da 2 mesi e mezzo non ho rapporti con il mio ragazzo perchè non ne sento lontanamente il bisogno. Lui x fortuna mi capisce. Nelle controindicazioni di questi medicinali c'è questo effetto ma può essere davvero per questo motivo? perchè non mi sembra normale che una ragazza non abbia voglia di fare l'amore con il proprio ragazzo.
Grazie mille

Risposta

Carissima Fede, la risposta alla tua domanda è davvero complessa, per diversi motivi. Anzitutto perché le persone che fanno uso di
antidepressivi, hanno quadri patologici diversi, con sintomi ed aspetti molto specifici ed il motivo che ha spinto
il Medico a prescriverti quel farmaco non lo conosciamo. In secondo luogo, in generale, bisogna considerare che fra i sintomi della depressione ci può essere anche il calo del desiderio sessuale. Infine non sappiamo nulla della relazione di coppia che vivi.
Perciò è difficile attribuire questa assenza di desiderio ad una causa specifica da queste poche informazioni. Data la tua corretta voglia di capire, quindi, ti consiglieremmo di parlarne con il medico o con il ginecologo a cosa può essere legato questo calo del desiderio e quali possibili aiuti si possono "mettere in campo".
Ciao!

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aborto spontaneo

29/03/2012: di D, 21 anni

Domanda

Buongiorno ym, mi chiamo D ed ho 21anni. Sto con il mio ragazzo da 4 anni. Sei mesi fa ebbi un ritardo mestruale e decisi di fare un test:era positivo. Nonostante la nostra giovane età eravamo felici, e decidemmo di tenere il bambino.
Feci le analisi beta e anche quelle risultarono positive, ero di 7 settimane.
5 giorni dopo aver avuto i risultati delle analisi ebbi delle perdite, andai subito in ospedale e dopo alcune visite mi dissero che avevo avuto un aborto spontaneo.
Sto molto male per la perdita del bambino, fisicamente tutto è tornato normale, ma io sono emotivamente distrutta, quel bimbo già lo amavo, e lo volevo. La cosa che più mi tormenta è che nessuno mi ha detto perchè è successo, e io do la colpa a me stessa.
Quali possono essere le cause di un aborto spontaneo? Può essere stata colpa mia?

Risposta

Cara D., mi pare più che comprensibile che tu stia male e ti stia interrogando su cosa può essere accaduto. In fin dei conti in 6 mesi ti sono cambiate per due volte le prospettive di vita: una prima quando hai saputo di aspettare un bambino e tu e il tuo ragazzo avete deciso di diventare genitori, mettendoti nell'ottica di un cambiamento di vita importante. Poi nel momento in cui c'è stato l'aborto, dovendo fare i conti con una realtà ben diversa da come te la stavi immaginando. Sono sofferenze che lasciano un perchè aperto nella testa e, per come è iniziata la gravidanza, uno dei pensieri che può capitare di fare è di colpevolizzarsi...quindi, dal punto di vista psicologico e delle emozioni ciò che ti sta succedendo è comprensibile, ma sul piano dei dati di realtà le cose stanno diversamente.
Anche se è difficile non conoscendoti e non avendo alcuna informazione specifica al riguardo dare una risposta precisa alla causa dell'aborto spontaneo che hai avuto, forse possono esserti utili alcune considerazioni generali. Nella quasi totalità dei casi di aborto spontaneo c'è una grave anomalia nella formazione dell'embrione. Si tratta quindi di embrioni che non avrebbero la possibilità di sopravvivere o avrebbero condizioni di gravi menomazioni se procedessero nello sviluppo. Quindi in questi casi la natura autonomamente si regola ed interrompe ciò che a fatica potrebbe continuare.
Non sono nemmeno così rari gli aborti spontanei: considera che circa il 20% delle gravidanze esita in aborto spontaneo senza che intercorrano particolari condotte che lo inducono.
Cause esterne di interruzione possono essere solo gravi traumi diretti addominali, o malattie intercorse...ma neanche in questo caso parlerei di colpa o responsabilità della donna...
Quindi, ok il tempo x elaborare questa ferita, ma non sentirti "il caso sfortunato" o colpevolizzarti: oltre a non aver fondamento, questo tipo di pensieri non ti aiutano... Moltissime donne dopo un aborto spontaneo diventano mamme felici senza problemi! Auguri, cara D!

