Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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Io e mio fratello

26/05/2010: di tarta, 16 anni

Domanda

Ciao youngmail, avevo già scritto per parlare di mio fratello ma forse è meglio che chiarisca un po' la situazione xk nn sn stata molto chiara...=) mio fratello e io nn siamo mai andati tanto d'accordo, ma in qst periodo i nostri rapporti si sono congelati ancora di più e ci sono dei giorni in cui neanche ci rivolgiamo la parola...e qnd ce la rivolgiamo è solo per offenderci a vicenda... forse è vero che è un periodo in cui siamo un po' stressati xò è da tanto che va avanti qst situazione e io vorrei veramente avere un buon rapporto con lui...anche se ha 5 anni di più anche solo per potergli parlare e chiedergli aiuto ... solo che nn so cm fare e ci sto male ogni volta che litighiamo...

Risposta

Cara Tarta, quindi tu stai parlando di "costruire" un rapporto con tuo fratello, più che di ricucire...voglio dire che desidereresti con lui una confidenza che finora non avete avuto...
E a costruire, quando si parla di relazioni, bisogna essere sempre in due...desidera anche lui avere un rapporto migliore con te?
Forse potresti partire da questo, dal condividere con lui questo desiderio e vedere se è corrisposto. Potreste capire insieme cosa vi rende difficile andare d'accordo: se è un problema di gelosia, di caratteri, del rapporto che avete con i genitori o se lui ti vede come la "piccola" mentre tu vorresti essere considerata una "pari"...insomma, chiarire un pò il "campo".
Per far questo, ti consiglierei di mettere in conto che chiarirsi sui motivi di disaccordo comporta spesso il sentirsi dire cose poco piacevoli...è importante che tu riesca ad ascoltare e a prenderti tempo per pensarci, bloccando in quel momento la naturale reazione di "rabbia e contrattacco"...se ci riesci, questo potrebbe essere un passo avanti importante: potersi comunicare cose difficili senza reagire subito. Ti potrebbe aiutare il pensiero che qualunque cosa ti stia dicendo è il suo punto di vista, non è detto sia la verità, e che è possibile anche avere punti di vista diversi sulle cose.
È poi importante che ognuno di voi possa anche avere i suoi spazi, i suoi amici, i suoi "segreti"..in modo da ridurre i rischi di "pestarvi i piedi" e litigare.
Se decidete di curare il vostro rapporto, potreste anche decidere di fare delle cose insieme...magari qualche passione che vi accomuna: un concerto, uno sport,...sempre a "piccole dosi" però..e stare a vedere come va...
Rispetto alle litigate (che immagino non spariranno magicamente), potrebbe essere utile, quando ti accorgi che cominciate a scontrarvi fermarvi e prendervi del tempo, riaggiornando la discussione a più tardi, quando avete ripreso un pò di calma.
In bocca al lupo!

Youngmail

Io e mia sorella...

11/05/2010: di Fonfa, 17 anni

Domanda

Ciao youngmail!! Avevo già scritto per un'altra questione un po' di tempo fa..(a proposito,grazie!!)Ho un nuovo problema: si chiama B.
è mia sorella, ha 10 anni e sta passando una brutta fase; ha problemi di allergie alimentari e ultimamente ha sempre paura di mangiare fuori casa. Attraverso la sua insegnante abbiamo scoperto che è una sua risposta emotiva al fatto che io ora abbia il ragazzo.
Ora non so come comportarmi: lei è sempre più chiusa e non parla con nessuno e io vorrei poterla aiutare e farle capire che non ci può essere nulla che ci possa separare. Per caso potete dirmi a chi potrei rivolgermi per questa situazione? Venendo da uno dei vostri psicologi potrei risolvere qualcosa, oppure non sono indicati per questo tipo di problematica? ah, dimenticavo: il pediatra di B. dice che sta già attraversando un periodo simile all'adolescenza e mia sorella non vuole crescere, ulteriore difficoltà visto che si sta sviluppando veramente velocemente. Grazie sin d'ora per l'aiuto:)

