Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Mi attrae ma non mi sento ancora pronta

16/02/2004:lettera non firmata

Domanda

Cara youngmail: ho lasciato il mio ragazzo perché mi faceva troppe pressioni per avere rapporti sessuali e io non me la sentivo. Le sue insistenze hanno finito col farmi pensare che lui volesse solo una cosa da me e che non ci tenesse a me come persona. Quindi, alla fine, nonostante lui mi giurasse di essere innamorato di me ho chiuso la storia: non sopportavo più che si avvicinasse a me, perché lo vedevo come un continuo tentativo di convincermi a qualcosa che non mi sentivo: eravamo insieme da pochi mesi e io sono giovane...insomma voglio pensarci bene, essere più sicura del rapporto. Il fatto strano è che ora quando lo vedo mi sento fortemente attratta da lui e non so cosa fare! Temo che se gli do segnali positivi, torniamo insieme ma le cose stanno esattamente come prima! Che fare?

Risposta

Cara amica: hai ragione a volerci pensare bene. È un tuo diritto fare l'amore solo quando ti senti pronta e in quella situazione il tuo istinto e le tue sensazioni parlavano chiaro. Credo, però, che accanto ai tempi del sentirti pronta e del sentire il rapporto abbastanza stabile e serio, abbia giocato un altro fattore importante: l'essere 'cacciata'. Nella tua lettera hai ripetuto diverse volte come ti infastidiva l'insistenza del tuo ragazzo nel forzare un'intimità fisica che più lui ti chiedeva meno tu desideravi. Esattamente al contrario, nel momento in cui lui ha smesso di insistere tu ti sei sentita più propensa alla vicinanza fisica con lui. Più che strano mi sembra naturale. Quando hai potuto smettere di difenderti dalle sue pretese e dai suoi bisogni, hai potuto ascoltare i tuoi. Probabilmente il fatto che nel vostro rapporto i bisogni del tuo ex - ragazzo fossero espressi in modo così forte, non permettevano a te di sentire l'attrazione nei suoi confronti e il tuo bisogno di intimità. Come se le sue pressioni ti avessero un po' travolta e spaventata! Tieni conto che gli uomini talvolta parlano un 'linguaggio' un po' diverso dalle donne. Come tu stessa dici per loro l'aspetto sessuale è importante perché attraverso la vicinanza fisica sentono e comunicano amore, mentre spesso le donne chiedono all'uomo di mostrare prima amore per poi desiderare un'intimità. Che puoi fare ora? Forse la cosa più importante è capire se lui è disposto a fare spazio ai tuoi bisogni e ai tuoi tempi, a considerare che ci sono anche le tue esigenze nel rapporto, a mettersi anche in un atteggiamento di ascolto e rispetto, oltre che a manifestarti i suoi bisogni.

Youngmail

Ci siamo lasciati ma non riesco a dimenticarla

20/10/2003: di F, 32 anni

Domanda

Cara Youngmail, Salve. Sono F. ho 32 anni da circa 2 mesi è finita la storia con la donna che amavo, che ha 2 bambini non miei.
Praticamente lei ha perso la testa per un uomo più vecchio di lei che fa parte di un nostro gruppo di amici e anche lui stava insieme ad una donna di pari età sempre dello stesso gruppo. Si è insinuata tra loro e li ha fatti lasciare offrendo a quest'uomo sicuramente un piatto + appetibile di quello che aveva.
Lei, da quanto ho capito, ha cominciato con lui dapprima uno scambio di sms dove diceva si confidava con un amico, poi da cosa nasce cosa e lei (e lui naturalmente) si sono innamorati l'uno dell'altra.
Questa storia va avanti da circa l'inizio del 2003 e noi ci siamo lasciati a Luglio.
Lei ora naturalmente sta con lui ma per ora non hanno una vita insieme come l'avevamo noi. Siamo stati insieme 4 anni di cui 3 di convivenza. Spero in futuro abbiano una vita felice.
Io la capisco da una parte mentre dall'altra l'accuso di non aver affrontato i problemi che c'erano tra noi, dandoli subito per problemi non risolvibili, quindi peccando in egoismo, ha cercato di prepararsi una strada per non soffrire dopo.
Ma il giorno che ho smascherato tutto me ne sono andato definitivamente da casa sua per sempre e da quel giorno non l'ho cercata praticamente mai +.
Premetto che per varie scuse lei quest'estate mi ha chiamato 2 volte cercando di carpire da me dove ero e se ero in vacanza, se stavo bene, se mi divertivo etc.
Io non gli ho dato nessun genere di risposta, lei ha avuto il coraggio di farmi parlare con sua figlia (una bambina stupenda di 7 anni alla quale voglio un sacco di bene) la quale mi ha detto quando sarei tornato a casa.
Naturalmente gli ho detto che non potevo tornare in quanto non voglio + bene alla madre.
Adesso sto cercando di dimenticarla ma la ferita è ancora aperta e sanguina.
Il saperla insieme ad una persona + grande di me e che conosco mi fa soffrire, non tanto per l'età (perchè credo che alla fine lei è + matura di me ed ha bisogno di un uomo + grande e + maturo di quanto possa esserlo un ragazzo di 32 anni) ma per il regalo che io ho fatto a quest'uomo, gli ho donato una donna alla quale ho trasmesso una grande passione nata e coltivata alla grande insieme, la passione del mototurismo.
Insieme a lei abbiamo fatto 100.000 km in 4 anni tutti su strade di montagna.
Sono sempre stato invidiato dai partecipanti del gruppo per avere una ragazza carina e una perfetta compagna di lunghi giri in moto, che alla fine uno di loro è riuscito nel suo intento, quello di portarmela via.
Ora lei è motociclista, lui pure e spero siano felici insieme. Io non frequento + quel gruppo in quanto ritengo ci siano delle persone false che hanno retto il gioco sia a lui che a lei, ma dispiace non frequentare + il resto delle persone alcune delle quali molto valide e simpatiche e poi perchè non voglio vederli insieme e magari far pensare che esco con loro solo per controllarli.
Ma la loro situazione non credo sia rose e fiori in quanto anche lui ha alle spalle un divorzio ed ha un bambino di 12 anni circa (premetto che tra me e lei non c'è nessun tipo di legame) e non credo riescano a costruire quello che avevamo costruito noi. Spero tanto di sbagliarmi per il bene che forse nel mio inconscio ancora le voglio.
Come devo comportarmi per smettere di pensare a questa donna e non soffrirci + ???
Sono giuste le scelte che ho fatto???
Sperando in un vostro aiuto porgo i miei + cordiali saluti
P.S. per qualsiasi altro chiarimento non esitate a scrivermi

