Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Prima volta

21/08/2006: di fl, 20 anni

Domanda

Ciao youngmail! Complimenti per la rubrica! Davvero utile! Il mio problema è che sto uscendo con un ragazzo e, non so perchè, non ho avuto coraggio di dirgli che sono ancora vergine...ma più volte nel momento in cui stavamo per farlo mi sono bloccata per paura che lui scoprisse questa menzogna...quello che mi chiedo è se nel momento in cui faremo l'amore è scontato che ci sia una qualche reazione fisica per cui se ne accorga oppure no..grazie!

Risposta

Carissima fl, non so cosa intendi per reazione fisica, forse io parlerei di reazione emotiva piuttosto. La prima volta è un pò soggettiva: ogni donna la vive a proprio modo, anche molto in conseguenza di come si sente rispetto al lui in questione e allo specifico momento: potresti sentirti tranquilla, oppure essere un pò tesa e di questo il tuo lui potrebbe accorgersi.
Generalmente, poi, ai primi rapporti si lacera una piccola membrana chiamata imene, lasciando fuoriuscire qualche traccia di sangue. Anche questo però dipende un pò da donna a donna (alcune non hanno alcuna perdita).
In ogni caso, penso che il problema di essere vergine potrebbe essere più tuo che del tuo ragazzo. Spesso per i ragazzi è una cosa positiva essere i 'primi' per la loro ragazza, per cui magari tu stai tenendo con imbarazzo un segreto che potrebbe non rivelarsi una difficoltà...Tanto più che con il dubbio che lui possa scoprire la tua verginità quando lo farete per la prima volta, come puoi pensare di viverla tranquillamente e di essere tranquilla e rilassata. Non pensi che se decidi di condividere con un uomo una cosa così intima, come il fare l'amore, forse puoi condividere con lui anche le tue emozioni e le tue paure al riguardo?

Youngmail

Mi sento una frana

28/07/2006: di stella, 17 anni

Domanda

Gentilissimi esperti di youngmail, molte volte vi ho posto domande e mi avete sempre risposto in modo esauriente..vi ringrazio per la vostra ultima risposta, mi ha aiutato molto. Volevo parlarvi della mia situazione: sono innamoratissima del mio ragazzo, con il quale sta procedendo una storia meravigliosa.
Al contrario mio, però, questo ragazzo arriva da una lunga serie di storielle con ragazze con cui ha solo avuto rapporti..io sono ancora vergine. Molte volte mi sento inferiore rispetto a queste ragazze perchè riuscivano a "soddisfarlo"...lui continua a rassicurarmi, dice che sono l'unica di cui si sia mai innamorato, e che vuole aspettare molto prima di avere rapporti con me perchè sono speciale per lui. Tutto questo mi rende enormemente felice, ma ho sempre paura di essere paragonata alle sue ex, e soprattutto a una in particolare con cui ha avuto un feeling molto intenso.
Ho paura che si stanchi...ho sempre bisogno di conferme, per es "ti piaccio?", "è tutto a posto?".....mi sento sempre brutta e goffa davanti a lui, che invece è sicuro di se e semplicemente fantastico. Lui non fa altro che elogiarmi e rassicurarmi, mi protegge, mi coccola, è il ragazzo che ho sempre desiderato ma.....ho tanta paura di deluderlo...io sono abbastanza fragile di carattere, penso di averlo dimostrato in altre mie mail. Sono appena uscita da una storia che mi ha reso nervosa e priva di autostima durata tre anni e mezzo...e ora questo ragazzo mi sta facendo...guarire!
Come faccio a non deluderlo? So che non si aspetta nulla da me, ma sarà vero?
Vi ringrazio già per l'ascolto che mi date!
Ciao!

Risposta

Cara Stella, forse scrivendomi le tue ansie speravi di poter avere una risposta rassicurante...beh, se è così, in questo caso sarò io che deluderò le tue aspettative. Perchè tra il dirti ciò che probabilmente tu senti il bisogno di sentirti dire e il comunicarti la mia idea, preferisco percorrere questa seconda strada. Forse sarà un pò più difficile da accettare ma sicuramente ti può aiutare ad essere un pò più forte. Penso sia il sogno di tutte le donne trovare l'uomo giusto e avere la garanzia che starà sempre con noi...ma penso anche che è una garanzia che non possiamo avere. Non perchè quando il tuo ragazzo ti rassicura non sia sincero, ma perchè entrambi potete parlarvi solo dei vostri sentimenti presenti. Nessuno di voi due può avere la certezza di cosa proverà o di cosa accadrà in futuro.. Perchè ti dico questo? Perchè penso sia importante che tu non ti appoggi troppo a lui, che impari un pò a 'guarire' anche da sola la tua autostima, a ritrovare in te la sensazione di valere e di essere una bella persona anche al di là che gli altri te lo confermino o no. Stimarsi, riconoscere i propri pregi, aiuta anche gli altri a considerarci sotto quella luce. Se arrivi a sentire che vali, la paura di deludere il tuo ragazzo scende...certo, potrai avere meno esperienza delle sue ex in fatto di sesso, ma chi ti dice che questa sia una carta in meno? Può darsi che l'innamoramento che lui sta vivendo per te gli faccia venire voglia di vivere la sessualità un pò come fosse la prima volta, costruendo insieme una vostra intesa, un modo solo vostro di farvi le coccole...a me pare che, almeno finora, il confronto con le ex lo fai più tu che lui! Infine, cara Stella, penso che non dovremmo assillarci con la paura di deludere chi amiamo...certo, sarebbe bello che il nostro lui continuasse a vederci perfette attraverso l'occhiale dell'innamoramento, ma prima o poi, passare ad una rapporto duraturo vorrà dire che lui ti vedrà anche con i tuoi difetti, con i momenti di 'luna', con gli sbagli che farai, con le volte che ti sentirai un pò papera e - meraviglia - sarà ancora lì, ad accettarti e volerti bene. Potrete non essere d'accordo, magari discutere, ma non verrà messo in discussione l'affetto che vi lega. Perchè questo accada è necessario che tu per prima accetti di essere imperfetta...forse può aiutarti pensare che lo siamo tutti, anche il tuo ragazzo.
Certo, potrebbe anche non andare bene, uno di voi due potrebbe 'cambiare strada' ma questo è un rischio che si corre sempre a mio avviso quando si decide di buttarsi in una storia di coppia..
Ti faccio tanti tanti auguri. Goditi questo periodo di innamoramento senza lasciartelo rovinare da paure o 'se..' che potrebbero essere, ma che potrebbero anche non presentarsi mai... Ciao!!