Risposta

Carissima Fonfa, per quanto tu sia importante per tua sorella,ritengo piuttosto difficile che il fatto che tu abbia il ragazzo sia il motivo delle sue difficoltà...direi che è più probabile che ci siano una serie di ragioni che, sommate, hanno prodotto questo periodo di crisi...e quando dico crisi non parlo necessariamente di qualcosa di negativo: parlo di una messa in discussione di un equilibrio precedente e di una fase di disorientamento, confusione e paura da cui è necessario uscire con un "salto" di crescita. È possibile che tua sorella stia rendendosi conto che le cose stanno cambiando per lei (il corpo che cambia, tu che hai il ragazzo, la fine delle elementari e l'inizio delle medie,...) e che debba trovare la fiducia di farcela. Oppure è possibile che siano successe delle cose che l'hanno spaventata e le han fatto perdere un pò di fiducia in sè. O ancora potrebbe avere un disagio più importante che va ascoltato e capito da "orecchie esperte". In ogni caso, da questo discorso dovrebbe esserti chiaro che non ritengo che un tuo percorso psicologico personale possa influire sul benessere psicologico di tua sorella, anche se questa disponibilità ti fa davvero onore.
Penso piuttosto che eventualmente potrebbe essere utile una consulenza per lei o con i tuoi genitori che miri a comprendere bene qual'è il problema e quali i possibili aiuti per B.
Per quanto ti riguarda, essere la sorella maggiore ti dà un ruolo importante. Anche tu puoi fare la tua parte: ad esempio, aprendole una porta al dialogo..nel senso di dirle che se e quando vuole potete parlare di ciò che desidera, senza aspettarti che necessariamente questa disponibilità venga colta subito: lei sa che ci sei, che se vuole sei lì per lei, per ascoltarla.
E poi, tu sei la sua finestra sul futuro: in te vede che significa essere più grandi...perciò potresti provare a sottolinearle le cose positive del crescere...non tanto a parole, ma a fatti.
Penso sia comprensibile che tu sia preoccupata per lei e che tu possa cercare di starle vicino come puoi, ma credo che sentirsene responsabile, non sia giusto nè l'aiuti... Ciao!

Youngmail

mi sn innammorata di una persona ke nn dovevo...

19/06/2007: di Lety, 16 anni

Domanda

Ciao yougnmail, mi kiamo Letizia e vorrei porvi una domanda sull'amore... Ho 16 anni e un fratello gelosissimo di 18 anni e uno dei suoi 2 migliori amici a me piace un sacco...ed ha 19 anni...il problema è ke se lo dico a mio fratello mi ammazza...mentre dirlo a lui(colui k mi piace) mi vergogno anke xk sono una ragazza molto molto timida...colui si kiama Roberto...
Io cn roberto ci parlo ma ogni volta k ci parlo nn ci faccio mai un discorso serio ci facciamo sempre battutine su di noi...insomma ci parliamo soltanto xk io sn la sorella del suo amico e xk lui è l'amiko di mio fratello...ma nn so come fargli capire ke lui a me piace...anke se secondo me lui lo ha gia capito...ma visto k è un ragazzo timido anke lui nn riesco a capire se io potrei interessargli come posso fare?? vi prego aiutatemi!!:( sono disperata!!

Risposta

Cara Lety, i fratelli con amici carini sono un bell'"affare"...ma può diventare complicato quando l'amico carino del fratello diventa il ragazzo che ti piace...La tua domanda non ha una risposta facile..credo che forse al tuo posto, vista la situazione e la timidezza in gioco da entrambe le parti, 'giocherei' di gradualità. Tu con Roberto parli, scherzi...forse spostare le battute sui rapporti tra ragazzi e ragazze per arrivare a fare qualche battuta su voi due (del tipo "Tanto lo so che in fondo vieni qui per me..più che per mio fratello!") potrebbe darti informazioni utili sui suoi sentimenti. L'altra 'carta' che potresti giocarti è la gelosia di tuo fratello: meglio un suo amico o meglio uno sconosciuto di cui non sa nulla e che potrebbe stargli anche antipatico? Se sei in confidenza con lui potresti provare... Se racimoli un pò più di coraggio, potresti anche trovare una scusa per stare sola con lui..magari all'inizio anche soli 5 minuti..il tempo di un caffè. Insomma, qualche carta da giocare ce l'hai...ma da qualche parte devi necessariamente buttarti!! Ciao!

