Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Il suo passato sessuale mi fa diventare matto: che faccio?

23/02/2007: di io78, 28 anni

Domanda

Ciao youngmail, grazie anticipatamente per la risposta.
Io sono fidanzato con una fantastica ragazza ove apparentemente non ci sono problemi. Però c'e una cosa che a me preoccupa molto ora e soprattutto nel futuro, lei ha avuto all'eta di 11 anni non proprio un rapporto sessuale ma diciamo la rottura dell'imene tramite penetrazione da parte del suo ragazzo, lei non era prettamente consenziente o almeno non sapeva quello che faceva. poi all'eta di 14 anni ha avuto il suo primo rapporto sessuale primo e unico con questa persona, poi diciamo ha avuto tutte storie stabili e durature insomma è stata con brave persone. Io amo la mia ragazza ma ciò mi fa a dir poco impazzire mi provoca delle variazioni istantanee di umore appena mi rivengono in mente questi episodi, vorrei lasciarla perche mi dico che la mia donna la mia futura moglie non puo aver assolutamente una vita sessuale cosi travagliata , ma da una parte c'e l'amore la voglia di stare insieme ma dall'altra quella sensazione di sporco,però ribadisco io amo la mia ragazza. grazie (ps impegnatevi per la risposta o per il consiglio , perche non è molto semplice)

Risposta

Caro io78, chissà se la tua lei, all'epoca delle sue storie passate si sarebbe mai immaginata di incontrarti...forse anche lei sarebbe stata contenta di avere una vita sessuale ma anche affettiva meno travagliata, non pensi? Fissarti sul suo passato non ti aiuta...ormai quel che è stato è stato e non si può nè cancellare nè cambiare. Quando l'hai conosciuta ti sei innamorato di lei per come è ora e avete iniziato una vita sessuale che, per voi due, insieme, è stata la prima volta..è su questo che a mio avviso ti devi concentrare, visto che senti di amarla. Chiediti anche questo: il fatto che lei abbia avuto altri ragazzi in passato e che abbia iniziato precocemente la sua vita sessuale sul piano concreto influenza in qualche modo voi due? O sono piuttosto i tuoi pensieri, l'idea che non è stata solo con te che ti fa star male? Ora sta solo con te..e se tu la ami è questa parte che devi riuscire a far prevalere... Ciao e buona fortuna!

Youngmail

Non tollero più l'amore con mio marito

14/02/2007: di anna, 32 anni

Domanda

Cara youngmail, sono disperata..io nn riesco + a fare l'amore con mio marito..nn mi dà + stimoli..nn sopporto i suoi odori..nn mi và + di accarezzarlo..coccolarlo..stò con lui solo xchè abbiamo un bambino..lui se nè accorto di questa mia freddezza nei suoi confronti..e pensa ke prima o poi mi passi..ma a me nn passaaaa
stò soffrendo..faccio finta di ridere..di stare bene..e certe volte..credetemi..faccio finta anke di vivere....

Risposta

Cara Anna, quello che tu riporti è un problema serio, e l'aiuto che ti serve è ben più di una consulenza on line. Anzitutto è non solo inutile, ma anche controproducente fare l'amore con tuo marito provando questo senso di schifo. Spesso quello che accade nella sessualità parla anche di una difficoltà nel rapporto, non so se solo da parte tua o anche sua. Credo sia importante che tu intraprendi un percorso psicologico personale o di coppia per chiarirti sui tuoi sentimenti e sul tuo futuro. Non puoi ignorare ciò che sta accadendo e, sia per te stessa, che per tuo marito e vostro figlio, la cosa migliore è fare chiarezza Ciao.

Youngmail

Madre 'strana'

04/02/2007: di saff, 23 anni

Domanda

Buongiorno youngmail,
con piacere ho scoperto che questo utile sito esiste ancora!!crivo per chiedere un parere, ma forse sarebbe meglio spiegare prima un po' la situazione. Sto con un ragazzo da 2 anni. A momenti penso che sarà l'uomo della mia vita e a momenti proprio non so... Questo per varie motivazioni. Una di queste è anche la paura del rapporto che lui ha con sua madre, che non ora ma tempo fa stava diventando un incubo per me. È eccessivamente affettuosa con i suoi due figli maschi, che chiama i suoi uomini. Li corteggia come se fossero suoi eventuali partner, o meglio come se lei avesse 17 anni e stasse con due ragazzi della sua età(esempio lascia messaggini su foglietti con scritto 'sprepara la tavola, baci mamma ps:non fregarmi più la cocaina'. O sta in casa abbigliata come una 17 enne che deve fare conquiste o con scollature paurose finchè magari cena assieme a loro). Inoltre si intromette in tutto e credo per questo il mio ragazzo sia diventato un po' anormale ossia non comunica.. Parlo a cenni ma il tutto forse dovrebbe essere spiegato meglio. Posso fare un esempio...dopo circa un mese che avevo iniziato a frequentare il mio ragazzo, che ha la mia età, lui mi ha raccontato che la famiglia lo tartassava con domande su di me, se ero la sua ragazza ecc..finchè nel giro di una settimana mi hanno invitata da loro per un the durante il quale hanno voluto conoscere tutto di tutti gli ambiti della mia vita. Nel giro di altre due settimane hanno organizzato che l'estate seguente io sarei dovuta andare in vacanza con loro (famiglia, amici di famiglia e/o parenti)per due settimane (questo circa a gennaio o febbraio ed ero insieme a lui da dicembre). Fin qua tutto ok, forse io non avrei dvuto accettare in quanto la cosa mi sembrava esagerata ma presa dalla voglia di stare con lui ho accettato anche perchè lui non sarebbe venuto in vacanza con me se io non fossi andata con lui perchè queste vacanze sono sacre per lui (parole sue). Una volta troivatami in vacanza con loro, magari anche un po imbarazzata perchè non li conoscevo molto, ho notato una cosa che ormai per me è diventata normale da vedere: un atteggiamento eccessivamente affettuoso tra i membri della famglia come abbracci continui, anche di gruppo, baci, coccole , battute, tanto da sentirmi quasi in più. Il culmine è stato raggiunto quando, dopo una settimana che la mamma del mio ragazzo gli domandava 'dammi un bacio' io ho detto 'ma si poverina ,daglielo' al che è accaduta una cosa che per me ha segnato il nostro rapporto. Lui si è girato verso di lei e lei,in costume (con taglia IV di reggiseno) si è buttata in costume su di lui e si sono baciati in bocca. ecco,ora mi chiedo se questa sia una cosa normale... Lui aveva 22 anni (per me un uomo, e non un neonato per cui possono essere ammessi eventuali baci in bocca).. e poi mi è sembrata una mancanza di rispetto nei confronti della sua ragazza che era stata invitata in vacanza assieme, a dormire in un letto matrimoniale con lui, non capisco, sono io ad avere valori morali alterati o tutto questo è normale? È normale che una madre di 50 anni per stendere i costumi lavati in giardino esca in baby doll bianco trasparente in una famiglia di uomini e che io senza fiatare abbia dovuto accettare tutto questo? Vi ringrazio per l attenzione e se necessario posso volentieri spiegarvi meglio la situazione..grazie

