Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Incomprensioni sulla pillola...

11/07/2007: di Rob90, 17 anni

Domanda

Cara Youngmail, sono un ragazzo di 17 anni e da piu' di un anno che ho avuto il mio primo rapporto sessuale.Grazie a lei ho provato sensazioni indescrivibili..Comunque il punto è un altro è da un pò di tempo che insisto per usare come metodo contraccettivo uno di tipo ormonale ma lei non ne vuole proprio sapere...La madre fu costretta ad assumerle per problemi di cisti e da allora lei è convinta ke la pillola e qualunque altra contraccettivo ormonale facciano del male al suo corpo...Mi reputa egoista proprio perchè la sto spingendo a prendere questa decisione..Io credo che grazie all'assunzione di questa famigerata pillola i nostri rapporti sarebbero piu' intensi ..Non la spingerei mai ad assumere qualcosa ke le faccia del male ma lei non lo capisce..Ed è quindi per questo che Vi chiedo confema sulla docilità degli ormoni contenuti in questi contraccettivi..grazie per l'attenzione..

Risposta

Caro Rob90, la pillola contraccettiva è costituita da un preparato ormonale, per cui è a tutti gli effetti un farmaco e come tale può avere controindicazioni. Generalmente, quando una donna va da un ginecologo e ne richiede l'assunzione, il medico in questione effettua un'attenta anamnesi e opportuni accertamenti per escludere eventuali fattori di rischio. Solo a quel punto prescrive la pillola. Attualmente in commercio ci sono pillole a basso e a bassissimo dosaggio, per cui gli eventuali effetti (peraltro molto soggettivi da donna a donna) sono spesso trascurabili. Detto questo, a mio parere un fattore cruciale nell'uso di un metodo contraccettivo è l'adesione volontaria a quel metodo, cioè decidere personalmente che si vuole assumere quel contraccettivo...questa parte non la puoi mettere tu e lei non può farlo solo perchè tu insisti: dato che si tratta di un prodotto che assumerebbe lei starà a lei valutare se vuole o meno assumerlo. Un suggerimento utile potrebbe essere che insieme vi recaste al consultorio familiare della vostra zona per una consulenza informativa con il ginecologo: andate solo a raccogliere informazioni e a chiarire dubbi, domande e perplessità. Poi, datevi il tempo di parlarne di nuovo insieme sulla base di tutte le informazioni scientifiche ricevute e decidete. Ciao!

Youngmail

Io desidero aver un figlio, lui no

12/09/2005: di dubbiosa, 17 anni

Domanda

Cara youngmail, io l'anno scorso ho fatto un interruzione volontaria di gravidanza. Il mio ragazzo era d'accordo. Ma ora che io voglio avere un figlio e non ci manca niente il mio ragazzo dice sempre che ora non lo vuole. Perche ora mi dice cosi se quando ero rimasta incinta era il ragazzo più felice che c'era?

Risposta

Cara dubbiosa, magari ti dice così proprio perchè alla vostra prima gravidanza era il 'ragazzo più felice che c'era'! O magari perchè dal suo punto di vista siete ancora giovani per decidere (questa volta intenzionalmente) di avere un bambino.. Ovviamente posso solo fare delle ipotesi, date le poche informazioni nella lettera. Non so quali siano state le condizioni che vi hanno portato a decidere per l'interruzione di gravidanza - forse l'età - nè se entrambi eravate d'accordo o la decisione è stata presa prevalentemente da uno di voi due. In ogni caso, credo non ci sia bisogno che ti spieghi che, anche quando si sceglie di non portare avanti una gravidanza perchè vi sono degli ostacoli, abortire può comunque lasciare una ferita molto profonda...non solo nelle donne. Non so se voi abbiate più parlato di questo e nella lettera non ho informazioni al riguardo che mi aiutino a capirvi meglio, ma se lui davvero avrebbe voluto quel bambino ed è stato felice alla notizia, cosa deve aver provato nel vedere che questo suo sogno non poteva realizzarsi?
Tu potresti dire: va bene, ma ora è possibile.. Però forse quell'esperienza l'ha scottato, forse ha concentrato le sue attenzioni e le sue energie su altre cose o progetti (lavoro, studio, amici o altro) o forse dal suo punto di vista le condizioni non lo permettono ancora e non se la sente di diventare papà, o sente che non è questo il momento per lui. Inoltre, un conto è trovarsi di fronte a una situazione 'capitata', un altro è scegliere. In questo secondo caso la valutazione può cambiare: per scegliere una cosa bisogna non solo volerla ma anche pensare che siano il momento e la situazione giusta, ed essere pronti ad affrontare tutto ciò che la scelta comporta...insomma, una bella responsabilità! Rispetto a questa scelta la pensate in modo diverso e penso tu comprenda che per poter avere un bimbo e godervi questa nuova fase della vita di coppia è importante che entrambi lo desideriate. Per questo ti consiglierei di parlare con il tuo lui e di porti in un atteggiamento di ascolto rispetto alle sue motivazioni, non nel tentativo di persuaderlo, ma solo di capire e pensare insieme al vostro futuro. Potresti chiedergli se pensa di non volere un bimbo ora o pensa di non volerlo affatto. Può darsi che sia solo una questione di tempo...o di età. Vi auguro di trovare insieme una soluzione che sia su misura di entrambi. Ciao!