Risposta

Carissimo F., ho letto molto attentamente la storia che mi hai raccontato e la prima cosa che mi ha colpito è quello che si legge fra le righe: il coinvolgimento, l'affetto, la passione con cui parli di questa donna e della vostra storia racconta chiaramente quanto tu ne sia ancora innamorato e quanta sofferenza tu stia ancora vivendo per come sono andate a finire le cose. Sicuramente hai dato molto di te in questa storia e quattro anni carichi di avvenimenti, ricordi, emozioni e sentimenti non si possono cancellare da un giorno all'altro. Non basta nascondere gli album di fotografie o evitare i posti in cui siete stati insieme, nè pretendere da te stesso di non pensarci ancora: più te lo imponi, più finisci per pensarci. Mi domandi se hai fatto la scelta giusta. Credo che nessun altro possa darti questa risposta. Solo tu, in coscienza, sai se questa per te e per voi era la scelta giusta. Quel che ti posso dire è che mi sembra che tu stia portando avanti questa scelta con coerenza e dignità. Sicuramente il dolore, la gelosia, il senso di ingiustizia e tradimento che ti porti dentro sono molto forti, ma tu riesci a ricordare anche che ci sono di mezzo dei bimbi che ami, che la donna che ti ha fatto un torto è anche quella che hai amato e con cui hai vissuto molto e in nome di questo cerchi di stare per conto tuo piuttosto che ingaggiare una battaglia di inutili risentimenti. Lasciati dire, Fabio, che, pur conoscendo E., mi sembra di poter dire che non credo che tu le sia meno in maturità! Penso però che talvolta nella vita si creino delle situazioni che non ci è dato di controllare e che, d'altro canto, non possiamo ignorare. Solo che guardarle in faccia e decidere che fare è molto doloroso ed è naturale poi cercarvi delle spiegazioni, pensando e ripensando a com'è potuto accadere. Nella tua storia, tu sai che il tuo rapporto di coppia aveva delle difficoltà e che la tua compagna di fronte ad esse si è arresa, cercando una 'rete di salvataggio' in un altro rapporto. Tu, al suo posto, forse avresti tentato di risolvere i problemi, ma lei non è te e la strada che ha scelto, per quanto criticabile, è la realtà con uci ti sei dovuto confrontare. Non sappiamo se la nuova storia durerà, se sarà felice o se piuttosto alla lunga si ripresenteranno le difficoltà. L'importante è che tu possa dire a te stesso di aver fatto il possibile, di aver compiuto le tue scelte secondo coerenza. Alla fine di una storia è costruttivo fermarsi a riflettere su ciò che non ha funzionato, è comprensibile vivere per un pò altalenando tra il dolore, il rancore e la nostalgia, ma è pericoloso rimanere incastrati nelle maglie del passato. Forse, la miglior cosa che puoi fare per te stesso è non biasimarti se non riesci ancora a togliertela dalla testa (anche perchè questo più che significare che eri con una donna indimenticabile, indica invece che tu eri davvero innamorato), comprendendo che, oltre a lei, ti manca il passato felice che hai perso. E può esserti utile distrarti: frequentare degli amici solo tuoi, iscriverti a qualche corso, fare nuove conoscenze, coltivare hobby che sono ancora nel cassetto dei desideri. Non è una cura, è più un cerotto....ma anche i cerotti hanno la loro utilità quando la sofferenza rischia di diventare una compagnia a tempo pieno. E, ultima cosa, non perdere la speranza: quando si sta male è facile cadere nella trappola di credere che non si starà mai meglio....sono convinta che se guardi alle esperienze di dolore della tua vita ti rendi conto che per fortuna in realtà non è così! In bocca al lupo!!

Youngmail

Non era quello giusto, l'ho lasciato e ora ho tutti contro

06/10/2003: di S, 25 anni

Domanda

Ciao, ho deciso di scrivere questa mail perchè da un anno circa non riesco più a essere felice. Sono costantemente inquieta, insicura, insofferente. Per farti capire, forse devo iniziare il mio racconto, che ha inizio a metà luglio dell'anno scorso.
Dopo 7 anni di fidanzamento ho lasciato il mio ragazzo: con lui avrei dovuto sposarmi quest'anno. Pertanto l'ho lasciato a meno di un anno dall'ALTARE.
Sappi che avevamo già prenotato villa, catering, chiesa, fotografo. E la casa era pronta, erano già arrivati i primi mobili quelli del bagno. Famiglie estusiaste, amici lo stesso, e il mio ragazzo anche. L'unica a non essere contenta ero io: nei pochi momenti di lucidità a cui mi lasciavo andare ero perfettamente cosciente del fatto che io non lo amavo più e che non era lui la persona che avrei voluto sposare. Ma come facevo a dirglielo? E come avrei potuto dirlo ai miei genitori? Troppa sofferenza, troppo dolore. Per questo motivo mi sono fatta trascinare in questa situazione ed inerte sono andata avanti autoconvincendomi che questa era tuttavia la cosa giusta da fare: un ragazzo con cui ho condiviso la mia adolescenza, che mi voleva bene, la mia famiglia e la sua che ci amavano, tante esperienze in comune, anche se una vita sessuale praticamente nulla. A dire la verità, presa dalla foga dell'organizzazione del matrimonio (io sono innamorata dell'idea del matrimonio) mi ero anche quasi convinta di essere felice. Certo, mancavano alcuni elementi alla mia vita di coppia, ma vedevo che anche altre coppie dopo tanti anni non erano più super affiatate. Infatti eravamo un po' scesi nella monotonia, non mi divertivo più tanto quando stavo con lui, se non lo vedevo non era un problema, a volte stavo pure meglio. Ma ho pensato "Be è normale dopo tanto tempo".
MA COME ALLORA SONO RIUSCITA A LASCIARLO?
La cosa è stata veramente "strana", un segnale penso mandato da Dio che mi ha visto soffrire senza poter in alcun modo venirne fuori. È arrivato in ufficio un ragazzo, un tecnico del computer, che mi ha fatto andare fuori di testa, una Cotta bella e buona: dopo tanto tempo, ho riprovato sensazioni che non sapevo più cosa fossero, mi sono risentita VIVA, un'altra persona, finalmente me stessa. E allora ho capito che non avrei potuto recitare ancora a lungo. E ho trovato la forza di mandare tutto all'aria. Ho passato tre giorni a piangere continuamente, a non mangiare prima di riuscire a dirlo ai miei e al mio ragazzo. E quando ci sono riuscita, col cuore in mano sono stata molto sincera e ho confessato una crisi che era in atto inconsciamente o coscientemente da troppo tempo. Da lì ho cominciato a soffrire nel vedere i miei genitori soffrire come cani bastonati, il mio ex ragazzo l'ho visto cadere in depressione, dimagrire in maniera vertiginosa, senza più la terra sotto i piedi. E tutto questo mi ha mandato in tilt, per diverse settimane ho avuto crisi di pianto quasi ogni giorno, ho perso diversi chili, ho sofferto molto. Sottolineo anche che con il tecnico del computer poi non è successo niente - un colpo di vento insomma. Ma un po' alla volta ho cominciato a riacquisire il mio equilibrio, il mio rapporto con i miei genitori e parenti più stretti, persino l'amicizia con alcune persone. Ho ricevuto diversi giudizi anche cattivi, sai, in un paese le dicerie ... ma lo sapevo, l'avevo messo in preventivo Poi mi sono innamorata di un ragazzo del paese che era già stato nella mia compagnia, che era conosciuto anche dai miei, dal mio ex e dopo poco più di un mese da quando mi sono lasciata stavo con lui e ci sto ancora. Da lì mi sono attirata le antipatie di tutti e i cattivi giudizi della massa. E questo ha giocato un ruolo decisivo nella mia stabilità interiore. Mi sono ritrovata con tutti i componenti della mia compagnia che mi hanno voltato le spalle, mi sono ritrovata a veder soffrire ancora di più il mio ex, e a perdere anche la mia migliore amica. Solo perchè tutti si sono fermati all'apparenza, senza conoscere la verità di fondo. A questo si è aggiunto il fatto che il mio attuale ragazzo aveva notevoli problemi, lavorativi, economici principalmente che ci ha portati ad isolarci molto quest'inverno e a essere malvisti da tutti, come quelli che si ritengono migliori di tutti. Spesso ho avuto crisi e le ho attualmente. Questo perchè mi vedo ora senza la compagnia con cui uscivo da 10 anni ormai (anche se sono consapevole che non si sono dimostrati dei veri amici), perchè vedo il matrimonio come qualcosa che avevo quasi sfiorato e che ora non riuscirò più a raggiungere, perchè leggo in faccia del mio ex tutto il male che gli ho procurato, perchè ho paura che non riuscirò mai a cancellare il dolore generato nei miei. Col mio ragazzo poi entriamo spesso in contrasto e questo mi fa stare ancora più male. Lui mi sta accanto quando serve, ma a volte da la precedenza ad altri suoi impegni, e io mi sento l'ultima ruota del carro, oppure mi fa battutine che mi feriscono, anche se lui dice che lo fa solo per sdrammatizzare e non per farmi del male. Ti faccio un esempio: è da mesi che gli chiedo di pianificare le ferie, ma per problemi economici suoi non abbiamo potuto farlo: abbiamo rimandato, e ora che sembra che le cose gli vadano meglio, non ha ancora detto "Be allora adesso possiamo decidere dove andare". A volte sembra che non si renda conto di cosa è importante per me, che se lui mi dice sabato ti porto al mare, io ci conto, e invece poi per un motivo o per l'altro le cose non vanno mai così. Perchè non gli piace pianificare nella sua vita, ama vivere alla giornata, mentre io sarei più una tipa che ama pianificare. Poi vuole a tutti i costi che entri in confidenza con i suoi, ma io non ci riesco, non almeno dopo così poco tempo visto che sono una persona timida di natura. Non è proprio il tipo che mi riempie di attenzioni, complimenti sì, ma da quanto tempo non mi porta neanche un fiore.
Insomma ci son tante cose che non mi piacciono in lui, ma io sento di volergli bene, infatti ci sono anche aspetti che amo molto di lui. E penso che se faccio fatica a tollerare alcune cose è per la situazione di stress che mi trascino da quasi un anno: sono stata quasi direi in gabbia per tanto tempo e ora, ogni volta che qualcuno mi dice qualcosa che non è quello che voglio sentirmi dire, mi sembra di avere tutto contro. In questo momento desidero solo raggiungere la tranquillità interiore, l'equilibrio emotivo, basta sofferenza, chiedo un po' di felicità per rendere più tranquille anche le persone che mi stanno accanto. Vorrei tanto trovare il modo per venir fuori da questo circolo, ne ho bisogno, a soli 25 anni sento addosso il peso delle esperienze come se fossi una vecchia. Grazie ciao

