Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Paura di perdere anche lui

30/06/2007: di Ele'91, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, ho trovato questo sito per caso..cercando su google...ma leggendo le risposte che dai credo che mi potrai essere d'aiuto. Sono un ragazza di 16 anni...di carattere molto buona e abb socievole anche se un po' timida..
in prima superiore conobbi ale...iniziammo a conoscerci e piano piano ci legammo sempre di più...ed eravamo diventati migliori amici, nonostante alcune litigate eravamo sempre uniti...quest0'anno però ho dovuto affrontare la sua perdita, perchè i litigi erano aumentati e lui ha voluto mettere fine alla nostra amicizia..ne ho sofferto parecchio notti intere a piangere ecc fino alla fine della scuola quando poi non l'ho più visto e quindi sono riuscita a chiudere anche io il capitolo,ma intanto avevo trovato una persona che mi ha saputo consolare..all'inizio la nostra conoscenza era inidirizzata a qualcosa di più ma dopo averci pensato meglio ho deciso che con lui avrei avuto solo un amicizia...mi ha aiutata sempre...
ma da quando è finita la scuola l'ho visto solo una volta...e nonostante ci sentiamo anche per chat non è più come prima..abbiamo già litigato più volte e facciamo fatica a vederci, a volte poi non lo capisco proprio perchè quando gli chiedo di uscire fa lo stupido e non risponde...
è totalmente cambiato da prima che invece mi dimostrava che ci teneva un sacco a me...ora mi sembra che nemmeno mi calcola....
ho tanta paura di soffrire ancora...vorrei che mi dimostrasse che mi vuole bene ma sono solo io che lo faccio...tutto sembra cambiato da quando ha trovato la ragazza....ma poi viene a farmi i discorsi a me che per me l'amore è più importante dell'amicizia..ma forse è così per lui o no??
mi manca e già un giorno ho provato a darci un taglio ma sono troppo debole perchè io voglio bene alle persone che mi stanno accanto in certi momenti ma se dovrò chiuderci con un aiuto ce la farò..però non so proprio cosa fare..ti prego dammi un consiglio...

Risposta

Cara Ele'91, perchè pensare che o siete migliori amici o 'si chiude'? Ci possono essere anche altre strade, no? I rapporti, soprattutto nella fascia d'età che stai vivendo, sono soggetti a rapidi cambiamenti: prova a pensare anche ad altre persone della sua età: si trovano, hanno rapporti anche intensi e poi si perdono di vista..ti sarà capitato magari anche con dei compagni delle elementari o delle medie: grande amicizia, condivisione di esperienze ma poi cambia la fase di vita e, se si è bravi, si riesce a mantenere qualche contatto..Spesso nella vita ci si trova e ci si perde di vista: ognuno ha la sua strada da percorrere e a volte i binari si separano: questo sta nella normalità della vita, anche se a volte, mentre lo si vive, è accompagnato da sofferenza. Queste separazioni non significano che l'altro si è allontanato perchè non ci vuole più bene, ma che magari siamo cambiati entrambi, vogliamo o crediamo in cose diverse e l'intesa iniziale viene perduta (litigi,..). A volte questo porta ad allontanarsi e a perdere i contatti, altre volte può essere l'occasione per impostare il rapporto su basi diverse. Se ora il tuo amico ha trovato la ragazza, è comprensibile che non abbia lo stesso rapporto complice di prima con te...forse potresti diventare amica della coppia, accettare un livello minore di confidenza per non perdere il tuo amico. Quindi, far durare 'una vita' un rapporto di amicizia è possibile, a patto che si sia disposti a modificare il tipo di rapporto sulla base delle reciproche esigenze e fasi di vita e che entrambi ci si tenga... Ti lascio con una curiosità: i migliori amici di cui ci parli nella lettera sono maschi: cerchi un rapporto di confidenza con loro anche se poi restate solo amici...perchè? Non è che forse la vicinanza e la confidenza che stai cercando sono più tipiche di un rapporto di coppia? Può darsi che sia di questo che senti il bisogno!! Pensaci! Ciao!

Youngmail

Per Milltcherry

09/06/2007: di esy, 15 anni

Domanda

iao..ho più o meno la tua stessa età; e leggendo la tua lettera ho capito perfettamente come ti sentivi. Sai, anch'io in classe alle medie mi sono ritrovata con compagni delle elementari!(che tra l'altro odiavo) che mi hanno impedito di "aprirmi". Poi sono andata a una scuola, un liceo classico che mi ha aiutato. Nessuno sarebbe stato in classe con me. Sai è strano...una ragazza con la quale litigavo tutti i giorni, ci odiavamo a morte, ha deciso di venire alla mia stessa scuola. Il giorno dell'iscrizione ho chiesto espressamente di non essere in classe con lei...e così è stato, io in D..lei in C..e quindi classe nuova..gente diversa. ti si apre davanti un totale modo di porti, completamente diverso. io sono un'altra persona. Ho visto che potevo essere chi volevo, e nessuno mi avrebbe paragonato a quella che ero il giorno prima! Milly...io ti consiglio davvero di cambiare ASSOLUTAMENTE sezione..se non scuola..!!perchè veramente..per le persone come noi, che hanno bisogno di aprirsi fa davvero bene..xkè poi sono gli altri che invidiano te. cmq 1 consiglio sempre valido è: apriti comunque!fai sempre quello che vuoi...e non temere di essere giudicata!!..io ho fatto così..fidati, cambia che è meglio!! intanto 1 bacione e tanti tanti auguri per il futuro!
1amika!!