Risposta

Cara Saff, che dire? Non saprei che commentare alla tua lettera. Anche a me lasciano un pò perplessa le cose che racconti. Penso ci siano tante famiglie, ognuna con una sua 'cultura delle coccole', ovvero ciò che è conveniente e ciò che no come coccole nei diversi rapporti all'interno dei suoi componenti. Alcune famiglie in questo sono più controllate..in alcuni casi fino alla freddezza, altre lo sono meno, fino a coccole talvolta 'strane' rispetto a quello che la cultura ci passa come normale. Tuttavia, se per il tuo ragazzo queste coccole non costituiscono un problema, temo che sarà molto difficile che dei cambiamenti avvengano...se per lui tutto ciò fosse infatti normale, modificare questi atteggiamenti per avvicinarsi all'idea di normalità che tu hai potrebbe passare attraverso delle discussioni...e una 'suocera' scontenta... Diverso è se il tuo ragazzo la vede come te...in un caso o nell'altro il suggerimento comunque è sempre quello di provare a spiegarsi, tentando di mantenere sempre il massimo del rispetto reciproco. Ciao e in bocca al...lupo!!

Youngmail

Aria dopo il rapporto

31/01/2007: di chicca, 18 anni

Domanda

Carissimi esperti di youngmail, devo porvi una domanda x me importante: ho rapporti non protetti con il mio ragazzo, ma per questo sono tranquilla perchè assumo la pillola, ciò che mi preoccupa è che spesso durante il rapporto in vagina mi entra molta aria e al termine del rapporto ovviamente esce mettendomi molto in imbarazzo di fronte al mio lui... perchè tutto ciò? questione di dimensioni o una cosa normale????
grazie

Risposta

Carissima Chicca, è una cosa abbastanza frequente e normale, per cui non c'è motivo di preoccuparsi. Questi aspetti fanno parte dell'intimità della coppia. Vedrai che un pò alla volta, parlandone insieme, magari scherzandoci anche un pò su, l'imbarazzo se ne andrà. Potrebbe dipendere anche dal periodo, dal diverso grado di lubrificazione e talvolta anche dalla posizione assunta durante il rapporto. In ogni caso non c'è da preoccuparsi. Ciao!

Youngmail

Si eccita prima...ma non più poi..

25/01/2007: di bimba3, 20 anni

Domanda

Salve youngmail, ho un problema urgente..è circa 4mesi ke io e il mio ragazzo abbiamo rapporti e è andato sempre tutto bene. nell'ultima sett è succeso ke 2 volte ha avuto l'erezione fuori ancora prima d cominiciare e dopo nn è più duro, scusate i termini ma nn so come dirlo..potreste spiegarmi un motivo possibile..grazie mille!

Risposta

Carissima Bimba3, quando parli di "erezione" intendi riferirti all'eiaculazione? Ogni tanto può accadere! Se è così, e prima di queste due volte non era mai successo - cioè in questi 4 mesi le cose andavano bene - e non ci sono altri 'sintomi' o segnali, non ti allarmare. Cercate di non mettervi 'ansia da prestazione' ossia vivere la situazione di intimità del tipo "vediamo se stavolta va bene o no" e cercate di parlare un pò di più di ciò che sentite...vi aiuterà a coordinare meglio i tempi..se per lui sono troppo lunghi è possibile che raggiunga fuori l'orgasmo o che perda l'erezione. Se invece gli episodi dovessero ripetersi, o lui dovesse essere in difficoltà per altre ragioni che magari possono influenzare anche la sessualità, magari rivolgetevi al vostro curante che potrà darvi un consiglio o al Consultorio Familiare più vicino alla vostra zona per una consulenza.. Ciao!

Youngmail

24/01/2007: di aly, 18 anni

Domanda

Gentile youngmail ...ho una domanda da porvi...Ho una storia con un ragazzo da circa 8 mesi... ed abbiamo rapporti completi da circa 6 mesi... entrambi siamo ai primi rapporti sessuali. Quando facciamo l'amore non sempre riesco a raggiungere l'orgasmo; questo è motivo di dispiacere ed insoddisfazione per me e per il mio ragazzo dato che non ne capiamo il motivo... perciò vorrei sapere se questo dipende da una mia poca conoscenza del mio corpo oppure una qualche possibile "malattia" come l'essere frigida ...Ti ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherete ...

Risposta

Carissima Aly, è importante darsi un pò di tempo quando si inizia a vivere la sessualità, sia per conoscere se stessi e le proprie reazioni (cosa mi piace, cosa no, come rispondono il mio corpo e le mie emozioni), sia per trovare un'intesa di coppia. Per questo motivo, ti consiglierei di parlare con il tuo ragazzo e provare insieme a trovare le 'coccole' per te più piacevoli ed eccitanti...non è sempre necessario raggiungere l'orgasmo con la penetrazione!! Eventualmente ti può essere utile parlarne anche con il ginecologo.. Ciao!

Youngmail

A volte non so come comportarmi..