Youngmail

Capire i messaggi 'sottostanti'

15/04/2006: di Annamaria, 29 anni

Domanda

Ciao youngmail, complimenti x il sito! Ho un problema d'amore.. sono assieme ad un ragazzo poco più giovane di me. Pensavo il nostro fosse il rapporto perfetto, sia per i forti sentimenti che per la complicità. Pochi giorni fa pero lui mi dice che non sa più se possiamo avere un futuro insieme, perchè ragionando si è reso conto che finirò gli studi dopo di lui e ad un età per me poco compatibile x formare una famiglia e realizzarmi professionalmente. La storia sta andando avanti ma io sto male. Capisco che forse ora non ci sono più i presupposti x proseguire. Ma non ce la faccio a prendere una decisione anche perchè io ho dato tutto a questa storia e lo amo. Ora lui è felice perchè è riuscito a parlarmi di questo....secondo te che devo fare? Grazie

Risposta

Cara Annamaria, benvenuta nella rubrica! Che fare nella situazione che descrivi? Penso che una buona cosa sarebbe cercare di capire meglio il messaggio che il tuo ragazzo voleva darti. Onestamente la sua obiezione mi pare un po' strana, difficilmente comprensibile, ma tu che lo conosci puoi probabilmente capirci di più o tornare sul discorso con lui. Mi pare poco credibile che gli studi ti portino a non poter avere una famiglia e un lavoro. Non so che studi tu stia facendo, ma credo che chi studia metta sempre in conto di arrivare prima o poi da qualche parte: avere un lavoro, percorrere una carriera. Insomma, un progetto professionale di qualche tipo lo avrai anche tu, no?! E, dalla tua reazione rispetto al suo "non so più se possiamo avere un futuro insieme", immagino che avessi dei progetti anche rispetto a voi due, quantomeno di una storia stabile, con un domani. Quindi, che ti voleva dire? Ti voleva comunicare una sua paura? Intendeva manifestare il suo disaccordo con le tue scelte o con i tuoi progetti? O ha trovato un appiglio per dirti che per altre ragioni (magari più difficili da dire) non crede più alla vostra storia? Oppure vorrebbe interrompere ma, non avendone il coraggio, delega a te la decisione? O, ancora, è un modo per non sentirsi `incastrato' in una storia seria? O un bisogno di non essere dato per scontato?
Quelle che ti propongo sono solo alcune ipotesi possibili...e ovviamente capisci come dietro una stessa argomentazione possano celarsi significati diversi. Capire quello che ti voleva trasmettere il tuo ragazzo è a mio avviso importante per stabilire che fare.
Un altro aiuto ti può provenire dal suo comportamento ora: dici che ora è felice perché è riuscito a parlarti...ma felice come? Felice come uno che ha buttato fuori una sua paura ed ora è tranquillo con te, o felice come uno che vive la storia alla giornata, considerando che non andrà avanti, o che?
È chiaro, cara A., che se il suo messaggio è "non ti amo più" c'è poco che puoi fare. Se invece il messaggio è "i tuoi progetti non tengono conto di me e io non ci sto", forse potete ridiscutere quei progetti e vedere se ci sono dei punti in comune.
In bocca al lupo! Ciao!

Youngmail

Un bimbo: io lo desidero, lui rimanda

20/03/2006: di delfinofelice, 21 anni

Domanda

Cara youngmail, anni fa stavo con una persona più grande di me, di 22 anni, ma dopo circa 2 anni è finito tutto proprio perchè ero piccola. Siamo stati 3 anni lontani e non l'ho mai dimenticato, anzi l'ho sempre pensato e ho sempre cercato le sue sembianze in altri uomini ma senza nessun risultato...di lui ne esiste solo uno. Oggi stiamo di nuovo insieme con la differenza che oggi posso dire di amarlo e rispettarlo veramente. Senza di lui non posso stare, è tutta la mia vita. L'idea di stare senza di lui mi fa stare male..ma grazie a Dio non ci sono i presupposti x far si che ciò accada: conviviamo. Il mese scorso avevo qualche giorno di ritardo e ho pensato di essere rimasta incinta..ma purtroppo dopo qualche giorno ecco arrivate le mestruazioni. Sia io che lui già ci eravamo abituati all'idea. Eravamo pronti e felici ma purtroppo non è stato possibile. Oggi ne parliamo e riparliamo e i nostri discorsi sai quali sono? Se capita ben venga ma a farlo apposta no. Dobbiamo aspettare ancora mi ha detto max 6 mesi. Io accetto, ok....ma perchè fra 6 mesi si e ora no?

Risposta

Cara delfinofelice, forse la domanda che tu rivolgi a noi andrebbe rivolta al tuo lui, che dici? Da quel che racconti di voi mi pare di capire che tu sei molto innamorata e, se siete tornati insieme dopo tanto tempo, immagino che per lui sia lo stesso. Quindi è probabile che questo tempo di attesa che lui pone non c'entri con il fatto di volervi bene, ma sia legato ad altri fattori. Ad esempio, tu non dici da quanto tempo convivete: se è da poco, magari lui preferisce abituarsi un pò alla convivenza con te prima di mettere in cantiere una 'convivenza più allargata'. Oppure è possibile che lui faccia considerazioni di ordine economico.. Vivere una cosa che capita è davvero molto diverso che scegliere di vivere quella stessa cosa. È possibile che se succede, lui accetta di essere papà, ma magari se lo deve scegliere non si sente ancora pronto e ti chiede un pò di tempo. Le ragioni potrebbero essere davvero molte, cara delfinofelice, e pensarci e ripensarci può moltiplicare le ipotesi senza però darti una risposta certa, che solo un confronto diretto ti può dare. Ciao!

Youngmail

La mia ragazza non approva come la bacio

29/08/2005: di Alex, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 16 anni. Il mio problema non è molto complicato ma mi sta dando parechi grattacapi. La mia ragazza si "lamenta" dicendo che non le piace molto il modo in cui bacio. Ora a te volevo chiedere se per favore mi potresti dire, come dire, un modo per riuscire a far felice la mia ragazza magari dicendomi un modo infallibile anche se so che non esiste per baciare una ragazza. grazie anticipatamente.

Risposta

Caro Alex, forse è vero che il tuo non è un problema 'grave', ma immagino che per te non sia affatto piacevole sentirti rifiutato quando baci la tua ragazza! D'altro canto non penso (almeno che io sappia) esista un modo infallibile per baciare. In generale, credo che ci siano molti modi di baciare, legati alle circostanze (concorderai con me che la baci in modo diverso se siete soli o in presenza dei suoi genitori che vi stanno osservando intensamente) e al momento che state vivendo insieme. In fatto di baci, ognuno ha poi le proprie preferenze.
Allora che fare? Io comincerei col capire cos'è che non va alla tua ragazza del modo in cui tu la baci. Magari potresti chiederle di baciarti come lei si sente baciata da te. Poi potresti chiederle di farti vedere dei baci che le piacciono (alla tv o con coppie che frequentate) e suggerirle di baciarti come vorrebbe essere baciata lei. Questo potrebbe farti capire molto di quel che lei desidera...anche se poi sta a te capire se quel che lei ti propone piace anche a te o no.
Credo che un buon bacio nasca da un desiderio: desiderio di vicinanza, desiderio di contatto, desiderio di sicurezza o desiderio di passione..cosa desidera la tua ragazza da un bacio? A volte il desiderio si nutre di attesa, cioè di momenti in cui ci si lascia il tempo di sentire la nostalgia dei baci...
Spero di averti dato qualche utile suggerimento. Facci sapere, ciao!