Risposta

Carissima S., anzitutto mi devo scusare per il ritardo con cui ti rispondo.
Problemi tecnici indipendenti da me e legati al sito mi hanno fatto ricevere solo oggi la tua lettera. È una lettera lunga e molto ricca e questo mi fa immaginare che quest'ultimo anno oltre ad averti caricata di eventi e situazioni difficili, ti abbia reso molto pensosa, riflessiva. Interrompere un rapporto che dura così a lungo è sicuramente un grosso cambiamento e decidere di 'buttarsi' sicuramente ti deve aver richiesto molto molto coraggio. Non so se ti può consolare, ma capita di frequente che l' organizzazione del matrimonio sia un banco di prova per il rapporto di coppia. E, se ci pensi, è un bene che prima di fare una promessa tanto impegnativa uno senta una vocina che gli dica che forse non è pronto o non è con la persona giusta! Anche quando questo capita, com'è successo a te, non sempre si ha la forza di chiudere un rapporto che, per quanto monotono, è carico di affetto, dà sicurezza e rappresenta - nel tuo caso in particolare - un bel pezzo di storia di vita insieme. È uno strappo difficile da ricevere come da dare. È un po' come un intervento chirurgico doloroso: si vorrebbe rimandarlo, magari evitarlo, ma in fondo al cuore si sa che affrontare la difficoltà è l'unica strada giusta per 'guarire'. Così tu hai pagato a prezzo molto alto la tua onestà e coerenza. Immagino sia stato doloroso e ti abbia fatto sentire in colpa vedere piangere il tuo ex-ragazzo, sapendo al contempo che non volevi farlo soffrire, ma che evitargli questo dolore significava imbrogliarvi entrambi e vivere un futuro infelice. Così i tuoi genitori, che probabilmente hanno visto infrangersi sogni che credevano già realtà, non ti hanno compresa. E gli amici, che non capendo la tua scelta hanno trovato più semplice allontanarsi o giudicarti per la tua scelta! Nonostante tutti questo sei riuscita a rialzarti e a trovare un nuovo amore. E ora ti trovi a fare i conti con un bilancio ancora pesante: un equilibrio emotivo che ancora fatica ad assestarsi, un rapporto in cui ti senti divisa tra aspetti che non ti piacciono ed altri a cui senti di tenere davvero, l'autostima che 'zoppica'. Che fare? Se fossi al tuo posto, cara S., comincerei a considerare quanto la tua scelta coraggiosa, sebbene a fatica compresa, abbia in realtà fatto bene a tutti. Considera cosa sarebbe accaduto se tu avessi 'retto la commedia': il tuo ragazzo, che ora sarebbe tuo marito, vivrebbe la tristezza o la rabbia di avere accanto una moglie che non si sente attratta da lui e che lo ama più come un fratello che come un compagno; tu probabilmente saresti infelice o, nella migliore delle ipotesi, tremendamente annoiata, in un rapporto dall' elettrocardiogramma piatto e ti biasimeresti per non aver rotto prima che fosse tardi. C'è da immaginare che questa situazione di forte frustrazione per entrambi non sarebbe durata a lungo e che uno dei due o entrambi avreste mandato presto in crisi il rapporto. E i tuoi genitori? Immagini più terribile per loro l'infrangersi di aspettative irreali o il vederti infelice in un matrimonio con alta probabilità di fallimento? E gli amici? Se non si sono dimostrati comprensivi nei confronti della separazione prima del matrimonio, figuriamoci in caso di crisi dopo!! La tua scelta ha permesso di scrivere un futuro diverso: ora sia tu che il tuo ex ragazzo potete costruirvi una vita più felice per entrambi. I tuoi genitori, seppur delusi, potranno un giorno avere la gioia di vederti sorridente all'altare, sapendoti felice e gli amici.a che servono degli amici che accettano solo di vedere una facciata e non si preoccupano che tu stia bene davvero? Vedendo così i fatti, forse sarai meno severa con te stessa. Sì, perché gli altri possono anche giudicarti dall'esterno, ma tu che sai molti dei perché delle tue scelte, tu dovresti essere meno spietata verso te stessa e pensare che hai tutto il diritto di essere felice, che te lo meriti, che sei una persona sincera e coraggiosa, anche se gli altri non te lo riconoscono. Allora, come secondo passo, al tuo posto cercherei di fare pace con me stessa: è indispensabile se vuoi recuperare un po' di equilibrio emotivo. Che significa fare pace con se stessi? Significa smettere di fare la parte del genitore critico che, con le mani ai fianchi e la faccia seria, critica ogni scelta che compi, facendoti credere che non sei in gamba. Smetti di 'boicottarti' anche tu: chiediti più spesso cos'hai voglia di fare, cosa ti piace, cosa desideri, cosa manca alla tua vita per essere felice e non aver paura a mettere in campo un po' di sano egoismo per raggiungere il benessere. Penso che quando (e sottolineo il quando, non il se) riuscirai a guardarti allo specchio e a sorriderti con tenerezza, potrai anche essere più serena nelle tue scelte future: decidere ad esempio se la persona con cui stai è quella che fa per te o no; ma anche far valere in questo rapporto le tue esigenze e le tue ragioni. Portare avanti la tua vita senza sentirti troppo vincolata dalle aspettative, anche se a fin di bene, dei tuoi. Trovare dei nuovi amici, ricucire lo strappo con alcuni di quelli perduti o semplicemente dir loro quanto sei stata delusa per il loro scarso interesse alle tue emozioni e alla tua sensibilità. Sono vie tutte percorribili se riesci a sentirti più tranquilla con te stessa, se riesci a dirti con crescente convinzione che meriti di essere felice e che non c'è alcuna colpa che tu debba espiare, anche se c'è stata così tanta sofferenza: hai solo risparmiato un dolore successivo più grande e sicuramente non era in tuo potere modificare i tuoi sentimenti. Ti faccio i più grossi auguri! Se vuoi, scrivimi ancora e fammi sapere come stai!

Youngmail

Serena con il mio lui, viva con il mio ex, che fare?

04/08/2003: di S.