18/01/2007: di vivianaantonio, 24 anni

Domanda

Ciao youngmail, sono una persona molto ansiosa, ecco il perchè di tutte le domande che ti invio. posso essere esagerata lo so a venticinque anni non si dovrebbero avere tutte queste paure ma sono dell'opinione che per tutto ciò che riguarda il sesso e i rapporti di coppia si debba sempre essere attenti, per non trovarsi in situazioni di pericolo. ritengo che sia molto utile per noi giovani avere un consulto online anche se chiaramente questo non vuole sostituire uno specialista.Tutto quello che ho letto fino ad ora mi ha abbastanza rassicurato. Vivo la sessualità con molti dubbi sto con una persona ma penso che non sia quella giusta perchè piuttosto che appoggiarmi mi fa sentire sempre più insicura. Ho avuto degli sbalzi nel ciclo il ventinove nov 2006 mi è arrivato il ciclo dopo 21 giorni di ritardo. A gennaio dopo aver fatto petting anche se per pochi minuti mi sono venute in anticipo il 15 anziche il 19 ma sono durate x tre giorni e non erano abbondanti. Il mio ginecologo mi ha detto che può succedere ma io ho fatto le analisi del sangue in laboratorio sono uscite negative. posso stare tranquilla? Ciò nonostante ho paura nonostante so che le analisi sono il mezzo più sicuro per sapere se si è o non si è incinta. La cosa più brutta e che tutti questi momenti li ho vissuti da sola. Lui non c'era poi se ne viene e dice di amarmi. Forse sono masochista si può stare con qualcuno per paura di dover restare sola pur sapendo che è sbagliata?Ecco del perchè voglio sapere di più se si vuole fare un intervento per un aborto quanto si paga oppure se è gratis se lo si fa tramite consultorio confido in voi in una vostra risposta e spero di non avervi assillato.

Risposta

Cara Vivianantonio, credo che nel tuo caso l'ansia non sia una buona consigliera rispetto alla sessualità, perchè continua a instillarti dubbi laddove la situazione è chiara. Il tuo curante e le analisi dicono che non c'è una gravidanza in corso..che altro in più ti serve per essere tranquilla? Forse, invece, quest'ansia potrebbe parlarti di qualcos'altro...forse l'ansia che provi nella sessualità - che è la vicinanza massima con il partner - parla del disagio che provi nel rapporto di coppia che stai vivendo.. Come si può vivere una storia pensando che si è con la persona sbagliata? Se hai quest'idea significa che pensi o che prima o poi finirà, o che lui cambierà, o che starai infelicemente insieme alla persona sbagliata... In tutti e tre i casi l'ansia potrebbe trovare casa...intendo dire che nessuna di queste prospettive ti può mettere tranquilla...forse è al tuo rapporto che è necessario fare "il test", non alla tua "pancia". Un ultima cosa: quando si è per carattere insicuri o ansiosi spesso si cade nella trappola di cercare un compagno che plachi l'ansia e rassicuri...parlo di trappola perchè in questo modo si rischia di dipendere dall'altro e questo non fa che aumentare le insicurezze. Molto meglio cominciare ad esercitarsi sullo stare 'in piedi' da soli, partendo da scelte piccole, da insicurezze tollerabili... Ciao e in bocca al lupo!

Youngmail

Vorrei interrompere la storia ma non so come fare...

28/12/2006: di Andrea, 21 anni

Domanda

Ciao youngmail, volevo prima di tutto complimentarvi con voi per l'utilità del vostro servizio. Ho 21 anni e da un anno sto con una ragazza di 18... Con lei va tutto bene, i primi mesi sono stati stupendi ed io ero innamorato di lei... Dico ero perchè ora non è più così perchè non provo più gli stessi sentimenti di una volta... e x questo vorrei lasciarla .. Quello che mi frena del tutto è una paura molto grande. Lei in due occasioni in cui abbiamo litigato ha tentato il suicidio, sia per la nostra lite sia per problemi che ha sempre avuto in famiglia e che ha ancora oggi ha. Io ho provato a spiegarle che non bisogna sfuggire ai problemi ma bisogna affrontarli, e che non bisogna gettare al vento la propria vita. Le ho detto mille motivazioni perchè il suicidio non ha giustificazioni in questi casi, ma lei non vuole capirlo. Come posso fare a lasciarla senza che lei combini qualcosa?? Non vorrei mai averla nella coscienza, non credo di meritare una cosa del genere ma d'altronde non posso stare con lei prendendola in giro. Sono sicuro che se le parlo dicendole che tra noi è finita va a finire male... Grazie in anticipo per il consiglio che mi darete.

Risposta

Caro Andrea, che dire? Che hai tutta la nostra comprensione per la situazione difficile in cui ti trovi...capiamo bene che tu possa sentirti senza via d'uscita: se la lasci lei può tentare di farsi del male, se stai con lei non sei sincero, perchè non la ami più.
Partiamo dal presupposto che se in una coppia di fidanzati uno non ama più l'altro e non desidera più continuare la relazione, interrompere sia la cosa migliore per entrambi..anche se nel tuo caso tutto è più complicato...hai diritto a riappropriarti della tua vita e lei ha bisogno di qualcuno che la ami accanto, non di uno che le sta vicino solo per paura...Onestamente ci sembra che tu non debba trovarti da solo a risolvere questo problema. On-line non è possibile darti più di un consiglio o di un aiuto per riflettere, ma riteniamo che potrebbe esserti molto utile avere un esperto con cui analizzare la situazione e decidere come muoversi. Se vuoi, potresti rivolgerti al consultorio familiare della tua zona, chiedendo di una consulenza psicologica (sono spazi gratuiti e riservati). Hai davvero bisogno di aiuto e di sostegno per uscire da questo legame che più che amore sta diventando dipendenza per lei e cura 'forzata' per te. Per quanto riguarda la tua ragazza, ci sembra di capire che la famiglia non può essere per lei un aiuto, cosa di cui ha molto bisogno, ma se ha tentato il suicidio probabilmente avrà parlato anche con psicologi o psichiatri in quelle circostanze. Se ne ha uno di riferimento potresti provare a contattarlo e spiegare cosa sta accadendo chiedendo un aiuto per lei... In una situazione così delicata e pericolosa, comunque, ciò che ti sconsigliamo è di fare tutto da solo. Ciao! In bocca al lupo!!

Youngmail

È cambiato con il rapporto a distanza: che fare?