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Arrossire: un problema che sta diventando imbarazzante

11/02/2012: di benito, 16 anni

Domanda

ym, buonasera! ho 1 problema che mi assilla! divento sempre rosso, bordò ad ogni osservazione, critica e presa in giro che magari qualcuno scherzando fa. come posso fare per evitare di diventare rosso in faccia?

Risposta

Caro Benito, capisco che possa essere imbarazzante...è un pò come sentirsi scoperto sulle tue emozioni, sul tuo disagio di fronte ad osservazioni, critiche o prese in giro...e il punto è proprio questo: il diventar rosso è l' "effetto". Per affrontare questa reazione un pò imbarazzante il consiglio è quello di "lavorare" sulla causa, che è il fatto di sentirsi così "colpito sul vivo" dalle osservazioni: che si tratti di timidezza, un'autostima un pò fragile o qualcos'altro, questa pare causarti un disagio emotivo, che si manifesta attraverso segnali del corpo, quali ad esempio il diventare rosso. Potrebbe esserti utile approfondire questi aspetti attraverso alcuni colloqui psicologici. Se vuoi puoi venire allo Spazio Giovani del consultorio familiare della tua zona, trovi tutte le indicazioni nel link "Indirizzi utili" del sito.
Ciao!

Youngmail

Perchè mi vado a complicare la vita?

06/09/2011: di vita complicata, 17 anni

Domanda

Inizio proprio con questo titolo perchè mi vado a complicare la vita?solo a me succede..ora vi racconto sono insieme a un ragazzo da 3 anni ci siamo lasciati ieri perchè io non mi sentivo più importante per lui non avevo più attenzioni non c'era più l'amore tra noi...questo lo capito quando la settimana scorsa sono stata in vacanza con le mie amiche continuavo ad avere attenzioni ercavano e mi dicevano che ero bella in tante persone questo mi faceva stare bene e però allo stesso momento stavo male perchè il mio ragazzo non mi ha mai fatto sentire cosi..però comunque ora che ci siamo lasciati continuo a pensare a lui non mi rendo ancora conto di non averlo più non riesco a dire ai miei quello che è successo..questo cosa vuodire?non mi interessa di lui o voglio continuare a stare insieme?le mie amiche mi hanno continuato a dire di finirla che posso finalmente avere una mia vita che sono bella simpatica non mi devo fare problemi ma io non so cosa fare mi aiutate?inoltre nella mia vita complicata soprattutto dopo aver passato la settimana con i miei amici tra questi c'è un ragazzo è bello simpatico mi attira sinceramente e da quello che ho capito lui mi "sbava dietro"...cosa devo fare? io comunque non vorrei niente adesso ho troppa confusione in testa poi non so se resisterei a vederlo ogni giorno visto che siamo in classe insieme e un'altra cosa non so se ho voglia di riniziare un altra storia da capo...per poi magari trovarmi nella stessa situazione di adesso...riuscite ad aiutarmi?grazie