Youngmail

Quando i regali diventano un peso

24/12/2003: di V, 18 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una ragazza di 18 anni. Il mio problema sono le feste. Non è che non mi piacciano, anzi!, ma è quel che ci va dietro che è un problema. Voglio dire, io ho un moroso di 24 anni che lavora (io studio) e lui a Natale e al compleanno mi fa sempre regali costosi che io non posso contraccambiare. Lui dice che non importa, che è ok così ma a me scoccia, mi fa sentire come se fossi in debito, la cenerentola di turno. Perché non si può fare un Natale senza regali? È assurdo ma se lui mi regalasse una cretinata per me sarebbe un sollievo! Vorrei chiederglielo ma ho paura di litigare. So che questo problema rispetto ad altri può sembrare una cazzata, ma per me è importante!

Risposta

Cara V., hai proprio ragione: la corsa agli acquisti rischia di far perdere il sapore della festa, o meglio, fa credere che nei regali sia il sapore della festa. E qualche volta, in questa logica, fare i regali può essere vissuto come un'incombenza poco sentita. Pensa, ad esempio, a quei dono che si fanno perché "l'altro se l'aspetta", "per cortesia", "perché l'altro di sicuro mi regalerà qualcosa",... Suona quasi come una trappola: se non fai il regalo si può fraintendere che non ci tieni alla persona. Questo però se accettiamo di stare dentro questa logica. C'è però una strada diversa, una possibilità di essere un po' più liberi. Qual è? Chiedersi, prima di partire per il tour degli acquisti a chi desidero fare un pensiero e perché e comportarsi di conseguenza, esplicitando chiaramente agli altri come si vive personalmente il regalo e il disaccordo verso la legge del "pacchetto costoso ad ogni costo". Con il tuo ragazzo, nello specifico, penso potrebbe essere utile confrontarvi sulla vostra idea di Natale: non dovete necessariamente pensarla allo stesso modo. Se lui ritiene che farti un regalo costoso sia un modo per mostrarti che a te ci tiene e ti vuole bene, tu puoi eventualmente dirgli che non è necessario, che conosci i suoi sentimenti da molte altre cose, ma poi starà a lui decidere. Se per te Natale significa passare del tempo insieme e farsi dei pensieri simbolici altrettanto lo spiegherai a lui. L'importante è che se anche la pensate (e quindi vi comportate) diversamente, sia chiaro a tutti e due il perché e vi facciate il dono (questo davvero grande!) di lasciarvi reciprocamente la libertà di pensarla diversamente!
Ciao e buone feste.

Youngmail

Paura di innamorarmi di un altro

24/11/2003: di V, 15 anni

Domanda

Cara youngmail, sono una ragazza di 15 anni. È la prima volta che scrivo...Sono insieme a un ragazzo da 6 mesi. È uno della mia compagnia. Le cose vanno bene. Solo che ultimamente ha iniziato a venirmi dietro un altro della compagnia. All'inizio non ci facevo caso, forse un po' lo snobbavo, ma ora non mi è più indifferente, perché mi dice spesso cose belle su di me che talvolta non so nemmeno di avere. Non è che il mio ragazzo non mi voglia bene o che non gli piaccia, ma nessuno in genere vede così tanti pregi in me e me li dice, per cui mi fa stare bene... Ho paura di innamorarmi di un altro! Perché?

Risposta

Carissima V. , intanto benvenuta in youngmail. Sai, hai proprio ragione. Secondo me hai toccato un problema centrale della nostra società: si sottolineano poco le cose belle che le persone hanno o fanno. Capita spessissimo che chi ci sta intorno fin dall'infanzia (pensa ai genitori, agli insegnanti, ...) abbia l'abitudine a soffermarsi molto di più sulle cose sbagliate o carenti o sui difetti, che sulle cose fatte bene o sui pregi. Per esempio: balza più all'occhio degli altri un brutto voto o uno bello? Una cosa fatta come ci si attende o una cosa sbagliata? Sono gli errori ad essere cerchiati in rosso. E, intendiamoci, non è certo colpa dell'insegnante o del genitore...è la cultura in cui cresciamo che ci fa dare questo diverso peso alle cose. Se ti chiedessi di dirmi se tu di te stessa vedi di più i pregi o i difetti, le gaffe o le cose fatte bene, con molta probabilità ti accorgeresti di essere anche tu figlia di questa cultura. Qual è il problema? È che ci abituiamo a vedere i nostri aspetti 'fragili', difettosi e la nostra idea di noi stessi - chiamata anche 'autostima' ovvero quanto sentiamo di valere - ci rimette! Potremmo dire che tutti noi siamo assetati di complimenti autentici e di qualcuno che ci ricordi che siamo in gamba. E quando qualcuno è innamorato di noi, soprattutto all'inizio, ha questa visione speciale per cui mette in luce i nostri pregi e ci fa sentire bene con noi stessi. Nel tempo, poi, anche gli innamorati ricadono nel modo tipico di vedere le cose: cominciano a scoprire anche i difetti e non sono più così prodighi di complimenti, anche se continuano a credere che il suo lui / la sua lei sia una persona speciale a cui voler bene. Detto questo, tu capisci che la cosa migliore sarebbe poter essere noi stessi a ricordarci di essere una persona speciale! Come? Facendo un po' gli innamorati di noi stessi, recuperando anche le cose ben riuscite, gli aspetti belli che abbiamo e avendo un po' più di comprensione rispetto ai limiti e agli errori che possiamo fare...in fin dei conti perché aspettarsi di essere perfetti, di non sbagliare mai, di non far mai brutte figure, di riuscire sempre in tutte le attività che intraprendiamo, se siamo esseri umani, per definizione imperfetti? Quindi, cara V., per rispondere alla tua domanda 'Perché?', mi sembra di poterti proporre come risposta possibile che probabilmente non è tanto del ragazzo in questione che rischi di innamorarti, ma della sensazione di benessere e di essere speciale che ti dà il fatto che qualcuno ti ricordi i tuoi lati belli... Se vuoi, scrivi ancora! Ciao!

Youngmail

Quando manca l'attrazione...