Youngmail

Lo fa ancora...

06/06/2007: di Bimba, 16 anni

Domanda

Caro youngmail! Ti avevo scritto già un pò di tempo fa descrivendoti il problema di mia sorella con la bulimia. Dopo averti scritto ho trovato il coraggio,anche con l'aiuto del mio ragazzo,di affrontare la situazione parlandone con mia mamma. Mia mamma successivamente ne ha parlato con mia sorella ma la situazione non è cambiata per niente,anzi adesso finge ancora pù di prima e tutto ciò mi dà un nervoso...non so più che fare...avresti un buon consiglio?
Ti ringrazio già x la risp!!ciao!

Risposta

Cara Bimba, quando una persona si ammala di un disturbo alimentare trovare la forza per volerne uscire è difficile. Talvolta i tempi sono lunghi, talvolta è necessario che la persona 'tocchi il fondo' per dirsi "Ora basta, devo fare qualcosa"..e intanto chi le sta attorno soffre e si sente arrabbiato perche non capisce..non potete fare voi al suo posto, nè, evidentemente, costringerla...ciò che forse in più i tuoi genitori potrebbero sarebbe provare a consultarsi con uno specialista del settore - psichiatra o psicoterapeuta o nutrizionista - che lavora cioè con persone che hanno questo tipo di problemi e farsi dare delle indicazioni su come comportarsi. Per quanto ti riguarda, credo che tu debba cercare di vivere la tua vita, la tua adolscenza..ne hai tutti i diritti, magari lasciando la 'porta socchiusa' se mai tua sorella volesse venire a confidarsi con te o a chiederti aiuto... Ciao!

Youngmail

Rabbia...

27/03/2007: di bimba, 16 anni

Domanda

Ciao youngmail, grazie per la tua risposta! Stanne sicuro,non entrerò mai in quel tunnel così scuro che è la bulimia! Secondo te dovrei sforzarmi di parlare con lei? Falle sentire che le sono vicina? Molte volte quando la vedo mangiare o quando ha appena finito di vomitare ho tanta rabbia dentro e me la prendo con lei,rispondendole male. A volte mi verrebbe anche da mettermi davanti alla porta del bagno per non farla entrare o per dirle:"Ehi..ti prego,non vomitare". Secondo te è stupida questa cosa?Perchè ho tutta questa reabbia nei suoi confronti?

Risposta

Cara bimba, è normale avere tutta questa rabbia. Probabilmente anche tua sorella a volte ce l'ha con se stessa per questo..Spesso sembra una cosa con poco senso e dà l'idea che lei possa avere una scelta...
Serve parlarci? Probabilmente è utile parlare, ma a mio avviso se decidi di farlo devi avere chiare 2 cose: la prima è che non smetterà di fare le abbuffate e vomitare sulla base di ciò che tu potrai dirle, anche se trovassi le parole migliori, quelle più giuste. E questo non perchè tu non sia una brava sorella, ma perchè non dipende da te... E la seconda cosa è che forse puoi aprire un dialogo se cerchi di capire cosa la fa star male dentro, qul'è il suo disagio. Probabilmente se cerchi di parlare dei sintomi si chiuderà, un pò come un riccio per difendersi...chiederle di non vomitare, 'estorcerle' delle promesse, farle capire che quando fa così vi fa star male, a mio avviso è poco efficace...sortisce spesso l'effetto di aggiungere senso di colpa al disagio del disturbo.
Se vuoi parlare con lei, meglio mettersi in un atteggiamento di ascolto della sofferenza che sta sotto quel che fa... È un pò come aprire una porta e lasciare che tua sorella decida se e quando entrare...possibilmente quando tu ti senti tranquilla, non arrabbiata. La cosa più importante sarebbe che accettasse di chiedere un aiuto esperto per questo suo star male.. In bocca al lupo, cara bimba!