Risposta

Cara amica, ci hai mai pensato? A volte è proprio il fatto che sia complicata che rende la vita "ricca"! La tua lettera parla anzitutto di una confusione che forse merita un pò di tempo per essere chiarita.
Nessuno - nè noi, nè le tue amiche, nè nessun altro - può dirti quale sia la scelta migliore per te. Sta solo a te decidere quale "sentiero" imboccare, sapendo che le decisioni è solitamente meglio prenderle non troppo impulsivamente e con uno sguardo un pò "strabico", cioè tenendo conto sì dei sentimenti e delle sensazioni presenti, ma pensando un pò anche al futuro (tra una settimana? tra un mese?) per non rischiare di pentirti di esserti buttata in una strada senza pensare alle conseguenze dopo un pò...ad esempio, se ora torni con il tuo ex probabilmente perdi l'occasione con la nuova simpatia o viceversa se scegli di provare ad approfondire i rapporti con questo compagno che ti attrae puoi perdere la possibilità di tornare con il tuo ex...come ti fa sentire ciascuna di queste alternative oggi? E come immagini questa scelta fra 2 settimane o un mese?
Dal momento che mi pare tu faccia molta fatica a capire cosa vuoi (il tuo ex, un nuovo ragazzo che ti attrae o un periodo di tempo per rielaborare la fine di una storia lunga e "guarire" le ferite?), se ti viene da rispondere "non lo so, non capisco, non ne ho la minima idea", significa che probabilmente la confusione è ancora troppa. In questo caso sarebbe meglio aspettare che "la nebbia si alzi un pò". Permettimi comunque alcune riflessioni rispetto a quanto scrivi che potrebbero aiutarti: anzitutto penso che rischi di essere fuorviante paragonare le attenzioni che si possono ricevere da un "moroso storico" con le "attenzioni nuove": sono due cose diverse. Metterle sullo stesso piano alimenta la confusione. Certamente essere notate e apprezzate fa molto piacere, specialmente quando ci sentiamo un pò trascurate nella nostra quotidianità, ma chi ti dice che questi ragazzi, una volta diventati il tuo ragazzo dopo un pò non smetterebbero di darti attenzione?
Ancora, tu parli molto dei ragazzi che ti sono intorno come se il darti attenzioni e complimenti o lo "sbavarti dietro" fossero per te delle conferme estremamente importanti. Ma se la tua autostima, la tua considerazione di te e di quanto vali ha così "sete" di riconoscimento rischi anche di essere vulnerabile alle sofferenze perchè fai dipendere dagli altri e dal loro atteggiamento nei tuoi riguardi il tuo senso di valere...non varrebbe piuttosto la pena di coltivare un pò il rapporto con te stessa? di provare a piacerti e a darti attenzioni tu per prima?
Infine, tu dai voce ad una paura molto importante: "e se dovessi mettermi con un altro ragazzo e le cose dovessero finire proprio come ora nuovamente?" In questa domanda che ti poni io vedo una grande occasione di crescita per te. Nessuno ti dà la garanzia che una nuova relazione d'amore "non avrà data di scadenza", ma il fatto che una relazione si sia chiusa, oltre a farci soffrire o arrabbiare, ci può dare anche la possibilità di vedere come siamo noi in coppia, di cosa abbiamo bisogno, quali errori tendiamo a commettere o abbiamo commesso con una certa persona...e provare a riflettere su questi aspetti è utilissimo sia per conoscere noi stessi sia perchè una nuova storia inizi in modo diverso dalla precedente...perchè noi anzitutto ci poniamo in modo differente! Qualunque scelta farai ti auguro davvero buona fortuna! Ciao!

Youngmail

Perchè ho sempre sonno?

03/09/2011: di anonimo, 16 anni

Domanda

Salve ym, ho 16 anni e ho il problema che ho sempre sonno. Di sera vado a letto tra mezzanotte e le due, dipende, e mi sveglio a mezzogiorno e anche oltre... Pranzo, sto un po' al computer e mi viene ancora sonno! E se mi stendo prendo sonno ancora, anche per 2 ore... Come mai? Questo mi preoccupa perchè fra poco inizia la scuola! Sicuramente andrò a letto prima, tra le 22 e le 23, ma la mattina dovrò svegliarmi alle 6 e avrò sonno in classe e di pomeriggio ke dovrò studiare non ho tempo per dormire! Non capisco, aiutatemi grazie!