03/11/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail, la mia ragazza è poco attratta nei miei confronti. Noi litighiamo spesso, ma subito dopo io cerco di fare pace e farle capire che mi piace avvicinandomi a lei, ma lei non è molto disponibile al sesso. Io non capisco perché non si senta attratta da me, pur dicendo di amarmi...

Risposta

Caro amico, la sessualità è un aspetto che risente anche di come va il rapporto di coppia in generale. È possibile che, se come dici siete una coppia molto litigiosa, la tua ragazza non riesca a lasciarti avvicinare fisicamente se si sente ancora arrabbiata o risentita verso di te. Forse per te una discussione si chiude quando smettere di gridare e subito recuperi la tranquillità di manifestare a lei la tua attrazione, ma non è detto che questo valga anche per lei. Forse potrebbe esservi utile capire perché siete così litigiosi. Sicuramente il fatto che lei non si dimostri attratta da te è un segnale da non sottovalutare, un campanello d'allarme che nel vostro rapporto ci sono degli aspetti da chiarire. In bocca al lupo!

Youngmail

Il mio ex, il mio lui, gli altri..e la mia serenità interiore?

06/10/2003: di S, 25 anni

Domanda

Ciao, ho deciso di scrivere questa mail perchè da un anno circa non riesco più a essere felice. Sono costantemente inquieta, insicura, insofferente. Per farti capire, forse devo iniziare il mio racconto, che ha inizio a metà luglio dell'anno scorso.
Dopo 7 anni di fidanzamento ho lasciato il mio ragazzo: con lui avrei dovuto sposarmi quest'anno. Pertanto l'ho lasciato a meno di un anno dall'ALTARE.
Sappi che avevamo già prenotato villa, catering, chiesa, fotografo. E la casa era pronta, erano già arrivati i primi mobili quelli del bagno. Famiglie estusiaste, amici lo stesso, e il mio ragazzo anche. L'unica a non essere contenta ero io: nei pochi momenti di lucidità a cui mi lasciavo andare ero perfettamente cosciente del fatto che io non lo amavo più e che non era lui la persona che avrei voluto sposare. Ma come facevo a dirglielo? E come avrei potuto dirlo ai miei genitori? Troppa sofferenza, troppo dolore. Per questo motivo mi sono fatta trascinare in questa situazione ed inerte sono andata avanti autoconvincendomi che questa era tuttavia la cosa giusta da fare: un ragazzo con cui ho condiviso la mia adolescenza, che mi voleva bene, la mia famiglia e la sua che ci amavano, tante esperienze in comune, anche se una vita sessuale praticamente nulla. A dire la verità, presa dalla foga dell'organizzazione del matrimonio (io sono innamorata dell'idea del matrimonio) mi ero anche quasi convinta di essere felice. Certo, mancavano alcuni elementi alla mia vita di coppia, ma vedevo che anche altre coppie dopo tanti anni non erano più super affiatate. Infatti eravamo un po' scesi nella monotonia, non mi divertivo più tanto quando stavo con lui, se non lo vedevo non era un problema, a volte stavo pure meglio. Ma ho pensato "Be è normale dopo tanto tempo".
MA COME ALLORA SONO RIUSCITA A LASCIARLO?
La cosa è stata veramente "strana", un segnale penso mandato da Dio che mi ha visto soffrire senza poter in alcun modo venirne fuori. È arrivato in ufficio un ragazzo, un tecnico del computer, che mi ha fatto andare fuori di testa, una Cotta bella e buona: dopo tanto tempo, ho riprovato sensazioni che non sapevo più cosa fossero, mi sono risentita VIVA, un'altra persona, finalmente me stessa. E allora ho capito che non avrei potuto recitare ancora a lungo. E ho trovato la forza di mandare tutto all'aria. Ho passato tre giorni a piangere continuamente, a non mangiare prima di riuscire a dirlo ai miei e al mio ragazzo. E quando ci sono riuscita, col cuore in mano sono stata molto sincera e ho confessato una crisi che era in atto inconsciamente o coscientemente da troppo tempo. Da lì ho cominciato a soffrire nel vedere i miei genitori soffrire come cani bastonati, il mio ex ragazzo l'ho visto cadere in depressione, dimagrire in maniera vertiginosa, senza più la terra sotto i piedi. E tutto questo mi ha mandato in tilt, per diverse settimane ho avuto crisi di pianto quasi ogni giorno, ho perso diversi chili, ho sofferto molto. Sottolineo anche che con il tecnico del computer poi non è successo niente - un colpo di vento insomma. Ma un po' alla volta ho cominciato a riacquisire il mio equilibrio, il mio rapporto con i miei genitori e parenti più stretti, persino l'amicizia con alcune persone. Ho ricevuto diversi giudizi anche cattivi, sai, in un paese le dicerie ... ma lo sapevo, l'avevo messo in preventivo Poi mi sono innamorata di un ragazzo del paese che era già stato nella mia compagnia, che era conosciuto anche dai miei, dal mio ex e dopo poco più di un mese da quando mi sono lasciata stavo con lui e ci sto ancora. Da lì mi sono attirata le antipatie di tutti e i cattivi giudizi della massa. E questo ha giocato un ruolo decisivo nella mia stabilità interiore. Mi sono ritrovata con tutti i componenti della mia compagnia che mi hanno voltato le spalle, mi sono ritrovata a veder soffrire ancora di più il mio ex, e a perdere anche la mia migliore amica. Solo perchè tutti si sono fermati all'apparenza, senza conoscere la verità di fondo. A questo si è aggiunto il fatto che il mio attuale ragazzo aveva notevoli problemi, lavorativi, economici principalmente che ci ha portati ad isolarci molto quest'inverno e a essere malvisti da tutti, come quelli che si ritengono migliori di tutti. Spesso ho avuto crisi e le ho attualmente. Questo perchè mi vedo ora senza la compagnia con cui uscivo da 10 anni ormai (anche se sono consapevole che non si sono dimostrati dei veri amici), perchè vedo il matrimonio come qualcosa che avevo quasi sfiorato e che ora non riuscirò più a raggiungere, perchè leggo in faccia del mio ex tutto il male che gli ho procurato, perchè ho paura che non riuscirò mai a cancellare il dolore generato nei miei. Col mio ragazzo poi entriamo spesso in contrasto e questo mi fa stare ancora più male. Lui mi sta accanto quando serve, ma a volte da la precedenza ad altri suoi impegni, e io mi sento l'ultima ruota del carro, oppure mi fa battutine che mi feriscono, anche se lui dice che lo fa solo per sdrammatizzare e non per farmi del male. Ti faccio un esempio: è da mesi che gli chiedo di pianificare le ferie, ma per problemi economici suoi non abbiamo potuto farlo: abbiamo rimandato, e ora che sembra che le cose gli vadano meglio, non ha ancora detto "Be allora adesso possiamo decidere dove andare". A volte sembra che non si renda conto di cosa è importante per me, che se lui mi dice sabato ti porto al mare, io ci conto, e invece poi per un motivo o per l'altro le cose non vanno mai così. Perchè non gli piace pianificare nella sua vita, ama vivere alla giornata, mentre io sarei più una tipa che ama pianificare. Poi vuole a tutti i costi che entri in confidenza con i suoi, ma io non ci riesco, non almeno dopo così poco tempo visto che sono una persona timida di natura. Non è proprio il tipo che mi riempie di attenzioni, complimenti sì, ma da quanto tempo non mi porta neanche un fiore.
Insomma ci son tante cose che non mi piacciono in lui, ma io sento di volergli bene, infatti ci sono anche aspetti che amo molto di lui. E penso che se faccio fatica a tollerare alcune cose è per la situazione di stress che mi trascino da quasi un anno: sono stata quasi direi in gabbia per tanto tempo e ora, ogni volta che qualcuno mi dice qualcosa che non è quello che voglio sentirmi dire, mi sembra di avere tutto contro. In questo momento desidero solo raggiungere la tranquillità interiore, l'equilibrio emotivo, basta sofferenza, chiedo un po' di felicità per rendere più tranquille anche le persone che mi stanno accanto. Vorrei tanto trovare il modo per venir fuori da questo circolo, ne ho bisogno, a soli 25 anni sento addosso il peso delle esperienze come se fossi una vecchia. Grazie ciao