Domanda

Cara youngmail, sono tre notti che passo insonni. Sto con un ragazzo da tre anni. Credevo di starci bene. Insomma, niente scintille, un rapporto tranquillo, ma ho la sicurezza che lui mi ama...e io amo lui. Quattro giorni fa, appunto, sono uscita per una cena fra ex compagni di classe e c'era anche lui, un mio ex, il mio 'grande amore tra i banchi': alle superiori siamo stati insieme per più di un anno ed è stato un anno di fuochi d'artificio.. Poi la cosa si era chiusa dopo la maturità perché lui era partito militare e io, appunto ho frequentato nel frattempo altra gente, sono cambiata, ho conosciuto il mio attuale ragazzo. E lui nel frattempo aveva fatto altrettanto. Solo che quella sera eravamo seduti vicini e mi sembrava di essere ancora la sua ragazza e penso che lui avesse la stessa impressione perché a fine serata, come se nulla fosse, lui mi ha riaccompagnata a casa e mi ha baciata... Adesso sono nella confusione più totale. Da un lato vorrei riprovarci con lui perché mi fa sentire viva, dall'altra non ci siamo detti niente che potesse spiegare quello che stava succedendo, perché lui dopo il bacio se n'è andato in silenzio! E non si è più fatto vivo...non so che pensare!

Risposta

Cara S., potresti cominciare con il pensare, o meglio con il chiederti, come mai ti sei dimenticata così in fretta di avere un ragazzo e come mai fatichi così tanto ora a ricordartene... Per quanto riguarda l'ex, sicuramente dev'essere stata un'esperienza intensa che ha riacceso ricordi ed emozioni dimenticate, ma forse è importante che ricordi quel che tu stessa hai scritto: che entrambi avete frequentato altre persone, siete cambiati...per cui se ci riprovaste, come una parte di te sembra augurarsi, dovresti metterti nell'ordine di idee che non potrebbe essere un riprendere da dove avete lasciato, ma significherebbe rendervi conto che siete due persone diverse e che dovreste in qualche modo ricominciare daccapo. Tutto questo, ovviamente, tenendo conto di un 'ma'. Sicuramente se lui ti ha baciata in quel momento provava attrazione verso di te, ma tu non sai se e cosa stia pensando lui di quella serata. Non sai se a sua volta è impegnato...insomma corri il rischio di fantasticare su un 'sentiero morto', senza futuro. Torno quindi alla tua domanda: 'che pensare? Ovvero, come dissipare la confusione?' Anzitutto domandandoti come vivi quello che hai: se per te, indipendentemente dall'ex, il rapporto che stai vivendo ha un senso, se vuoi stare con il tuo attuale ragazzo, apprezzando ciò che lui e il vostro rapporto ti dà e tollerando ciò che senti mancarti. Per quanto riguarda il tuo ex, cerca di dare uno stop ai pensieri e alle fantasie...almeno fino a che non saprai che significato ha avuto per lui quella serata e quel bacio. A volte non ci sono scelte giuste in assoluto, ma solo scelte che ci fanno stare meglio...basta che siano fatte di realtà e non di fantasie che alla fine lasciano l'amaro in bocca! Auguri!!

Youngmail

Ho scelto di divertirmi e non lasciarmi più coinvolgere: che ne pensate?

23/06/2003: di L.

Domanda

Salve! E` la prima volta che vi scrivo. Sono venuta a vostra conoscenza andando al consultorio vicino casa mia.
Non ho mai avuto necessita` di scrivervi, ma è un periodo che tutto va un po' storto e sono sempre inquieta con la mia famiglia.
Non ho problemi particolari, solo vorrei sapere un vostro parere su quel che vi racconterò... ho bisogno di un parere esterno e da parte di qualcuno che sia abbastanza esperto nei problemi giovanili.
Dopo un lungo periodo di insicurezza nel mio rapporto con il mio ragazzo a marzo ho troncato la relazione definitivamente e la scusa che ho utilizzato e` stato il fatto di aver scoperto che mi aveva tradito, come anche io pero` avevo precedentemente fatto (qualche settimana prima di lui) e anche il fatto di aver scoperto poi che mi ha tradito non una ma 2 volte.
Ora faccio molte esperienze: sono andata a letto con 2 ragazzi, tra cui uno più volte e ogni week-end che esco mi pongo l'obbiettivo di divertirmi con qualcuno.
Sento il bisogno irrefrenabile di fare esperienze, visto che solo con il mio ex (il mio primo ragazzo) ho sperimentato certe cose sul sesso. Sento di volermi comportare cosi perché essendo stata tradita da una persona a cui volevo veramente bene, ho paura di soffrire e sentirmi presa in giro; il modo in cui mi comporto ora non e` il migliore, ma soddisfo me stessa e penso solo a me.
Inoltre mio padre e` lontano per lavoro da più di un anno e mia mamma a volte è nervosa e mi fa impazzire perché si sfoga sugli altri e ancor peggio mia sorella che conviveva con suo moroso e` stata mandata via dall'appartamento e ora e` a casa con noi e per me non e` un granchè perché non siamo in buoni rapporti e ci confidiamo poco e la sento a volte come una seconda mamma.
Ho gli esami di maturità, ma stranamente sono l'unica cosa che non mi preoccupa,
Vorrei solo avere un vostro parere sulla mia situazione generale e in caso più avanti parlarvi di problemi più specifici. Grazie.

Risposta

Cara L., anzitutto benvenuta nella nostra rubrica! Nella tua lettera mi racconti un pezzetto della tua storia: avevi un ragazzo, con cui le cose evidentemente non andavano per il meglio, dato che nessuno di voi due era fedele all'altro, così tu hai deciso di rompere, motivando con i tradimenti, ma in realtà con la sensazione forse che la storia non potesse andare avanti: gli volevi bene e ti sei sentita tradita e ferita nei tuoi sentimenti, ma dici che anche tu non eri sicura di questo rapporto. Anche la tua famiglia non sta attraversando un periodo facile: mamma probabilmente si sente sola senza papà, in compenso hai "una mamma di troppo", cioè tua sorella . . . e la vita sotto lo stesso tetto da come la racconti dev'essere un po' uno stress! Rispetto al tuo rapporto finito male mi sembra che la conclusione a cui tu arrivi sia: "Ho capito che se ci si lascia troppo coinvolgere nei rapporti d'amore si finisce col soffrire. Per cui in questa fase della mia vita ho deciso di pensare solo a me stessa, divertirmi, uscire con molti ragazzi diversi, concedendo loro tutt'al più qualche momento d'intimità, ma non il mio cuore." Devo dire che ti capisco e hai ragione: quando l'esperienza di vita è che se si ama un uomo questo finisce per tradirti o per lasciarti è facile arrivare a chiedersi che senso ha amare...ci si può sentire molto vulnerabili nel lasciare che qualcuno diventi molto importante per noi, perché gli si dà il potere di farci soffrire...gli si affidano le nostre emozioni e gli si dà fiducia. Ed è possibile che dalla storia con il tuo ex tu ne sia uscita scottata, con l'idea che 'fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio'. Però mi scrivi e mi chiedi un'opinione...questo mi dice anche che nonostante i molti corteggiatori, le uscite serali e il non avere legami stabili, c'è qualcosa che non ti torna...che ti fa stare male... C'è anche da considerare che se da un lato uscire con tanti conoscenti senza che nessuno di loro diventi qualcosa di più ti protegge da possibile ferite, dall'altro questo può portarti dopo un po' a vivere una spiacevole sensazione di vuoto, di non capire che senso ha ciò che stai facendo o, peggio, a sentirti desiderata e usata solo per l'aspetto sessuale... Mi chiedi un parere: eccolo. Penso che nella vita possiamo compiere qualunque scelta noi riteniamo migliore per noi. Siamo esseri liberi e nessuno ci può costringere a fare ciò che non sentiamo nostro; tuttal'più possono esistere buoni consigli (o buoni consiglieri) che ci danno qualche spunto di riflessione, ma poi la responsabilità delle scelte di vita sono sempre nostre. Quel che la mia esperienza (sia quella personale che quella delle persone che mi scrivono o che parlano con me) mi dice è che non esiste stratagemma o protezione per la sofferenza: fa parte della vita...per tutti. Anche se sembra sempre che l'amica o il vicino siano più fortunati di noi e noi invece collezioniamo sfighe, credi, non è così. Spesso è solo apparenza, perché com'è naturale ognuno sente i propri problemi e i propri dolori come un fardello pesante che gli altri a fatica possono capire.. Ma se non è possibile scappare dal dolore, che si può fare? Forse cominciare a pensare che le 'ferite' si possono anche curare: con il tempo, con la pazienza, non scappando dal vivere la vita intensamente sperando di non starci più male, perché è un po' come star male e scappare dall'ospedale...che si risolve? Si sta peggio ed aumenta la paura del male. Sei stata sfortunata: probabilmente hai vissuto un rapporto che non faceva per te e hai dovuto fare i conti con questa realtà in modo decisamente brusco, ma questo non necessariamente significa che tutto il genere maschile sia come il tuo ex, né che non ci possa essere una persona, una storia che fa per te e che possa renderti felice...senza scadenza. Magari non subito, magari non ora. È possibile che ci voglia un po' di tempo per guarire le ferite...attenta però che i "cerotti" che usi in questo momento non rischino di aumentare la sfiducia e la sofferenza anziché lenirla!! Se ti va, scrivimi ancora. Sarò lieta di risponderti. Ciao e in bocca al lupo!