Risposta

Caro Anonimo, difficile risponderti sui perchè: caldo? noia e molto tempo libero passato inattivo? mancanza di stimoli? irregolarità degli orari?
Il consiglio invece è quello di cercare il più possibile di regolarizzare i tuoi orari in modo che il tuo corpo e la tua mente possano abituarsi ad una routine negli orari e nei cicli sonno - veglia, per cui evita tanti pisolini diurni qua e là, magari contrastando il momento di sonno con una passeggiata o con qualcosa che ti attivi e piuttosto andando a dormire prima la sera, prestando attenzione a ciò che fai prima di coricarti. È molto importante anche la qualità del sonno, non solo la quantità ed attivare troppo la mente prima di andare a letto (ad esempio con videogiochi o film ad alto impatto o mangiando subito prima di dormire) può farti riposare in modo meno tranquillo e darti maggiore stanchezza...
Ciao!

Youngmail

Info ciclo - fertilità

05/08/2011: di fiammella, 23 anni

Domanda

Ciao youngmail, ho 23 anni e ho avuto le mestruazioni solo per un anno con l'uso della pillola diane. Me la prescritta la ginecologa per vedere se si sbloccava la situazione ma dopo 8 mesi di interruzione ancora niente. Devo preoccuparmi?
Cosa significa non avere le mestruazioni? Che non sono fertile, che non lo sarò mai e che quindi non potrò avere bambini?
Inoltre, quando faccio l'amore con il mio ragazzo, non sento dolore o a volte lieve, ma ho sempre paura che nella mia vagina si deformi o si rompa qualcosa. Può succedere e come/cosa devo pensare?
Non riesco mai a raggiungere l'apice del piacere (è da 7 anni che faccio l'amore e non so cosa sia l'orgasmo).
Grazie per il vostro sostegno

Risposta

Cara Fiammella, quando si ha un'amenorrea (mancanza di mestruazioni ) le cause possono essere molteplici, ma sempre riconducibili ad un problema ormonale ovvero ad una sospensione o ad un'irregolarità dell'attività ovarica. La più importante conseguenza è la mancanza di ovulazione e quindi la impossibilità ad avere gravidanze, questo però solo fintanto che c'è l'amenorrea.
Non dici nulla della tua storia precedente e questo sarebbe necessario per darti ulteriori elementi.
Molto frequentemente nelle ragazze giovani assistiamo ad amenorree in
corrispondenza di eventi stressanti, di diete dimagranti, quando il loro peso non raggiunge un indice di massa corporea adeguato ecc..
Quando cercherai figli potranno essere adottate terapie specifiche.
Se hai già avuto una visita ginecologica, si sarebbero già rilevate anomalie vulvo vaginali, ma di questo non fai cenno.
Per quanto riguarda i tuoi timori rispetto a eventuali "alterazioni o danni fisici", se una donna è anatomicamente, fisicamente "normale" i rapporti sessuali non alterano l'anatomia. A volte ci possono essere dei timori legati alla poca conoscenza o esperienza del proprio corpo...forse potrebbe esserti utile riflettere sul rapporto che hai con il tuo corpo e con la sessualità, su quanto ti senti libera di esplorare e conoscere il tuo corpo e le tue reazioni e di lasciarti andare..ma qui ci spostiamo più su un piano psicologico. Sullo stesso piano porrei i problemi legati all'orgasmo che riferisci. In questo caso può aiutarti rivolgerti a degli specialisti - psicologo o sessuologo - per chiarire meglio la situazione. Se vuoi, puoi venire nel Consultorio familiare di riferimento. Trovi tutte le indicazioni per rintracciarci nel link del sito "Indirizzi Utili". Ciao!