Risposta

Cara Esy, inseriamo la tua lettera per Miltcherry in rubrica...con un commento: è vero che quando siamo in una situazione brutta per ragioni che poco dipendono da noi, cercare un ambiente più favorevole può aiutare e credo anche che tu dia a Miltcherry un buon incoraggiamento ad aprirsi e a cercare di essere lei protagonista di un cambiamento positivo, ma quello che non credo è che dobbiamo 'trasformarci' per essere accettate e apprezzate. Come già ti dicevo nella risposta precedente, il rischio è di perdere se stessi per rincorrere l'accettazione degli altri..ma possibile che anche nella ragazzina spersa e sofferente delle medie non ci fossero degli aspetti belli, forse allora non compresi, ma comunque belli anche se non riconosciuti dagli altri? La personalità, chi sono, non è un camaleonte..se cerco di trasformarla troppo potrei finire con il sentirmi disorientato! Mi pare più saggio lavorare per accettarsi e migliorare quel che si è! In bocca al lupo ad entrambe!!

Youngmail

ma ks ho??

08/06/2007: di esy, 15 anni

Domanda

Cara youngmail..io nn mi capisko..tutti nn fanno che dire ke sn bella.."carina 1monte"..e io me4 la tiro..mi kiamano diva..e mi atteggio come se lo fossi..vado in giro tutta fogata..al primo anno conosco già mezza scuola..solo da tipo qst anno..(1po'di più)..ke garbo veramente a tutti..ci provo kn tutti finkè nn £cedono"e allora li metto nell'elenco delle mie"prede"..mi diverto..magari a rubarli ad amike..tanto x dire"lui vuole me"..magari a baciare persone che non mi piacciono ma piacciono ad amiche mie..tutti dicono che sono viziata..che ma la tiro..ma mi sbavano dietro..a volte mi viene voglia di spengere tutto...quanta gente mi sogna di notte??ho avuto un affare col più bello della scuola..e ora??sono una diva giusto??..non mi capisco..non so kosa voglio e perchè faccio così, ma ormai SONo così..e anke le mie migiori amiche spesso confessano di odiarmi..eppure io mi adoro..così come sono..bellabella..estroversa, sempre al centro dell'attenzione..potrei far sentire chiunque a proprio agio..ma anche fargli venir voglia di uccidersi..ci provo con tutti..mi chiamano troia..e spesso ci rido..quasi mi piace??

Risposta

Cara Esy, quando si accetta di assumersi un ruolo come il tuo, di solito lo si fa perchè quel ruolo dà qualcosa di cui si sente il bisogno (attenzioni e ammirazione, senso di specialità, notorietà). Questo da un lato può far sentire bene, ma dall'altro fa pagare un prezzo molto caro: quello di perdersi, di non riuscire più a capirsi, a capire che si vuole per davvero..perchè in quel ruolo ci si resta anche un pò incastrati, perchè la popolarità è una gabbia dorata.. A mio avviso, cara Esy, devi scegliere: o continuare così o fermarti e provare a mettere gli altri per un attimo in secondo piano e concentrarti solo su te: su chi sei, su cosa vuoi, su quali sono i tuoi valori, su cosa desideri per il tuo futuro. Altrimenti, per quanto al centro dell'attenzione, dovrai sempre un pò fingere di essere ciò che gli altri si aspettano da te per rimanere all'altezza di un ruolo che prima o poi potrebbe diventare scomodo...Auguri!

Youngmail

Sesso: aiuto sn confusa

17/05/2007: di paperotta, 22 anni

Domanda

cara youngmail, grazie per aver risposto alla mia lettera,sl che nn credo che avrò mai il coraggio di parlare cn un estraneo di cs così intime; anzi penso che nn ne parlerei nemmeno cn la mia miglore amica, nn perchè sn contraria a una consulenza psicologica, ma perchè sn cs troppo personali per parlane cn qualcuno, già è tanto se riesco ad accennare il probl al mio ragazzo. io l'unica cs che ho pensato possa costituire una causa è la mia paura folle e quasi ingestibile di rimanere incinta e probabilmente anche l'educazione rigida che ho ricevuto da mia madre sul sesso(rigida nonchè cattolica, forse è per questo che io nn condivito questa rigidità e sn atea!)che mi crede ancora vergine e pensa che resterò tale fino al matrimonio(io ho sempre detto di nn volermi sposare quindi per mia madre dovrei rimanere vergine a vita!??!!). inoltre da poco ho scoperto il sesso orale (cioè lui l'ha fatto a me)nn avrei MAI pensato di farlo ma mi sn lasciata andare è stato bellissimo....sl che poi m sn sentita in colpa....aiuto perchè sto così? vi ringrazio anticipatamente scusate per la lunghezza del messaggio.