Youngmail

Pillola...in ritardo e gravidanza

01/01/2005:lettera non firmata, 28 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 28 anni, la mia ragazza è rimasta incinta prendendo la pillola, sbagliando con l'assunzione della Yasmin e ritardando di 4 giorni l'inizio del blister. Vorrei sapere se può dare problemi al bambino avendo assunto la pillola? Io vorrei interrompere la gravidanza ma lei non se la sente cosa posso fare?

Risposta

Caro amico: dato che in ogni caso sarà necessario che la tua ragazza si sottoponga ad una visita ginecologica vi consiglio di valutare in quella occasione eventuali problemi collegati all'assunzione.
Molto più complessa è invece la seconda questione che mi poni: è in arrivo un bimbo non 'preventivato': io vorrei che interrompesse la gravidanza, lei non se la sente. Che fare?
Ovviamente la decisione spetta a voi e solo a voi, ma penso che sia una scelta che in ogni caso avrà delle conseguenze. Capisco te e capisco la tua ragazza. E, anche se sono convinta che siate coinvolti entrambi al 100%, credo che in questo momento sia importante che tu ti sforzi di capirla in quel che prova. Perché, anche se sarete in due a prendere la decisione, quel che avverrà, accadrà comunque dentro di lei. È sicuramente difficile per entrambi e mi rendo conto che le emozioni, timori, ansie, scombussolamento possono portare istintivamente a prendere in considerazione scelte anche drastiche pur di uscire da una situazione così delicata. E tuttavia, proprio perché le emozioni rischiano di essere travolgenti, è importante riflettere bene sulla scelta per voi giusta, o su quella meno sbagliata. Per questa ragione potrebbe esservi utile fare alcuni incontri con uno psicologo, esperto di relazioni, che ragioni insieme a voi sui pro e i contro di ciascuna delle alternative e vi aiuti a profilarvi i futuri possibili sulla base della vostra scelta. Parlo di futuri al plurale, perché penso che nella vostra situazione possa essere utile considerare tutte le alternative possibili. Auguri!

Youngmail

Quando i regali diventano un peso

24/12/2003: di V, 18 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una ragazza di 18 anni. Il mio problema sono le feste. Non è che non mi piacciano, anzi!, ma è quel che ci va dietro che è un problema. Voglio dire, io ho un moroso di 24 anni che lavora (io studio) e lui a Natale e al compleanno mi fa sempre regali costosi che io non posso contraccambiare. Lui dice che non importa, che è ok così ma a me scoccia, mi fa sentire come se fossi in debito, la cenerentola di turno. Perché non si può fare un Natale senza regali? È assurdo ma se lui mi regalasse una cretinata per me sarebbe un sollievo! Vorrei chiederglielo ma ho paura di litigare. So che questo problema rispetto ad altri può sembrare una cazzata, ma per me è importante!