Youngmail

Problemi personali

26/07/2011: di Michelle, 16 anni

Domanda

Salve, ho visto le lettere delle persone che hanno scritto...Quindi temo dovrò scrivere la metà dei problemi che ho.Per cominciare tutti mi dicono che sono bellissima,che sono perfetta,che sono troppo intelligente per le scuola che faccio...Il problema è che io non mi vedo cosi eccezionale.E questo credetemi mi crea piu della meta dei problemi di cui vorrei parlare.Io vorrei tanto tanto tanto parlare di tutto quento ma non c è abbastanza spazio..come fare?Perchè non vorrei sentirmi dire che devo solo lavorare su di me perchè ci ho provato tanto.Ho bisogno di risposte serie,e di parlare.

Risposta

Cara Michelle, nella tua lettera non chiedi una consulenza ma uno spazio per te, per parlare delle tue difficoltà, essere ascoltata e ragionare con qualcuno di esperto su delle risposte.
Bene, se vuoi parlare con uno psicologo, puoi sfogliare il sito al link "Indirizzi utili", trovi il consultorio familiare della tua zona di residenza e vieni liberamente durante lo Spazio Giovani indicato o telefoni e prendi appuntamento.
Potremmo cercare di "mettere a fuoco" le tue difficoltà e insieme riflettere sulle possibili soluzioni.
Giusto perchè non arrivi con "aspettative magiche", non troveremo, nè daremo risposte "prefabbricate" ai tuoi problemi...perchè nessuno può vivere la tua vita, anche nelle sue difficoltà, al tuo posto, ma possiamo cercare insieme a te le tue risposte... Ti aspettiamo, ciao!

Youngmail

Computer dipendenza

14/04/2011: di feed14, 17 anni

Domanda

Ciao..
credo di essere diventato computer dipendente. Sto perdendo un sacco di tempo che potrei usare per fare altre cose belle dietro a quello schermo. Per non parlare dello studio.

Se potete darmi anche un minimo aiuto ve ne sarei grato.

Grazie, Feed

Risposta

Carissimo feed 14, credo sia davvero importante che tu ti renda conto della situazione e la consideri un problema...spesso il primo passo in questi casi è fondamentale! Ci possono essere diversi motivi per cui una persona "intrappola" il suo tempo in attività poco produttive, perciò temo che consigli generali, senza conoscere la tua situazione specifica, ti sarebbero di scarsa utilità. Perchè invece non vieni in consultorio e provi a parlarne con uno di noi psicologi? Capire bene la situazione e riflettere insieme sul da farsi potrebbe esserti d'aiuto! Che dici: ti aspettiamo? Se vuoi, al link "Indirizzi utili" del sito trovi tutte le indicazioni (telefono, orari e indirizzi dei consultori): puoi fare riferimento al consultorio più vicino a dove abiti! Ciao!

Youngmail

Troppo presto x perdere la verginità?

05/04/2011: di anonima, 17 anni

Domanda

Salve ym, io sto con un ragazzo, da QUASI un anno,lui ha 20 anni,con lui sto davvero bene mi presta le adeguate attenzioni mi ascolta insomma è davvero un bravo ragazzo,però mentre siamo in intimità mi viene quella voglia "primitiva" che hanno un pò tutti,e ho paura di lasciari andare solo perchè in quel momento voglio soddisfare un mio capriccio,quello che voglio dir5e è che ho paura di deludere i genitori e do perdere la loro fiducia,inoltre sono molto sensibile e ogni volta che con lui supero quei confini che secondo la società sono ritenuti normali,ovvero supero la soglia del solito bacio e abbraccio mi metto a piangere anche mentre sto con lui e non capisco del perchè piango saprebbe spiegarmelo?oltre a quello penso anche alle ingiustizie in cui viviamo persone che muoiono questo sempre quando sto con lui è come se non mi fosse consentito di vivere in modo sereno quegli eventi piacevoli della vita.cosa potrei fare per autocontrollarmi senza lasciarmi andare?è troppo presto per la prima volta?fa male fisicamente?ps:di questi interrogativi non ne ho mai proferito parola ne con i miei genitori ne con il mio ragazzo.grazie di cuore aspetto una risposta con ansia.