Risposta

Cara paperotta, l'atteggiamento psicologico verso la sessualità ha molta importanza nel modo in cui riusciamo poi a viverla. È chiaro che per quanto critichi gli insegnamenti di tua madre, se questi sono insiti in te, tanto da farti sentire in colpa, è un pò più difficile lasciarsi andare... Tu dici "non riuscirei mai a parlarne con qualcun altro", ma scriverci non è un pò parlarne e questa grossa difficoltà a pensare di parlarne con chiunque non è un pò un segnale che ti dice qualcosa su come vivi la sessualità? Imparare a parlarne - ovviamente in un'idea di utilità - potrebbe essere un buon primo modo per affrontare qualcosa che nella tua testa è ancora un pò un tabù, sebbene 'violato' rispetto agli insegnamenti di mamma. Ciao!

Youngmail

Effetti collaterali yasmin??

16/05/2007: di Sara2007, 38 anni

Domanda

Salve youngmail, avrei bisogno di un parere, sono tre mesi che prendo la pillola yasmin (dopo una gravidanza) e da qualche giorno ho problemi di ansia. Può essere causata dalla pillola o dipende da qualcos'altro? Grazie

Risposta

Cara Sara2007, se nei mesi precedenti non hai avuto ansia, ritengo sia molto difficilmente imputabile all'assunzione della pillola che stai assumendo.. Può darsi che l'ansia sia legata ad una fase di vita particolarmente disorientante e faticosa? Ciao e in bocca al lupo!

Youngmail

Non riesco a chiudere definitivamente con il mio ex

14/05/2007: di briscola, 18 anni

Domanda

Cara youngmail, nonostante mi sono lasciata gia da 9 mesi non riesco a fare a meno di andare a letto con il mio ex. Lo penso e sogno sempre.....la passione è alle stelle cm non era neanke qndo stavamo insieme...come mai? lo amo ancora?.....o forse xkè dopo 2 anni e mezzo d relazione nn è facile staccarsi?....grazie mille....sono molto depressa x qsta situazione

Risposta

Cara Briscola, per comprendere la situazione mi mancano molti elementi su di te e sulla vostra storia, perciò non posso che fare delle ipotesi. Se vi siete lasciati perchè il vostro rapporto era problematico, è possibile che, non stando più insieme, gli aspetti di tensione si siano abbassati, perchè non avete più motivo di scontrarvi e questo abbia permesso il riemergere dell'attrazione, forse alimentata anche dal non darvi più per scontati. Forse il tuo sentirti depressa sta nel non capire che strada prendere: chiudere definitivamente un rapporto però ancora carico di passione o riprovarci (ammesso sia una strada percorribile) ma rimettendo in gioco probabilmente anche le ragioni che vi hanno portati a rompere? Così sembra una sorta di limbo magico..da cui però in qualche modo prima o poi dovrete uscire...

Youngmail

Sesso senza voglia

07/05/2007: di daniela, 21 anni

Domanda

Buongiorno youngmail, premetto che sono fidanzata da 4 anni ed amo molto il mio ragazzo, ma da almeno 1 anno non ho più voglia di fare sesso con lui. I primi anni lo facevamo tutti i giorni ed ovunque ma poi sn andata in paranoia perchè avevo paura di gravidanze indesiderate, pensavo che fosse questo il problema ma da 6 mesi assumo la pillola ma cmq la voglia nn è tornata. Lui fa tutto il possibile stimolandomi ma nn funziona. nn so più cosa pensare e cosa fare. A me piace fare sesso con lui ma nn sento più il brivido di una volta. cosa mi succede..... vi prego aiutatemi....

Risposta

Cara Daniela, tante cose possono avere contribuito a questa situazione: anzitutto la passione spesso è come un fuoco..brucia molto all'inizio, quando nel camino c'è anche la 'carta' (= la novità, il non conoscersi ancora bene, l'innamoramento), mentre poi questo fuoco inizia a bruciare in modo diverso, imparando ad apprezzare la 'legna'. Inoltre, le paure sono spesso in contrasto con il desiderio. Il terrore di una gravidanza indesiderata potrebbe essere un pò come dell'acqua per il fuoco. Come acqua potrebbero essere anche altri fattori psicologici legati a te...non necessariamente e solo nel rapporto di coppia..come ad esempio, situazioni di particolare stress, non aver tempo per pensare a sè, per rilassarsi, particolari eventi che possono cambiare un pò le prospettive di prima. Infine, qualche volta, anche le modificazioni ormonali indotte dalla pillola possono remare contro. Che fare? Forse può esservi utile dedicare per un pò del tempo solo a coccole 'non sessuali' come ad esempio massaggi, carezze, abbracci,..ecc. in momenti in cui però siate d'accordo che non finirete con il tentare di avere rapporti. Inoltre, forse potresti non pensare la sessualità in termini o di 'calma piatta' (acqua)o di 'brividi' (carta), ma abbassando un pò le aspettative che tutto torni come prima, pensare che a volte sarà più piacevole, a volte meno e che quando lo sarà meno almeno potrai godere del fatto che con quei gesti e quella dedizione il tuo ragazzo sta dicendoti il suo amore. Se, nonostante tutto, il problema dovesse persistere, un aiuto te lo potrebbe probabilmente dare un sessuologo... Ciao!