Youngmail

Mia sorella è bulimica

21/03/2007: di bimba, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, non so come iniziare, quindi parto in quarta. Mia sorella ha 28 anni ed è bulimica; vive con me e spesso la vedo mangiare e poi sento che vomita. L'ho detto a mia mamma, lei lo sapeva già, mi ha detto che il problema era già sorto in passato. Mia mamma gliene ha parlato, mia sorella ha confermato la cosa e ha detto che non ricapiterà più. È ricapitato,vedo quando esagera,ormai riesco a capire perfino quando ha finito di vomitare.
Non riesco a parlarne con lei, mi blocco.
Secondo lei se riunissi tutta la mia famiglia per parlarne insieme(anche insieme a mia sorella)e farle capire una volta per tutte che ha bisogno di un aiuto servirebbe?
La ringrazio in anticipo.

Risposta

Cara Bimba, capisco la grande fatica di vedere un familiare che sta male, non capire bene che succede e non sapere come poterlo aiutare. Non so se un approccio così diretto (riunione di famiglia) potrebbe essere utile: potrebbe essere percepito come un attacco, un giudizio, anche se non lo è affatto nelle intenzioni! È vero che le persone che soffrono di bulimia spesso stanno molto male, ma accade anche che sia per loro difficile far entrare qualcuno in questo loro disagio. Immagina il mangiare e il vomito un pò come una valvola di sfogo di una sofferenza grande..ecco, la paura probabilmente è che se togli questa valvola la sofferenza resterà dentro. Se tua sorella promette di non farlo più, probabilmente è perchè vorrebbe che andasse così, ma nella mia esperienza molto difficilmente potrà smettere da sola con uno sforzo di volontà. Perchè non è solo questione di volontà. Se tu avessi una broncopolmonite e volessi tanto stare meglio, comunque non potresti senza i medici e i farmaci. Così per tua sorella: sono d'accordo con te. È necessario che abbia un aiuto esperto che le permetta di lavorare non solo sulle abbuffate e sul vomito, ma anche sulla sofferenza che li mantiene. È molto difficile convincere una persona a farsi curare, se è spaventata..probabilmente, se è una cosa che dura da tempo, anche i tuoi ci hanno provato. Spesso le persone con il problema di tua sorella arrivano ad un punto che non ne possono più e solo allora accettano un aiuto. Un alternativa che potreste provare è a dire quanto siete preoccupati per lei e che le chiedete di fare una visita, anche solo per capire bene che succede. Potete assicurarle la vostra vicinanza...
Altre volte un aiuto è dato dal medico di famiglia che può far effettuare degli esami specifici e valutare le condizioni fisiche (mangiare in eccesso e vomitare spesso può dare delle alterazioni anche importanti)...
Se lei non accettasse alcuna cura, potreste cominciare voi a frequentare un centro specialistico chiedendo aiuto come familiari: potrebbero spiegarvi come comportarvi e darvi un sostegno.
Un'ultima cosa, cara bimba, ultima ma importantissima. Sei una ragazza sensibile e intelligente: prendi il più possibile le distanze da questi comportamenti!! A volte i modi di espressione del disagio sono "contagiosi": cerca di vedere il peso e il dolore di quei comportamenti e trova la forza di non percorrere mai quella strada, nemmeno una volta, nemmeno per prova! Un abbraccio.

Youngmail

Lui mi piace ma mio fratello ha fatto la spia e lui ora non mi parla più

10/03/2003: di S, 14 anni

Domanda

Cara youngmail, sono S di 14 anni. Vi scrivo per un problema con mio fratello...o meglio che ha combinato lui. Ha solo 12 anni ma è un autentico rompiscatole! Mi imita qualsiasi cosa faccia e se cerco di fare qualcosa in segreto lui spiffera subito ai miei. Gli ha persino detto che ho un moroso (e il nome...), quando in realtà quel ragazzo mi piaceva ma non c'era niente ancora...e probabilmente non ci sarà mai più grazie al suo intervento! Sì perché poi è andato a spifferare questa cosa anche ai compagni di classe suoi i quali sono andati a riferire a questo ragazzo (che è in classe con me) che io dico in giro che siamo insieme. Risultato: lui non mi parla più e io vorrei strangolare mio fratello... Cosa dovrei fare secondo voi? Io ho già avvertito mio fratello che quando gli piacerà una tipa io gli renderò il favore...ma intanto il ragazzo che mi interessa non mi guarda più. Eravamo amici, parlavamo di cose anche al di fuori della scuola, ma ora non ho nemmeno il coraggio di salutarlo perché mi vergogno troppo! Io speravo di fargli capire che mi piace un po' per volta...SOS!!!

