Youngmail è una rubrica interattiva tra giovani ed operatori esperti

È un servizio di consulenza gratuito on-line offerto
dai Consultori Familiari dell'ULSS di Vicenza

Come puoi vedere ci sono tanti argomenti di cui puoi parlare: sessualità, contraccezione, rapporti di coppia, con amici, con gli adulti intorno a te, problemi, dubbi o riflessioni personali,...
Scrivendoci potrai chiarire dubbi, ricevere informazioni utili, avere uno spazio di confronto e riflessione ed eventualmente dei consigli.

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amicizie per convenienza?

17/06/2011: di alfa, 19 anni

Domanda

Cara ym, da un pò di tempo mi sto rendendo conto che i ragazzi/e che si addossano l'aggettivo di "miei amici" in fondo mi frequentano solo per convenienza.
Ciò, oltre a darmi fastidio, mi impedisce di creare rapporti tranquilli e di fiducia con le nuove persone con cui vengo a contatto.
Molte volte quando conosco qualcuno mi riesce difficile cominciare o proseguire un discorso, sebbene questo sia di mio interesse.
In questo modo mi sto isolando da tutti, non esco molto la sera,non mi faccio sentire con nessuno, aspettto che siano gli altri a cercarmi(ma, come già scritto, lo fanno perchè hanno bisogno)ed è per questo che voglio chiedervi in che modo posso ricominciare a frequentarmi in tranquillità con gli altri senza rischiare di essere "sfruttata" come nei precedenti rapporti instaurati?

Risposta

Cara Alfa, non specifichi nella tua lettera cosa intendi per "convenienza" o per "essere sfruttata": è che gli amici escono con te e si fanno offire la pizza, è che ti chiamano per parlare solo delle loro cose o che altro?
Perchè a seconda dell'idea che hai di "sfruttamento della tua amicizia" possono essere diverse le riflessioni in proposito e i cambiamenti che puoi attuare perchè non sia più così.
Molto dipende anche dalle aspettative che tu hai nell'amicizia: cosa dovresti trovarci, cosa dovrebbe accadere perchè tu pensi che un'amicizia è un rapporto vero e non di convenienza?
A volte infatti il problema è nel rapporto, altre volte nelle nostre aspettative o convinzioni, di cui non sempre siamo pienamente consapevoli...
In ogni caso, come avrai notato, ho parlato di tuoi cambiamenti. Questo sia perchè noi non possiamo modificare gli altri se non cambiando il nostro modo di porci, sia perchè i "rapporti di convenienza" di solito prevedono almeno una persona che ha una motivazione personale per frequentare l'altra e l'altra che comunque lo permette (e anche per questo di solito ci sono delle ragioni).. Sto cercando di dirti che a volte si accetta di entrare o stare in rapporti di convenienza perchè si teme che solo quelli siano possibili (del tipo "altrimenti resto sola") o perchè non si ha una buona stima di sè, per cui si pensa che gli altri stiano con noi solo se possono "guadagnarci" qualcosa o perchè c'è una qualche convenienza reciproca..
Se la tua sensazione è che in questo periodo tutti i rapporti di amicizia che inizi siano così, forse c'è qualcosa che non va nel modo di instaurare legami e può valere la pena venire a parlarne un pò con uno psicologo che ti aiuti a mettere a fuoco e affrontare la difficoltà (in questo caso trovi tutte le indicazioni per contattarci al link "indirizzi utili" del sito).
Ti aspettiamo?