Youngmail

Attacchi d'ansia

30/04/2007: di MICHELA21, 21 anni

Domanda

Salve youngmail, non so davvero perchè scrivo, solo forse per sfogarmi un pò e per cercare piccole rassicurazioni.
L'anno scorso sempre in questo periodo ho sofferto di attacchi di panico, che poi sono riuscita a curare con una cura farmacologica terminata a dicembre....per alcuni mesi tutto bene. Da poco invece ho riiniziato ad essere un pò ansiosa,a volte mi sento distrutta, ho paura di essere malata etc...questi sintomi un pò mi spaventano, ma so benissimo che si tratta solo di ansia, so che potrebbe tornarmi un attacco di panico, ma in realtà non ho molta paura, perchè ho imparato a riconoscerlo, a placarlo e a non farmi prendere dalla paura di avere paura. anzi, è già successo due volte: ho riiniziato a sentire tutti i sintomi che precedono l'attacco di panico, stava per prendermi, ma poi ragionando e respirando come so di dover fare, tutto è passato e ho cercato di vivere tranquillamente.
L'ansia purtroppo invece sembra essere parte di me, mi faccio spaventare da piccoli sintomi fisici che sento (anche se so di stare fisicamente molto bene)e non mi fa vivere con serenità....
premettendo che non intendo riprendere farmaci perchè credo non sia proprio il caso, chiedo se sia giusto iniziare una psicoterapia che mi aiuti. vittoria per me sarebbe riuscire a sconfiggere le mie paure infondate e inutili da sola, convincendomi semplicemente che la vita, anche se piena di piccole difficoltà, è stupenda, che sono giovane e che ho un mondo davanti e una vita tutta da gestire.
grazie d'avermi ascoltato. attendo con "ansia" una vostra risposta.

Risposta

Carissima Michela21, a volte sintomi come gli attacchi d'ansia tornano se non si è riusciti a capire perchè si sono presentati. La psicoterapia, se fatta con una persona esperta, potrebbe aiutarti ad andare alla radice del problema. Tu hai già fatto una parte importante imparando delle strategie che ti aiutino a gestire l'ansia che sale, perciò non scoraggiarti...può succedere che un problema che si riteneva risolto si ripresenti: non significa che bisogna ricominciare tutto daccapo e che la cura precedente non è funzionata, ma spesso indica invece che si è in un periodo di tensione particolare e che le strategie che prima avevano funzionato non sono al momento sufficienti...credo quindi che la tua idea di fare una psicoterapia, magari non solo orientata alla gestione dell'ansia - dove già te la cavi - ma anche alla comprensione del perchè sei arrivata a sviluppare questa sintomatologia, possa davvero esserti utile. Un grosso in bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

Ho bisogno di aiuto...non so cosa mi sta capitando

14/02/2007: di Claude, 20 anni

Domanda

Salve a tutti, mi chiamo Claudia ho 20 anni e sto attraversando un periodo terribile. Tutto è iniziato l'anno scorso quando ho abbandonato la facoltà e il paese in cui studiavo perchè non riuscivo a stare lontana da casa. La mia non è stata una grande infanzia,i miei genitori hanno divorziato quando avevo solo 7 anni.Un giorno di giugno dell'anno scorso ho avvertito come un peso sullo sterno,come se non riuscissi piu a fare dei respiri profondi...mi sentivo sempre svenire,mi sentivo malissimo e poi scoppiavo a piangere e mi succedeva spesso anche in pubblico o nell'intimità col mio ragazzo.Ho fatto analisi del sangue e una visita da uno pneumologo per sapere se avessi qualcosa a livello patologico ma tutto è andato benissimo.Insomma credevo ogni volta di stare per morire e avevo paura di staccarmi dalle cose per me piu care al mondo..la mia mamma,mia sorella e il mio ragazzo.Sono passati mesi da quel periodo che pensavo avessi superato invece qualche giorno fa ho avuto di nuovo lo stesso problema.Non riuscivo a respirare profondamente,mi sentivo mancare,come se tra me e il mondo ci fosse una parete che rallentava i miei sensi,vista,udito e tutto.Ora ho rifatto gli esami del sangue e la tiroide,ho visto due medici ed entrambi hanno detto che i risultati sono eccellenti ma io dico sempre che ho qualcosa che non va,che sto per morire e sono disperata perchè se alla tv vedo uno che ha un tumore o un malato di AIDS allora inizio ad avere tutti gli stessi sintomi di queste persone e allora mi sento male in procinto di morire.Ma non so come uscirne.Tutti mi dicono che sto bene che ho un bel colorito,che non ho occhiaie,che sono bella in carne ma io invece vedo tutto il contrario.Anzi mi hanno detto anche che sono ingrossata notevolmente e anche il mio ragazzo me l'ha fatto notare.Ultimamente ho avuto anche problemi di stomaco,non riuscivo a mangiare perchè mi bruciava e avevo tipo un acido su per la gola.Poi mi sento sempre malissimo,debole e affaticata,vedo tutto negativo.All'inizio che mi sono fidanzata non vedevo l'ora di sposarmi e adesso invece penso che sto per morire e non avrò la felicità di essere moglie e mamma,cose che desidero tantissimo!Amo il ragazzo con cui sto e amo la mia famiglia ma se continuo cosi li allontano sempre più.Come posso fare vi prego aiutatemi non ce la faccio più a piangere sempre.Grazie mille.