Risposta

Carissima S., anzitutto mi devo scusare per il ritardo con cui ti rispondo.
Problemi tecnici indipendenti da me e legati al sito mi hanno fatto ricevere solo oggi la tua lettera. È una lettera lunga e molto ricca e questo mi fa immaginare che quest'ultimo anno oltre ad averti caricata di eventi e situazioni difficili, ti abbia reso molto pensosa, riflessiva. Interrompere un rapporto che dura così a lungo è sicuramente un grosso cambiamento e decidere di 'buttarsi' sicuramente ti deve aver richiesto molto molto coraggio. Non so se ti può consolare, ma capita di frequente che l' organizzazione del matrimonio sia un banco di prova per il rapporto di coppia. E, se ci pensi, è un bene che prima di fare una promessa tanto impegnativa uno senta una vocina che gli dica che forse non è pronto o non è con la persona giusta! Anche quando questo capita, com'è successo a te, non sempre si ha la forza di chiudere un rapporto che, per quanto monotono, è carico di affetto, dà sicurezza e rappresenta - nel tuo caso in particolare - un bel pezzo di storia di vita insieme. È uno strappo difficile da ricevere come da dare. È un po' come un intervento chirurgico doloroso: si vorrebbe rimandarlo, magari evitarlo, ma in fondo al cuore si sa che affrontare la difficoltà è l'unica strada giusta per 'guarire'. Così tu hai pagato a prezzo molto alto la tua onestà e coerenza. Immagino sia stato doloroso e ti abbia fatto sentire in colpa vedere piangere il tuo ex-ragazzo, sapendo al contempo che non volevi farlo soffrire, ma che evitargli questo dolore significava imbrogliarvi entrambi e vivere un futuro infelice. Così i tuoi genitori, che probabilmente hanno visto infrangersi sogni che credevano già realtà, non ti hanno compresa. E gli amici, che non capendo la tua scelta hanno trovato più semplice allontanarsi o giudicarti per la tua scelta! Nonostante tutti questo sei riuscita a rialzarti e a trovare un nuovo amore. E ora ti trovi a fare i conti con un bilancio ancora pesante: un equilibrio emotivo che ancora fatica ad assestarsi, un rapporto in cui ti senti divisa tra aspetti che non ti piacciono ed altri a cui senti di tenere davvero, l'autostima che 'zoppica'. Che fare? Se fossi al tuo posto, cara S., comincerei a considerare quanto la tua scelta coraggiosa, sebbene a fatica compresa, abbia in realtà fatto bene a tutti. Considera cosa sarebbe accaduto se tu avessi 'retto la commedia': il tuo ragazzo, che ora sarebbe tuo marito, vivrebbe la tristezza o la rabbia di avere accanto una moglie che non si sente attratta da lui e che lo ama più come un fratello che come un compagno; tu probabilmente saresti infelice o, nella migliore delle ipotesi, tremendamente annoiata, in un rapporto dall' elettrocardiogramma piatto e ti biasimeresti per non aver rotto prima che fosse tardi. C'è da immaginare che questa situazione di forte frustrazione per entrambi non sarebbe durata a lungo e che uno dei due o entrambi avreste mandato presto in crisi il rapporto. E i tuoi genitori? Immagini più terribile per loro l'infrangersi di aspettative irreali o il vederti infelice in un matrimonio con alta probabilità di fallimento? E gli amici? Se non si sono dimostrati comprensivi nei confronti della separazione prima del matrimonio, figuriamoci in caso di crisi dopo!! La tua scelta ha permesso di scrivere un futuro diverso: ora sia tu che il tuo ex ragazzo potete costruirvi una vita più felice per entrambi. I tuoi genitori, seppur delusi, potranno un giorno avere la gioia di vederti sorridente all'altare, sapendoti felice e gli amici.a che servono degli amici che accettano solo di vedere una facciata e non si preoccupano che tu stia bene davvero? Vedendo così i fatti, forse sarai meno severa con te stessa. Sì, perché gli altri possono anche giudicarti dall'esterno, ma tu che sai molti dei perché delle tue scelte, tu dovresti essere meno spietata verso te stessa e pensare che hai tutto il diritto di essere felice, che te lo meriti, che sei una persona sincera e coraggiosa, anche se gli altri non te lo riconoscono. Allora, come secondo passo, al tuo posto cercherei di fare pace con me stessa: è indispensabile se vuoi recuperare un po' di equilibrio emotivo. Che significa fare pace con se stessi? Significa smettere di fare la parte del genitore critico che, con le mani ai fianchi e la faccia seria, critica ogni scelta che compi, facendoti credere che non sei in gamba. Smetti di 'boicottarti' anche tu: chiediti più spesso cos'hai voglia di fare, cosa ti piace, cosa desideri, cosa manca alla tua vita per essere felice e non aver paura a mettere in campo un po' di sano egoismo per raggiungere il benessere. Penso che quando (e sottolineo il quando, non il se) riuscirai a guardarti allo specchio e a sorriderti con tenerezza, potrai anche essere più serena nelle tue scelte future: decidere ad esempio se la persona con cui stai è quella che fa per te o no; ma anche far valere in questo rapporto le tue esigenze e le tue ragioni. Portare avanti la tua vita senza sentirti troppo vincolata dalle aspettative, anche se a fin di bene, dei tuoi. Trovare dei nuovi amici, ricucire lo strappo con alcuni di quelli perduti o semplicemente dir loro quanto sei stata delusa per il loro scarso interesse alle tue emozioni e alla tua sensibilità. Sono vie tutte percorribili se riesci a sentirti più tranquilla con te stessa, se riesci a dirti con crescente convinzione che meriti di essere felice e che non c'è alcuna colpa che tu debba espiare, anche se c'è stata così tanta sofferenza: hai solo risparmiato un dolore successivo più grande e sicuramente non era in tuo potere modificare i tuoi sentimenti. Ti faccio i più grossi auguri! Se vuoi, scrivimi ancora e fammi sapere come stai!