Youngmail

Ritorno di fiamma

12/05/2003: di D, 21 anni

Domanda

Cara Youngmail: sono D. una ragazza di 21 anni. Vi scrivo per una cosa che penso di poter chiamare 'ritorno di fiamma'. Parto dall'inizio: un paio di anni fa sono stata assieme ad un ragazzo mio coetaneo. Entrambi frequentavamo il primo anno di università e tutto a ripensarci adesso mi sembrava bellissimo...siamo stati insieme un po' ed eravamo davvero molto innamorati. Poi, non saprei spiegare bene perché, la storia è finita. Ci amavamo ancora, ma non sapevamo come andare avanti: ognuno di noi era combattuto tra l'avere la libertà da single per farsi un po' d'esperienza (eravamo entrambi alla prima storia seria) e il divertirsi un po' e il legarci definitivamente... forse ha prevalso la prima. L'ho lasciato o eravamo tutti e due d'accordo, ma con l'idea che un giorno forse saremmo potuti tornare insieme. Circa un mese fa ci siamo rivisti per caso e ci siamo fermati per un caffè. Dovevano essere 10 minuti e siamo rimasti a parlare per più di un'ora...e sembrava non fossero passati quei due anni di separazione. Ci siamo raccontati molto liberamente le nostre vicissitudini e ci siamo messi d'accordo di reincontrarci dopo un viaggio che lui doveva fare. Da quel giorno non faccio che pensare a lui, a noi, al fatto che siamo liberi, ad un futuro insieme allora lasciato aperto e penso che il nostro incontro possa essere un segno del destino che mi dice la strada da prendere. Che ne pensi tu? Credi nell'amore della vita? Quell'unica metà al mondo in grado di completarti? Mi sento un po' confusa e vorrei capire che fare!

Risposta

Cara amica, a volte è difficile capire i 'segni del destino', come tu li chiami. Certo, ci sono delle circostanze che ci colpiscono e ci fanno riflettere e a cui noi stessi, a seconda dei nostri desideri e pensieri attribuiamo un dato significato, regolando in conseguenza il nostro comportamento e quindi influenzando l'andamento successivo delle cose, ma attribuendone magari l'esito nuovamente al destino. Mi spiego meglio con un esempio: se tu ti fossi trovata a vivere le stesse circostanze con un ex di cui non ti importava più nulla, saresti qui a pensarci e a sognarci su? Certamente questi incontri sono un po' come un trampolino che ti viene offerto, ma poi sta a te la decisione di tuffarti o meno...così come gli eventuali 'rischi'. Tu mi chiedi se credo nell'amore della vita. Beh, credo che la vita abbia sicuramente bisogno di amore per essere vissuta fino in fondo, credo che ci siano coppie di persone che riescono a vivere il loro amore con più pienezza di altre, credo che ci siano coppie che 'funzionano' meglio di altre, ma credo che ci siano anche tanti modi diversi di amare...anche in una stessa persona a seconda del partner con cui sta o in diverse fasi di uno stesso rapporto. Se tu pensi che il ragazzo che ti sei trovata di fronte, nonostante il tempo e le esperienze intercorse, sia la persona con cui senti di poter avere un rapporto più autentico...forse sai già cosa vuoi fare, non hai bisogno di consigli....solo, permettimi di metterti in guardia da un rischio: quello di idealizzare l'altro, di pensare che lui sia tutto ciò che tu puoi desiderare, di ricordare solo le cose belle che vivevate insieme, dimenticando le ragioni che vi hanno portato a lasciarvi. Inoltre, tieni conto che nella nostra riflessione stiamo considerando solo i tuoi sentimenti. È importante non perdere di vista la realtà oggettiva dei fatti: che prova lui? Avrà le tue stesse sensazioni e intenzioni? In bocca al lupo!

Youngmail

Le voglio bene..ma solo come amica

05/05/2003: di Tommi

Domanda

Cara youngmail, dopo due anni di storia con una ragazza in gamba ho deciso di troncare. Le voglio bene, tanto bene, ma ho capito che non la amo, che la vorrei tantissimo come amica ma niente più. Non ci sono altre ragazze, né io e lei litigavamo, solo non sento per lei quello che proverei per una morosa. Ho cercato di spiegarle tutto questo in modo sincero ma anche cercando le parole giuste...mi ci sono volute settimane per trovare il modo e il momento di lasciarla senza ferirla. Ma l'esito è stato comunque piuttosto catastrofico! Lei dapprima si è messa a piangere, poi mi ha scongiurato di ripensarci, poi ha cominciato a dire che forse l'ho sempre presa in giro se per due anni sono rimasto con lei...invece io sono sempre stato sincero con lei nel bene e nel male e ora non ce la faccio più a stare con lei. Le sue amiche mi dicono che piange in continuazione e sta malissimo. Ha persino smesso di studiare in questi giorni, cosa per lei impensabile! Avevo pensato anche di tornare con lei e lasciarla più gradualmente, piano piano, abituandola, in modo da farla soffrire meno...sì perché le voglio bene e penso che se si vuole bene davvero a qualcuno lo si dovrebbe proteggere dalle sofferenze...io vorrei davvero restarle amico, perché ci tengo a lei...come persona! Che ne dite?

Risposta

Caro Tommi: e chi lo dice che si vuol bene ad una persona solo quando la si preserva dalle sofferenze? Certo, quando si prova affetto verso qualcun altro si vorrebbe sempre vederlo sorridere. D'altro canto la tua sincerità e l'onesta anche se fanno soffrire la ragazza in questione le permetteranno - dopo questa fase di forte dispiacere - di fidarsi nuovamente di qualcun altro, iniziando una nuova storia, magari quella giusta per lei. Sicuramente il senso di colpa che tu ti trovi a gestire è un'emozione difficile, che ti porterebbe a fare marcia indietro pur di non causare dolore, ma alla lunga, restare con una persona che non ami rischierebbe di rendervi infelici in due...e trascinare una situazione destinata a terminare è decisamente peggio che chiudere ora. Quindi, Tommi, mi pare che tu abbia preso la scelta giusta e abbia cercato di portarla avanti in modo onesto e rispettoso della tua ex ragazza. Ora la cosa migliore che puoi fare è cercare di farti da parte e lasciarle un po' di spazio per accettare questo "strappo" e continuare a vivere. Potrà prendersela con te e arrabbiarsi: questo non significa che ti odia, ma semplicemente che a volte per staccarsi improvvisamente da una persona che ami hai bisogno di vederla come se non fosse desiderabile... Nel tempo, forse, quando le ferite saranno rimarginate, potrete tornare a parlarvi serenamente...ma per ora, dalle tempo! Quando vuoi, scrivici ancora! Ciao!