27/12/2006: di sara, 18 anni

Domanda

Risalve carissima youngmail(se non ci foste voi..:) )ho già scritto diverse volte ma in ambiti diversi..ora però mi sono decisa a parlarvi di sta cosa che è da un po di tempo che sta succedendo..non so se darci peso oppure no..se esagero o se devo insistere e farmi dare una spiegazione.o ancora..NON LO SO!! dunque: io, da + di due anni(due anni e 2 mesi fra poco) sto assieme a un ragazzo..abbiamo litigato pochissimo e andiamo sempre d'accordo quasi in tutto.
Da quest anno lui frequenta il politecnico di zurigo e chiaramente è assillato dallo studio e ha poco tempo libero..poco tempo per me se vogliamo dire anche..o almeno la penso così.
Quando ci vediamo..è semrpe tutto bellissimo e mi riempie di sempre di attenzioni ..non esageratamente (anche se non mi dispiacerebbe..sono fatta così:)..mi piace e sto benissimo con lui:) ma..appena ci separiamo..tutto cambia..io la penso così ma lui no(da quel che mi dice)..cioè in altre parole: sono io quella che deve scrivere il primo sms..sono io che devo fare il primo squillo..sono IO che devo chiamarlo..insomma..se io non mi facessi avanti, a volte mi sembra quasi che si dimentichi di me: e questo può durare per due-3 giorni..(alla peggio!) e io sto malissimo ..già sono gelosa di mio e cmq a lui ci tengo veramente e ci sto male quando mi tratta così..
quando questo succede..ovviamente io me la prendo..cerco di resistere per un po ..ma dopo glielo dico e no in maniera carina logicamente..e lui si arrabbia dice che non è vero; è soprattutto che non ha TEMPO e che sono paranoica o cose giù di li...!!ma dico io.....non ha tempo NEANKE PER MANDARMI UNO STUPIDO SMS OGNI TANTO ANCHE CON SU SOLO "MI MANCHI..." O "BUONA NOTTE AMORE MIO.."(mi farebbero così tantissimissimo piacere...se solo lo capisse..) no..niente..sono sempre io che lo faccio e ultimamente non ottengo neanke la risposta..BASTA..cosa devo fare??faccio bene a reagire così?esagero? poi..cioè..quando lui reagisce così..trovando sempre una scusa..mi fa passare per una che se la prende per niente e sembro una paranoica doc..eppure appena ci vediamo..non è così..mi dice quanto gli sono mancata..e che non vedeva l'ora del weekend..mi dice mille volte quando gli piaccio..eccetera. bah...a questo punto...non so..
sarà anche vero per l'amor di dio che deve fare tantissimo per la scuola e che a volte si dimentica che magari gli ho scritto un sms o che l'avevo chiamato e lui non ha risposto..ma almeno..ogni tanto essere lui a cercare me quando siamo lontani..
è così praticamente da quando ha iniziato la scuola..cioè da novembre..non so se faccio bene a cercarlo sempre io..ma non riesco a farne a meno a volte..ci provo a trattenermi finchè non sia lui a cercarmi ma..non mi pare che stia dando molti risultati..
(sono paranoica vero?...)..mmm..ho riletto la lettera e ho notato che è leggermente infinita...scusaaaaate davvero..ma dovevo tirare fuori proprio tutto tutto..(le mie amiche non sapevano cosa dirmi..o mi davano mille consigli diversi....e non capivo + niente eheh)..
mi servirebbe davvero un parere diverso..da qualcuno che se ne intende di ste cose..magari è un problemuccio da niente e lo sto amplificando in maniera terrificante..ma il fatto è che non lo so!!
grazie per essere riusciti a leggere fino all'ultimo:)

Risposta

Cara Sara, è davvero difficile mantenere 'saldo' un rapporto a distanza e molto si gioca sugli equilibri che riuscite a trovare nella fase iniziale di questa 'separazione', cioè in questi mesi. Effettivamente tra le tue parole è un pò difficile capire le 'ragioni' del tuo ragazzo...probabilmente perchè nemmeno a te sono chiare.. Mi pare che dentro di te giochino in realtà due bisogni legati al sentirvi: uno è quello della 'nostalgia' (del tipo "mi manchi così tanto che ho bisogno che ci telefoniamo o ci messaggiamo"), l'altro è un bisogno di controllo (del tipo: "ma che cavolo farai tutto il giorno per non avere nemmeno il tempo di mandarmi un sms?") Per quanto riguarda il primo bisogno, non possiamo non considerare un dato di fatto: per qualsiasi ragione sia così assente durante la settimana, non è possibile 'costringerlo' a farsi vivo per primo spontaneamente..e credo sarebbe controproducente per il vostro rapporto se lui ti cercasse perchè costretto.. D'altro canto capisco bene che il secondo bisogno, quello di controllo, smuova in te dubbi, sospetti, interrogativi e che se da un lato le sue rassicurazioni nel weekend ti tranquillizzano, i suoi comportamenti in settimana non fanno altrettanto. Del resto lui ha una parte di vita di cui tu non fai parte e questa è spesso una prova difficile per una coppia! Come si fa in questi casi? Credo che un amore a distanza non possa che basarsi sulla fiducia reciproca..anche perchè mi pare davvero difficile avere un controllo a distanza su ciò che lui fa a Zurigo. Anche se lui (peggiore delle ipotesi) avesse una morosa svizzera e vi sentiste tutti i giorni...potresti non renderti conto di niente, no? Come fare allora ad avere fiducia? Considera che parlo di fiducia reciproca, cioè del fatto che da un lato dovreste arrivare a credere che la forza del vostro legame porterà l'altro a non tradirvi, dall'altro lato però ognuno dei due dovrebbe trovare il modo di alimentare questa fiducia nel partner. Il tuo modo di alimentare la fiducia nel tuo ragazzo è quello di farti sentire, di scrivergli, di esprimergli la tua sofferenza per questa distanza...forse lui ha bisogno di trovare il SUO modo di starti vicino e alimentare la tua fiducia. Se la fiducia non è nutrita di rassicurazioni e di amore reciproco rischia di barcollare...e di far 'scricchiolare' un rapporto a distanza, anche se buono. Però, carissima Sara, mi pare importante che sia lui a trovare il tipo di 'nutrimento' per la tua fiducia. Intendo dire che così come mi pare poco sensato 'obbligarlo' a mandarti sms, mi pare anche difficilmente proponibile che vi sentiate solo durante i weekend...perchè non provi a parlargli nuovamente di questo tuo bisogno (di rassicurazione "strada facendo" e di sentirvi anche durante la settimana), ma questa volta chiedendo a lui di trovare un modo per lui possibile di venirti incontro anzichè cercare di convincerlo ad utilizzare le modalità che vorresti tu? In bocca al lupo davvero!!