Youngmail

Erba di san giovanni

21/06/2007: di greta, 21 anni

Domanda

Salve youngmail, scusate se continua a scrivervi ma siete davvero molto bravi e dopo la bruttissima esperienza di interruzione di gravidanza che ho avuto mi stanno venendo tutti i dubbi di questo mondo.
Innanzi tutto ho parlato con la mia amica, quella che vuole rimanere incinta e ha saltato la prima settimana della prima scatola dela pillola e ha preso solo le due successive, e ho cercato di farla ragionare ma niente da fare. Sto pensando di andare a parlare con i suoi genitori, lo so che mi odierà per questo, ma non vedo altra soluzione. Lei si è preoccupata solo del fatto che mi avete detto che può incorrere in problemi per il fatto di aver preso la pilola in modo non corretto, potreste solo dirmi se può incorrere in qualche pericolo per il fatto che ha assunto la pillola in modo irregolare per un solo mese?
Ma ora ho anche io un problema da risolvere.
Per evitare alri episodi dolorosissimi tipo quello passato ho incominciato a prendere la pillola. Dopo alcuni giorni ho mangiato delle caramelle ma successivamente mia madre mi ha detto che la questa erba interagisce con la pillola, sono allora caduta nel panico!!!!
é possibile che abbia interferito effettivamente con l'effetto della pillola? Non so in quale dosaggio questa erba sia contenuta nelle caramelle che ho assunto, so solo che sulla confezione c'è scritto di non mangiarne più di cinque nella stessa giornata....grazie mille

Risposta

Cara greta, la tua amica sta facendo davvero un grosso pasticcio: oltre ad alterare il suo ciclo naturale, corre il pericolo di rimanere gravida in corso di trattamento con la pillola, il che potrebbe avere effetti veramente indesiderati sull'embrione. Perciò, se vuole un figlio, il consiglio che torno a darle è che parli in modo chiaro al suo ragazzo, avendo il coraggio di un confronto e non che assuma in modo superficiale prodotti che se assunti in modo incongruo possono avere effetti dannosi su lei e sul feto!
Per quanto riguarda te, l'Erba di S. Giovanni in effetti interferisce, anche se in misura minima con l'efficacia contraccettiva della pillola e pertanto, se ne hai assunto 2 o 3 non ci sono problemi, ma se ne assumi di più è meglio che aggiungi precauzioni contraccettive supplementari. Ciao!

Youngmail

Pillola non presa correttamente x restare incinta

08/06/2007: di greta, 21 anni

Domanda

Salve youngmail, grazie per la vostra risposta e complimenti per il vostro sito. Le mestruazioni mi sono arrivate e va tutto bene. Visto che mi sono trovata molto bene vi riscrivo di nuovo ma a nome per una mia amica che deve iniziare questo mese a prendere la pillola. Lei vuole rimanere incinta ma il ragazzo non vuole a causa della giovane età. Io sono preoccupata per lei perchè ha deciso di ingannarlo e di non prendere correttamente la pillola per cercare di rimanere incinta. Ha deciso di aspettare le mestruazioni, come si deve fare per iniziare la pillola, ma saltare la prima settimana di assunzione e quindi prendere la pillola solo per le due settimane successive sperando che in questo modo avvenga l'ovulazione. Vorrei sapere quante possibilità ci sono che lei rimanga incinta in questo modo, prendendo la pillola solo per due settimane avrà l'ovulazione?

Risposta

Cara Greta, le intenzioni della tua amica mi sembrano molto pericolose: non è una buona idea ricercare una gravidanza imbrogliando il proprio partner..dubito molto che questo porti a qualcosa di buono per lei! E se lui si arrabbiasse o spaventasse e la lasciasse? E se lei si accorgesse troppo tardi che in realtà non era pronta? E se dovesse alfine ricorrere ad un'interruzione di gravidanza? Tanto più che la pillola va presa secondo le indicazioni, senza pasticci o fai da te. Se non viene fatto, il rischio non è solo per la riduzione dell'efficacia contraccettiva, ma anche per il fatto che vengono assunti in modo disordinato dei dosaggi ormonali. La pillola è comunque un farmaco: non bisogna scherzarci! Quindi, cara Greta, se è una tua amica io proverei al tuo posto a parlarci, a cercare di farla ragionare su questi rischi... Ciao!