Youngmail

Mi ha lasciato..da allora è solo pioggia

24/03/2003:lettera non firmata, 22 anni

Domanda

Cara youngmail: sono una ragazza di 22 anni. Da circa un mese e mezzo sono stata mollata da un ragazzo a cui tenevo molto. Da quel giorno per me è stata solo pioggia, nel senso che non passa istante che io non lo pensi e che pianga all'idea di averlo perduto. Le ho provate tutte per uscire da questa disperazione e depressione, ma non c'è verso! Piango tutti i giorni, mi sento vuota e senza voglia di vivere. Mi sembra che siccome uno in gamba come lui mi ha mollata, allora non valgo niente. Poi mi dico che lui lasciandomi mi ha detto che la fine della nostra storia non ha a che fare con me, che è lui che non si sente di impegnarsi e allora mi tiro su, ma ricasco dall'altra parte, perché mi illudo che metta la testa a posto e torni da me! Come si fa ad uscirne?

Risposta

Cara amica, i tuoi sentimenti di disperazione e depressione sono comprensibili: come può una persona non soffrire profondamente se pensa di aver perso un grande amore e che forse se è finita non ne era all'altezza? Sono emozioni intense che, soprattutto quando la ferita è fresca, occupano la mente e il cuore interferendo con qualsiasi altra attività e togliendo la voglia di fare tutte le altre cose. Forse in questo momento ti sembra che il male non debba passare mai, che tu non riuscirai mai a fartene una ragione, oscillando tra la sconforto del "non mi vuole" e l'illusione (o speranza) del "prima o poi metterà la testa a posto e tornerà sui suoi passi". In realtà non è così. Anche dopo la fine di un grande amore si può ricominciare a vivere e bene anche! Solo non subito, ci vorrà tempo, pazienza e sforzo, ma piano piano un giorno ti sveglierai e sentirai emozioni meno spiacevoli e ti tornerà la voglia di vivere. Ora sembra impossibile, ma attraversare questa sofferenza ti renderà anche più forte; ti farà capire che hai le risorse per affrontare e superare anche grossi dispiaceri... Mi chiederai: "Ma ora? Che posso fare ora per aiutarmi?" Probabilmente avrai tentato molte cose per distrarti e non so se i suggerimenti che sto per darti sono superflui, ma credo che in questo momento sia molto importante che tu ti sforzi di uscire il più possibile di casa, di frequentare amici fidati e fare nuove conoscenze, impegnarti in quelle attività che prima di questo brutto periodo erano per te piacevoli, prenderti cura di te stessa, del tuo corpo, del tuo aspetto, premiarti ogni tanto con qualche regalino speciale. Sarà un grosso sforzo fare queste cose, soprattutto all'inizio, ma se riesci a partire diverrà via via meno difficile e più piacevole tenersi impegnata e dedicarsi attenzioni. Rimuginare, crogiolarsi nei pensieri, ora come ora è di poca utilità: ti porta solo a mantenere emozioni spiacevoli e far riemergere ricordi e pensieri che anche quando belli ti farebbero soffrire in questo momento. Coraggio!!

Youngmail

Sono single...e mi sento sola

09/12/2002: di A

Domanda

Sono A e vi scrivo forse solo per consolarmi un po'. È quasi Natale e io sono senza ragazzo...mentre le mie amiche sono tutte accoppiate. Ovviamente non mi cercano più come una volta perché escono in coppia...e questo è specialmente duro nelle feste. Qualche giorno fa ho rincontrato il mio ex, siamo usciti a bere qualcosa e ci siamo baciati. Poi però ho capito che non sono innamorata di lui...era solo un modo per non sentirmi così sola.

Risposta

Carissima A., hai ragione: per chi è solo, le feste possono diventare un momento difficile, in cui la solitudine si fa sentire maggiormente ed è facile lasciarsi prendere dallo sconforto, soprattutto se si lasciano correre i pensieri a 'briglia libera'. Ma forse, con un po' di sforzo è possibile uscire dalla situazione di 'vittima di sfortunate circostanze' e aiutarsi a vivere questo periodo in modo un po' più sereno. Come? Anzitutto non perdendo la speranza e la voglia di vivere e godersi questi periodi 'speciali' dell'anno; eppoi imparando a soppesare anche i vantaggi e non solo gli svantaggi di essere single. Forse le amiche avranno un po' meno tempo da dedicarti, ma sicuramente è possibile ritagliare o reinventare degli spazi 'only girls' in cui ritrovarsi: ad esempio potrebbe essere il momento dello shopping natalizio a cui i maschietti solitamente non amano molto partecipare e alle tue amiche potrebbe essere utile qualche tuo buon consiglio sul regalo da far loro! Oppure potrebbe essere una serata (magari infrasettimanale) in cui scambiarsi i regali, magari invitandole a casa tua per fare quattro chiacchiere intorno ad una cioccolata calda... Eppoi potresti coinvolgerle nella tua situazione, chiedendo loro una mano per conoscere nuovi ragazzi, magari amici dei loro morosi. Rivolgersi al passato per trovare un po' di compagnia, quando questo non è accompagnato da un sentimento autentico non mi sembra, invece, una soluzione. Se può farti sentire meno sola nel breve termine, alla lunga ti mette di fronte ad un ulteriore problema: stare con una persona di cui non sei innamorata, sapendo che prima o poi la farai soffrire...e soffrirai anche tu per questo. Quindi, cara A., accolgo con comprensione e solidarietà le tue emozioni di questo momento, ma penso che se rinunci a crogiolarti nella tristezza e provi a reagire, il tuo Natale possa essere meno spiacevole di quel che immagini. Essere single vuol dire anche avere più tempo da dedicare agli amici: amici vecchi ma anche nuove conoscenze e chissà...magari l'anno prossimo mi scriverai nuovamente per raccontarmi della tua vita di coppia! Tanti auguri!!!

Youngmail

Ritornare insieme dopo anni: si può?

25/11/2002: di Marco, 25 anni

Domanda

Cara youngmail: si può tornare insieme dopo anni di separazione? C'è qualche chance che la seconda volta vada bene dopo una prima andata male? Mi chiamo Marco, ho 25 anni. Dopo cinque anni, tre mesi fa ho rincontrato la mia ex. Lei stava con un altro ma abbiamo capito che ci volevamo ancora bene, lei ha mollato l'altro e ci siamo rimessi quasi subito insieme. Io sono strafelice, ma anche dubbioso: sono passati anni, la prima volta non è funzionata, lei è passata dall'altro a me. Vorrei evitare di soffrirci ancora....