Youngmail

Non mi sento ascoltata

24/11/2006: di *Ambretta*, 18 anni

Domanda

Ciao youngmail. Ho bisogno di parlare con qualcuno che mi capisca e mi dia delle risposte adeguate ai miei stati d'animo. Sono una ragazza di 18 anni con una vita regolare e tranquilla, esco normalmente senza fare delle cose a cui potrei pentirmi, ho un ragazzo da 2 anni che amo moltissimo, abbiamo due caratteri completamente diversi ma troviamo sempre un punto d'incontro, lui ha 20 anni e non ha il senso della responsabilità, pensa che la mattina per andare a lavoro lo sveglia ancora la mamma. Siamo fidanzati in casa da circa 5 mesi, i miei genitori lo hanno sempre trattato divinamente, pur sapendo che comunque sia siamo giovani e gli amori vanno e vengono a questa età. Il mio ragazzo da quando si diplomato è diventato molto "serio" , non apprezza piercing, tatuaggi, avevo i dreadlocks, comunemente chiamati RASTA, e non gli andavano bene allora li ho tagliati per far a lui un piacere (non me ne sono pentita, sono tranquilla), è molto casalingo,il sabato sera preferisce stare a casa anzichè andare al cinema o a un pub per stare un pò in compagnia di altra gente. Questo è il mio ragazzo ORA, un cambiamento che ora come ora mi sta dando problemi,ora ti descrivo IO. Sono una ragazza a cui piercing,tatuaggi,trasgressione(nel limite,senza uso di droghe), viaggi, locali, molta gente PIACE. Quindi immaginati quando si dice "gli opposti si attraggono" siamo diventati noi l'esempio. Adesso ti parlo dei miei genitori, due personcine molto colte, lavorano tutti e due in uffici pubblici, di conseguenza hanno sempre il cervello in azione,calcoli e cose varie, mi sono iscritta alle serali, mi mancano due anni per finire e la mattina lavoro,perchè ho fatto questo?,per non volere più chiedere niente ai miei,(credo che la soglia dei 18 anni a me abbia cambiato il modo di vedere il mondo,mi sento più responsabile di me stessa e mi sento anche molto più matura). Mi vietano "diciamo" alcune cose che a me fanno sentire ancora piccola, ti faccio un esempio, vorrei farmi un piercing, loro sono contrari, ok li posso capire, ma non possono vietarmi di farlo. Non mi sento libera, mi sento dentro una prigione con le porte sbarrate. Piango per niente, a volte apro dei discorsi con mia madre, preso il diploma, con i soldi che sto conservando (non sono pochi) la mia idea è quella di fare un corso per piercer e tatuatori a roma, ma lei mi ha esplicitamente risposto che NON SO RAGIONARE,CHE PARLO SOLO DI TONTESE E CHE PER LEI POSSO SOLO ESSERE UNA NULLITà,mi vede grassa,mi stressa con questa storia,mi fa sentire obesa quando invece non lo sono peso solo 4 kg in + di quello che dovrei pesare,ma io sto bene così però lei mi influenza allora mangio di meno, quando torna nervosa da lavoro mi prende a urla senza motivo. invece il rapporto con mio padre è più sciolto,con lui posso parlare di queste cose,lui mi ha sempre trattato da persona adulta anche quando non doveva e questo mi fa sentire importante davanti ai suoi occhi,a volte lo guardoe e devo correre in bagno a piangere,non so perchè piango,ma così sfogo il nervosismo. Conosco ragazze che se ne fregano dei loro genitori e fanno quello che si sentono di fare,e io non ci riesco sono bloccata,non posso contare sul mio ragazzo, su nessuno,solo su me stessa.ormai penso pure di essere io il problema e che magari non è vero che i 18 anni non mi abbiano cambiato psicologicamente ma che è solo un mio pensiero,allora entro in un tunnel di serietà e nervoso che dura ormai da mesi. Io e il mio ragazzo non facciamo l'amore da un mese perché il minimo suo contatto mi innervosisce e finisce sempre con una grande litigata e muso di giorni,il rapporto con i miei è fatto di sorrisi finti e parole al vento che solo i muri ascoltano,perché i miei sentono non ascoltano. Vorrei sapere cosa potrei fare per trovare un po' di serenità e di luce in tutto questo che ti ho scritto,aspetterò una sua risposta con ansia. grazie di esserci.tanti baci.