Youngmail

È il mio ragazzo, ma lo vorrei come amico

22/09/2003: di Sedicenne, 16 anni

Domanda

Cara youngmail sono una ragazza di 16 anni. Da circa 4 anni sto con un ragazzo. Ovviamente, data l'età la nostra è iniziata più come un'amicizia speciale che come un amore travolgente. Per me la cosa è rimasta così. Per il mio ragazzo invece è cambiata. Mi accorgo che forse la parola amore descrive meglio i suoi sentimenti per me, mentre viceversa parlerei di grande, immenso affetto, ma più sull'amicizia. E di questo me ne sono accorta recentemente in seguito ad un fatto che mi ha messo in una situazione da cui non so uscire. Quest'anno nella nostra compagnia è entrato un ragazzo di 18 anni e tra noi si è subito instaurato un feeling. Ho sentito per la prima volta un'attrazione che non avevo mai provato e per lui è stato lo stesso. Fino a che lui mi ha chiesto di parlarmi e mi ha detto che secondo lui tra noi c'è qualcosa e che se fossi libera potremmo frequentarci, ma così lui non vuole pestare i piedi al mio ragazzo. Io non faccio altro che sognare di stare insieme a questo ragazzo, ma non vorrei perdere l'amicizia del mio attuale ragazzo perché abbiamo vissuto insieme un sacco di cose e perché gli voglio bene...non credo di riuscire a sostenere ancora a lungo questa situazione!! Che posso fare?

Risposta

Cara sedicenne, penso che i sentimenti che hai dentro rendano davvero difficile mantenere questa situazione! Mi pare chiaro che il tuo cuore ti chiede un cambiamento. Stai con un ragazzo di cui non sei innamorata, ma a cui vuoi molto bene e devi tenere le distanze forzate dal ragazzo che ti fa battere il cuore. Da come parli mi sembra che tu una decisione l'abbia già presa e che la difficoltà sia piuttosto come portarla avanti con i 'minori danni possibili'. Ma considera: se dicendo i tuoi veri sentimenti rischi di perdere l'attuale ragazzo da cui vorresti un'amicizia, non corri il medesimo rischio "imbrogliandolo" sui tuoi sentimenti e restando insieme a lui? Vedi, comunque non puoi sapere che ne sarà del vostro futuro. Però sai cosa non va più bene per voi: far finta che l'amore sia a doppio senso quando non lo è. E allora perché non cominciare il discorso proprio da questo. Cioè dicendogli che sai che al presente lui si arrabbierà molto, soffrirà e che magari sentirà per un po' di odiarti, ma che è proprio perché vuoi bene a lui e a te stessa che ti sforzi di essere coerente e non trascinare una situazione che rischia di farvi soffrire molto di più in futuro. Non ti aspettare che capisca subito: in queste circostanze, di solito, la cosa a cui si dà più retta è ciò che si sente dentro e quindi è probabile che lui sia ferito e arrabbiato, che ti chieda del tempo...ma poi chissà, in futuro potreste recuperare un rapporto diverso, che sia di amicizia a doppio senso! In bocca al lupo.

Youngmail

Quando dire la verità può mandare in crisi il rapporto

15/09/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail, vivo da due anni con una ragazza. Le cose vanno bene e lei vorrebbe che dessimo una svolta al nostro rapporto, che ci sposassimo e prendessimo reciprocamente un impegno più definitivo. Questo perché vorrebbe che avessimo dei figli. "Il nostro rapporto ora è abbastanza stabile perché ci sia posto per dei bimbi" mi ha detto l'altro giorno. Io sono d'accordo al 100%: abbiamo sognato tutto questo per anni finché eravamo fidanzati...solo che c'è un ma. Poco dopo essermi messo insieme a lei, ho scoperto di non poter avere figli. Non gliel'ho detto nel senso che ho pensato di dirlo alla persona con cui avrei deciso di condividere la mia vita. Mi sembrava inutile mettere le mani avanti! Ora mi trovo a desiderare di averlo fatto: avrei voluto già dirglielo. Ora non so trovare il coraggio di farlo, non so se farlo o lasciare che gli eventi facciano emergere questa terribile verità. Per entrambi diventare genitori sarebbe una cosa bellissima, ma all'amarezza di sapere che non è possibile, si aggiunge ora la paura che lei conoscendo la verità vada in crisi....che fare? Grazie.

Risposta

Caro amico, come si può pensare di costruire una casa senza solide fondamenta? Certo, esistono i prefabbricati ma in generale si tratta di abitazioni provvisorie, mentre mi pare di capire che il vostro rapporto voglia diventare tutt'altro che provvisorio. Non credo tu abbia molte alternative di scelta: nel condividere un progetto di vita la tua compagna ha il diritto di conoscere questo aspetto di te. Sono timori fondati quelli che hai: credo che sia possibile, anche probabile che lei vada in crisi sapendo che non potrete avere bimbi insieme. Del resto, il fatto che per anni siate rimasti insieme senza che lei sapesse di questa difficoltà, ha contribuito al crearsi delle aspettative, delle previsioni future non realizzabili. Perciò la tua rivelazione manderà in frantumi la sua idea di futuro insieme. Sarà probabilmente necessario che tu le dia tempo per 'digerire' questa novità. D'altro canto, tenere nascosta questa informazione così importante non sarebbe a mio modo di vedere utile né a te, né a lei, né alla coppia. Nello sposarsi due persone fanno dei progetti che non sono più solo sogni, ma che diventano premesse di partenza per la nuova famiglia che si sta creando. Scoprire dopo che questi progetti non sono realizzabili e che il partner ne era già a conoscenza rischia di mettere seriamente in discussione il rapporto. Considera che la verità è un mattone importantissimo per la fiducia all'interno della coppia. Se non hai molta scelta sul 'che fare', puoi invece decidere come parlare con la tua ragazza: scegliere il momento, il modo di dirglielo. Non sottovalutate che se sentite di voler diventare genitori c'è anche la strada dell'adozione... In bocca al lupo!!

Youngmail

Mi ha tradito, rimango con lui, ma...