Risposta

Cara S: capisco il tuo senso di imbarazzo e la rabbia verso un fratello che non sa essere discreto in cose così delicate e personali, ma di cosa dovresti vergognarti? Di avere una simpatia per un compagno? O di chiacchiere "di corridoio" non vere? Certo, non è piacevole che molte persone della tua scuola conoscano i tuoi sentimenti e che la persona per cui provi quei sentimenti sia stata informata da terzi, ma forse anche una situazione così può avere qualche risvolto vantaggioso. In fin dei conti sapere che c'è una persona a cui piaci è una cosa che lusingherebbe qualsiasi ragazzo. Penso che la reazione del tuo amico sia abbastanza normale: sarà sorpreso, forse anche un po' imbarazzato dall'essere al centro dell'attenzione, non capirà bene come rapportarsi a te ...ma forse dopo questa prima fase di sorpresa e in parte di malinteso sarà possibile per voi chiarirvi non solo sull'accaduto ma anche sui reciproci sentimenti. È importante anche che tu parli con tuo fratello e gli spieghi che quello che per lui è stato uno scherzo divertente per te ha significato una mancanza di discrezione e rispetto e ti ha fatto soffrire. Tanti in bocca al lupo!!

Youngmail

Mia sorella sta cambiando..e anche il nostro rapporto!

27/01/2003: di A, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, mi chiamo A. e ho 16 anni (quasi). Vi scrivo per mia sorella. Lei ha due anni meno di me e siamo sempre andate d'accordissimo: stessi amici, stessi interessi, molta confidenza e complicità... insomma, un rapporto da amiche per la pelle senza che fra noi si creasse mai competizione. Da un po' però le cose sono cambiate. Lei non si confida più con me, ha detto che vuole scegliere una scuola diversa dalla mia, quando fino a pochi mesi fa progettava non solo di iscriversi alla mia stessa scuola, ma anche di studiare insieme nei pomeriggi! Io non capisco cos'è successo, mi sento tradita! E quando le chiedo il perché si comporta così, cosa le ho fatto, lei finge di non capire, di non vedere i cambiamenti tra lei e me! Cosa posso fare?

Risposta

Cara A., dalle tue parole capisco bene che questa situazione ti causa molta sofferenza, che sei arrabbiata e che vorresti capire cos'è mai successo che ha 'rotto' l'intesa magica tra te e tua sorella, ma vorrei rassicurarti: ciò che sta accadendo è una cosa naturale, anche se a volte difficile da comprendere e accettare. Vedi, un po' come quando un bambino cresce e diventa ragazzo ha bisogno di staccarsi dai suoi genitori e dimostrare che è diverso da loro, per diventare un adulto autonomo con una propria personalità, così i rapporti intensi fra fratelli possono attraversare un periodo in cui ci si allontana perché ognuno possa capire chi è o chi sta diventando con la crescita, per poi ritrovarsi e riallacciare il rapporto in modo più maturo. Per tua sorella probabilmente tu sei sempre stata una figura positiva, un buon esempio. Questo dovrebbe lusingarti perché significa che tua sorella ti ha vista come una persona valida, se ti ha preso a modello. Mentre però per te essere in un certo modo (come prendere alcune decisioni, frequentare una certa scuola, coltivare particolari interessi, credere in determinati valori,... ) è stata una scelta, per tua sorella è stata un'imitazione. Questo probabilmente è il momento in cui lei sente un esigenza importante: scegliere in prima persona, diventare protagonista delle svolte della sua vita e diventare una persona unica, che comporta essere diversa anche da te. Tu potrai chiedermi: "E non poteva dirmelo e differenziarsi in modo meno brusco?" In teoria, effettivamente, questa sarebbe la via migliore. In pratica, è molto difficile differenziarsi e trovare una personale identità senza allontanarsi un po' da quelle che sono state a lungo le principali figure di riferimento. Tua sorella non ce l'ha con te, anzi probabilmente tiene a te quanto prima, solo che ha bisogno di un po' di tempo e di spazi suoi per crescere e fare la sua strada. Tanto più tu riuscirai a pazientare e non arrabbiarti con lei, cercando di capire che è normale e che tutti noi per crescere prendiamo per un po' le distanze, tanto più, sentendosi libera, lei vorrà, passata questa fase, recuperare un bel rapporto con te. Un rapporto che sarà ancora più prezioso perché oltre alle cose in comune, avrete anche delle differenze che potranno arricchirvi vicendevolmente! Auguri!!