Risposta

Cara *Ambretta*, se dovessi trovare un filo conduttore alla tua lettera, forse direi che è la sensazione di far molta fatica a fare le cose in libertà, sentendoti spesso vincolata da ciò che gli altri vogliono o da ciò che si aspettano da te. Cose da cui, peraltro, tu fatichi molto a staccarti. Proviamo a separare la relazione con il tuo ragazzo da quella con i tuoi. Per quanto riguarda il tuo lui, è possibile che passare dalla scuola al lavoro come occcupazione principale lo abbia caricato di un senso di responsabilità che non sa ancora bene come gestire...Non so se è capitato anche a te, quando hai iniziato a lavorare, ma si tratta di un cambiamento significativo, può essere molto stancante, anche solo perchè si tratta di adattarsi ad uno stile di vita diverso. Quindi, è possibile che il tuo lui sia cambiato, ma è anche possibile che si tratti di una 'fase di adattamento'. Dato che dici che siete molto 'esercitati' a trovare dei compromessi, potreste alternarvi i sabati da organizzare: uno decidi tu, uno decide lui e l'altro si adatta.
Per quanto riguarda il rapporto con i tuoi, hai ragione, sei in un'età in cui alle proibizioni genitoriali dovrebbe gradualmente sostituirsi una responsabilità personale che porta a decidere di testa propria, valutando le possibili conseguenze delle proprie azioni e assumendosene le eventuali implicazioni. A volte però questo passaggio è molto difficile per i genitori, che si sentirebbero tranquilli se il figlio avesse la testa identica alla loro e scegliesse da solo ciò che loro valutano il meglio per lui. Solo che, invece, molto spesso il figlio ha la sua testa e fa delle scelte che comportano il rischio di sbagliare...e i genitori che sperano di preservarlo dalle sofferenze e dagli errori devono invece scontrarsi con il fatto che le cose non si imparano se non con un'esperienza diretta (ahimè anche di cadute!!) e che il modo in cui il figlio cercherà la sua strada nella vita sarà diverso da quello che il genitore avrebbe voluto per lui. E il figlio deve continuare sulla sua strada, ascoltando e valutando i consigli, ma anche accettando che il genitore passi un momento di delusione e amarezza del tipo: "mio figlio non è diventato ciò che io sognavo per lui!"
Non ti sto spingendo al corso per tatuatori, sto dicendo che forse, pur riflettendo sugli stimoli che i tuoi ti danno, è ora che tu decidi per il tuo futuro, valutando rischi, pro e contro delle tue scelte e accettando anche eventuali disapprovazioni..
Per quanto riguarda i 'rimproveri alimentari', dato che sei normalissima (molti di noi hanno qualche kg in più, ma questo è anche frutto della nostra società del benessere), mi verrebbe da ipotizzare che le lamentele alimentari di tua madre siano un modo per tentare di continuare a prendersi cura di te, come faceva quando eri una bambina...Quando sarai mamma, ti accorgerai con stupore che a volte è davvero difficile accettare che i figli sono cresciuti...e per di più a loro modo!! Fatti spazio, cara *Ambretta*, sapendo che è uno spazio in cui dovrai usare bene la testa, perchè ne sei responsabile, ma questo ti permetterà anche di crescere essendo te stessa, e quindi evitando quel pesante senso di soffocamento! Ciao!

Youngmail

Compromessi

17/11/2006: di Frà, 26 anni

Domanda

Salve youngmail, ho già scritto su questo sito per un'altra questione e, a quanto pare, mi sono trovata bene visto che ci torno..sento il bisogno del consiglio di una persona adulta, più "adulta" di me che in certi momenti mi sento proprio una ragazzina. Sto con un uomo di 30 anni da circa 4 mesi, ci siamo messi insieme dopo 5 anni in cui lui mi ha sempre desiderata e ha sempre sperato che io, alla fine "cedessi"...e alla fine è scoppiato qualcosa di forte, una complicità unica e mai sperimentata prima! Uscivo da un lungo periodo da single e cmq le uniche storie durate più di un anno sono state con ragazzi che EVIDENTEMENTE non facevano per me e con cui non ero felice (così come erano sbagliati anche gli altri!)..per la prima volta, dopo tante persone sbagliate e fin troppe lacrime, ho trovato una persona che mi ama e che me lo dimostra. Ma credo che più si vada avanti con l'età e più sia difficile incastrare le proprie vite, le proprie abitudini ed esigenze. Mi ritrovo a 26 legata a delle piccole "schiavitù" quotidiane che mi fanno sentire una 15enne, alla telefonata quotidiana anche se ci vediamo tutti i giorni e abbiamo la possibilità di stare insieme molte ore..c'è da dire che sono in un periodo un pò stressante della mia vita, sto preparando l'esame di avvocato e il fatto che dal suo esito dipenda il mio futuro lavorativo mi crea molta tensione, senza contare che passo gran parte del mio tempo a casa a studiare, cosa cui nn ero più abituata; i miei genitori sono in un periodo di forte lite e nn si guardano quasi più in faccia e questo, si sa, crea dispiaceri ai figli di ogni età, non solo quando si è piccoli od adolescenti. Ho bisogno di sentire il mio uomo vicino, anche nelle piccole cose, anche nella telefonata la mattina, cosa cui lui nn pensa minimamente: il cellulare per lui nn esiste, a volte lo dimentica a casa, quando lo ha nn lo sente, chiunque lo chiami difficilmente ha risposta perchè nn sa quasi mai dove lo ha messo. Ho avuto modo di capire che è un "problema" generale e nn nei miei confronti, ma possibile che a lui nn venga in mente di sapere come sto, proprio in questo momento in cui sa che nn sono serena? È sempre stato così, fin dall'inizio, ma devo essere sincera, prima nn mi pesava, avevo una giornata impegnata e nn mi veniva neanche in mente di chiamarlo nè avrei potuto rispondergli al telefono prima di una certa ora. Ne abbiamo parlato, lui mi chiede scusa, si sente "mortificato", ma è una cosa talmente radicata in lui che temo nn cambierà...mi rendo anche conto che prima di me lui ha avuto solo avventure, ho avuto modo di vedere in prima persona le esperienze che ha avuto per 5 anni prima di me, e mi rendo conto che per quanto tenga a me, il suo comportamento è il frutto del suo vissuto.
Mi rendo perfettamente conto che il fatto in sè sia un'autentica fesseria (fesseria che si aggiunge ad altre piccole fesserie), le mie domande e i miei dubbi vanno oltre, mi chiedo se sarò in grado di accettare questa persona in tutti i suoi difetti, se sarò capace di contribuire a creare un rapporto solido, cosa che fino ad ora nn ho mai sperimentato...lui parla di convivenza, di una vita insieme, di invecchiare insieme...mi ha chiesto di andare a vivere con lui, mi chiede di conoscere la sua famiglia, non ho dubbi sulla sincerità dei suoi sentimenti, almeno per ora, ma io? io, io che ho sempre desiderato una relazione stabile, sono davvero capace di mantenerla?oppure la telefonata mancata, una data dimenticata, una battuta fuori posto sono solo dei pretesti per convicermi che le cose nn vanno bene, che nn troverò mai quello che cerco? In certi momenti ho proprio paura, paura di perdere una persona con cui credo di aver trovato una forte intesa, paura che nn sia la persona giusta, che lui possa sbagliare, deludermi o che prima o poi smetta di darmi quello di cui ho bisogno...e che un'altra storia "fallisca".
Beh, mi sn dilungata fin troppo!vi ringrazio in anticipo per la risposta.