Risposta

Cara V., hai proprio ragione: la corsa agli acquisti rischia di far perdere il sapore della festa, o meglio, fa credere che nei regali sia il sapore della festa. E qualche volta, in questa logica, fare i regali può essere vissuto come un'incombenza poco sentita. Pensa, ad esempio, a quei dono che si fanno perché "l'altro se l'aspetta", "per cortesia", "perché l'altro di sicuro mi regalerà qualcosa",... Suona quasi come una trappola: se non fai il regalo si può fraintendere che non ci tieni alla persona. Questo però se accettiamo di stare dentro questa logica. C'è però una strada diversa, una possibilità di essere un po' più liberi. Qual è? Chiedersi, prima di partire per il tour degli acquisti a chi desidero fare un pensiero e perché e comportarsi di conseguenza, esplicitando chiaramente agli altri come si vive personalmente il regalo e il disaccordo verso la legge del "pacchetto costoso ad ogni costo". Con il tuo ragazzo, nello specifico, penso potrebbe essere utile confrontarvi sulla vostra idea di Natale: non dovete necessariamente pensarla allo stesso modo. Se lui ritiene che farti un regalo costoso sia un modo per mostrarti che a te ci tiene e ti vuole bene, tu puoi eventualmente dirgli che non è necessario, che conosci i suoi sentimenti da molte altre cose, ma poi starà a lui decidere. Se per te Natale significa passare del tempo insieme e farsi dei pensieri simbolici altrettanto lo spiegherai a lui. L'importante è che se anche la pensate (e quindi vi comportate) diversamente, sia chiaro a tutti e due il perché e vi facciate il dono (questo davvero grande!) di lasciarvi reciprocamente la libertà di pensarla diversamente!
Ciao e buone feste.

Youngmail

Accettare l'ambiguità o dare un ultimatum?

06/10/2003: di P, 22 anni

Domanda

Salve, mi presento: sono P. e ho 22 anni. Fin da piccolo per persone che mi hanno sempre fatto sentire inferiore agli altri, ho avuto sempre un complesso di inferiorità. Col passare del tempo sto acquistando fiducia in me stesso, ma specie con le ragazze difficilmente mi sento all'altezza della situazione. Un tempo ero senza nessun amico, insomma non avevo alcuna vita sociale. Ora va un po' meglio, ho degli amici, ma è una continua lotta alla ricerca di me stesso...in tanti momenti mi sento "non me" e devo entrare dentro di me per trovare come il "me stesso" si sarebbe comportato in quella situazione. Cioè, la paura di essere inferiore agli altri, mi ha fatto assimilare un sacco di modelli che non si addicevano a me, e, molto lentamente, sto facendo un lavoro di pulitura senza sapere nemmeno cosa troverò. Questa la mia situazione generale.
Qualche mese fa ho conosciuto una ragazza. Non mi ha colpito subito, essendo lei non bellissima, ma conoscendola meglio ho scoperto cose di lei che me ne hanno fatto innamorare perdutamente. Lei immediatamente ha mostrato interesse e corrispondenza verso i miei sentimenti...ci scambiavamo telefonate e sms pieni di affetto, ma la cosa strana è che dal vivo, quando c'erano i suoi amici, si comportava più freddamente. Io ho attribuito questo alla sua timidezza, e sono andato avanti. Col passare del tempo lei andava sciogliendosi in pubblico, e la cosa mi dava tanta gioia.
Poi, quasi da un giorno all'altro, ha cambiato atteggiamento. Più io ero affettuoso verso di lei, più lei si comportava in modo acido verso di me, facendomi soffrire tantissimo. Cercavo di capire, di avere spiegazioni, ma lei, da una parte continuava a comportarsi in modo acido, dall'altra addirittura si lamentava quando ci vedevamo che io la chiamavo di meno e che non mi facevo sentire. Voltafaccia continui dolorosissimi. Due giorni fa abbiamo trascorso una giornata insieme con amici comuni. Allora io ho cercato di mettere chiaramente le carte in tavola, ottenendo un "Vedremo" accompagnato da un sorriso. Se però cercavo di fare cose "prima" normalissime, tipo non so, tenerle il braccio sulla spalla, si allontanava, per non parlare di battute- frecce che mi faceva. A momenti poi era dolce e gentile. Insomma, secondo voi è indecisa o le fa solo piacere che uno sia cotto di lei e si diverte con me?
Cosa posso fare? Non riesco a darle ultimatum perchè le voglio troppo bene. Ma non voglio neanche essere il suo giocattolino mandando all'aria la mia vita! Su di lei posso dire che ha molti amici, forse più maschi che femmine, e non è affatto timida nei gesti d'affetto. Boh...non so davvero che fare! Certo qualcosa devo fare!