Risposta

Carissima Claude, le sensazioni che provi sono molto angoscianti e portano a pensare le cose peggiori. Dai sintomi che racconti penso potrebbe trattarsi di un tipo di disturbo legato all'ansia. Le persone che ne soffrono riportano proprio le cose che vivi tu. Questa però è solo un'ipotesi...per poter capire bene cosa ti succede è necessario che tu ti appoggi ad un esperto che possa aiutarti: ti consiglierei di fare una consulenza psicologica, valutando poi l'eventualità di proseguire con una terapia. Se quello di cui soffri è un disturbo d'ansia, come ipotizzo, rasserenati:
1) avrai tutto il tempo di diventare moglie e mamma
2) spessissimo questo genere di problemi si risolvono e si arriva a stare decisamente meglio.
È necessario però un aiuto esperto. Da sola è difficile uscirne. Ti facciamo un in bocca al lupo grossissimo! Ciao!

Youngmail

Paura di un tradimento

13/02/2007: di nastos, 19 anni

Domanda

Cara youngmail..intanto complimenti per il sito è davvero bello e molto utile. Sto con una ragazza ormai da piu di un anno e diciamo che ne abbiamo passate di tutti i colori; io per natura sono abastanza geloso ma da un po di tempo ho sempre paura che magari la mia lei mi possa tradire, quando esce da sola o magari anche quei pomeriggi che nn possiamo stare insieme mi viene da pernsare che possa essere con un altro... Non capisco davvero il perche di questo, una volta era tutto diverso ed ero molto piu tranquillo, e parlare con lei di questa cosa farebbe solo male, perche sarebbe come manifestare una totale mancanza di fiducia.. sono un po confuso..secondo lei cosa dovrei fare? Già grazie per la risposta

Risposta

Caro Nastos, che fare? È proprio vero quel che dici sulla gelosia: ha spesso alla base una mancanza di fiducia. Solo che questa sfiducia è molto spesso rivolta prima a se stessi e alla propria importanza che al partner...in altre parole, spesso una persona gelosa non pensa "Sto insieme ad un/a ragazzo/a facile che facilmente mi tradirà", ma piuttosto "Il/la mio/a partner facilmente troverà qualcuno di migliore di me, che gli/le piacerà più di me..." "Che fare?" mi chiedi. Se una volta non eri così, anzitutto, forse potresti provare a capire come mai lo sei diventato..se le ragioni hanno a che fare con te, con qualche insicurezza tua, o con qualche comportamento della tua ragazza che ti crea difficoltà. Nel primo caso, avresti ragione: lei c'entra poco, è su di te che devi lavorare; nel secondo, invece, vale la pena parlarne. Non è detto che lei modifichi i comportamenti che ti danno fastidio, ma potrebbe spiegarti il significato che lei attribuisce a quei comportamenti. Un altro consiglio che potrei darti è che la gelosia si nutre di dubbi...e i dubbi sovente non sono realtà. A volte quindi può essere utile contrapporre ai pensieri poco obiettivi che la gelosia porta a fare dei dati di realtà..Ciao e auguri!!

Youngmail

Dubbi sull'assorbimento della pillola

10/02/2007: di stefania, 19 anni

Domanda

Cara youngmail, assumo la pillola mercilon da 5 mesi ma ultimamente mi è venuto un dubbio...ho il timore di non riuscire a deglutire in maniera corretta la pillola nonostante la prenda con molta acqua, ho paura che possa andare di traverso fermandosi in qualche tratto e non raggiungendo lo stomaco...addirittura alcune volte per un pò di tempo ho l'impressione di percepirla in gola, altre no...la mia domanda è la seguente: se per qualche motivo la pillola si sciogliesse in un posto diverso dallo stomaco, in bocca o in qualche altro tratto del nostro corpo, la sua efficacia è compromessa? grazie

Risposta

Cara Stefania, i dubbi che riporti sono ansie infondate. Puoi stare tranquilla: se la pillola "non va giù, va di traverso" te ne accorgi. Se riesci ad inghiottirla lei va per la sua strada e viene assorbita...esattamente come il cibo. Preoccupati della compromissione dell'efficacia della contraccezione solo se:
- hai episodi di vomito o diarrea nelle ore successive all'assunzione
- dimentichi di assumere la pillola
- assumi farmaci che potrebbero interferire
Se ogni sera assumi la pillola e questa 'va giù' senza le complicazioni che ti ho elencato puoi stare tranquilla. Ciao!