Risposta

Cara Frà, penso tu abbia fatto un'ottima riflessione...quando si decide di stare insieme a qualcuno, iniziando una storia seria, con un progetto futuro insieme, le cose assumono un'altra prospettiva. Da un lato, inizia una sottile 'battaglia' alla ricerca dell'affermazione dei propri spazi e delle proprie esigenze. Così tu lotti perchè lui si faccia sentire più spesso e lui tiene il cell spento. Non è non amarsi, nè probabilmente egoismo, è semplicemente il normale tentativo di creare un rapporto di coppia su misura 'per me' sperando che vada bene anche all'altro...a questo proposito giustamente tu hai intitolato la tua lettera 'compromessi'.
Dall'altro lato, c'è una comprensibile paura di soffrire che porta a fare dei 'piccoli test' all'altro del tipo: "mi vorrà bene anche se gli chiedo questo/mi comporto così?"...un pò come accertarsi della stabilità della presenza del partner al nostro fianco. Rispetto al rischio di soffrire qualcuno si difende di più qualcun altro si butta di più. In ogni caso, è necessario a mio avviso ricordare sempre che 'il principe azzurro', ovvero l'uomo che incarna i miei sogni e le aspettative e i bisogni non esiste. Esiste un uomo in carne ed ossa, con difetti e modi di fare e di vivere i rapporti di coppia esattamente come noi donne e stare insieme significa pian piano costruire un equilibrio che possa andare per tutti e due. Non sarai mai sicura di evitare quello che tu chiami un 'fallimento', ovvero il rischio che la storia termini, ma se hai deciso che con lui stai bene, che è un genere di persona che ti piace e con cui condividi delle cose importanti, fare di tutto perchè funzioni significa essere disposti ad investire senza certezze. Se investi poco, nell'idea di rischiare di perdere poco, in realtà hai anche poco per cui il rischio che la storia non decolli è più alto. Certo, diverso è investire amore, affetto, entusiasmo, progetti dallo sviluppare una dipendenza del tipo "Senza te non riuscirei a stare.." Se parliamo di dipendenza affettiva, non parliamo di un investimento, ma di un'ipoteca, ovvero "io punto tutto su di te per poter stare bene". Conseguenza: se l'altro non c'è più crollo, vado in depressione,..è chiaro che dipendere non è un modo sereno per stare insieme.... Spero di aver dato un contributo alle tue riflessioni. ciao.

Youngmail

Perchè frequento altri se sto con lui?

30/09/2006: di io, 17 anni

Domanda

Cara youngmail, la mia storia è finita giovedi 28 dopo un anno e tre mesi, non credo definitivamente...tutto è iniziato quest'estate: io sono andata in vacanza con i miei e lui con gli amici, ho conosciuto dei ragazzi e con uno c'è stato un bacio ma me ne sono strapentita!Inizialmente volevo dirglielo al mio lui ma poi ci ho ripensato e gli ho detto che sono andata a ballare e uno è venuto e mi ha provato a baciare...ci siamo lasciati per una settimana e poi finalmente siamo tornati insieme...ma poco dopo ovvero lunedi scorso gli hanno detto che ho fatto delle foto con dei ragazzi e si è arrabbiato perchè non gliel'ho detto. Lo so: ho sbagliato ma so bene che lui non avrebbe mai capito! Infatti si è preso un pò di tempo ma fortutnatamente siamo ritornati insieme...giovedi è riuscito ad avere le foto e le ha viste si è arrabbiato tantissimo, sono stata male e sto male perchè senza di lui non rieco a stare, credimi vorrei tanto dirgli tutta la verità ma non mi perdonerebbe mai...ma sta continuando a chiamarmi per sapere come sto! Lui è innamoratissimo di me e mi fa male vederlo soffrire! Aiutami, grazie.

Risposta

Cara io, mi sembra che l'aiuto migliore in questo momento non possa che venire da te stessa. Hai un ragazzo innamorato di te da più di un anno, che ti chiede di stare con lui in un rapporto esclusivo, cioè non frequentando altri ragazzi. Tu accetti, state insieme, ma poi tu leghi con altri ragazzi. Perchè? Forse è questo che devi capire, per poter fare una scelta. Se per te è più importante stare con questo ragazzo o poter frequentare liberamente altri ragazzi..entrambe le cose lui ti sta dicendo che non sono possibili. Non c'è, dunque, solo il rimettersi insieme, ma anche il farlo facendo chiarezza su quello che nel vostro rapporto e accettabile e quello che non lo è. Per far questo, prima di cercare di riconquistarlo, prima di fare magari promesse che non pensi di mantenere, dovresti chiarirti le idee, cara io, e poi confrontarti con lui sull'idea che ciascuno di voi ha del vostro rapporto di coppia. È possibile che tu lo veda in modo più libero e meno impegnato di quanto lui desideri..in questo caso o trovate un compromesso o facilmente andrete incontro a scontri di questo tipo. In bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

Gravidanza desiderata..a metà

31/08/2006: di sara, 29 anni

Domanda

Salve youngmail, è la prima volta che leggo la vostra rubrica. Mi chiamo Sara ho 29 anni e sono fidanzata da 9 anni,io vorrei tanto un bambino ma il mio ragazzo no, io non ho mai preso la pillola e lui non usa preservativo, usiamo anzi usa il coito interrotto, alla fine del rapporto qualche giorno fa il suo sperma è venuto a contatto, solo esternamente,con la mia vagina. È possibile anche se un po' presto che sia rimasta incinta? Qual'è la probabilita' di gravidanza in questa maniera, cioè se lo sperma va' a contatto con la vagina solo esternamente? Grazie

Risposta

Carissima Sara, vorrei darti due tipi di risposta. La prima è di tipo 'medico', che è quella che tu chiedi. La seconda è una considerazione più legata alla relazione tra te e il tuo lui.
Per quanto riguarda la situazione di coito che tu descrivi, la probabilità di gravidanza in quel modo è bassa. Attendoi comunque la mestruazione e, se non dovesse arrivare, effettua un test di gravidanza. In generale, il coito interrotto non è proponibile come metodo contraccettivo sicuro. Questo perchè il tuo ragazzo potrebbe non riuscire sempre a controllarsi così bene e bastano anche piccole quantità di sperma in vagina per avere un rischio di gravidanza. Nel contempo, penso che il coito interrotto non sia nemmeno un buon modo per cercare un bambino: il desiderio di avere un bambino e la decisione di 'cercarlo' è un'esperienza bellissima, soprattutto se vissuta in due. Da quel che dici nella lettera mi sembra di capire che il desiderio sia più tuo che del tuo compagno e che tu ti affidi al 'se capita per caso'. Non pensi che tu e voi come coppia vi meritate di più? Forse varrebbe la pena capire perchè il tuo lui non vuole un bimbo! Anche perchè se dovessi più o meno casualmente prenderti incinta, come accoglierebbe il tuo lui l'arrivo di un terzo? Rischierebbe di prenderlo come una costrizione in un momento in cui non si sente pronto! Se mai succedesse vi rovinereste entrambi una delle più belle esperienze che si possano vivere. Vi faccio tanti tanti auguri! Ciao!