Youngmail

Mi manca la complicità con mia sorella

04/11/2002: di L., 18 anni

Domanda

Cara youngmail, complimenti per la rubrica e le risposte...mi hanno fatto venire voglia di scrivermi di me. Sono L. e ho 18 anni. Mi sono trasferita in questa città solo da tre anni. Mio padre gira per lavoro e noi...dietro a lui. Ma i trasferimenti non hanno nulla a che fare con il mio problema. Il problema in realtà sono io...io sono stata adottata dai miei all'età di due anni. I miei genitori naturali sono morti in un incidente e così ho avuto la fortuna di trovare questi genitori che mi hanno amata e mi amano proprio come una figlia. Io sono la primogenita. Dopo di me è nata a sorpresa una sorellina R., che ha 15 anni. Io all'inizio ero gelosa, anche perché pensavo che mi avrebbero mandata via ora che avevano una figlia tutta loro, ma poi mamma è stata bravissima e mi ha fatto capire che io resto sempre la loro primogenita a tutti gli effetti. Io e R. siamo andate abbastanza d'accordo fino all'anno scorso, quando lei ha iniziato le superiori nella stessa scuola mia... Il primo giorno non mi si scollava di dosso, ma poi quando ha legato con le compagne ha cominciato a comportarsi in modo assurdo, fingendo di non conoscermi. Quando le ho chiesto perché lei mi ha detto che è meglio che ciascuna di noi si faccia la sua strada e che lei è grande adesso che sta alle superiori...io non capisco! Non le ho fatto niente... Sto male, mi manca mia sorella...

Risposta

Carissima L., la mia impressione è che il fatto che tu sei adottata abbia nulla o poco a che fare con quanto è accaduto con tua sorella...anzi, mi sembra che le vostre difficoltà siano quelle che normalmente incontrano due sorelle adolescenti che stanno cercando di crescere e trovare una propria identità. Sai, la tua lettera mi ha ricordato un episodio molto simile a quello che tu racconti. Facevo la 3^ media e mia sorella entrava in 1^. A ricreazione del primo giorno, pensando di farle cosa gradita e di darle il benvenuto alle scuole medie, le ho comprato la merenda come la mia e sono andata in classe sua a portargliela. Sai che è accaduto? Lei ha spalancato gli occhi e mi ha detto: "Cosa ci fai tu nella mia classe? Mi rovini la piazza, mi fai fare la figura della piccolina...eppoi sai che non ci piacciono le stesse merende!" Come te rimasi molto male, ma siccome avevo una buona dose di testardaggine tornai all'attacco il pomeriggio per capire quel comportamento così poco fraterno e quello che scoprii mi servì a capire come comportarmi i giorni a venire. Scoprii che mia sorella non era più 'la sorellina minore' ma che stava diventando e pretendeva d'essere considerata 'grande', proprio come tua sorella e che il fatto di vedermi lì fra i suoi compagni le impediva di sentirsi cresciuta perché c'ero sempre io che, pur non facendo niente, le ricordavo il suo ruolo di piccola. Ti ho raccontato questo episodio perché forse è un po' così anche per te e per tua sorella. Crescere significa trovare la propria strada e in certi momenti si ha bisogno di essere soli per farlo. Questo non significa che non sarete più le sorelle unite di sempre...solo non in questo momento. Quindi, se posso darti un consiglio, lascia a tua sorella lo spazio di cui ha bisogno per crearsi una sua identità, un giro di amici suo, delle esperienze sue. Vedrai che poi, quando si sentirà sicura di sé in questo passaggio di crescita, tornerà a cercarti e allora potrete arricchire il vostro rapporto delle esperienze che ciascuna di voi ha fatto! In bocca al lupo!! Ciao!

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