Youngmail

Pene...che dà da pensare

26/01/2007: di matwu, 14 anni

Domanda

Cara youngmail, ho 14 anni ed è da un paio di anni (non ricordo bene se di più o di meno) che il mio pene ha una specie di cicatrice lungo il pene e il mio pene và verso sinistra.. è a causa dell'eccessiva masturbazione? mi devo preoccupare seriamente? sono vergine.. potrò fare sesso? Quando ho iniziato a masturbarmi, (all'età di 10 anni credo) mi masturbavo anche 2 o 3 volte al giorno.. ora è da un pò di tempo che mi masturbo poco.. 3 o 4 volte alla settimana..vorrei dei consigli.. grazie.

Risposta

Carissimo Matwu, credo non sia possibile che la masturbazione, per quanto frequente, porti a cicatrici. Quindi non credo sia quella la causa. Spesso la masturbazione porta a conoscere i propri genitali, le proprie reazioni (ciò che eccita, ciò che no) e a cominciare a farsi delle idee di cosa voglia dire fare l'amore (ad esempio con delle fantasie). Dapprima magari può trattarsi solo di immagini che ci si fa nella testa, ma poi pian piano si comincia a pensare anche a quanto potrebbe essere bello fare l'amore in una relazione con una ragazza che mi attrae e di cui sono innamorato. Tornando a te e al tuo pene, se questa cicatrice è comparsa ad un certo punto credo sia meglio che tu la faccia vedere a qualcuno di esperto, come il tuo medico che possa dirti di che si tratta. A volte può essere normale che il pene in erezione non sia proprio 'dritto'... Stai tranquillo, non vedo particolari ragioni per cui tu, quando sarà il momento, non debba avere rapporti sessuali... Ciao!

Youngmail

anoressia e bulimia: STO IMPAZZENDO, ma non riesco ad uscirne

06/01/2007: di Muny, 22 anni

Domanda

Sono Muny, una ragazza di Torino. Ho 22 anni sono alta 1.62.
Nel Maggio del 2004 persi in maniera drastica 10 kg in 13 giorni esatti. Bevevo latte o thè a pranzo e yogurt a cena. Pesavo 67 kg allora, portavo una 46 e una quinta, il mio viso esprimeva tanta voglia di vivere, il mio umore era sempre solare, e non avevo problemi nel rapportarmi agli altri, anche indossando magliette corte senza provare vergogna o disagio. Dopo quei dieci chili, la voglia di continuare a perdere peso prese il sopravvento e a meno di distanza di un anno da quei dieci chili, arrivai a pesare 46 kg. A parere mio, il mio corpo non era esageratamente cambiato, aveva solo assunto una forma differente. una terza, una 40. La voglia di scoprirmi era passata. La voglia fisica nell'amore mi portava a piangere disperatamente, e a non scoprirmi mai del tutto. Nuda mi vedevo troppo magra, vestita ero turbata dai soliti "salsicciotti". Non mangiavo, ingerivo al massimo 200 calorie al giorno, lavoravo, e mai mi sentivo stanca. Il mio viso era cambiato, solcato dalle occhiaie e da bollicine cutanee. Le mani sempre gelide. Il ciclo è praticamente scomparso.
Così con l'aiuto dei miei genitori, e di alcune persone care, mi sono convinta di recarmi da uno specialista. Mi diagnosticarono anoressia, bulimia, con conseguenti amenorrea, e depressione in stadio avanzato. Mentre tentavo invano di farmi aiutare (vorrei precisare che io credo di essere un'anoressica anomala, fobica per ciò che riguarda il vomito, sin da bambina. Quindi i miei metodi erano ben altro: attività fisica, pancere, pochissimo cibo, alternato però a giorni di mangiate più intense, e tanti tanti clisteri) mi innamorai per la prima volta, di un uomo che è riuscito a farmi riprendere sei chili senza fare nulla, nessun centro per i disturbi alimentari solo con il suo amore. Ero felice con lui molto, poi improvvisamente tutto da parte sua finì. È passato quasi un anno, e sono arrivata a portare una seconda e una 38, oscillo tra i 45 e i 41 kg, la bulimia è più avanzata, ma mi sono RI INNAMORATA, AMO IL MIO NUOVO RAGAZZO DA MATTI. Sensibilissimo si è accorto da solo del mio disagio, nonostante le mie quattro maglie e i miei reggiseni imbottiti. Mi coccola, non mi giudica, non mi compatisce ma mi aiuta a superare i disagi quando sono con lui, mi ha convinta col suo amore e con la sua paura di perdermi, visto un giorno in ospedale per habitus anoressico, a recarmi al centro per i disturbi alimentari. L'ho fatto con la voglia di riuscire, che si miscela perfettamente con quella di non volerlo fare. Ma ancora oggi il terrore di ingrassare mi distrurba, la voglia di dimagrire è tanta, continuo a fare lo jo-jo per quei due o tre chili. Il ciclo era tornato, ora dura di nuovo poco e io in realtà non vorrei controlli perchè credo di stare bene con la mia 38. E poi a vedermi non sembro anoressica, anche se so bene che questo è un mito da sfatare, l'anoressica non è colei che ha le ossa di fuori, (tra l'altro il mio costato e la mia schiena è evidentemente privo di carne) ma che ha scompensi fisici importanti dovuti all'alimentazione scorretta.
Credo di sapere cosa abbia scaturito tutto ciò. Non ho mai vissuto l'adolescenza, poichè proprio in quel periodo la mia famiglia attraversava momenti di estrema tristezza, lutti importanti dovuti a gravi malattie, nuova nascita, con situazione economica non del tutto coprente. Non ho raggiunto i miei obiettivi, per dar loro manforte e poi... dovetti abortire a 17 anni, contro la mia volontà...fingendo che nulla fosse accaduto che si doveva fare. Per questo vivo il terrore di gravidanza nonostante la pillola anticoncezionale.
Forse dato che con la testa sono avanti, dimostrando anche una decina di anni in più nell'atteggiamento e nei pensieri, ho voluto rivedermi adolescente nel fisico forse...
Ora ho problemi con il lavoro che vorrei fare, che tento di intraprendere da molto, vorrei anche fare un corso, ma non ho molta disponibilità.... e come da due anni a questa parte mi sento la solita fallita, la solita falsa, che con la sua maschera nasconde bene i suoi disagi, l'unica differenza è che so di poter ancora amare e di poter essere felice sotto quell'aspetto, anche se a volte temo un nuovo abbandono. Non intendo pesare all'uomo che ora amo e che vale più di ogni cosa. Quando sono con lui supero anche gli attacchi di panico. Vi ho scritto perchè non credo di essere malata, ma quotidianamente vedo i miei genitori soffrire per me. E sbagliare con me, riprendendomi su orari e comportamenti che a me rilassano e mi fanno stare bene. Vorrei non parlassero, e non criticassero il tipo di vita che conduco per stre meglio con me stessa.
Dato che alterno il trattenermi al mangiare in continuazione, soprattutto dolci e cioccolata (cosa che io chiamo abbuffata e che mi turba), eliminando attraverso clisteri e ciclette e assorbendo con pastiglie dimagranti in commercio, mi chiedevo se anoressia e bulimia possano continuare nel tempo a viaggiare alla pari.
In realtà non riesco nonostante gli sforzi ad uscirne, è un abitudine, tanto da stare male fisicamente. Quando mangio qualcosinaina, il mio fisico in automatico espelle il tutto da solo, quindi non assimilo. Quando questo non capita ho la nausea, indigestione e sto male con gli altri. Potrei aver messo in disfunzione la tiroide? Preciso che a mio riguardo sono una ragazza normale, odio sentirmi dire che sono malata.
Grazie di tutto in anticipo...