Risposta

Cara anonima, non c'è un'età in cui può essere considerato "giusto" o "normale" iniziare ad avere rapporti. È certamente importante e consigliabile aspettare la maturazione fisica e un'età in cui quest'esperienza possa essere vissuta consapevolmente e pienamente, ma anche il raggiungimento di queste tappe è un pò soggettivo.
Oltre a questo, i "criteri" che possono guidarci sono a mio avviso almeno 3: il sentirsi pronti a vivere l'esperienza della sessualità, non solo da un punto di vista fisico o dell'attrazione, ma anche da un punto di vista affettivo, cioè dei sentimenti e delle emozioni e di responsabilità (= potersi dire "sto scegliendo io di farlo" e assumersene la responsabilità, pensando ad esempio ad una contraccezione sicura). Questa sensazione di "è il momento giusto" è legata anche alle idee o ai valori che ognuno ha rispetto alla sessualità e alla prima volta. Quando parlo di valori mi riferisco a quello che pensi e credi tu...potrebbe essere diverso da quello che pensano e credono i tuoi coetanei o i tuoi familiari. Alcune ragazze, ad esempio, nonostante non si sentano ancora pronte a vivere la sessualità o non ritengano sia ancora il momento giusto, lo fanno ugualmente perchè le amiche l'han già fatto o perchè gli amici sostengono che "quella è l'età giusta". Il problema è che poi, siccome è una scelta dettata dall'esterno, vivono la sessualità con ansia e confusione. Sentire che "siamo pronti" non significa non avere i dubbi e i timori della prima volta, che invece sono assolutamente normali. E il terzo aspetto importante è vivere la sessualità con la persona giusta.
Rispetto alle domande che poni sulla prima volta, le sensazioni fisiche sono molto diverse a seconda di come è stata l'esperienza. Se ci arrivi senza forzature, con la persona giusta, in un clima di tranquillità e serenità naturalmente sarete più rilassati e tutto sarà più naturale e agevole.
È importante arrivare a questo passo gradualmente. Dai baci al fare l'amore c'è una strada fatta di conoscenza, confidenza e scoperte da percorrere. Se poi ti accorgi che quanto vivi (i sensi di colpa, le lacrime,..) rispetto ad un'intimità fisica ti parla di una difficoltà ad affrontare la sessualità, penso ti potrebbe essere utile parlarne con una persona esperta che ti sappia ascoltare e aiutare a capire queste tue sensazioni. Se vuoi, puoi venire a parlarne allo Spazio Giovani (trovi tutte le indicazioni nel link del sito "Indirizzi utili") del Consultorio della tua zona. Ciao!

Youngmail

..forse non saprei che dire in un colloquio..

23/03/2011: di Rirettina92, 19 anni

Domanda

Di nuovo salve... allora venire li sarebbe l'ideale penso ma cosa faccio?? Cosa dico?? Sono in una confusione atroce e ho molta molta paura!!

Risposta

Carissima Rirettina92, parlare con le persone dei loro problemi, aiutarle ad esprimersi anche quando mettere in parola pensieri e sentimenti non è facile e c'è confusione è il nostro lavoro. Perciò, ti invito a fare "la tua parte": telefona al consultorio della tua zona, di cui trovi tutte le indicazioni nel sito, e prendi appuntamento. Poi, quando sarai qui, lo psicologo cui verrai affidata farà la sua parte, aiutandoti a cercare le parole e a fare un pò di chiarezza. Forza, ti aspettiamo!
Ciao!

Youngmail

Macchie rosse da agitazione.