Risposta

Caro Marco, mi chiedi se la 2^ volta può funzionare. Ti rispondo: 'perché no?' ...anche se forse vale la pena avere qualche attenzione. Alcuni degli elementi di dubbio che tu rintracci meritano effettivamente di essere presi in considerazione per far sì che il vostro rapporto parta con il piede giusto. Anzitutto sono passati 5 anni: è importante tenere conto che dai 20 anni ad oggi ciascuno di voi è cresciuto, cambiato, ha fatto proprie esperienze e l'altro non era lì ad osservare questi cambiamenti. Questo aspetto va tenuto in considerazione, affinché non corriate il rischio di pensare di essere insieme alla stessa identica persona di 5 anni fa. La ragazza con cui sei oggi è una giovane donna da riscoprire anche per le diversità intercorse, così come lei ha bisogno di conoscere te per quello che sei diventato. Quindi il mio consiglio è di prendervi del tempo per conoscere l'altro e valorizzare gli aspetti non noti piuttosto che vederli come un qualcosa non in linea con un'immagine che avete nella testa. L'altro può avere gusti diversi, opinioni diverse, comportamenti o modi di fare diversi,... da 5 anni fa e questo può essere una risorsa per far sì che stavolta le cose vadano meglio, se saprete ri-conoscervi (nel senso di conoscervi di nuovo).
Per quanto riguarda la preoccupazione che lei abbia chiuso la storia con l'altro e si sia rimessa subito con te senza avere un tempo da sola, penso che tu possa parlarne con lei, chiederle come si sente rispetto a questo ed eventualmente lasciarle spazi, tempi di libertà in modo che possa riflettere su questo cambiamento importante. C'è da dire che la ragione per cui lei ha lasciato il precedente ragazzo è l'essersi accorta che era ancora innamorata di te e se ha fatto un passo simile forse vuol dire che i suoi sentimenti erano chiari. Altra cosa importante potrebbe essere capire insieme cosa non è andato la scorsa volta e come eventualmente evitare che quella situazione si ripeta.
Un'ultima considerazione rispetto al tuo comprensibile timore di soffrire: innamorarsi è sempre un rischio, non si può chiedere l'amore senza accettare il rischio. Nonostante le tue perplessità, hai deciso di 'riprovarci': forse hai già accettato il rischio, no? E accettare il rischio non significa affatto che debba andare male, anzi! Vuol dire scommettere che andrà meglio stavolta! Ciao!

Youngmail

La sua amica l'ha convinta a mollarmi...

18/11/2002: di S., 17 anni

Domanda

Cara youngmail: sono S. un ragazzo di 17 anni. Vi scrivo per L. la mia ragazza o meglio dovrei dire la mia ex. Noi avevamo una storia. Ci siamo messi insieme ad agosto. Siamo stati insieme tre mesi. Per me è finora la storia più lunga...di solito dopo un mese o due mollavo le storie perché non ero più innamorato. Non questa volta però: L. mi piaceva molto e lei non so perché mi ha mollato. Io non riesco proprio a rassegnarmi!! Tutto sembrava andare per il meglio ma lei mi ha detto che aveva capito che io ero diverso da come si aspettava e che non era più innamorata di me. Mi ha lasciato il 12 novembre. Da quel giorno è tornata a fare coppia fissa con la sua migliore amica, una che non mi ha mai potuto sopportare, anche perché dal suo punto di vista le avevo soffiato l'amica. Ora io non riesco ad accettare che la storia sia finita. Do la colpa all'amica perché secondo me è stata lei a convincere L. a mollarmi. Le avrà riempito la testa di idee non vere... Io vorrei risolvere la questione e chiarirmi a quattr'occhi con l'amica: forse se lei capisse che sono innamorato di L. mi aiuterebbe a tornarci insieme!

Risposta

Caro S., quando una storia a cui teniamo molto termina ci sono tante emozioni spiacevoli che ci assalgono: l'incredulità (tu dici "Non riesco a rassegnarmi, tutto sembrava andare per il meglio"), il dolore ("Questa volta era diversa: L. mi piaceva molto") e poi, dopo essere stati assaliti dai perché e dalla sofferenza, spesso si può provare anche rabbia. Nella storia che tu racconti sembra che la rabbia sia rivolta all'amica della tua ragazza che diventa un po' la colpevole identificata della situazione. In realtà, vedi, nessuno può costringere qualcun altro a fare una cosa che non vuole. Quindi, anche se (e mi pare di capire che è solo una supposizione) l'amica della tua ragazza avesse tentato di persuadere L. a interrompere la storia, questa 'campagna di persuasione' sarebbe stata una battaglia persa se L. fosse stata sicura del vostro rapporto. Forse pensare che è una 'congiura' e che L. è stata plagiata è per te l'unico modo per darti una speranza di riallacciare questa storia importante. Probabilmente non ti senti ancora in grado di accettare quel che è successo, ma se provi a fare i conti con la realtà ti renderai conto che L. non è un burattino o una marionetta; è un essere umano responsabile delle sue scelte. Magari ha fatto una scelta per te discutibile o avventata o poco comprensibile, ma è la sua scelta. E la rabbia che provi è un'emozione giusta per la situazione in cui ti trovi: ti sei innamorato di una ragazza, eri pronto ad investire su questa storia e a comportarti in modo diverso dal passato, le cose sembravano andare bene e lei ti ha lasciato. È sicuramente una ferita che è faticoso accettare e attraverso la rabbia tu puoi pian piano prendere le distanze da chi ti ha ferito e soffrire meno. Quindi, carissimo S., capisco bene che in questo momento tu stia male, che vorresti che la storia non fosse finita, che ti aggrapperesti a qualsiasi speranza per riavere la persona di cui sei innamorato, ma ora L. si è allontanata da te lasciandoti ferito e arrabbiato. Tu fai fatica a comprendere i perché e cercarli fuori dal rapporto (l'amica di L.) ti dà l'illusione che in fondo L. non volesse lasciarti. A volte, sai, è difficile trovare un perché alle cose e arrovellarsi a cercarlo, non rassegnandosi a quella che è la realtà, non fa che prolungare lo stare male. Quindi, se vuoi un consiglio, concediti di star male e di arrabbiarti perché si è interrotta una relazione per te importante. Rifletti su ciò che di buono ti può dare quest'esperienza e poi guarda avanti. Correre dietro a L. non cambierà la situazione, né prendertela con la sua amica. Se L. ha fatto la scelta sbagliata prima o poi se ne accorgerà, ma tu certamente non puoi vivere restando in attesa di una cosa che non sai se si verificherà. Hai la vita davanti a te! Innamorarsi significa di sicuro rischiare di soffrire ma se non ti innamori mai corri un rischio ancor più alto: che la vita ti scorra sopra la testa! Coraggio!!!

Youngmail

L'ho lasciata 9 anni fa..e ora ho capito che era quella giusta!

01/07/2002: di Bibo, 27 anni

Domanda

Ciao! Sono un ragazzo di 27 anni. Ho un problema che temo possa sembrare un po' assurdo da raccontare ma...eccomi qui. Circa 9 anni fa ho avuto una ragazza. La nostra storia è durata poco più di un anno. È stata una storia molto intensa, sia perché eravamo molto innamorati sia perché il rapporto non sempre era stabile. Alla fine la storia si è conclusa perché io l'ho lasciata. Avevo voglia di vivermi la mia vita e fare un po' la 'vida loca'. Lei ovviamente c'è rimasta molto male. Non ci siamo più visti per molto tempo fino a quando circa due mesi e mezzo fa l'ho incontrata una sera in pizzeria. Era con la sua compagnia e con il suo ragazzo. Abbiamo chiacchierato del più e del meno per un po'. Nonostante ci fossimo lasciati piuttosto male, lei sembrava piacevolmente intrattenuta dalla mia compagnia: mi ha sorriso più volte ed è stata a parlare con me per più di venti minuti, lasciandosi moroso e amici alle spalle. Alla fine ci siamo salutati con un 'ci si vede' di circostanza, anche se subito d'istinto le avrei chiesto quando. Da allora continuo a cercare di levarmela dalla testa senza successo: più mi dico di non pensarci, più è dentro di me. Quando mi sono deciso a non soffocare più quello che sentivo, ho capito che 8 anni fa ho lasciato la ragazza della mia vita. Allora non lo sapevo, ma ora lo so...ho avuto diverse ragazze e col senno di poi mi accorgo di non aver amato nessuna come lei ..e ancora la amo. Non so se anche per lei sia così. Io so che non voglio perderla...cosa devo fare? Vi prego rispondetemi!