Risposta

Caro P., mi ha colpito molto la prima parte della tua lettera, perchè parli di te stesso e dello sforzo che stai facendo per essere te stesso e affrontare il senso di inferiorità che senti con molto coraggio e voglia di crescere. Avere la volontà e la forza di riconoscere le proprie fragilità e provare ad affrontarle è sicuramente una cosa che ti rende onore! È certo però che la tua sensibilità se da un lato è una dote bellissima, dall'altra può diventare causa di sofferenza per te. La ragazza che ti piace improvvisamente ha cambiato atteggiamento: prima sembrava contraccambiare il tuo interesse, ora sembra fare un gioco in cui ti allunga una mano e quando tu fai per afferrarla si tira indietro. Non ti dà certezze, ti tiene sulla corda e se tu resti perplesso a cercare di capire la situazione lei ti domanda perchè non ti fai sentire di più. Anche ad un confronto diretto, non arriva ad un chiarimento. Io non conosco la ragazza in questione, ma da come descrivi la situazione sembra che lei stia un pò giocando...è come se ti mettesse alla prova per vedere che fai: le vai dietro o ti stufi? Per te, abituato a trattare seriamente le emozioni non è probabilmente facile avere a che fare con continui 'cambiamenti di rotta'. E il problema sta proprio nel fatto che in questo momento è lei che 'tiene il timone' e tu sei lì che cerchi di capire che succede. Che fare in questa situazione? Non ho una 'ricetta giusta', ma mi ha fatto riflettere una cosa che tu hai scritto: "Non riesco a darle ultimatum perchè le voglio troppo bene. Ma non voglio neanche essere il suo giocattolino mandando all'aria la mia vita!" In altre parole, "non voglio perderla, ma non voglio neppure essere succube dei suoi giochi". Se fino ad ora hai affrontato positivamente molte difficoltà (il senso di inferiorità, la timidezza, farti degli amici, il rapporto con le ragazze e il 'corteggiamento'), ora sarebbe utile che provassi a porti un altro obiettivo: riuscire a stare in un rapporto importante senza essere in posizione passiva. La ragazza in questione probabilmente si permette di scherzare con te perchè è sicura dei tuoi sentimenti e sa che, se anche ti fa delle frecciatine, non rischierà di perderti. Ma se tu riuscissi a farle arrivare - non necessariamente attraverso le parole, ma anche con il tuo comportamento - il messaggio: "Mi piaci, ma non sono disposto a essere calpestato per te" penso che diventerebbe più rispettosa nei tuoi confronti. Se non ti può più dare per scontato, se deve guadagnarsi la tua simpatia probabilmente si renderà anche meglio conto del tuo valore....forse lei ha voglia di conquistarti, non le piace sapere che tu sei una conquista già fatta! E d'altro canto non sottostare ai suoi alti e bassi permette a te di non soffrire così tanto

Youngmail

Quando dire la verità può mandare in crisi il rapporto

15/09/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail, vivo da due anni con una ragazza. Le cose vanno bene e lei vorrebbe che dessimo una svolta al nostro rapporto, che ci sposassimo e prendessimo reciprocamente un impegno più definitivo. Questo perché vorrebbe che avessimo dei figli. "Il nostro rapporto ora è abbastanza stabile perché ci sia posto per dei bimbi" mi ha detto l'altro giorno. Io sono d'accordo al 100%: abbiamo sognato tutto questo per anni finché eravamo fidanzati...solo che c'è un ma. Poco dopo essermi messo insieme a lei, ho scoperto di non poter avere figli. Non gliel'ho detto nel senso che ho pensato di dirlo alla persona con cui avrei deciso di condividere la mia vita. Mi sembrava inutile mettere le mani avanti! Ora mi trovo a desiderare di averlo fatto: avrei voluto già dirglielo. Ora non so trovare il coraggio di farlo, non so se farlo o lasciare che gli eventi facciano emergere questa terribile verità. Per entrambi diventare genitori sarebbe una cosa bellissima, ma all'amarezza di sapere che non è possibile, si aggiunge ora la paura che lei conoscendo la verità vada in crisi....che fare? Grazie.