Risposta

Carissima Muny, anzitutto grazie per aver raccontato la tua storia. Sia perchè credo che parlare di sè come hai fatto tu richieda un grande coraggio, sia per come ci sei riuscita. Ormai ovunque si parla di anoressia e bulimia: lo fanno gli esperti, i giornalisti, i talk-show e a volte lo fanno anche persone che ne sanno davvero poco al riguardo. Perciò credo sia importante che chi legge questa rubrica sappia davvero il tormento che questa malattia porta con sè: l'ansia e la paura continua, l'inquietudine del vivere, spesso il non sentirsi compresi, gli schemi rigidi e ben precisi del poco che ci si consente di mangiare e la sofferenza quando si esce da questi 'paletti', la difficoltà di vedersi, di accettarsi, la schiavitù del continuo controllo del peso, gli effetti che questa malattia porta con sè anche sul corpo (gli scompensi, il freddo perenne, gli sbalzi d'umore, a volta mal di testa, la pelle che cambia, l'irrequietezza ...). Insomma, penso che anoressia e bulimia siano due stanze di una stessa prigione...da cui però alla fine si fatica ad uscire, tant'è la fragilità che si sente di avere nel tornare ad una 'normalità'... forse, in realtà, ad un certo punto diventa anche difficile avere un'idea di cos'è normalità.. Se dovessi dirti l'idea che mi sono fatta nel tempo di questo tipo di disagio è che si tratti di un disagio che parte spessissimo da una grande FAME ...e che ha come esito quello di affamarsi ancor più. In altre parole, sto parlando di una fame che poco ha a che fare col cibo, almeno inizialmente. Mi sembra di vedere che quando inizia un disturbo alimentare non è mai solo una questione di dieta. Spesso ci sono delle esperienze traumatiche che non si è riusciti ad elaborare, o 'ingredienti' importanti per vivere bene (amore, considerazione, ascolto e comprensione, stima, realizzazione personale, poter vivere le proprie esperienze, amicizie,...) che si sentono carenti. Se la mancanza di questi 'ingredienti' si combina con un senso di fragilità, di insicurezza, con la sensazione di far fatica ad avere un pò di controllo sulla propria vita, si crea un disagio interiore che predispone ad una vulnerabilità a questi disturbi e a quel punto una qualsiasi 'goccia' può far 'traboccare' il 'vaso'. Non credo che quando una persona entra nel tunnel dell'anoressia si renda conto di tutto questo. Sono frammenti che si mettono insieme dopo, man mano che la malattia avanza e soprattutto quando ci si rende conto che quel che sembrava un sollievo iniziale ("sono più magra, mi piaccio di più, finalmente mi sento meglio") sta diventando un problema.
Credo, come te, che l'amore (innamorarsi, trovare il ragazzo giusto) possa essere 'terapeutico', ma penso sia molto pericoloso nel momento in cui diventa una stampella. A mio avviso, ti può essere d'aiuto trovare qualcuno che ti sostiene nell'aiutarti, più che qualcuno che si sostituisce a te... Questo comporta fidarsi e affidarsi a qualcuno di competente che possa lavorare con te per ritornare alla vita, cioè al poter avere una certa libertà di comportamento e riuscire a NON mettere ai primi posti nei pensieri cibo e corpo. Tu non ti senti malata, nè ti piace sentirtelo dire, ma di fatto i comportamenti e la sofferenza di cui parli non si possono certo considerare 'sani'. Forse il motivo per cui ti è così difficile accettare un'idea di malattia è che, così facendo, saresti poi spinta a cambiare le cose e magari temi molto il lasciare questo controllo, questo equilibrio, che seppur non utile e traballante, hai comunque trovato. Lo so, affrontare l'anoressia è una continua battaglia, spesso invisibile agli occhi delle persone che ti circondano quotidianamente. Una battaglia contro paure grosse, una battaglia che rimette in discussione il proprio rapporto con se stessi ed il proprio corpo, una battaglia che riporta in evidenza anche i problemi per cui ci si è ammalati, chiedendo soluzioni che magari si pensa di non avere o di non essere in grado di portare avanti, ma una battaglia che se si vuol vivere davvero non si può rinunciare a combattere. Perciò, carissima Muny, non stancarti di combattere insieme a chi ha le 'armi' per poterti aiutare e quando i tuoi occhi non ci vedono chiaro, affidati per un pò a quelli degli specialisti...un grossissimo in bocca al lupo da tutti noi. Ciao!