Risposta

Caro Bibo, la tua lettera potrebbe essere letta come una bella dichiarazione d'amore, anche se..... Tu mi scrivi di una ragazza che hai scelto e amato 9 anni fa e di un 'ritorno di fiamma' che sembra non darti pace. Se da un lato questa tua storia d'amore è molto romantica, dall'altro non dobbiamo scordare che quando si è molto innamorati può capitare di perdere di vista la realtà delle cose. So che starai pensando al nuovo ragazzo della tua ex, e questo fa sicuramente parte della realtà da fronteggiare, ma una dato di fatto altrettanto importante è il tempo intercorso tra la vostra storia e oggi. Entrambi in questi otto anni siete cresciuti, avete fatto esperienze che vi hanno portato ad essere le persone che siete oggi, persone ben diverse da quelle che eravate 9 anni fa. Di chi sei innamorato tu? Della 'lei' di nove anni fa o della 'lei' di oggi? Potresti rispondermi che non fa differenza, che lei è sempre lei, ma in realtà se guardi bene in te non è lei che è sempre uguale, ma l'idea, il ricordo che tu hai di lei. Mi soffermo su questo punto perché potresti tornare a frequentare quella che ritieni essere la 'donna della tua vita' e accorgerti che non corrisponde all'immagine che hai mantenuto di lei...e probabilmente ne rimarresti deluso. Non sto dicendoti 'lascia perdere' (anche perché penso che ogni scelta spetti al protagonista della situazione, tutt'al più gli altri lo possono consigliare), ma ti sto mettendo in guardia: se tu ritieni di amare ancora questa persona e di voler provare a riallacciare i rapporti, metti anche in conto che lei sarà cambiata per alcuni aspetti e preparati a conoscerla per la donna che è diventata non per la ragazza che hai conosciuto in passato!
Mi chiedi cosa fare, come riavvicinarti a lei. Penso che forse la risposta più scontata ma anche irrinunciabile sia: con molto rispetto. Lei ha una sua vita e tu non sai se ne sia soddisfatta oppure no, se l'incontro con te l'abbia turbata o sia stato solo una piacevole sorpresa, perciò penso che la cosa migliore che tu possa fare sia avvicinarti a lei in modo discreto, proponendoti. Magari potresti chiamarla e dirle che ti farebbe piacere fare quattro chiacchiere con lei, se anche lei ne ha voglia e vedere la sua reazione. Tieni sempre presente che c'è un rapporto preesistente nella sua vita, quindi magari abbi l'accortezza di accertarti se un vostro eventuale incontro costituisce un problema per la sua attuale relazione. Se lei accetta, datti del tempo per conoscerla nuovamente, capire com'è cresciuta, com'è ora e lascia che le cose seguano il loro corso naturale. Se è veramente la donna della tua vita la pazienza, la costanza e il rispetto saranno premiati...in caso contrario potresti scoprire in lei un'amica preziosa con cui condividere un bagaglio di ricordi importanti e cari al cuore ma in realtà superati.
In bocca al lupo!!!!

Youngmail

La mia lei o la mia ex?

28/01/2002: di A., 22 anni

Domanda

Sono A., ho 22 anni e...un problema. Sto con la mia ragazza da 1 anno. Ci siamo conosciuti nella compagnia che frequento e di cui fa parte anche la mia ex (che è stata tra l'altro il mio primo amore). Il problema sta proprio qui. Dopo la fine della storia con la mia ex, 2 anni fa circa, fine che per quanto abbia deciso io mi ha fatto soffrire tremendamente, la mia attuale ragazza mi è stata vicina come amica e confidente, aiutandomi a superare quel brutto momento. La mia ex, che si diceva innamoratissima di me, dopo poco tempo dalla nostra rottura si è messa insieme ad un altro ragazzo della compagnia, apparentemente dimenticandosi di me molto in fretta. Dico apparentemente perché a distanza di due anni lui l'ha lasciata e si è preso la briga di venire da me incazzato nero, dicendo che se la storia fra lui e la mia ex è finita è perché lui è convinto che lei sia ancora innamorata di me. Questa rivelazione è stata per me uno scossone. Credevo mi avesse dimenticato e se ora ripenso alla nostra storia non riesco nemmeno quasi a ricordare perché ci siamo lasciati. Mi viene solo in mente quanto eravamo felici insieme ...e innamorati. Io penso di amarla ancora. Da quando lei è libera non faccio che cercare di controllarla perché non si metta insieme a qualcun altro e (mi vergogno a dirlo ma è proprio così) passo spesso sotto casa sua per vedere se è in casa...è stupido, lo so, soprattutto considerando il fatto che ho una brava ragazza al mio fianco...brava ragazza che però ora non riesco a vedere più come la mia morosa ma come una cara amica. Che devo fare? Sono passate ormai tre settimane, ma la mia confusione è sempre tanta e io sono sempre più ossessionato dall'idea di tornare indietro, insieme alla mia ex.

Risposta

Carissimo A., dalla tua lettera emerge chiaro lo stato di confusione e indecisione in cui ti trovi. Come nel tuo caso, molte volte nella vita non ci troviamo ad avere a che fare con bianchi e neri, ma con grigi, con situazioni che ci chiedono di fare una scelta, sapendo che qualsiasi sia la decisione presa ci sono dei vantaggi o delle cose belle che perderemo. Nel tuo caso, ci sono due ragazze: una che per il momento è ancora la tua ragazza, che ti è sempre stata vicina, confidente e leale, con cui hai un buon dialogo; l'altra che è il tuo primo amore, da come ne parli sembra mai completamente dimenticata, con cui hai in passato vissuto una storia molto intensa, ma di cui al momento non conosci le intenzioni (o almeno non ce ne parli nella lettera). E partirei proprio da qui, allora. Quello che tu sai è che "l'ex della tua ex" è convinto che lei ti ami ancora...ma hai qualche segnale, qualche prova che sia veramente così? In secondo luogo, concludi la lettera dicendoti "ossessionato dall'idea di tornare indietro": hai pensato che forse non si può tornare indietro? Mi spiego meglio: mettiamo anche il caso che effettivamente tu e la tua ex vi riscopriate ancora innamorati e desideriate tornare insieme. Ma sono passati due anni dalla fine della vostra storia e in due anni ciascuno di voi è cambiato, maturato, ha fatto delle proprie esperienze che ne fanno una persona differente. Quindi, probabilmente, anche se la vostra storia riprendesse non sarebbe un tornare indietro ma un ricominciare, un trovare un modo nuovo di stare insieme che rispecchi chi siete e cosa volete oggi...magari quindi il rapporto che tu sogni non sarebbe quello possibile. Inoltre tieni conto che spesso la memoria gioca strani scherzi, tingendo di rosa il passato. Che intendo? Che spesso ricordiamo le cose belle del passato in modo selettivo, mantenendo limpida memoria dei momenti intensi e scordando magari i motivi di dissapore. Ci sarà pur stata una ragione se hai lasciato la ragazza che chiami il tuo primo amore e di cui eri così innamorato?! Mi rendo conto che ciò che ti dico ti può apparire come il tentativo di "sgonfiare" una forte speranza, un sogno che nutri e forse in parte è così. Anche se sognare è bello e ci può far sentire carichi di aspettative e di nuove prospettive, infatti, quello che mi sembra importante nella tua situazione è cercare di restare su un piano di realtà, cioè capire veramente come stanno le cose. È davvero finita la storia con la persona con cui stai o è solo data per scontata dato che appartiene ad una quotidianità che già possiedi? Al di là della tua ex, sei innamorato della persona con cui stai o no? E per quanto riguarda la tua ex, se proprio il suo pensiero ti tormenta, cerca allora di chiarire la situazione: parla con lei e chiedile se davvero il suo rapporto è terminato a causa dei suoi sentimenti per te, sii sincero sul turbamento e sulla confusione che questo ha creato in te, chiedile le sue intenzioni. Ma soprattutto mantieni la sincerità con la tua ragazza. Di lei tu dici che è stata un'amica, una confidente, una persona che ti ha dato molto in un periodo molto difficile della tua vita: non ti sembra che - qualsiasi sia la tua decisione - lei meriti quanto poco la tua sincerità?
Spero di averti dato un punto di vista esterno che ti sia d'aiuto, se vuoi scrivi ancora! Ciao!

Youngmail

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