18/08/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail,
ho fatto una scoperta estremamente dolorosa: il mio ragazzo è andato a letto con un'altra...mentre stava con me! Ovviamente all'inizio non ci volevo credere: dato che io e quest'altra non ci possiamo tollerare pensavo che le sue battute fossero solo per farmi ingelosire, fino a che due settimane fa lei di fronte a me ha detto al mio ragazzo: "Glielo dici tu o lo devo fare io?" Così lui mi ha parlato e mi ha raccontato di aver avuto uno sbandamento per questa tipa che gli si è proposta così... Posto che , pur arrabbiandomi tremendamente con lui e soffrendo terribilmente non mi sento di lasciarlo (anche perché lui si è strapentito di quel che ha fatto), il mio dubbio ora è duplice. Primo: mi è venuto per la mente che forse dovrei fare una verifica con l'altra per vedere se il mio ragazzo mi ha detto la verità, ma se poi questa mi raccontasse una versione diversa, a chi credere? Tutti e due avrebbero un vantaggio a mentirmi! In secondo luogo, se accetto di avere nuovamente rapporti con il mio ragazzo vorrei che facesse il test per l'hiv. Ma se venisse negativo, potrei avere tranquillamente rapporti senza rischi HIV?
Grazie

Risposta

Cara amica, mi pare che siano due le questioni che poni. Partiamo dalla prima: chiedere alla tua rivale in amore la sua versione dei fatti per vedere se converge con quella che ti ha dato il tuo ragazzo a che ti può servire? Credo che in nessun caso possa darti più informazioni di quelle che già hai e che, al contrario, ti riservi sofferenza in qualsiasi evenienza. Se, infatti, le versioni non coincidono, come tu ben immagini, ti arrovellerai per capire se il tuo ragazzo ti abbia raccontato solo una mezza verità o se l'altra stia ricamando intorno ad un solo doloroso tradimento. Ma se anche le versioni dovessero coincidere, potrebbe venirti il sospetto che si sono accordati su cosa dire e comunque non farebbe che aggiungere sale ad una ferita ancora aperta. "Che fare allora? Come scoprire la verità sui fatti?" Se ti stai ponendo queste domande significa che forse sei ancora molto arrabbiata e ferita e fai fatica a considerare la situazione con un minimo di distacco. Decidere a questo punto di stare ancora con il tuo ragazzo, infatti, implica una cosa difficilissima dopo il tradimento: dargli fiducia. E non si tratta tanto di una questione di perdono, di passarci sopra, del "è stato un errore" o cose simili, ma di quieto vivere tuo. Se con il tempo non riesci a buttarti alle spalle questa dolorosa crisi e il pensiero di ciò che può essere accaduto non fa che tormentarti, probabilmente diventerai anche molto gelosa e ti verrà istintivo controllare il comportamento del tuo partner in situazioni in cui lui è in contatto con altre ragazze. E non credo che questo sia un bel vivere....Se decidi di stare con lui, è necessario che tu - con il tempo - impari a dargli nuovamente fiducia e che lui ti dimostri di meritarsela. Ciò implica accettare anche che non saprai mai tutto nel dettaglio di quanto è successo, ma, se riuscirete a superare questo momento, forse non sarà nemmeno così importante... Per quanto riguarda la seconda questione: il tempo che intercorre tra il rapporto sessuale con un partner sieropositivo e la positivizzazione del test varia da 2 a 8 settimane. Quindi, se il tuo ragazzo esegue il test ora e lo ripete tra tre mesi potrete avere un risultato quasi certo. In rarissimi casi vi è una positivizzazione tardiva, al massimo dopo sei mesi. Ripetere un controllo non fa mai male! È possibile eseguire il test sull'AIDS mantenendo l'anonimato presso l'ospedale. Nel frattempo è importante che, se decidete di avere rapporti, usiate sempre il preservativo (anche se tu dovessi già prendere la pillola!). Ti auguro di continuare ad avere tutto il coraggio che stai mettendoci ora! Auguri

Youngmail

Lui crede io sia vergine, invece....

11/08/2003: di R.

Domanda

Cara youngmail, da circa un anno sto con un ragazzo. Sono molto innamorata di lui, ma, dato che prima uscivo da una storia molto dolorosa in cui mi ero sentita usata, ho deciso di non avere rapporti sessuali, fino a che non fossi sicura che era una storia seria. Ora lo sono e, d'accordo con il mio ragazzo, inizieremo ad avere una sessualità completa. Qual è il problema? È che io non sono riuscita a dirgli che in passato ho già avuto rapporti. Lui pensa che io sia vergine...e io mi sento male all'idea della menzogna che gli ho raccontato! Ho provato a dirglielo, ma ogni volta che inizio il discorso `sesso' lui è così tenero che non ho il coraggio di ferirlo.

Risposta

Cara R., diverso è decidere di tenere per sé le proprie esperienze sentimentali o sessuali precedenti, rispetto al parlarne inventando una realtà che non è. Evidentemente, se hai usato questo stratagemma, una ragione c'è stata... Che fare ora? Ti consiglio di valutare qual è la cosa migliore per il vostro rapporto, per te e per il tuo ragazzo. Se il peso di questa bugia è tale da farti vivere con angoscia l'intimità con lui, forse puoi valutare di fare lo sforzo di parlargli, nonostante sia così difficile, spiegandogli le ragioni che ti hanno portata a non essere sincera e aggiungendo che la conoscenza e il legame che ora avete non ti permettono di non chiarire questo aspetto doloroso del tuo passato. È possibile, viceversa, che valuti che questo aspetto non è poi così importante nel vostro rapporto e che non aggiungerebbe né toglierebbe nulla svelarlo. La scelta non può che essere tua, in considerazione di cosa può `far meglio' al vostro rapporto: la trasparenza o il lasciare il passato dov'è, perché attualmente non più rilevante, accettando però quella bugia tra voi due? Auguri!

Youngmail

Serena con il mio lui, viva con il mio ex, che fare?

04/08/2003: di S.

Domanda

Cara youngmail, sono tre notti che passo insonni. Sto con un ragazzo da tre anni. Credevo di starci bene. Insomma, niente scintille, un rapporto tranquillo, ma ho la sicurezza che lui mi ama...e io amo lui. Quattro giorni fa, appunto, sono uscita per una cena fra ex compagni di classe e c'era anche lui, un mio ex, il mio 'grande amore tra i banchi': alle superiori siamo stati insieme per più di un anno ed è stato un anno di fuochi d'artificio.. Poi la cosa si era chiusa dopo la maturità perché lui era partito militare e io, appunto ho frequentato nel frattempo altra gente, sono cambiata, ho conosciuto il mio attuale ragazzo. E lui nel frattempo aveva fatto altrettanto. Solo che quella sera eravamo seduti vicini e mi sembrava di essere ancora la sua ragazza e penso che lui avesse la stessa impressione perché a fine serata, come se nulla fosse, lui mi ha riaccompagnata a casa e mi ha baciata... Adesso sono nella confusione più totale. Da un lato vorrei riprovarci con lui perché mi fa sentire viva, dall'altra non ci siamo detti niente che potesse spiegare quello che stava succedendo, perché lui dopo il bacio se n'è andato in silenzio! E non si è più fatto vivo...non so che pensare!