Risposta

Caro amico, come si può pensare di costruire una casa senza solide fondamenta? Certo, esistono i prefabbricati ma in generale si tratta di abitazioni provvisorie, mentre mi pare di capire che il vostro rapporto voglia diventare tutt'altro che provvisorio. Non credo tu abbia molte alternative di scelta: nel condividere un progetto di vita la tua compagna ha il diritto di conoscere questo aspetto di te. Sono timori fondati quelli che hai: credo che sia possibile, anche probabile che lei vada in crisi sapendo che non potrete avere bimbi insieme. Del resto, il fatto che per anni siate rimasti insieme senza che lei sapesse di questa difficoltà, ha contribuito al crearsi delle aspettative, delle previsioni future non realizzabili. Perciò la tua rivelazione manderà in frantumi la sua idea di futuro insieme. Sarà probabilmente necessario che tu le dia tempo per 'digerire' questa novità. D'altro canto, tenere nascosta questa informazione così importante non sarebbe a mio modo di vedere utile né a te, né a lei, né alla coppia. Nello sposarsi due persone fanno dei progetti che non sono più solo sogni, ma che diventano premesse di partenza per la nuova famiglia che si sta creando. Scoprire dopo che questi progetti non sono realizzabili e che il partner ne era già a conoscenza rischia di mettere seriamente in discussione il rapporto. Considera che la verità è un mattone importantissimo per la fiducia all'interno della coppia. Se non hai molta scelta sul 'che fare', puoi invece decidere come parlare con la tua ragazza: scegliere il momento, il modo di dirglielo. Non sottovalutate che se sentite di voler diventare genitori c'è anche la strada dell'adozione... In bocca al lupo!!

Youngmail

Regalo anonimo, ammiratore segreto...

07/01/2003: di T., 17 anni

Domanda

Cara youngmail, sono T. e ho 17 anni. Il mio problema è un regalo. Spiego meglio. Il giorno prima che iniziassero le vacanze di Natale ho ricevuto un regalo anonimo che ho trovato sotto il banco dopo la ricreazione. Ovviamente l'ho aperto e dentro c'era un CD musicale che mi piace moltissimo... il problema è che vorrei tanto credere in un ammiratore segreto, ma sospetto (anzi sono quasi certa) di sapere chi mi può aver fatto il regalo e non è il mio tipo... che posso fare?

Risposta

Carissima T., mi chiedi che puoi fare... forse anzitutto godere del fatto che hai ricevuto un regalo inatteso (cosa non da tutti) e gradito (qualità non scontata di molti regali d'oggi!). Indubbiamente però il tuo SOS riguarda l'inviante del regalo. La scelta del comportamento da adottare spetta solo a te. Dai pochi elementi che mi dai, mi sembra tu sia di fronte ad un bivio e le due strade tra cui ti trovi a scegliere si chiamano "indifferenza" o "chiarimento diretto". La prima: fare finta di niente e vedere se la persona che ti ha fatto il regalo e che sospetti di conoscere dice o fa un altro passo. In tal modo puoi capire con maggior chiarezza quale richiesta implicita sta dietro al regalo e in ogni caso il non far niente potrebbe scoraggiare l'eventuale 'corteggiatore' non desiderato. I rischi di questa strada potrebbero essere che se il regalo proviene da altra fonte rischi di gettare un'occasione e che comunque probabilmente deluderai un ragazzo che seppure non è il tuo tipo potrebbe comunque essere un buon amico.
La seconda strada: parlare con il presunto "inviante", raccontandogli che hai ricevuto un bellissimo dono natalizio e che vorresti sapere chi ringraziare... a quel punto sarà facile che, se è stato lui, la verità venga a galla e questo potrebbe dare a te l'opportunità - magari per gradi e misurando le parole - di chiarire la situazione dal tuo punto di vista... Sì, perché forse se questo ragazzo ti ha fatto questo dono non ha ancora compreso di non avere chance con te e illuderlo è doloroso per lui e difficile da gestire per te. E chi lo sa? Dalla chiarezza e dalla sincerità potrebbe nascere una nuova bella amicizia...
Come avrai capito, cara T., la strada che ti consiglio è questa seconda, ma tu non sei me e hai diritto a fare una tua scelta, a seconda della situazione che conosci sicuramente meglio di me, del tuo carattere e di quello che in coscienza ti senti di fare. Da parte mia ti faccio i migliori auguri e... se ti va scrivici ancora per farci sapere. Ciao!!

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