Youngmail

coito interrotto

29/08/2006: di julia, 17 anni

Domanda

Ciao, sono una ragazza di 17 anni. Ho trovato per caso questa rubrica e ho deciso di esporre il mio problema, sperando che voi mi possiate dare dei consigli preziosi. Io e il mio ragazzo abbiamo rapporti sessuali da due anni e lui non ha mai utilizzato il preservativo perchè dice che gli dà fastidio, prova un bruciore assurdo e non sente niente. Ne abbiamo provati parecchi ma è sempre peggio, così lui usa il coito interrotto, convinto (al 100%!!) che sia un metodo contraccettivo. Nonostante questo, in due anni non è mai successo nulla ma io ogni mese sono in ansia anche perchè il mio ciclo è irregolarissimo e certe volte arriva anche dopo 40 o 50 giorni. Ho provato in tutti i modi a far capire a lui quanto sia rischioso quello che facciamo, riguardo tutti i punti di vista, ma lui non ne vuole sapere nulla. All'inizio la prendeva sul ridere mentre io ero preoccupata davvero, ed ora, addirittura, ogni volta che torno sull'argomento, si alza e se ne va perchè dice di essere stufo di sentire sempre le stesse cose. è convinto di riuscire a controllare ogni minima perdita durante il rapporto e per lui l'aborto non è un problema; gli ho spiegato che è una cosa che segna per sempre la vita di una donna ma lui non capisce perchè è troppo egoista. Non so più cosa fare, non posso continuare così per sempre perchè la situazione sta diventando insostenibile. Vorrei prendere la pillola o qualche altro metodo contraccettivo altrettanto sicuro ma non so se è possibile senza che i miei genitori lo sappiano, loro che si scandalizzerebbero se venissero a sapere quello che faccio. Inoltre, per peggiorare la situazione, mio padre è un ginecologo e conosce tutti i medici del mio paese, che invita spesso a casa ed è come se fossero miei zii: mi conoscono da quando ero piccola e io non so a chi rivolgermi perchè mi vergogno a raccontare cose tanto private a persone così vicine alla mia famiglia. Spero che voi possiate darmi un aiuto, e spero anche che questa lettera vada letta perchè per quanto la mia situazione possa sembrare una sciocchezza a me sta quasi distruggendo la vita. Grazie di cuore.

Risposta

Cara julia, una gravidanza è una cosa che riguarda entrambi le componenti di una coppia, ma ricade soprattutto sulla donna. L'atteggiamento del tuo ragazzo mi pare molto egoista, poco sensibile del tuo benessere, legato anche a come vivi una sessualità così a rischio, e poco consapevole di quanto possono pesare eventuali conseguenze. Mi sembra molto poco responsabile, anche perchè nella sua convinzione di poter controllare ogni minima perdita, probabilmente non considera che è sufficiente anche una piccolissima quantità di liquido spermatico perchè entrino 'in circolazione' centinaia di spermatozoi e questo può accadere anche molto prima dell'eiaculazione attraverso poche gocce di liquido pre eiaculatorio che ritengo davvero improbabile che lui possa controllare! Penso perciò che sia davvero necessario che prendiate in mano questo problema con serietà, anche a costo di dire al tuo ragazzo che finchè non risolvete il problema non te la senti di avere rapporti. Potreste valutare una contraccezione ormonale (pillola, cerotto o anello vaginale). Ti consiglierei di provare a rivolgerti magari ad un ginecologo di un paese limitrofo al tuo. Puoi anche andare al consultorio familiare, spiegando come mai non vai in quello della tua zona e chiedendo riservatezza. Ti puoi recare anche da sola, non occorre il permesso dei genitori e non è a pagamento. Se sei di Vicenza e provincia troverai l'elenco nella pagina 'indirizzi utili'. Ciao!

Youngmail

Prima volta

25/08/2006: di laky, 20 anni

Domanda

Ciao youngmail, io avevo una domanda da fare: io sto con la mia ragazza da 4 anni e quando ci siamo messi insieme lei mi ha detto che era vergine ma da quando lo facciamo non è mai uscito niente: cosa devo fare?

Risposta

Caro laky, come mai questo è un problema che ti poni dopo 4 anni? Accorgersi della verginità di una donna non è così automatico come si crede. Non sempre infatti ci sono perdite di sangue o situazioni che rendano evidente che è la prima volta. A mio avviso il modo più sicuro per sapere questa cosa è un dialogo sincero, in cui tu spieghi alla tua lei perchè per te è importante sapere questa cosa (se lo è). Vorrei proporti una riflessione: dato che state insieme da 4 anni e avete una sessualità completa, ora hai la certezza che lei non è vergine. Se state insieme da così tanto e senti che lei è coinvolta nel rapporto con te, perchè conta così tanto se lei prima non aveva avuto altri? Hai pensato che se lei potrebbe chiedere a te la stessa cosa? Anche ammettendo, come mi pare di capire che tu temi, che lei avesse avuto rapporti prima di te, hai mai pensato che la prima volta con te per lei possa essere stata importante come una prima volta? Sono d'accordo con te che la sincerità in una coppia sia molto importante, ma credo che dopo 4 anni di rapporto sia più importante interrogarsi sui sentimenti reciproci che su esperienze (che non sai se ci son state) che fanno parte ormai del passato, non trovi? Ciao e auguri!

Youngmail

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