Risposta

Cara S., potresti cominciare con il pensare, o meglio con il chiederti, come mai ti sei dimenticata così in fretta di avere un ragazzo e come mai fatichi così tanto ora a ricordartene... Per quanto riguarda l'ex, sicuramente dev'essere stata un'esperienza intensa che ha riacceso ricordi ed emozioni dimenticate, ma forse è importante che ricordi quel che tu stessa hai scritto: che entrambi avete frequentato altre persone, siete cambiati...per cui se ci riprovaste, come una parte di te sembra augurarsi, dovresti metterti nell'ordine di idee che non potrebbe essere un riprendere da dove avete lasciato, ma significherebbe rendervi conto che siete due persone diverse e che dovreste in qualche modo ricominciare daccapo. Tutto questo, ovviamente, tenendo conto di un 'ma'. Sicuramente se lui ti ha baciata in quel momento provava attrazione verso di te, ma tu non sai se e cosa stia pensando lui di quella serata. Non sai se a sua volta è impegnato...insomma corri il rischio di fantasticare su un 'sentiero morto', senza futuro. Torno quindi alla tua domanda: 'che pensare? Ovvero, come dissipare la confusione?' Anzitutto domandandoti come vivi quello che hai: se per te, indipendentemente dall'ex, il rapporto che stai vivendo ha un senso, se vuoi stare con il tuo attuale ragazzo, apprezzando ciò che lui e il vostro rapporto ti dà e tollerando ciò che senti mancarti. Per quanto riguarda il tuo ex, cerca di dare uno stop ai pensieri e alle fantasie...almeno fino a che non saprai che significato ha avuto per lui quella serata e quel bacio. A volte non ci sono scelte giuste in assoluto, ma solo scelte che ci fanno stare meglio...basta che siano fatte di realtà e non di fantasie che alla fine lasciano l'amaro in bocca! Auguri!!

Youngmail

Non voglio perdere nessuno dei due...

28/07/2003:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail, da circa due mesi frequento due ragazzi contemporaneamente...inizialmente era una cosa normale, nel senso che avevo il ragazzo (da circa due anni) e frequentavo in amicizia un compagno di università con cui studiavo e frequentavo. Ma poi questa amicizia si è fatta sempre più intensa e io ho cominciato a confidargli alcune cose che non andavano nel rapporto con il mio ragazzo e lui è diventato il mio consigliere. Ho notato che stava prendendosi una cotta per me, ma lo ho apprezzavo sempre di più perché mai di fronte alle mie lamentele rispetto al mio ragazzo mi ha detto o spinto verso il lasciarlo... poi la frequenza dei corsi universitari è terminata e io gli ho proposto di vederci ancora per preparare gli esami insieme. Lui ha accettato, ma pochi giorni dopo ci siamo baciati e lui i giorni successivi non è più venuto a casa mia né si è fatto sentire. Io allora l'ho cercato e, siccome ho capito che rischiavo di perderlo, gli ho detto che stavo per lasciare il mio ragazzo e che ero innamorata di lui...solo ci sarebbe voluto un po' di tempo perché volevo trovare il momento giusto per interrompere la storia. In realtà questo è stato il primo mattone di un castello di bugie...non solo non avevo mai pensato di lasciare il mio lui ma non sapevo nemmeno se ero innamorata del mio compagno! Sapevo solo che non volevo perderlo perché ci tengo moltissimo a lui e quel bacio mi aveva lasciata molto confusa...non so se lusingata, innamorata, infatuata o che altro...da giugno, così frequento i due mantenendo con uno la versione che il mio ragazzo è in un momento di profonda crisi e non posso lasciarlo proprio ora e con l'altro che il mio amico ha solo bisogno di un'amica perché è solo e non sa con chi parlare...mi sento male se penso a come mi sto comportando ma il cuore mi dice che tengo tanto a tutti e due e non voglio perderne uno! Aiuto!!!

Risposta

Cara amica, sei davvero in una situazione complicata e, un po' come i gatti quando hanno per le mani un gomitolo, ti sei aggrovigliata nei nodi delle bugie raccontate per non perdere né l' "amico" né il ragazzo. Pur comprendendo le tue ragioni e i tuoi timori, dalla mia esperienza ho riscontrato che queste situazioni raramente possono essere sostenute a lungo. Molto spesso finisce che il groviglio di lana viene tagliato del tutto. In altre parole, se questa strategia sembra avere finora funzionato, è molto probabile che alla lunga ti porti a perdere entrambi questi due uomini a cui tieni così tanto! Basta una gaffè, un commento fatto da altri che si rendono conto di quel che sta capitando, una coincidenza che faccia scoprire all'uno o all'altro come stanno le cose, o anche solo il fatto che tu non ce la faccia più a reggere la tensione di questa situazione... Che fare allora? Anzitutto permettimi una breve considerazione. È normale che ci si possa sentire attratti da più di un ragazzo, perché sicuramente la persona con cui si sta non è il principe azzurro portatore di tutti quegli aspetti che vorremmo in un uomo, ma è anche necessario riconoscere delle priorità che tu ritieni irrinunciabili in un rapporto di coppia. Altri aspetti per te importanti potrai coltivarli all'interno di diverse amicizie, altri ancora resteranno un margine di frustrazione che imparerai a tollerare. Tornando al tuo problema, ti chiederai che puoi fare ora. Forse la prima cosa non è un fare ma un pensare...puoi chiederti come ti immagini il tuo futuro, come lo desideri e chi vedi o vorresti accanto a te a condividere le cose che ti auguri per il tuo futuro. Puoi domandarti di cosa non saresti davvero in grado di fare a meno: di quel che ti dà il tuo ragazzo o di quel che ti dà il tuo 'amico'? Qualsiasi scelta farai porterà con sé amarezza e la sensazione di rinunciare a qualcosa di bello, ma è normale... d'altra parte tutti noi possiamo vivere una sola vita e questo ci pone costantemente di fronte a scelte, a bivi che non di rado lasciano la curiosità e la voglia di sapere come sarebbe andata se avessimo preso l'altra strada. In realtà, quasi paradossalmente, nel tuo caso hai più probabilità di non perdere questi due ragazzi se scegli. Sì, perché scegliendo quantomeno uno di loro resterà con te e la sincerità che riserverai all'altro ti permetterà, magari non subito, di offrire un'amicizia... In bocca al lupo!!

Youngmail

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