Youngmail

Petting senza contatto: comportamento a rischio?

18/12/2006: di lalla, 17 anni

Domanda

Gentili esperti di youngmail, vi ringrazio in anticipo per questo servizio molto utile: non saprei a chi altro rivolgermi!
Purtroppo ho un ritardo nel ciclo.non ho mai avuto rapporti sessuali, sono ancora vergine, con il mio ragazzo ci coccoliamo ma niente di piu...proprio questo mi manda in paranoia...con il petting si puo rimanere incinta? Intendo precisare che solo una volta è capitato qualcosa che mi ha fatto andare in allarme: lui era venuto lontano da me, è andato a pulirsi in bagno, ha indossato le mutande e si è steso accanto a me. ora non ricordo se per caso ci sia stato contatto nel momento in cui si è steso tra i miei slip e i suoi, non mi ricordo! ho solo tanta paura di essere stata sfortunatissima a riguardo. si puo rimanere incinta cosi? possono gli spermatozoi oltrepassare i tessuti, ben due tessuti?? e comunque non ci sarebbe contatto diretto, quindi è gia da escludere...o no?? sto vivendo attimi di terrore...grazie dell'aiuto..un saluto

Risposta

Cara lalla, puoi stare tranquilla. Le coccole senza contatti diretti tra sperma e vagina non sono a rischio...Ok che gli spermatozoi sono vivi, si muovono,...ma perchè delle tracce di sperma passino attraverso ben 2 strati di slip, arrivino alla vagina e la percorrano..non ti sembra di chiedergli un pò troppo?! Penso sia molto saggio stare attenti a non correre rischi, ma questo non dovrebbe diventare terrore di vivere qualunque aspetto dell'intimità! Stai serena! Ciao!

Youngmail

Fidarsi della pillola contraccettiva?

17/12/2006: di andreina, 20 anni

Domanda

Cara youngmail, volevo porVi una domanda...vi sembrerà banale...ma mi aiuterebbe a stare piu tranquilla...puo succedere che esistano delle persone che nn assorbono la pillola...( anche se nn hanno assunto farmaci ecc...che possano alterare l'assorbimento ecc ecc)??
Insomma se, proprio hanno qualche patologia o altro che impedisca l assorbimento che ne so..problemi al fegato ecc ecc...
Io sn al secondo blister ho avuto un rapporto con coito interrotto..e nonostante cio sn in ansia...xke ho il timore che per qualsiasi motivo la pillola nn si sia assorbita e cosi rischio una gravidanza....voi che ne dite?

Risposta

Carissima andreina, quando si ha la prima prescrizione della pillola di solito con il ginecologo o con il medico si valuta il quadro clinico della persona e l'opportunità della pillola per lei. Se perciò il tuo medico ti ha prescritto la pillola, non ritengo ci siano elementi per dire che potresti non aver assorbito la pillola.. Certo, se avvengono episodi di vomito o diarrea profusa è possibile che la pillola non venga assorbita. Quindi parliamo di circostanze piuttosto rare... Se non hai motivo di pensare che soffri di qualche patologia specifica (in caso contrario spero tu ne abbia parlato con il curante al momento della prescrizione), la tua potrebbe essere ansia legata al fatto che ancora non ti fidi della pillola...effettivamente a volte ci vuole un pò per credere che una pillola così piccola, assunta tutti i giorni permetta di avere rapporti completi liberi...ma è così! Ciao!

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