24/01/2011: di green eyes, 19 anni

Domanda

Ciao youngmail,sono una ragazza di 19 anni,vi scrivo perchè ho un problema che mi perseguita da anni e che mi crea in alcuni casi molto imbarazzo,disagio e ansia!
Alcune volte,nei momenti in cui devo cimentarmi o anche concentrarmi nel fare qualcosa di importante/impegnativo,divento rossa a chiazze sul viso,sul collo e sul petto,mi sento molto agitata e ho una tachicardia,vado in panico.Questo mio problema mi limita oltre che per le mie faccende personali anche nel rapporto con gli altri e la paura che io possa diventare rossa agli occhi di tutti quelli che mi circondano,compagni di scuola,amici ecc...mi impedisce di vivere certi momenti della vita in maniera normale...come la vivono tutti gli altri!Mi chiedo se un sintomo del genere è normale!?
Vi prego di darmi qualche consiglio perchè ho paura che questo problema continui a limitarmi anche nel futuro e mi impedisca di vivere una normale vita sociale.
Attendo delle vostre risposte,grazie...
Distinti saluti!

Risposta

Cara green eyes, penso che nel racconto che fai ci siano 2 "ingredienti" che portano all'imbarazzo. Il primo pare essere l'ansia, che in certe situazioni sembra essere per te un pò come un cavallo un pò fuori controllo, difficile da domare. Il secondo è la reazione fisica all'ansia (le chiazze rosse) o meglio il tuo imbarazzo rispetto a questo, che non fa che aumentare il livello dell'ansia. È probabile che questo inneschi un pò una specie di circolo vizioso e ti porti nel tempo a temere sempre più non solo le reazioni del tuo corpo e l'ansia, ma anche le situazioni potenzialmente in grado di suscitartele.
Che fare? Direi che dipende da quanto disagio questo ti procura nella tua vita quotidiana: se eviti diverse situazioni per il timore di andare in ansia e avere macchie rosse o se il disagio e l'ansia sono frequenti e intensi, direi che davvero non vale la pena di star male. Puoi fare alcuni colloqui di approfondimento psicologico della situazione e lavorare per imparare a gestire l'ansia e il timore del giudizio altrui. Se vuoi, puoi venire anche da noi in consultorio familiare (trovi tutti gli indirizzi e le indicazioni al link "Indirizzi utili" del sito). Dato che dici di aver paura di essere limitata nella tua vita sociale, direi che vale la pena di parlarne un pò, no? Ciao!

Youngmail

Chiudersi in sè: normale a 14 anni?

17/01/2011: di Ceres, 14 anni

Domanda

Buongiorno Dottoressa, volevo sapere se è normale alla mia età (14 anni) chiudermi con me stesso, non consultandomi con amici e genitori facendo sempre tutto di testa mia!
è normale??
Grazi mille e saluti.

Risposta

Carissimo Ceres, come mai ti poni questo dubbio? È un problema per te o te lo segnala qualcun altro?
Credo cambi molto se la sensazione di chiusura è un disagio tuo o un'aspettativa delusa dei tuoi genitori che si aspetterebbero tu raccontassi loro ciò che ti succede.
Essere un pò più chiusi in se stessi a 14 anni può essere una fase assolutamente normale...a meno che questo non significhi "tagliare tutti i ponti" o non riuscire più ad aprirsi con nessuno. Di solito ad una maggiore riservatezza sulle proprie cose con i genitori corrisponde uno o più legami di amicizia..coetanei con cui parlare o con cui condividere interessi e attività.
In altri termini, credo che più che chiederti se è normale o meno, sarebbe utile domandarti se la situazione che vivi ti fa star bene o ti fa provare disagio, se senti che stai crescendo (tipo che hai meno bisogno di raccontare tutto ai tuoi o a qualcuno), che ti fa sentire 'vivo' (se hai interessi, relazioni, voglia di fare), o se ritieni che ti stai richiudendo in te per qualche motivo.
Se ti accorgi che provi disagio, puoi venire in consultorio e provare a capirti un pò meglio con qualche colloquio psicologico. Se vuoi, ci sono degli spazi appositi per i "teen" in cui venire anche senza appuntamento e in modo gratuito. Trovi tutte le informazioni alla pagina indirizzi utili del sito. Ciao!!