Youngmail

Vacanze...deprimenti!

16/06/2003: di Scorpione '87, 16 anni

Domanda

Cara youngmail, sono un ragazzo di 16 anni...quasi 17. Il mio problema sono le vacanze. Quest'anno avrei voluto andare in vacanza con i miei amici, ma i miei genitori sono stati irremovibili. "No! In vacanza si va anche quest'anno tutti e tre appassionatamente insieme. Sai che bello: il mare, il sole, le passeggiate... eppoi le partite a carte noi tre." A sentirli parlare, alla sola idea, mi veniva da vomitare e mi sarei ribellato alla grande se il pacchetto vacanze non fosse stato così proposto: "Facciamo un patto: se tu vieni in vacanza con noi, ti paghiamo la patente l'anno prossimo". Ovviamente è chiaro che niente vacanza in famiglia, niente patente! E i miei sanno quanto ci tengo a prenderla!
D'altro canto penso che quelle di questi anni siano veramente le vacanze che poi nella vita si ricordano e io non vorrei trovarmi a ricordare mio padre sulla sdraio a fare la settimana enigmistica o le partite a scala 40 con i miei e improvvisati amici della loro generazione: è deprimente!!!!!! Cosa posso fare?

Risposta

Caro 'scorpione '87', capisco che a 16 anni andare in vacanza con i propri genitori non sia il massimo che si possa chiedere alla vita, tuttavia da come mi descrivi la situazione non sembri avere molte alternative... Certo, potresti sempre rimandare il pacco offerta al mittente, considerando la possibilità di trovarti un lavoretto estivo o part time a settembre per racimolare il necessario per la patente, oppure potresti 'patteggiare' per una ferie congiunta solo per una parte del periodo...che so, magari passi una settimana al mare con i tuoi e un'altra settimana con gli amici. Oppure in alternativa, se i tuoi amici sono d'accordo, potresti provare a proporre ai tuoi di andare in vacanza con gli amici nella stessa loro località, promettendo loro qualche mezza giornata insieme e il resto del tempo trascorrerla con i tuoi amici...
Se le vie precedenti non fossero percorribili puoi sempre cercare di porre 'qualche clausola salvavita' al contratto. Magari qualcosa del tipo di poter far tardi la notte se ti trovi degli amici nel posto di villeggiatura, oppure poter portare con voi un tuo amico, o che i tuoi amici (magari quelli che in quel periodo sono a casa) possano venire a trovarti nel week-end. Le idee che si possono tirare fuori dal cilindro sono tante e la tua voglia di ferie con gli amici è più che legittima, ma penso sia anche importante che tu rifletta qualche minuto sul rapporto con i tuoi genitori. Il 'pacchetto vacanze' che ti hanno offerto ci dice che loro si rendono conto che andare a 16 anni in vacanza con i genitori non sia il top, ma certamente d'altro canto desiderano passare un po' di tempo con te...forse hanno la sensazione che stai crescendo e presto sfuggirai loro, diventando adulto, così magari cercano di darci dentro finché possono nel trascorrere tempo con te. Cercare di 'contrattare' con loro non significa solo cercare di salvare qualche giorno di vacanza dalla noia, ma anche cercare di dare una gradualità al tuo distacco: per te e per loro. Cioè, se è vero ed è naturale - fa parte della vita - staccarsi dai propri genitori per diventare persone autonome, è vero anche che questo non dev'essere fatto per forza d'improvviso, in un unico 'strappo'. Forse un distacco più graduale è più su misura di tutti voi... e gli ingredienti per un distacco graduale sono la capacità di contrattare, scendendo anche talvolta a compromessi, il tentativo di dialogare (non importa se poi non sempre riesce) e lo sforzo di conciliare l'affetto reciproco che ti lega ai tuoi da un lato e la tua comprensibile voglia di libertà e divertimento dall'altro! In bocca al lupo e...buone vacanze!

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