Youngmail

"Paura sociale"

09/08/2010:lettera non firmata, 21 anni

Domanda

Cara youngmail, innanzitutto ringrazio per il servizio che è molto utile. Ho un grosso problema che non so come risolvere. Ho saputo che soffro di "fobia sociale" tramite una ricerca in internet. mi sono informata sull'argomento e corrispondo alla descrizione. Sono spaventata e non so che fare. Vorrei sapere a chi rivolgermi per approfondire l'argomento e capire come possa curarmi. grazie!

Risposta

Cara amica, non so che timori o difficoltà ti abbiano portata ad "autodiagnosticarti" una fobia sociale, ma ti consiglierei di aspettare ad appiccicarti addosso un'etichetta. Quando stiamo male emotivamente o psicologicamente - può dare l'idea che se c'è un "nome" che definisce e classifica quello star male abbiamo un "nemico visibile" da affrontare. In realtà, a volte questo rischia di essere controproducente. Sarebbe meglio lasciare l'uso di categorie diagnostiche come "fobia sociale" a degli esperti e parlare delle proprie paure e difficoltà così come le viviamo ogni giorno. Il consiglio che ti darei, se senti un malessere importante è di cercare uno spazio di terapia con uno psicologo, intanto per comprendere e inquadrare il problema e poi per provare a capire come affrontarlo. Se vuoi puoi venire al consultorio familiare della tua zona di residenza (trovi i riferimenti al link indirizzi utili del sito) e fissare qualche colloquio con lo psicologo. Ciao!

Youngmail

Seno e prevenzione..

01/06/2010: di cri, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, da qualche giorno ho scoperto di aver un "durone" al seno, scusate il mio lessico ma non saprei come altro spiegarmi. Ecco io questo non l'ho detto ai miei perchè non ci vado molto d'accordo..e ho una gran paura delle conseguenze, perchè non so se sia qualcosa di brutto o se invece non sia niente. Mi sono informata e ho letto che di solito sono le donne di una certa età 40-50 anni che devono fare periodicamente delle visite per controllare la formazione di questo eventuale problema, ma io sono troppo giovane! Non oso neanche immaginare cosa farei se scoprissi di avere un tumore! Non ho il coraggio di andare dal dottore e non so che fare, per questo ho scritto a voi nella speranza di una risposta.

Risposta

Carissima Cri, capisco tu sia spaventata; spesso quando questo tipo di paure sono tenute per sè si amplificano fino a diventare un chiodo fisso che porta a pensare come più probabile del reale la situazione temuta.
Sarebbe sempre consigliabile poter condividere queste preoccupazioni con qualcuno di fiducia, possibilmente un adulto che aiuti a valutare la reale eventualità di un rischio per la salute e possa starti accanto e rassicurarti.
Spero possa essere per te un pò tranquillizzante sapere che, esattamente come hai letto, i tumori maligni della mammella sono rarissimi alla tua età.
Tuttavia è necessario vedere direttamente cosa intendi per "durone", per capire di che si tratti (potrebbe anche non essere niente, ma è opportuno che ti fai vedere).
Presso gli ambulatori ginecologici dei consultori è frequente che - insieme alle mamme - vengano anche ragazze a farsi controllare il seno. Perchè non approfittarne?
Se anche non c'è un buon rapporto con tua madre, credo che di fronte al tema della salute e della prevenzione non possiate che trovarvi d'accordo...se non te la senti di dirle tutto, puoi sempre accennarle che preferiresti fare un controllo al seno..
Allora, ti aspettiamo? Cerca il consultorio familiare della tua zona nel link "indirizzi utili" del sito..
Ciao!

Youngmail

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